Manuale informativo realizzato per la gestione delle emergenze derivanti da incendio nei luoghi di lavoro



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Manuale informativo realizzato per la gestione delle emergenze derivanti da incendio nei luoghi di lavoro

SOMMARIO Premessa pag. 7 SEZIONE 1 - FONDAMENTI Che cosa è un incendio? pag. 9 Il triangolo del fuoco pag. 10 Il combustibile pag. 11 Il comburente pag. 12 Il calore... o meglio la temperatura pag. 13 SEZIONE 2 - SPECIFICHE TECNICHE incendi e prevenzione Il campo di infi ammabilità pag. 15 I prodotti della combustione pag. 18 Come si sviluppa un incendio pag. 19 SEZIONE 3 - LO SPEGNIMENTO Le classi del fuoco pag. 21 Per riepilogare... pag. 27 Le azioni per spegnere il fuoco pag. 28 Gli estintori pag. 29 L acqua pag. 37 Le attrezzature specifi che pag. 38 Sistemi e impianti di rivelazione ed estinzione degli incendi pag. 38 Rete idrica antincendio pag. 40 Impianto sprinkler pag. 40 Altri sistemi di estinzione degli incendi pag. 41 Sistemi di rilevazione automatica e allarme d incendio pag. 42 Illuminazione d emergenza pag. 43 Evacuatori di fumo e calore pag. 44 Le attrezzature di protezione pag. 45 5

SEZIONE 4 - ADDETTI ALL EMERGENZA pratica protezione e procedure Cosa è una emergenza? pag. 51 Cosa è un piano di emergenza? pag. 51 Compiti degli addetti antincendio pag. 52 Cosa fare quando si scopre un incendio pag. 53 Esempi di incarichi da assegnare pag. 54 Alcuni consigli pag. 54 La segnaletica pag. 55 SEZIONE 5 - DEFINIZIONI Prevenzione e protezione pag. 61 La prevenzione pag. 62 La protezione pag. 63 Colore ogive bombole (UNI EN 1089-3) pag. 66 Colore tubazioni pag. 68 L acetilene pag. 69 SEZIONE 6 - ESERCITAZIONE PRATICA Buone regole per evitare incendi pag. 71 La prova di spegnimento pag. 74 ALLEGATI Normative 6

PREMESSA Il datore di lavoro e i dirigenti che organizzano e dirigono le stesse attività, devono designare preventivamente i lavoratori incaricati dell attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell emergenza. Nell affi dare i compiti ai lavoratori, devono tenere conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e alla sicurezza. Il datore di lavoro e i dirigenti devono fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale, sentito il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e il Medico Competente. I lavoratori incaricati dell attività di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave ed immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell emergenza devono ricevere un adeguata e specifi ca formazione e un aggiornamento periodico. Nei luoghi di lavoro devono essere adottate idonee misure per prevenire gli incendi e per tutelare l incolumità dei lavoratori. Oltre che nei luoghi di lavoro, anche nella vita quotidiana e domestica in particolare, è necessario conoscere le più elementari norme comportamentali, al fi ne di poter prevenire l eventuale principio d incendio, e nel caso peggiore poterne effi cacemente contenere gli effetti. La presente pubblicazione si propone pertanto come guida ad un ampia utenza, in particolare del mondo del lavoro, ma anche della vita sociale. 7

LE CLASSI DEL FUOCO Per poter intervenire con effi cacia, bisogna conoscere i materiali e il loro comportamento in caso di incendio. Per ogni macro-gruppo deve essere utilizzato l estinguente più adatto. Solidi A incendi e prevenzione carta, carbone, legno, plastica, ecc... Il Fuoco di classe A si caratterizza da reazione di combustibile solido ovvero dotato di forma e volume proprio. La combustione si manifesta con la consumazione del combustibile, spesso luminescente (es. brace) con bassa emissione di fi amma. Questa è infatti la manifestazione tipica della combustione del legno e, per quanto concerne l argomento in atto, è generata dalle emissioni di vapori distillati per il calore dal solido in combustione che li contiene. L azione estinguente pertanto si può esercitare con sostanze che possono anche depositarsi sul combustibile (polvere dell estintore) che è in grado di sostenere l estinguente senza inghiottirlo e/o affondarlo al suo interno. L azione di separazione dall ossigeno dell aria è pertanto relativamente semplice ed il combustibile non si sparge per la scorrevolezza propria dei liquidi. Acqua, schiuma, polveri chimiche e soluzioni idriche 21

Liquidi B benzina, gasolio, alcol, ecc... Caratteristica peculiare di tale tipo di combustibile è quella di possedere un volume, ma non una forma propria. Appare evidente come sia necessaria l azione contenitiva di questo combustibile, identifi cabile nelle sue più peculiari caratteristiche nella comune benzina. Un buon estinguente, per questo tipo di fuoco, deve esercitare, oltre l azione di raffreddamento, un azione di soffocamento individuabile nella separazione tra combustibile e comburente. Per i liquidi infiammabili non si deve usare un estinguente più pesante della sostanza che sta bruciando. È il caso dell acqua, la quale non ha alcun effetto per lo spegnimento dei fuochi derivanti da idrocarburi (es. benzina). Schiuma, anidride carbonica (CO 2 ), polveri chimiche e soluzioni idriche 22

Gas C gas propano, metano, idrogeno, ecc... Caratteristica peculiare di tale tipo di combustibile è quella di non possedere né forma, né volume propri. I gas combustibili sono molto pericolosi se miscelati in aria, per la possibilità di generare esplosioni. incendi e prevenzione L azione estinguente deve esercitare oltre che il raffreddamento, la separazione della miscela gas-aria. Infatti, al di fuori di ben precise percentuali di miscelazione, il gas combustibile non brucia. Polvere ABC 23

Metallo D magnesio, potassio, sodio, ecc... I fuochi di classe D, si riferiscono a particolarissimi tipi di reazione di solidi, per lo più metalli, che hanno la caratteristica di interagire, anche violentemente, con i comuni mezzi di spegnimento, in particolare con l acqua. I più comuni elementi combustibili che danno luogo a questa categoria di combustioni sono i metalli alcalini quali, ad esempio: magnesio, manganese, alluminio (quest ultimo solo se in polvere fi ne), ecc... Vengono classifi cati fuochi di questa categoria anche le reazioni dei perossidi, dei clorati e dei perclorati. Polveri chimiche 24

Elettrici E apparecchiature elettriche Sono fuochi di natura elettrica. Le apparecchiature elettriche in tensione richiedono estinguenti dielettrici (non conduttori). incendi e prevenzione Anidride carbonica (CO 2 ), polveri chimiche, schiuma e idrocarburi alogenati L Acqua è un ottimo conduttore! NON SPEGNERE MAI CON ACQUA APPARATI ELETTRICI 25

Oli e grassi F oli e grassi vegetali e/o animali La classe F prevede i fuochi che interessano mezzi di cottura (oli e grassi vegetali o animali) in apparecchi di cottura. Gli estintori d incendio portatili idonei all uso contro fuochi di olio da cucina devono avere capacità estinguente di classe F. La norma UNI EN 3-7:2008 specifi ca che gli estintori a polvere e biossido di carbonio non devono essere utilizzati per fuochi di classe F ed il loro utilizzo per tali tipologie di fuochi è considerato pericoloso. È importante ricordare che gli estintori omologati in classe F possono anche avere una valutazione di classe A e/o valutazione di classe B. Coperchi, coperte antifiamma, estinguente a schiuma SPECIFICO 26

PER RIEPILOGARE... A B C D E FUOCHI Solidi infi ammabli Liquidi infi ammabili Gas infi ammabili Metalli infi ammabili Apparaecchiature elettriche sotto tensione AGENTE ESTINGUENTE Polvere CO 2 Idrocarburi Alogenati Classe ABC Classe ABC Classe ABC Classe ABC Speciale Classe D Idrico Schiuma NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO Max 1000 volt Max 1000 volt incendi e prevenzione F Oli e grassi vegetali o animali NO NO NO NO NB. Le indicazioni della tabella sono di carattere generale: accertarsi che sull estintore compaia la classe di incendio alla quale è destinato l apparecchio. 27