Progetto esecutivo Lavori di sistemazione dell'area di controlli sanitari - GdiF - PIF. Elaborato A Relazione generale

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Indice 1. Premessa... 2 2. Stato dei luoghi... 3 3. Soluzione Progettuale... 4 3.1. Organizzazione delle aree scoperte... 5 3.2. Impianto elettrico... 6 3.3. Impianto idrico-fognario... 6 3.4. Box Ufficio- Prelevacampioni... 7 3.5. Prelevacampioni... 7 4. Quadro economico... 8 5. Elenco Elaborati... 9 pagina 1 di 9

RELAZIONE GENERALE 1. Premessa Con nota assunta al protocollo dell Ente al numero 12038/2016 del 27/07/2016 la dott.ssa Roberta RAGOSTA Dirigente Veterinario di 2 fascia in qualità di Direttore dell ufficio della Sede Principale Bari-UVAC-PIF richiamava una nota del Ministero della Salute Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari UVAC-PIF Puglia Marche Umbria Abruzzo Molise Ufficio VI - Ufficio VIII con oggetto Esportazione di animali vivi verso Paesi Terzi: indicazioni operative sulla corretta attuazione delle disposizioni del Regolamento (CE) N. 1/2005 e chiedeva di effettuare una ricognizione presso l Autorità Portuale e i concessionari per verificare la presenza delle necessarie infrastrutture e del necessario supporto logistico in previsione della movimentazione di animali vivi verso la Turchia come indicato. In data 29/07/2016, con lettera prot. 12194/2016, il Segretario Generale f.f. dell Autorità Portuale del Levante ing. Mario Mega convocava la Responsabile dell UVAC per un incontro tecnico da tenersi giorno 03/08/2016 presso la sede dell Autorità Portuale al fine di valutare le problematiche evidenziate nella succitata nota. Nel corso del suddetto incontro, la dott.ssa Ragosta faceva notare l importanza di avere un idoneo spazio dove far sostare i mezzi che trasportano animali vivi e che il suddetto spazio fosse attrezzato per la fornitura di acqua ed energia elettrica. La responsabile dell ufficio UVAC precisava inoltre che per la fornitura di acqua era sufficiente un solo punto utile per rifornire gli animali trasportati mentre per l erogazione di energia elettrica era indispensabile installare un paio di colonnine da utilizzare per alimentare le ventole che facilitano il ricambio d aria e per la regolazione della temperatura all interno dei cassoni. In seguito si sono tenuti alcuni incontri tra i tecnici dell Autorità Portuale al fine di analizzare le soluzioni progettuali proposte dall ing. Eugenio Pagnotta del Dipartimento Infrastrutture e Ambiente e, in accordo con il Direttore ing. Mario Mega del Dipartimento Infrastrutture e Ambiente, si decise di intervenire sull intero piazzale di Banchina Massi in modo da sistemare l area dei controlli Sanitari, Guardia di Finanza e PIF. Successivamente, con lettera prot. 5695/2017 del 06/04/2017, veniva trasmessa copia della planimetria di progetto, elaborata dall ing. Eugenio Pagnotta, alle diverse istituzioni presenti nel Porto di Bari al fine di acquisire pareri e/o osservazioni in merito alla soluzione progettuale proposta. Con nota del 07/04/2017 acquisita al protocollo dell Ente al n 1065/2017 del 07/04/2017 il dirigente dell USMAF, dott. Luca Mascolo, esprimeva parere favorevole alla soluzione trovata e rimarcava l opportunità di dotare la postazione destinata al dispositivo campionatore di idonea copertura. Successivamente, come comunicato per le vie brevi, lo stesso dirigente si dimostrava pienamente favorevole alla soluzione proposta senza osservazioni. pagina 2 di 9

2. Stato dei luoghi L area oggetto dell intervento è ampia circa 7.000 m 2 (Tavola C.2) e su di essa insistono i seguenti fabbricati: - capannone USMAF per le attività tipiche dei PED; - capannone della GdiF per effettuare controlli sui mezzi in transito; - Palazzina PIF. L area scoperta è divisa in tre parti: - area destinata a parcheggio PIF e destinata ai concessionari che ha accesso indipendente dalla viabilità interna al porto; - area non utilizzata in prossimità dei VVF delimitata con recinzione di cantiere e newjersey in calcestruzzo; - area con ingresso dalla viabilità interna al porto destinata a parcheggi per concessionari e istituzioni nonché a manovra dei mezzi pesanti che effettuano operazioni di carco e scarico al piano terra della palazzina PIF. L intera superficie, in particolar modo l ultima citata, risulta poco organizzata e capita spesso che i mezzi in transito la scambino per area di parcheggio. Non è inoltre presente un tappetino di usura del manto stradale e lo strato più superficiale è costituito da binder in cattive condizioni di manutenzione. Immagine 1 - Area di intervento pagina 3 di 9

VVF PIF GdiF USMAF Immagine 2 - Area di intervento 3. Soluzione Progettuale La soluzione progettuale, condivisa con le istituzioni presenti in porto, prevede la sistemazione dell'intero piazzale al fine di creare un'area di lavoro più funzionale mediante le seguenti lavorazioni (tavola C.3): - pulizia degli spazi che risultano non accessibili (tra i capannoni USMAF e GdiF e alle spalle del capannone GdiF); - scarifica della pavimentazione stradale; - demolizione di un area del piazzale allo scopo di portarla alla stessa quota della viabilità del porto e creare un'area di sosta; - scavi a sezione obbligata allo scopo di creare i sottoservizi (impianto elettrico); - realizzazione di aree destinate a parcheggio; - regolamentazione degli accessi con idonea segnaletica verticale da installare in prossimità delle aree oggetto di intervento; - posa in opera di colonnine per l erogazione di corrente elettrica; - punto di presa d acqua potabile; - rimozione del prelevacampioni dal I braccio del molo foraneo e posa in opera dello stesso nell area dei controlli; - realizzazione di uno spazio destinato ai mezzi che trasportano materiale da campionare; - posa in opera di un modulo prefabbricato destinato ad ufficio a servizio del personale che opera con il prelevacampioni; - rifacimento della segnaletica orizzontale. pagina 4 di 9

Immagine 3 - Soluzione progettuale 3.1. Organizzazione delle aree scoperte L ingresso nell area destinata a parcheggio riservato ai concessionari presenti nella palazzina PIF sarà riservata al solo personale autorizzato. Sarà inoltre realizzato un nuovo manto stradale (Tavola C.6) comprendente uno strato di binder dello spessore di 4 cm e uno tappetino d usura dello spessore di 3 cm e successivamente saranno ridisegnate la aree di sosta per le automobili secondo quanto previsto dall art. 149 del codice della strada. La zona chiusa posta in prossimità dei VVF sarà pavimentata, delimitata con elementi in calcestruzzo tipo new-jersey e destinata a parcheggi riservati ai concessionari. L area centrale sarà interamente sottoposta a lavori di scarifica e pavimentazione stradale. Verrà in parte ridimensionata in modo da creare un area di sosta destinata ai mezzi che devono essere sottoposti a prelievo in prossimità del prelevacampioni e sarà creata una corsia di accesso destinata ai soli mezzi autorizzati. Le pendenze del piazzale, così come quello esistente, dovranno far convogliare le acque meteoriche verso la strada interna al porto dove sono poste le griglie di raccolta. pagina 5 di 9

L intera area sarà riorganizzata in modo da creare diverse zone omogenee: - sosta per i mezzi pesanti che trasportano animali vivi che devono essere sottoposti a controlli da parte del personale UVAC; - sosta per i mezzi pesanti che saranno interessati da operazioni di carico e scarico in prossimità delle bocche di carico; - manovra per i mezzi pesanti che dovranno raggiungere le bocche di carico e le aree di controllo; - parcheggi per concessionari. E inoltre previsto un percorso riservato ai pedoni che dal parcheggio posto in prossimità dei VVF dovranno raggiungere la palazzina PIF e gli altri posti di lavoro. Sarà creata un area di sosta dei mezzi che trasportano merce sfusa da campionare al prelevacampioni con elementi in calcestruzzo tipo new-jersey subito a nord dell edificio dei VVF. La suddetta area sarà realizzata alla medesima quota della viabilità del porto e sarà delimitata dal resto del piazzale da un cordolo in cls armato delle dimensioni 40 cm 60 cm come meglio evidenziato nella Tavola C.6. 3.2. Impianto elettrico Il progetto prevede la realizzazione di sottoservizi (Tavola C.6) da destinare soprattutto al nuovo impianto elettrico (Tavole B, C.4, C.4.1) che inizierà dal contatore posto in prossimità del capannone destinato ai controlli della GdiF. L impianto raggiungerà il campionatore di grano e le colonnine destinate a punti di presa di corrente elettrica. Sarà installato un nuovo quadro elettrico all interno di un apposito armadio in vetroresina e sarà posato un nuovo cavo elettrico tra il contatore e il capannone USMAF in quanto il cavo esistente non risulta più essere a norma. Per la realizzazione dei sottoservizi sarà effettuato uno scavo a sezione obbligata di sezione 70 cm 100 cm all interno del quale saranno posati 3 cavidotti: 2 160 e uno 40. I cavi saranno posati fino all ingresso del parcheggio riservato alla palazzina PIF in modo da avere una predisposizione per futuri impianti quali illuminazione, sbarre elettriche, fibra ottica, illuminazione esterna, videosorveglianza, ecc. L impianto sarà inoltre dotato di un numero adeguato di pozzetti di ispezione (dimensioni interne 60 60 80 cm) con chiusino carrabile di 70 cm e di un nuovo impianto di messa a terra. 3.3. Impianto idrico-fognario Il nuovo allaccio idrico servirà per erogare acqua da utilizzare per gli animali vivi fermi sui mezzi pesanti durante i controlli del personale UVAC. L impianto inizierà dalla saracinesca posizionata a valle dell impianto di autoclave all interno del capannone USMAF. La tubazione sarà interrata realizzando uno scavo di dimensioni 70 140 cm (particolare riportato nella Tavola C.6) fino al punto di erogazione. pagina 6 di 9

La presa di acqua sarà posizionata in prossimità della fognatura interrata esistente e sarà collegata alla stessa secondo il particolare riportato in allegato C.6. 3.4. Box Ufficio- Prelevacampioni Si tratta di un box prefabbricato che utilizzeranno gli operatori del prelevacampioni di dimensioni in pianta 4,00 2,50 m e altezza utile 2,70 m (realizzato secondo gli elaborati riportati nella Tavola C.5). Il box sarà poggiato su una platea in cls dello spessore di 20 cm armata con due reti elettrosaldate a maglia quadra con passo 10 cm realizzata con tondini 8, opportunamente livellata, e posizionato alle spalle del prelevacampioni in modo che quest ultimo risulterà visibile agli operatori. Per quanto riguarda la distribuzione interna, il box presenterà due distinti ambienti collegati tra loro: 1. Il primo ambiente, al quale si accede direttamente dall esterno è costituito dalla la stanza che utilizzeranno gli operatori del prelevacampioni. È climatizzato, arredato con scrivania e due poltroncine. Ha un affaccio molto ampio (almeno 2 m) che consente agli operatori di vedere il prelevacampioni durante i movimenti. 2. Il secondo ambiente, al quale si accede solo da quello descritto in precedenza, ospiterà la parte finale del prelevacampioni (luogo di recupero), è dotato di finestra che faciliterà il ricambio di aria. La funzione di questo ambiente è quella di ridurre quanto più possibile la diffusione di polveri sul luogo di lavoro. 3.5. Prelevacampioni Il prelevacampioni è già in possesso della stazione appaltante e attualmente è posizionato sul I braccio del molo foraneo in prossimità della pesa n.2. Si tratta di un dispositivo che permette il recupero di quantità elementari di cereale a partire da lotti statici presenti sui camion di trasporto. Il sistema comprende: - una colonna di sostegno del braccio telescopico girevole che porta alla sua estremità una coclea di prelievo del campione; - un quadro di comando per le manipolazioni delle parti mobili della sonda; - un sistema di trasporto del campione fino al luogo di recupero; - un ciclone dove arriva il campione; - un aspiratore per il trasporto del campione. Il progetto prevede la rimozione dello stesso, la demolizione del plinto sul quale è poggiato e la posa in opera su un nuovo plinto utilizzando una nuova dima e tirafondi come descritto negli elaborati progettuali. Il plinto sarà di dimensioni 80 80 80 e armato con 20 come descritto nella Tavola C.6. pagina 7 di 9

Immagine 4 - prelevacampioni 4. Quadro economico IMPORTO PER LAVORI Importo dei Lavori A.1 Importo dei lavori a corpo 194 181,88 A.2 Oneri per l'attuazione dei piani di sicurezza 5 895,14 Totale importo dei lavori (A.1+A.2) 200 077,02 Somme a disposizione della Stazione Appaltante SOMME A DISPOSIZIONE DELL'AMMINISTRAZIONE B.1 Lavori in economia di difficile valutazione e preventivazione 9 000,00 B.2 Imprevisti 8 696,44 B.3 Fondo ex art. 113 comma 2 del D.Lgs. 50/2016 4 001,54 B.4 Spese per l'assicurazione dei dipendenti della PA incaricati (art. 24 c.4 D.Lgs. 50/2016) 3 000,00 B.5 Contributo ANAC ex art. 3, c. 1, l. o), del D.Lgs. 50/2016 225,00 Totale Somme a disposizione (B1+ +B5) 24 922,98 TOTALE 225 000,00 pagina 8 di 9

5. Elenco Elaborati Il progetto è composto dai seguenti elaborati: A. - Quadro economico B. Relazione specialistica - impianto elettrico C. Elaborati Grafici C.1. Corografia C.2. Stato dei Luoghi C.3. Planimetria di Progetto C.4. Impianto elettrico C.4.1. Quadri elettrici C.5. Box Ufficio e Prelevacampioni. C.6. Particolari costruttivi. D. Rilievo fotografico E. Piano di Sicurezza e Coordinamento E.1. Cronoprogramma dei lavori - Diagramma di Gantt E.2. Analisi e valutazione dei rischi E.3. Stima dei costi della Sicurezza - Computo Metrico Estimativo - Elenco Prezzi E.4. Tavola di inquadramento dell area E.5. Quadro d incidenza della manodopera. F. Computo Metrico Estimativo - Elenco Prezzi F.1 Analisi Prezzi G. Capitolato Speciale d Appalto Bari 16/10/2017 Il Tecnico Ing. Eugenio Pagnotta pagina 9 di 9