Le evidenze emerse dall'attività di vigilanza e controllo REACH e CLP nella grande distribuzione

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Transcript:

Le evidenze emerse dall'attività di vigilanza e controllo REACH e CLP nella grande distribuzione Venezia, 21 dicembre 2017 AUTORITÁ COMPETENTI REACH E CLP DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Dr. Celsino Govoni (c.govoni@ausl.mo.it) (Celsino.Govoni@regione.emilia-romagna.it)

Sommario Quadro istituzionale italiano del controllo REACH e CLP Il controllo REACH e CLP nella distribuzione dei prodotti chimici I risultati del controllo delle SDS presso i distributori I risultati del controllo delle etichettature di pericolo nella grande distribuzione

Obiettivi del controllo REACH e CLP Attraverso l ispezione gli ispettori hanno il mandato istituzionale primario di valutare l adempimento delle imprese alla legislazione europea in materia di SOSTANZE tal quali o contenute in MISCELE o in ARTICOLI e raggiungere anche attraverso l informazione, la formazione, l assistenza ed il confronto, il grado di adempimento minimo condiviso a livello europeo al fine della tutela della salute umana e della protezione dell ambiente salvaguardando, per quanto possibile, la competitività e la concorrenza leale.

In Italia, per scelta di sistema iniziata nell aprile 2007 (D.Int. 22/11/2007), gli ispettori REACH e CLP delle Regioni fanno parte dei Servizi Sanitari di Prevenzione dei luoghi di vita e di lavoro e dell ambiente in sinergia o con la collaborazione delle Agenzie per la Protezione dell Ambiente ed i Laboratori di Sanità Pubblica

Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018 Piano Regionale dei controlli e della formazione sul REACH e CLP 1)- REALIZZARE PROGRAMMI DI CONTROLLO in materia di REACH/CLP su sostanze chimiche/miscele contenute nei fitosanitari, cosmetici, biocidi, detergenti e sulle sostanze chimiche/miscele, in genere, pericolose per l uomo e per l ambiente basati sulla priorità del rischio secondo i criteri europei e sulla categorizzazione dei rischi. 2)-FORMARE GLI OPERATORI DEI SERVIZI PUBBLICI sui temi della SICUREZZA CHIMICA e prevalentemente INTERESSATI AL CONTROLLO DELLE SOSTANZE CHIMICHE con la finalità di informare e assistere le IMPRESE e i loro Responsabili dei servizi di Prevenzione e Protezione (RSPP) e ambientali interessati all uso e alla gestione delle sostanze chimiche.

ATTIVITÀ PRINCIPALI Svolgere attività ispettive nei luoghi di produzione, importazione, detenzione, commercio, vendita ed impiego di sostanze e miscele. Svolgere controlli sulla completezza, coerenza e correttezza delle informazioni contenute in etichettature o schede di dati di sicurezza delle sostanze e delle miscele pericolose messe a disposizione del consumatore o del lavoratore. Effettuare campionamenti e controlli analitici di sostanze e miscele pericolose per la salute e per la sicurezza dell'uomo e per l'ambiente.

GLI ISPETTORI REACH e CLP possono, in qualunque momento: 1. procedere ad ISPEZIONI presso luoghi di produzione, deposito e VENDITA, 2. richiedere dati, informazioni e documenti, 3. prelevare campioni da sottoporre ad analisi presso i laboratori di propria competenza.

I controlli REACH e CLP svolti in Emilia- Romagna aprile/2011 al novembre/2017 sotto la spinta del Piano Regionale della Prevenzione 2010-2012 prorogato al 2013 e del PRP 2015-2018 431 ispezioni c/o Imprese e 1552 controlli formali, documentali e di merito AUTORITÁ COMPETENTI REACH E CLP DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Attività ispettive REACH E CLP presso negozi della grande distribuzione iniziata nell aprile 2014 (dopo circa 5 anni di studio e formazione sul campo delle Autorità REACH e CLP (2010-2014) 25 ispezioni 111 controlli (formali, documentali e di merito) 223 controlli analitici AUTORITÁ COMPETENTI REACH E CLP DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Attività sanzionatorie su miscele prelevate presso negozi della grande distribuzione 28 violazioni REACH e CLP 13 Etichettature di pericolo 10 Schede di Dati di Sicurezza 5 Notifiche all Archivio Preparati Pericolosi 4 Restrizioni 4 Sequestri Amministrativi AUTORITÁ COMPETENTI REACH E CLP DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

74 Fornitori controllati presso negozi della grande distribuzione 37 UTILIZZATORI a VALLE (Produttori italiani di vernici alto solido e spray, diluenti, adesivi, colle, cementi), 29 DISTRIBUTORI (vernici alto solido e spray, diluenti, adesivi, colle, cementi, giocattoli (3 Importatori e 6 Produttori europei), 8 IMPORTATORI (giocattoli, articoli in PVC). AUTORITÁ COMPETENTI REACH E CLP DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Distribuzione dei controlli di PRODOTTO da ispezioni e prelevamenti effettuati c/o 100% negozi della grande distribuzione in Emilia-Romagna anche su FORNITORI con sede produttiva situata in altre Regioni 3% 3% 31% 1,5% 1,5% 14% 26% 11% 3% Comprensiva di Imprese italiane rappresentanti di Imprese di Stati Membri dell UE: 1,5% 1,5% 1,5% Spagna 1,5% Germania Francia Paesi Bassi

4% 48% 11% 4% 26% Distribuzione dei PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI e PENALI in Italia provenienti da ispezioni e campionamenti effettuati in Emilia-Romagna 4% 4%

DISTRIBUTORE: ogni persona fisica o giuridica stabilita nella Comunità, compreso il rivenditore al dettaglio, che si limita ad immagazzinare e a immettere sul mercato una sostanza, in quanto tale o in quanto componente di una miscela, ai fini della sua vendita a terzi. FORNITORE di una sostanza o di una miscela: ogni fabbricante, importatore, utilizzatore a valle o DISTRIBUTORE che immette sul mercato una sostanza, in quanto tale o in quanto componente di una miscela, o una miscela. DESTINATARIO di una sostanza o di una miscela: un utilizzatore a valle o un DISTRIBUTORE a cui viene fornita una sostanza o una miscela.

Scheda di Dati di Sicurezza (SDS), disciplinata dal Regolamento (UE) N. 453/2010 (che aggiorna l Allegato II del REACH) 1 dicembre 2010-1 dicembre 2012 NUOVA Scheda di Dati di Sicurezza (SDS) A PARTIRE DAL 1 GIUGNO 2015, disciplinata dal Regolamento (UE) N. 830/2015 (che aggiorna l Allegato II del REACH)

Molto interessante è l analisi di casi studio reali di confronto fra etichettatura di pericolo, composizione dichiarata in SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA e quella determinata analiticamente mediante campionamento di confezioni poste sugli scaffali MISCELE PERICOLOSE VENDUTE AL PUBBLICO

IL MONITORAGGIO ED IL CONTROLLO

Livelli di verifica della SDS Completezza (completeness check) Si verifica della completezza delle informazioni formalmente contenute nella scheda dati di sicurezzarappresentesso la base per il controllo della scheda dati di sicurezza ai successivi livelli Coerenza (consistency check) Si verifica la coerenza, ovvero la concordanza, delle informazioni contenute nelle diverse sezioni della scheda dati di sicurezza, oppure delle diverse sezioni della scheda con gli scenari di esposizione Correttezza (correctness check) Si verifica la veridicità delle informazioni contenute nella scheda dati di sicurezza Rispetto ai precedenti è un controllo esterno alla scheda, ovvero le informazioni contenute sono confrontate con un dato fattuale Spesso richiede il controllo analitico, soprattutto in relazione alla verifica della classificazione della sostanza/miscela

COMPLETEZZA, COERENZA E CORRETTEZZA DELLA SDS Identificazione della sostanza/miscela COMPLETEZZA Linguaggio semplice, chiaro e conciso

COMPLETEZZA, COERENZA E CORRETTEZZA DELLA SDS COERENZA Controlli incrociati 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 1 X 2 X X X X X 3 X X X X 4 X X 5 X X X 6 X X X X X 7 X X X X X 8 X X 9 X X X X X X X X X X 10 X X X X X X 11 X X X X X X X X X X X 12 X X X X X X X X X 13 X X X X X 14 X X X X 15 X X X 16 X

COMPLETEZZA, COERENZA E CORRETTEZZA DELLA SDS CORRETTEZZA Confronto con il dato analitico

Schede Dati di Sicurezza Percentuale di sezioni o sottosezioni maggiormente sanzionate

Sottosezione 8.2 (Controlli dell'esposizione) mancata o errata specificazione dei DPI IDONEI per l uso previsto

Sottosezione 9.1 (Informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche fondamentali) Carenza di dati chimico-fisici della sostanza o miscela e la relativa mancanza di motivazioni per tale assenza. Assenza di informazioni necessarie per classificare (o meno) la miscela rispetto a determinate classi di pericolo.

Sezione 11 (Informazioni tossicologiche) Difficoltà di reperimento di dati tossicologici o mancata compilazione per le sostanze con registrazione REACH 80 75 70 65 60 55 50 45 40 35 30 76 63 58 Sottosezione 1.4 (Numero telefonico di emergenza) Errate indicazioni rispetto ai numeri telefonici di emergenza

60 55 50 45 40 35 30 55 47 42 37 Sottosezioni 2.1 e 3.2 (Classificazione della sostanza o della miscela) (Composizione/informazioni sugli ingredienti) Inesatta classificazione della sostanza/miscela e degli ingredienti nel rispetto dei periodi transitori di classificazione oppure non rispetto della classificazione armonizzata 60 55 50 45 40 55 47 42 37 Sottosezione 2.2 (Elementi dell etichetta) 35 30 Incoerenza tra gli elementi dell etichetta e la classificazione della sostanza o miscela, non corrispondenza con l etichetta riportata sull imballaggio

38 37 36 35 34 33 32 31 30 37 37 32 Sezione 12 (Informazioni ecologiche) Difficoltà di reperimento di dati eco-tossicologici o mancata compilazione per le sostanze con registrazione REACH 38 37 36 35 34 33 32 31 30 37 37 32 Sottosezione 15.2 (Valutazione della sicurezza chimica) Non viene citata la valutazione della sicurezza chimica effettuata almeno rispetto alle sostanze pericolose registrate riportate in sezione 3.2.

Considerazioni relative alle SDS presenti presso i negozi della grande distribuzione Confronto con precedenti campagne di vigilanza SEZIONI 1, 2 e 3 SEZIONI 9, 11 e 15 SDS carenti: aumento da 25-30% 60-70% MOTIVAZIONE: Il periodo transitorio di applicazione dei Regolamenti REACH e CLP SDS carenti: confermato 60% MOTIVAZIONE: Mancata condivisione delle informazioni lungo la catena di approvvigionamento

Considerazioni relative alle SDS presenti presso i negozi della grande distribuzione Confronto con precedenti campagne di vigilanza SEZIONI 4, 5, 6 e 7 SEZIONI 8 SDS carenti: diminuzione da 40-60% 10-30% MOTIVAZIONE: Le conoscenze relative alle situazioni di emergenza e alla manipolazione/stoccaggio si sono consolidate nel tempo SDS carenti: aumento Da 70% 97% MOTIVAZIONE: Vengono richieste informazioni innovative in maggiore quantità e migliore qualità

EVIDENZE DEL CONTROLLO EFFETTUATO PRESSO LA GRANDE DISTRIBUZIONE I risultati dell attività di vigilanza condotta nel periodo 2014-2017 dai nuclei ispettivi REACH e CLP sulla regolarità delle SDS, possono essere utilmente confrontati con quelli emersi da precedenti campagne di vigilanza, effettuate in Emilia-Romagna. Da tale accostamento emerge che, a distanza di alcuni anni e nonostante la progressiva implementazione dei Regolamenti REACH e CLP, le principali criticità delle SDS sono relative alle medesime sezioni e sottosezioni. In particolare si riscontrano maggiori problematicità nella compilazione delle sezioni 1, 2, 3, 8, 9, 11, 15.

EVIDENZE DEL CONTROLLO EFFETTUATO PRESSO LA GRANDE DISTRIBUZIONE Risultati sul controllo effettuato in 25 Negozi della grande distribuzione a 74 Fornitori 37 UTILIZZATORI a VALLE: 6 Etichettature di pericolo non conformi 29 DISTRIBUTORI: 7 Etichette non conformi (5 CLP e 2 Restrizioni) 8 IMPORTATORI: 4 restrizioni non conformi (4 Restrizioni) AUTORITÁ COMPETENTI REACH E CLP DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

GRAZIE PER L ATTENZIONE c.govoni@ausl.mo.it Celsino.Govoni@regione.emilia-romagna.it