Il punto della situazione a due anni di distanza. Claudia Lionetti Unità Operativa Laboratorio Sanità Pubblica Chimico Tossicologico ASL Varese

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1 Il punto della situazione a due anni di distanza Linee Guida Regione Lombardia Gruppo Rischio Chimico Claudia Lionetti Unità Operativa Laboratorio Sanità Pubblica Chimico Tossicologico ASL Varese

2 Costituzione Laboratorio di approfondimento rischio chimico ASL AO - UOOMML ARPA Lombardia Regione Lombardia Università Associazioni datoriali Associazioni sindacali INAIL (Supporto tecnico/scientifico - Lavoro coordinato e condiviso) 2

3 SISTEMA DI CONTROLLI adeguato alle circostanze Previsto dal Regolamento REACh (art. 125) tra le varie attività per gli Stati Membri Accordo Stato-Regioni ( ) Recepimento da parte della Regione Lombardia (d.g.r del ) Individuazione dell Autorità per i Controlli (Autorità Competente Locale) Linee Guida 3

4 Laboratorio di approfondimento rischio chimico/obiettivi Implementazione sistema di controlli integrati REACh/CLP a seguito dell Accordo Stato Regioni Funzione di supporto (attività di vigilanza unitamente ad un sostegno alle aziende PREVENZIONE) Priorità controlli (LR 33/09 art. 57) Ricognizione laboratori (ASL e UOOML) come supporto alla vigilanza e dei relativi metodi (cfr. allegato XVII) 4

5 Laboratorio di approfondimento rischio chimico/modalità Formazione di operatori delle AASSLL (2010/2011) Definizione dei criteri per la programmazione dei controlli (sostanze SVHC, settori produttivi più rappresentativi, ricadute ambientali ) Indicazione di una metodica precisa per effettuare/condurre la vigilanza (individuazione delle aziende e attività sul territorio) Redazione di un documento che individuasse competenze, aspetti organizzativi, criteri della programmazione (LR 08/07) Linee Guida Indicazione di un iter procedurale per trattare eventuali emergenze collegate a sostanze pericolose in quanto tali o contenute in articoli (LG specifica) 5

6 Tipologia di controlli Richiesta da ECHA o da AC nazionale Vigilanza programmata (nell ambito dei Piani Controlli di ciascuna ASL) Emergenze/segnalazioni La d.g.r del della Regione Lombardia recepisce l Accordo SR e individua l ASL come AC locale 6

7 Forum per lo scambio delle informazione sull applicazione Ogni anno un REF diverso REF 1 : Registrazione/Preregistrazioni da parte di M e I Controllo formale SDS REF 2: SDS/Disponibilità Informazioni (destinazioni d uso) da parte Utilizzatori a valle REF 3: Registrazione / Preregistrazione da parte Importatori / Rappresentanti esclusivi 7

8 PIANO NAZIONALE CONTROLLI anno 2011/12 REF 2 (anno 2010 REF 1) Target Group e tipologia verso cui orientare il controllo: produttori pitture, lacche, vernici, detergenti e prodotti per la pulizia, sostanze soggette a restrizioni nel settore trasporti e costruzioni Obiettivi: registrazione, SDS e comunicazione del pericolo, Restrizioni, CLP Criteri per la conduzione delle ispezioni 8

9 PIANO NAZIONALE anno 2013 REF 3 CONTROLLI Target Group e tipologia verso cui orientare il controllo: Imprese importatrici e/o fabbricanti o rappresentanti esclusivi di sostanze in quanto tali o in quanto componenti di miscele Obiettivi: verifica pre-registrazione e registrazione sostanze Criteri per la conduzione delle ispezioni

10 Linee Guida (DDG n ) Campo di applicazione: controllo ufficiale (ispezione/audit) presso M, I di sostanze in quanto tali o componenti di miscele, DU di sostanze e miscele, M e I di articoli Target Group: DU responsabili della formulazione di miscele destinate all utilizzo finale, sia professionale che al consumatore, o in lavorazioni industriali (art. 3) Modalità di effettuazione del controllo (Ispezioni/Audit) 10

11 METODO INDIVIDUAZIONE AZIENDE REF In coerenza a quanto stabilito dal punto 6 delle Linee Guida: Metodologia di individuazione del target group e di selezione dell Azienda Codice ATECO ( ) Fabbricazione di pitture, vernici e smalti, inchiostri da stampa e adesivi sintetici Grandi/medie imprese (> 50 dipendenti; > ) [DM ) RIR (D.L.vo 334/99 artt. 6 o 8) Ulteriori criteri 11

12 ..ulteriori criteri Importazione Sostanze Fabbricazione/Importazione Sostanze P (secondo CLP) Tonnellaggio sostanze Fabbricate/Importate > 1000 Importazione Miscele Fabbricazione/Importazione Miscele P (secondo CLP) Tonnellaggio sostanze Fabbricate/Importate > 1000 Destinazione uso sostanza/miscela 12

13 Metodologia di selezione delle imprese oggetto di controllo (DDG n ) Regione Lombardia aveva provveduto ad estrarre dall applicativo che attinge alla banca dati della Camera di Commercio di Milano, l elenco delle aziende con ATECO primario 2002 cod ( ATECO 2007 cod. 20.3) Fabbricazione di pitture, vernici e smalti, inchiostri da stampa e adesivi sintetici selezionando successivamente le imprese attive e rientrati nei parametri grandi e medie imprese ( Note esplicative sulle modalità di calcolo dei parametri dimensionali ex D.M. 18 aprile 2005 Adeguamento alla disciplina comunitaria dei criteri di individuazione di piccole e medie imprese ovvero impresa con un n. di dipendenti > 50 e con un fatturato > Euro). Tale selezione aveva dato esito ad un elenco di 22 imprese con sede legale in Regione Lombardia di cui è stato verificato, tramite il supporto di ARPA Lombardia, se ricadenti negli obblighi di cui agli artt. 6 o 8 del D. Lgs. 334/1999 (RIR) e/o di cui al titolo III del D.Lgs 152/06 in merito alla Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA). Le ASL avevano quindi richiesto al Rappresentante Legale delle imprese selezionate le informazioni di cui all allegato A delle Linee guida per l effettuazione dei controlli previsti dai Regolamenti REACH e CLP in Regione Lombardia. Le schede, restituite a Regione Lombardia DG Sanità UO Governo della prevenzione e tutela sanitaria Struttura Prevenzione ambienti di vita e lavoro, compilate e pervenute entro i termini temporali previsti, erano state 20; in un caso un azienda non era risultata attiva, in un altro caso l impresa aveva ricevuto la scheda informativa in ritardo dall ASL (in questo caso l ASL ha inserito l impresa nella programmazione controlli 2012). In data 12 gennaio 2012 le schede informative pervenute, rese anonime, sono state sottoposte alla valutazione dei componenti del Laboratorio 13

14 Graduazione delle Aziende 2012 Id MPORTAZIONE SOSTANZE FABBRICAZIONE SOSTANZE TONN/ANN IMPORTAZIONE MISCELE IMPORTAZIONE/FABBRICAZ MISCELE TONN/ANN DESTINAZ. USO TOT Pt COD SI/NO 0/5 CLP 0/10 > /10 SI/NO 0/20 CLP 0/35 > /10 0/10 I (8 ) NON P; R52/53 CON B(7 ) Xn R11 36/38 R43 R52/53 R10 R67 H(6 ) Xi R / / IND IND 45 G(5 ) SI 5 H H IND A(4 ) H K(3 ) SI 5 C R / Mut cat2 Tox ripr cat Xi R43 36/37/38 T IND IND 70 C(2 ) SI 20 Xn R48/ CON U(1 ) SI 5 R36/ /53 50/53 10 SI 20 P senza classificazione IND 80 Metodologia delle imprese oggetto di controllo 14

15 RESOCONTO ATTIVITA ASL CORSI AGGIORNAMENT O CLP OPERATORI INTERNI/OPERA TORI FORMATI CORSI AGGIORNAME NTO CLP OPERATORI ESTERNI/OPER ATORI FORMATI CORSI AGGIORNAMEN TO REACH OPERATORI INTERNI/OPERA TORI FORMATI Inserire tabella Capetta CORSI AGGIORNAMEN TO REACH OPERATORI INTERNI/OPERA TORI FORMATI CONTROLLI REF1 CONTROLLI REF2 ALTRI TIPI DI CONTROLLO SANZIONI TOTALE 17/363 21/938 17/363 21/ SDS non adeguata Scenari di esposizione Aggiornamento SDS Obbligo notifica CLP 15

16 METODO INDIVIDUAZIONE AZIENDE REF Imprese Produttrici e quelle Importatrici di sostanze, compresi i Rappresentanti Unici (Individuate dall AC nazionale in accordo con l Agenzia delle Dogane); Imprese che importano sostanze CMR o SVHC; Aziende a RIR (D.L.vo 334/99 artt. 6 o 8);

17 METODO INDIVIDUAZIONE AZIENDE REF Individuate 25 aziende su tutta la Regione Lombardia di cui 10 a Rischio di Incidente Rilevante Le aziende stanno ricevendo una lettera dalle ASL, con una serie di allegati da restituire compilati (entro 15 giugno alla Regione) Su tali dati si applicherà la metodologia di selezione per individuare le aziende più significative Controllo ufficiale (Piano Nazionale): la prima entro agosto

18 SOTTOGRUPPO VIGILANZA In seguito a criticità (nel riscontro di evidenze ed interpretazione delle stesse) riscontrate durante i primi controlli si è deciso di attivare un gruppo di lavoro tra operatori delle ASL e associazioni datoriali (Confindustria, Assolombarda, Federchimica, Assicc) avente come focus il tema della vigilanza Omogeneizzare i comportamenti Applicazione regime sanzionatorio FAQ Procedura 18

19 FREQUENTLY ASKED QUESTIONS (FAQ) SUI CONTROLLI PREVISTI DAI REGOLAMENTI REACH E CLP IN LOMBARDIA (versione 1.0) 19

20 FAQ 1. Il controllo previsto dai Regolamenti REACH e CLP viene svolto nell unità locale o nella sede legale dell impresa? È comune che le imprese abbiano sede legale e unità locali (impianti produttivi, magazzini, laboratori, ecc.) in luoghi/comuni distinti; spesso la sede legale è a Milano o in città, mentre le unità locali sono ubicate in aree industriali, anche di altre Regioni. Il controllo ha l'obiettivo di verificare la conformità ai Regolamenti REACH e CLP; pertanto, può comprendere anche le solo verifiche documentali sull'impresa. Il controllo è, infatti, riferito all impresa intesa quale soggetto giuridico nella sua globalità, e non alle singole unità locali. Utile strumento per la programmazione dei controlli è il Sistema Informativo Regionale della Prevenzione I. M.Pre.S@, dalle cui anagrafiche è possibile individuare sede legale ed unità locali dell impresa, oggetto del controllo. Il luogo di svolgimento del controllo sarà, quindi, individuato in una delle sedi dell impresa ed in relazione all obiettivo del controllo potrà essere anche la sede legale se il controllo sarà di tipo documentale. La scelta del luogo sarà effettuata dall ASL che ha programmato il controllo; nel caso in cui siano presenti più unità locali in territori diversi, le ASL coinvolte potranno concordare interventi congiunti. Le Linee Guida per l effettuazione dei controlli previsti dai Regolamenti REACH e CLP in Regione. 20

21 Grazie per l attenzione e BUON LAVORO 21

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