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1/6 CAMERA DEI DEPUTATI SENATO DELLA REPUBBLICA COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SULLE ATTIVITÀ ILLECITE CONNESSE AL CICLO DEI RIFIUTI E SU ILLECITI AMBIENTALI AD ESSE CORRELATI RESOCONTO STENOGRAFICO MISSIONE IN UMBRIA SEDUTA DI GIOVEDÌ 25 FEBBRAIO 2016 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALESSANDRO BRATTI Audizione del presidente della provincia di Perugia, Nando Mismetti. L audizione comincia alle 14.10. PRESIDENTE. L ordine del giorno reca l audizione del presidente della provincia di Perugia, Nando Mismetti. Avverto i nostri ospiti che della presente audizione viene redatto un resoconto stenografico che sarà pubblicato sul sito internet della Commissione e che, se lo riterranno opportuno, consentendo la Commissione, i lavori proseguiranno in seduta segreta, invitando comunque a rinviare eventuali interventi di natura riservata alla parte finale della seduta. Ricordo che la Commissione si occupa di illeciti ambientali relativi al ciclo dei rifiuti, ma anche dei reati contro la pubblica amministrazione e dei reati associativi connessi al ciclo dei rifiuti, delle bonifiche e della depurazione delle acque. Noi stiamo facendo una ricognizione su diverse questioni, da un lato la nota vicenda di Gesenu e delle collegate, dall altro sul sistema integrato della gestione dei rifiuti, sullo stato di salute delle discariche e degli impianti presenti sul territorio della provincia di Perugia, quindi, per quanto oggi la provincia sia ormai ridotta ai minimi termini perché tutte le competenze sono passate alla regione, per quanto riguarda la ricostruzione storica vi chiederemmo per quelle che erano le vostre competenze di farci un quadro rispetto alle cose di cui ci occupiamo.

Darei quindi la parola al presidente della provincia di Perugia, Nando Mismetti, che è accompagnato dal dirigente servizio gestione e controllo ambientale, Vujovic Borislav. 2/6 NANDO MISMETTI, Presidente della provincia di Perugia. Grazie, presidente, buongiorno. Io sono presidente dalla fine del 2014 con la nuova legge Delrio, il 2015 è stato un anno particolare per tutte le province e quindi anche per la provincia di Perugia. Le nostre competenze in materia derivano dalla legge regionale del 2009, che ha delegato alle province soprattutto la parte amministrativa, quindi noi eravamo titolari delle autorizzazioni e poi tramite l ARPA, che era incaricata di fare controlli, emettere i provvedimenti amministrativi necessari rispetto alle rilevazioni che l organismo di controllo produceva. Io sono anche il sindaco della città di Foligno, che ricade sempre nella provincia di Perugia, però ha un altra gestione tramite una società tutta pubblica, distinta dalla situazione di questa parte della provincia. Sono accompagnato dal dottor Boris, che da anni segue questi temi, quindi siamo a completa disposizione. PRESIDENTE. Sulla questione dei controlli voi vi siete interfacciati con ARPA. Noi abbiamo avuto segnalazioni dalla procura rispetto ai tre di impianti noti che hanno problematiche di carattere ambientale, perché si dice addirittura che vi siano confluiti rifiuti pericolosi. Secondo quanto riferito oggi dal procuratore. Dal punto di vista autorizzatorio, visto che presumo che le autorizzazioni siano passate da voi, quanto della capacità di questi impianti era autorizzata per rifiuti urbani, quindi al servizio della privativa dell ATO, e quanto invece per rifiuti speciali e quindi a libero mercato? Ovviamente sono due tariffe assolutamente diverse, perché quelli a libero mercato hanno una tariffa e quelli urbani hanno tariffe regolamentate. Mi interesserebbe quindi capire questo aspetto rispetto all impiantistica che voi avete autorizzato. VUJOVIC BORISLAV, Dirigente servizio gestione e controllo ambientale. Prima di tutto vorrei fare una premessa: in base alla norma attualmente in vigore rilasciamo solo le autorizzazioni, mentre i controlli e le istruttorie per poter fare le autorizzazioni sono fatte per legge da ARPA. Vi è poi un altro organismo che controlla a livello di tassa e tariffe, l ATI, quindi il nostro era solo un ruolo amministrativo di approvazione di un progetto presentato dall azienda e valutato

3/6 da ARPA. Le nostre valutazioni sono state fatte in Conferenza di servizi con tutti i soggetti, i comuni coinvolti, l ASL. Noi non ci siamo soffermati sui quantitativi che venivano autorizzati: noi autorizzavamo la discarica per rifiuti speciali, i flussi erano controllati periodicamente dall Osservatorio dei rifiuti che è all ARPA e poi questi dati venivano certificati dalla regione sul Bollettino ufficiale, quindi non saprei indicarvi le percentuali, però certamente sono percentuali minime perché dovevano servire più che altro al fabbisogno dei comuni. PRESIDENTE. Sì, però il dato che emerge è che c è una sovracapacità di impiantistica in tutto l ambito regionale rispetto alla produzione di rifiuti. È chiaro che dipende anche dalle percentuali di raccolta differenziata, che qui dicono basse ma in realtà non lo sono, sebbene si possa migliorare e arrivare al 60-70 per cento, ma, poiché la produzione dei rifiuti è quella che è, pare che la capacità impiantistica sia molto maggiore. Sugli inceneritori sicuramente questo è dovuto al fatto che bruciano pulper e quindi rifiuti speciali, però ci interesserebbe capire (lo chiederemo alla regione o all ARPA) perché solitamente è il contrario: o vengono autorizzati come urbani con una percentuale di volumetrie dedicate ai rifiuti speciali... VUJOVIC BORISLAV, Dirigente servizio gestione e controllo ambientale. In alcune autorizzazioni era indicato il 10-15 per cento. PRESIDENTE. Poi succede che, poiché i rifiuti speciali sono a libero mercato e ci si guadagna di più, si allarga la parte che va agli speciali, finiscono le volumetrie per gli urbani e si chiedono ampiamenti per le discariche. VUJOVIC BORISLAV, Dirigente servizio gestione e controllo ambientale. A quanto ricordo, per alcune discariche era stato fissato un quantitativo percentuale, però dietro programmazione regionale. PRESIDENTE. Questo era un dato interessante, niente di illecito, semplicemente per capire anche perché le tariffe fossero così basse.

VUJOVIC BORISLAV, Dirigente servizio gestione e controllo ambientale. Mi sembra di ricordare che quella di Gubbio fosse 10-15 per cento, però non ne sono certo. 4/6 NANDO MISMETTI, Presidente della provincia di Perugia. Se serve, possiamo farvelo avere. PRESIDENTE. Sì, magari anche dal vostro punto di vista, perché sono le competenze che avevate come amministrazione provinciale. PAOLO ARRIGONI. Prima parlava di competenze esclusive per quanto riguarda le autorizzazioni. Sulla gestione degli impianti di compostaggio di Pietramelina e di compostaggio di Casone avete effettuato dei controlli? VUJOVIC BORISLAV, Dirigente servizio gestione e controllo ambientale. No, non siamo strutturati, il Consiglio regionale prevedeva che fosse ARPA. Nell autorizzazione avevamo inserito oltre agli autocontrolli anche visite periodiche fatte dall Agenzia. PAOLO ARRIGONI. Ci risulta che gli impianti di compostaggio operino su un autorizzazione omnibus, che non fa differenza tra la quantità di rifiuto che va nella linea di compostaggio e quella della stabilizzazione biologica, cioè c è un autorizzazione che dice «x» centinaia di migliaia di tonnellate senza dire cosa riguardi. VUJOVIC BORISLAV, Dirigente servizio gestione e controllo ambientale. Questa è un autorizzazione che è stata rilasciata nel 2009 dalla regione e ad oggi doveva essere rivisitata perché ne era stato chiesto il rinnovo, ma non si è giunti a conclusione perché la discarica si è chiusa e ha avuto un adeguamento, per cui allo stato attuale vige ancora quella del 2009 rilasciata dalla regione dell Umbria. PAOLO ARRIGONI. Parlavo dell impianto di compostaggio e biostabilizzazione di Pietramelina, del fatto che non venisse distinto il quantitativo... VUJOVIC BORISLAV, Dirigente servizio gestione e controllo ambientale. Quell autorizzazione prevedeva che si potesse fare o la biostabilizzazione o il compostaggio.

5/6 PAOLO ARRIGONI. Ma questa non è un anomalia? VUJOVIC BORISLAV, Dirigente servizio gestione e controllo ambientale. Dal punto di vista tecnico probabilmente no, perché l impianto di compostaggio funziona da più di 20 anni, non faceva la biostabilizzazione però era un programma per poterla fare, cioè nel momento in cui cessava il compostaggio si poteva fare la biostabilizzazione. Lo avevano previsto, perché queste autorizzazioni seguivano la programmazione regionale. Se la programmazione regionale avesse stabilito che si doveva fare il compostaggio, quello sarebbe stato utilizzato solo per il compostaggio, però, se fosse stato utilizzato solo per la biostabilizzazione, ci sarebbe stata una riconversione, quindi avrebbe potuto fare l uno o l altro a seconda della programmazione regionale. PAOLO ARRIGONI. Un ultima domanda: ci è stato detto che il Corpo di polizia provinciale è ingente: circa un centinaio di persone... NANDO MISMETTI, Presidente della provincia di Perugia. Abbiamo un piccolo esercito! PAOLO ARRIGONI. A monte della riforma Delrio che ha portato notevoli sconvolgimenti, di questi 100 agenti di Polizia locale nel corso degli anni c è stata un evoluzione che ha spostato l attività più sul controllo del Codice della strada piuttosto che... VUJOVIC BORISLAV, Dirigente servizio gestione e controllo ambientale. Sì, inizialmente erano nati come guardiacaccia e guardiapesca, successivamente ci sono state integrazioni e ultimamente facevano molta sicurezza delle città, però non potevano essere dirottati ai controlli ambientali perché non avevano una cultura adeguata, né erano dotati di strumentazione, perché un poliziotto può reprimere il reato qualora veda che qualcuno butta qualcosa, ma capire se l argine regga o non regga è competenza di un esperto tecnico, un ingegnere, un geologo. Negli anni c è stata quindi la tendenza a dirottarli sulla sicurezza delle città e meno sui controlli ambientali, anche perché fondamentalmente c è l ARPA, che ha un organico di 180-200 persone. PAOLO ARRIGONI. Quindi il problema di attuare controlli sul trasporto dei rifiuti ai vari impianti e discariche...

6/6 NANDO MISMETTI, Presidente della provincia di Perugia, Il problema come viabilità? PAOLO ARRIGONI. No, di contenuti: controlli dei registri di carico e scarico... NANDO MISMETTI, Presidente della provincia di Perugia. No, non erano di competenza della Polizia provinciale. Negli ultimi anni c è stata una spinta a siglare patti della città sulla sicurezza, una spinta a utilizzare il Corpo della Polizia provinciale per coprire carenze degli altri livelli istituzionali, perché abbiamo dato una mano alle procure per quanto riguarda la carenza di personale d indagine. Perugia ha vissuto momenti complicati sul piano della qualità della vita della città, quindi si sono stipulati patti sulla sicurezza in cui la polizia provinciale ha svolto attività per ordine della prefettura... PRESIDENTE. Sì, sono stati utilizzati per altri servizi. NANDO MISMETTI, Presidente della provincia di Perugia. Sono stati spostati sull ordine pubblico e quindi è venuto meno questo altro aspetto. ALBERTO ZOLEZZI. Se ci fate avere qualche dato sugli impianti per il trattamento generale dell umido, perché credo che ci sia qualche discordanza tra la necessità di fare interventi anche costosi ad esempio sull impianto di Pietramelina e il volume totale trattabile, la produzione di rifiuti umidi e sfalci in tutta la regione, grazie. VUJOVIC BORISLAV, Dirigente servizio gestione e controllo ambientale. Vi forniremo direttamente i dati che abbiamo. PRESIDENTE. Vi ringrazio e dichiaro conclusa l audizione. L audizione termina alle 14.25.