i diritti delle donne disabili i doveri dei giornalisti Brescia,19 marzo 2018

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Transcript:

i diritti delle donne disabili i doveri dei giornalisti Brescia,19 marzo 2018

L importanza della corretta informazione tra Sanità e Giornalismo Dottoressa Maria Antonietta Banchero Direttore Sanitario Aziendale Asl5 Spezzino

LA COSTITUZIONE ITALIANA A TUTELA DEL DISABILE Articolo 2 «La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove svolge la sua personalità, e richiede l adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica» Articolo 3 «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all organizzazione politica, economica e sociale del Paese» Articolo 32 «La repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana»

Mappa dei Paesi con indicazione delle firme e delle ratifiche della Convenzione ONU (CRPD), luglio 2015 www.un.org

Il 29 maggio 2011 a Budapest, EDF Forum Europeo sulla Disabilità, adotta il «Secondo manifesto sui diritti delle donne e delle ragazze con disabilità nell Unione Europea» Riflessione, elaborazione e proposte per contrastare la discriminazione multipla che interessa le donne e le ragazze con disabilità Rif.: http://www.edf-feph.org/

Nell agosto del 2016, il Comitato Onu sui Diritti delle persone con disabilità richiama l Italia sullo stato di attuazione della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità e sulla mancanza di misure rivolte alle specifiche esigenze delle donne e delle ragazze con disabilità, con riferimento a: discriminazione di genere riguardo alle campagne di comunicazione di massa violenza contro le donne mancanza di accessibilità fisica e delle informazioni basso livello occupazionale delle donne con disabilità Mancata armonizzazione delle leggi regionali Disabilità vista da prospettiva medica e sanitaria, non da quella dei diritti alla base della Convenzione

Il 4 settembre 2017, EDF Forum Europeo sulla Disabilità approva la traduzione italiana del Secondo manifesto sui diritti delle donne e delle ragazze con disabilità nell Unione Europea Rif.: welforum.it/segnalazioni/manifesto-sui-diritti-delle-donne-disabilita/

DISCRIMINAZIONE MULTIPLA PER DONNE CON DISABILITÀ Riscuote interesse minimo Persiste indisturbata

Preoccuparsi solo di alcune discriminazioni (quelle legate alla disabilità) e non di altre (quelle legate al genere) significa disconoscere che le persone con disabilità al pari di tutte le altre persone sono uomini e donne e che, in quanto tali, hanno esigenze e desideri diversi Adottare il Secondo manifesto sui diritti delle donne e delle ragazze con disabilità vuol dire impegnarsi a rendere visibile ed esplicita questa ovvietà, e ammettere che per le donne con disabilità il percorso verso la parità è molto più difficoltoso

Il 18 dicembre 2017, il Ministero della Salute e la Federazione Nazionale della Stampa Italiana firmano il Protocollo di Intesa per la realizzazione di corsi di formazione in materie scientifiche rivolti ai giornalisti nell ambito della Formazione Professionale Continua (FPC) realizzazione di corsi di formazione gratuiti impegno del Ministero a elaborare un progetto condiviso di corsi di formazione impegno della FNSI a inserire gli incontri formativi approvati nei programmi obbligatori di FPC

PRINCIPI GENERALI DELLA COMUNICAZIONE Comunicazione come attività doverosa e non più discrezionale Comunicazione Esterna Comunicazione Extra-istituzionale Comunicazione Interna Comunicazione di pubblica utilità

CAMBIAMENTO CULTURALE Dare ai cittadini notizie positive sui servizi offerti dal Sistema Socio Sanitario Informazioni più corrette e complete Novità in merito alla ricerca scientifica Evitare la spettacolarizzazione della notizia

PRINCIPI Comunicazione i professionisti hanno obbligo di comunicazione, di informare i cittadini su tutto ciò che riguarda la tutela della salute e gli strumenti per realizzarla Responsabilità comune per la diffusione di una corretta Interesse generale Servizio comunicazione prioritaria la valutazione nel consentire la divulgazione di qualsiasi notizia e informazione il medico e il giornalista collaborano affinché l informazione sanitaria permetta la distinzione fra notizia di cronaca e quella utile per l educazione alla salute, nell interesse del singolo e della collettività

Trasparenza Qualità Completezza

COMUNICAZIONE INTEGRATA Comunicazione istituzionale nasce dall esigenza delle istituzioni di informare correttamente il cittadino rispondendo contemporaneamente al criterio di chiarezza e trasparenza Comunicazione interna per migliorare i processi di comunicazione e i flussi interni è necessario partire dalla loro analisi e organizzazione Comunicazione esterna in senso bi-direzionale verso i media e verso i cittadini

COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE ALL INTERNO DI UN «SISTEMA» L informazione di sistema deve essere omogenea L omogeneità dell informazione garantisce una comunicazione più efficace nei confronti dei cittadini Gestione eventi di sistema Valutazione dell informazione singola azienda in ottica di sistema Mai informazione «allarmistica»

BUONA COMUNICAZIONE «L importanza di una corretta e trasparente comunicazione da parte delle istituzioni, degli operatori della salute e dei giornalisti, che hanno il delicato compito di veicolare le notizie senza creare false illusioni o inutili allarmismi, deve rappresentare un obbiettivo prioritario di una società matura e rispettosa dei valori fondamentali della vita» Carta della Buona Comunicazione (Febbraio 2009)

Il Comitato ONU ha rilevato che le donne con disabilità italiane sono maggiormente discriminate nelle campagne di comunicazione di massa nella violenza contro le donne nella mancanza di accessibilità fisica e delle informazioni relative ai servizi per la salute sessuale e riproduttiva a livello occupazionale

Le esigenze specifiche delle donne con disabilità non essendo espresse e rilevate, difficilmente troveranno una risposta Bisogna imparare a prestare attenzione alle interazioni tra il genere e la disabilità, e continuare a farlo sino a quando l accostamento diventerà spontaneo

Grazie