Agronomia. La stima del danno biologico sugli alberi

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Agronomia La stima del danno biologico sugli alberi Anche gli alberi, come qualsiasi manufatto, animale o essere umano, possono essere oggetto di danneggiamenti e, nel caso, di richieste di indennizzi economici. Sul tema dei danneggiamenti subiti dalle alberature (pubbliche o private) potremmo trovare situazioni dovute ad errori come anche ad incuria, incompetenza o dolo. Senza entrare nel merito dell origine del danno resta sempre inconfutabile un aspetto: in caso di danni chi sbaglia paga (art. 2043 C. C.). Questo vale anche nel caso dei danni alle alberature sia che il danno derivi da un sinistro automobilistico (es: urto di un autovettura che scorteccia un albero), da una potatura scorretta (tipici i capitozzi eseguiti dalle aziende prive di capacità), da uno scavo stradale (sulle radici principali), da un abbattimento non autorizzato, da un errore di progettazione. Come stimare in modo oggettivo il danno biologico La perizia, per avere validità giuridica e tecnica, deve essere innanzitutto redatta da un dottore agronomo o dottore forestale o almeno da un perito agrario. Il problema estimativo dei danni biologici al verde è stato risolto grazie all introduzione di parametri ormai accettati da 40 anni in tutti i tribunali europei. 57

Conifera compromessa e da eliminare a causa dei danni subiti dalle potature scorrette. In questi casi la sanzione viene determinata con metodo parametrico e l impresa responsabile può andare incontro a risarcimenti pesanti. Nel caso del cedro della foto la perizia ha stimato in 11.500 euro l ammontare del danno a carico del giardiniere maldestro Furono gli agronomi svizzeri i primi, negli anni 60, a mettere a punto i parametri di calcolo poi leggermente modiicati in Francia, Germania e Italia. Gli indici del metodo svizzero, il più difuso, tengono conto dei seguenti aspetti: dimensione dell albero: il valore del soggetto viene rivalutato partendo da un valore-base pari al 10% del prezzo al pubblico di una pianta della stessa specie di taglia. 10-12 cm poi rivalutato secondo gli altri parametri; ubicazione dell albero: il valore di un esemplare è indissolubilmente legato all'ubicazione dello stesso; a parità di tutti gli altri fattori, piante poste in aree rurali o in zone montane hanno minor valore di piante situate entro il perimetro urbano. All'interno della città, addirittura, si vanno a pesare diversamente i centri storici, i luoghi residenziali, le periferie; stato sanitario e vegetativo dell albero: una pianta sana e ben sviluppata ha maggior valore di una poco vigorosa o malformata; una pianta gravemente ammalata e deperente ha valore nullo o comunque prossimo allo zero. Nel caso della perdita integrale dell albero la perizia è facile perché il danno corrisponde al valore determinato moltiplicando i rispettivi parametri di rivalutazione. Diverso è il discorso quando invece l albero sopravvive, ma è in condizioni morfo-isiologiche ben diverse da prima del danno. La stima, in questo caso, viene determinata per diferenza tra il valore pre e post-danno. L agronomo, praticamente, va ad efettuare una doppia stima di valore dell albero stimandolo nel suo valore prima del danno e stimandolo poi alle condizioni in cui si trova dopo il danno. Concettualmente formato sullo stesso criterio degli indici, il metodo tedesco si presenta un po più articolato e complesso. 58

Il valore base, ricavato anch'esso dal mercato vivaistico, pur essendo calcolato in modo diverso, praticamente coincide con il prezzo base del metodo svizzero, mentre gli indici sono i seguenti: dimensione; posizione; inserimento ambientale; condizione; diminuzione dell'età; riduzione per danni a legno e cambio. L esperienza operativa italiana ha suggerito inine alcune modiiche al metodo svizzero, messe a punto dall Università di Agraria di Milano nel 1988 (Pirani e Fabbri) e oggi adottate frequentemente nelle nostre realtà. Qualsiasi sia la metodica estimativa adottata, svizzera, francese, tedesca o italiana, la determinazione del corrispettivo economico del danno non ha giustamente signiicative diferenze con una variabilità massima, in più o in meno, del 10%. In questo spazio verrà illustrato il metodo svizzero, utilizzato in Italia nel 75% delle perizio di danno biologico al verde. Clamoroso errore di progettazione avallato dalla Soprintendenza ai Beni Ambientali per la "salvaguardia" di alcuni vecchi pini in area di cantiere Il metodo svizzero L'indennizzo viene determinato in base alla stima del valore ornamentale dei soggetti vegetali coinvolti adottando un procedimento di tipo parametrico. L'indennizzo complessivo sarà determinato dalla seguente formula: D = V (T+B+R)+S dove V= valore dell albero T = coeiciente di riduzione per danni al tronco B = coeiciente di riduzione per danni alle branche R = coeiciente di riduzione per danni alle radici S = spese di ripristino e risanamento Danno grave da scavo sulle radici in alberata urbana. In questi casi il danno è diretto sia sull'assorbiemento idrico delle radici che sulla portanza dell'albero. Il danno biologico va determinato non solo sul danno diretto ma anche sul danno cronico 59

Determinazione degli indici: A = Indice base sul valore di mercato È basato sul 10% dei prezzi di mercato al dettaglio di pari essenza con taglia-tronco di 10-12 cm nelle latifoglie o un altezza di 150-175 cm nelle conifere. Il valore base da prendere in considerazione è pari a 1/10 del prezzo di mercato di un albero di tale taglia. Danni al tronco da cantiere stradale su tigli B = Indice di dimensione dell'albero Valore determinato misurando la circonferenza del tronco a torace-uomo: Danno grave alle radici su pini di aiuola pubblica circonferenza indice 30 1,0 40 1,4 50 2,0 60 2,8 70 3,8 80 5,0 90 6,4 100 8,0 120 11 140 14 160 16 180 18 200 20 240 22 260 23 280 24 300 25 400 30 500 35 Danno grave alle radici su pini di aiuola pubblica 60

C = Indice di posizione Tale indice varia da 10 a 6 in relazione al posizionamento paesaggistico-urbanistico della pianta. = 6 in zone rurali = 8 in periferia = 10 in centro città D = Indice estetico e itosanitario Variabile da 1 a 10 in base al sesto di impianto rispetto ad altre piante facendo riferimento allo stato itosanitario. Stato dell'esemplare indice (*modiicato Pirani-Fabbri) Sano, vigoroso, solitario 10 Danno chimico da diserbanti su un ilare stradale di tigli. Sano, vigoroso in ilare 9 Sano, vigoroso in gruppo 8 Sano, di medio vigore, solitario 7 Sano, di medio vigore in ilare 6 Sano, di medio vigore in gruppo 5 Poco vigoroso, solitario 3 Poco vigoroso in gruppo o ilare 2 Danno grave alle radici su platani di alberata stradale Senza vigore, deperente 0,5 Danneggiamento parziale: determinazione del danno biologico. Si applica nei casi in cui l albero, seppur danneggiato, non è morto o non è stato abbattuto. Per le ferite al tronco il danno è proporzionale alla larghezza della ferita (L) in rapporto alla circonferenza del tronco (C) misurata all altezza della lesione secondo la seguente formula: T% = 2 x L C Danno grave alle radici su liriodendri di alberatura stradale 61

Moria di pini per danni alle radici causati da errore di progetto nel rifacimento del piazzale In caso di danno che cinghia il tronco per più del 50% della circonferenza, il danno viene a considerarsi totale e pari al 100%. I danni alla chioma vengono determinati misurando la perdita volumetrica di chioma dopo l eventuale intervento di riequilibrio (Va) e rapportando tale valore al volume della chioma prima del danno (Vt) secondo la formula. Indicativamente il danno alla chioma può essere inquadrato su questi valori: 25%: danno senza compromissione morfologica e itosanitaria; 50%: danno morfologico e itosanitario grave ma recuperabile nel lungo periodo; 75%: danno morfologico e itosanitario grave non recuperabile. Magnolie deperenti per danni alle radici causati dal rifacimento dei marciapiedi Per i danni alle radici si considera il rapporto tra il sistema radicale distrutto (Ra) e il sistema radicale prima del danni (Rt) secondo la formula: R% = 2 x Ra Rt Il calcolo volumetrico è considerato su un cilindro di suolo di profondità pari a 1m e di ampiezza pari alla proiezione della chioma a terra aumentata di 2 m. Il fattore 2 (peggiorativo) viene riconosciuto in virtù dei rischi cronici di infezioni crittogamiche da Poliporacee cariogene 62

Grave danno agli apparati radicali di un ilare stradale di tigli causato da lavori stradali scorretti Grave danno da potatura scorretta su un liriodendro di un giardino pubblico. Stima accertata del danno: 6.000 Euro Grave danno da potature scorrette su cedri ormai compromessi. Stima accertata del danno: 18.500 Euro Moria di pini lungo le strade gardesane causata da lavori stradali che hanno danneggiato le radici delle piante Patologie cariogene insediatesi dopo scavi raso tronco su vecchi tigli Pioppi gravemente danneggiati da potature scorrette che il Comune ha giudicato come correttamente eseguite. 63