Unione dei Comuni delle Valli Antigorio Divedro Formazza Baseline Emission Inventory



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Unione dei Comuni delle Valli Antigorio Divedro Formazza Baseline Emission Inventory (Inventario delle emissioni di partenza)

SOMMARIO Introduzione... 3 Contesto generale... 8 Comune di Crodo... 12 2

Introduzione La Commissione Europea, nell ambito della seconda edizione della Settimana Europea dell Energia Sostenibile (EUSEW 2008) e nel più ampio quadro trentennale di riduzione delle emissioni di CO2 (Figura seguente), ha lanciato il Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors). Si tratta di un iniziativa mirata a coinvolgere attivamente, direttamente e con modalità inedite le municipalità europee nel percorso verso la sostenibilità energetica ed ambientale. Figura - Strategia europea per la riduzione delle emissioni di CO2 Il Patto dei Sindaci, a cui i Comuni aderiscono a carattere assolutamente volontario, impegna questi ultimi a predisporre Piani d Azione finalizzati a raggiungere (e superare) gli obiettivi di efficienza energetica fissati dall Unione Europea per il 2020: la riduzione di almeno il 20% delle emissioni di gas serra attraverso politiche che migliorino l efficienza energetica, aumentino il ricorso alle fonti di energia rinnovabile e promuovano l uso razionale dell energia. I Comuni che sottoscrivono il Patto si assumono l impegno di: predisporre un inventario delle emissioni che fornisca un quadro di dettaglio dello status quo e costituisca il punto di partenza per le successive azioni; presentare un Piano d Azione per l Energia Sostenibile entro un anno dalla formale ratifica del Patto dei Sindaci; 3

adattare le strutture dell amministrazione locale, inclusa l allocazione di adeguate risorse umane, al fine di perseguire le azioni necessarie; presentare, su base biennale, un Rapporto sull attuazione del Piano d Azione, includendo le attività di monitoraggio e verifica svolte, pena l esclusione dall Elenco delle città aderenti al Patto. Inoltre il Patto dei Sindaci, tra i programmi europei attivi, è quello che meglio si adatta alle esigenze finanziarie e progettuali delle pubbliche amministrazioni locali: è dedicato direttamente alle amministrazioni comunali, di ogni dimensione; rende possibile l accesso a fondi pubblici e privati per finanziare progetti e azioni, non incorrendo nei vincoli del Patto di Stabilità; consente di giungere alla redazione di due documenti programmatici: BEI (Baseline Emission Inventory) e il PAES (Piano d Azione per l Energia Sostenibile), propedeutici all ottenimento, da parte della EIB (European Investment Bank), di finanziamenti a tasso agevolato per la realizzazione di interventi di efficientazione energetica, di diffusione delle energie rinnovabili, di riduzione delle emissioni di CO2; ha ricadute importanti sulle aziende del territorio che operano in tutti quei settori coinvolti, ad ampio spettro, in interventi connessi al mercato delle energie rinnovabili, dell edilizia sostenibile, dell efficienza energetica; consente a Provincie, Comunità Montane o centri di eccellenza di candidarsi a Struttura Territoriale di Supporto (Territorial Coordinator) per il coordinamento complessivo delle azioni sviluppate sul territorio di riferimento dai Comuni aderenti al Covenant of Mayors, incrementando, di fatto, migliorando la governance dei territori coinvolti. In questo contesto l Unione dei Comuni delle Valli Antigorio Divedro Formazza a fine 2012 ha deciso di rendersi promotrice, per gli 8 Comuni aderenti (nello specifico: Baceno, Crevoladossola, Crodo, Formazza, Montecrestese, Premia, Trasquera e Varzo) dell iniziativa di adesione al Patto dei Sindaci e di completamento del percorso verso il traguardo della riduzione delle emissioni di CO2 di almeno il 20% entro il 2020 all interno dei propri territori. Nello specifico, poi, l Unione dei Comuni delle Valli Antigorio Divedro Formazza oltre a firmare l adesione al Patto dei Sindaci ha anche formalizzato la sua iscrizione come Covenant Coordinator, ovvero come ente di coordinamento fra i propri comuni aderenti e come soggetto responsabile verso gli uffici europei del Patto dei Sindaci per il completamento delle varie fasi operative del progetto e per il raggiungimento dei risultati prefissati. La presenza, infatti, di una Struttura Territoriale di Supporto (Territorial Coordinator), come nel caso dell Unione dei Comuni delle Valli Antigorio Divedro Formazza, richiede che tutte le attività vengano svolte con il più alto livello di coordinamento, anche alla luce della sostanziale uniformazione delle scadenze, conferendo al progetto maggiore coerenza ed efficacia. Le fasi del lavoro (dall adesione al Patto dei SIndaci alla realizzazione del SEAP) sono state così suddivise: 4

(1) adesione dell Unione dei Comuni al Patto dei Sindaci come Covenant Coordinator e scelta di realizzare i documenti di analisi e riduzione delle emissioni secondo l opzione Joint SEAP (Option 1) 1 ; (2) creazione della struttura gerarchica del gruppo di lavoro; (3) realizzazione di incontri informativi rivolti ai tecnici e agli amministratori dei singoli Comuni facenti parte dell Unione per istruirli sul significato dell adesione al Patto dei Sindaci e sulla procedura di raccolta dati da seguire; (4) raccolta dati e realizzazione del Baseline Emission Inventory; (5) incontri di coordinamento, realizzazione e condivisione del Sustainable Energy Action Plan Adesione di Comuni e Unione al Patto dei Sindaci Nell ambito della prima fase del lavoro, è stata fatta la scelta strategica di mettere al centro del progetto l Unione dei Comuni, non solo da un punto di vista operativo, ma anche da un punto di vista rappresentativo: l Unione, infatti, inizialmente coordinatore operativo di un gruppo di Comuni firmatari del Patto dei Sindaci, è divenuta essa stessa firmataria del Patto, facendosi garante quindi del buon esito della procedura e diventando istituzionalmente un riferimento per il territorio e per gli organismi europei del Patto stesso. La posizione ufficiale di Covenant Coordinator prevede che l Unione possa in futuro accogliere altri Comuni che vogliano fare lo stesso percorso virtuoso di riduzione delle emissioni. Tale procedura si è conclusa positivamente a inizio 2013 con la firma ufficiale dei documenti con i quali l Unione è diventata Covenant Coordinator. Creazione della struttura gerarchica del gruppo di lavoro In accordo con quanto richiesto dalla EU, coerentemente all elevata complessità del progetto, si è deciso fin da subito di definire un team in grado di affrontare con rigore metodologico ed efficacia operativa tutte le fasi progettuali. A tale scopo è stato definita la governance del progetto, rappresentata dall organigramma della Figura seguente. Figura - Governance del progetto 1 http://www.eumayors.eu/img/pdf/seap_guidelines_it-2.pdf 5

Il primo livello è costituito dai rappresentanti istituzionali, che svolgono un ruolo di commitment e di indirizzo strategico del progetto. Il secondo e il terzo livello vanno a costituire, invece, il gruppo operativo, impegnato nel perseguimento delle indicazioni strategiche fornite dal primo livello, attraverso l adozione di progetti e azioni in grado di concretizzare, progressivamente, i risultati attesi. La partecipazione al Patto dei Sindaci ha reso necessario un processo di adattamento dei processi decisionali e gestionali dell Unione dei Comuni, anche attraverso l acquisizione di know-how tecnico. Quest ultima esigenza è alla base del rapporto definito con ASSET srl, società di consulenza direzionale nel campo della finanza agevolata e dell efficienza energetica, che si sta occupando del coordinamento tecnicoscientifico delle varie fasi del progetto. Il punto qualificante del percorso delineato è il coinvolgimento del personale dell Unione dei Comuni e dei singoli Comuni ad una azione coordinata, ognuno sulla base delle proprie competenze, rispetto agli obiettivi del SEAP, nell ambito di un continuo rapporto di interscambio coi tecnici di ASSET. Di assoluta rilevanza, infine, è la stretta collaborazione fra il comitato operativo e quello politico, che assicura, attraverso l integrazione tra fase strategica e fase realizzava, una costante verifica degli obiettivi fissati dal livello istituzionale. Realizzazione di incontri informativi Gli incontri informativi realizzati per i tecnici e gli amministratori dei singoli Comuni facenti parte dell Unione hanno avuto l obiettivo di informare le figure coinvolte attivamente nel progetto su due aspetti principali: il significato e gli obblighi assunti dal Comune con l adesione al Patto dei Sindaci; la procedura di raccolta dati da seguire per raccogliere la documentazione necessaria a realizzare le elaborazioni richieste nel Baseline Emission Inventory (BEI). Il primo incontro si è focalizzato sull inquadramento generale del Patto dei Sindaci, i suoi obiettivi, i suoi vincoli, le attività connesse da svolgere e le ricadute positive sul territorio. Il secondo incontro è stato dedicato alla procedura di raccolta dati, di cui è stata evidenziata la 6

struttura in settori e mostrati gli strumenti informatici utilizzati per la loro raccolta ed elaborazione, con contestuale consegna ai tecnici di ciascun comune del foglio di calcolo nel quale inserire le informazioni richieste. Raccolta dati e realizzazione del BEI Grazie all interazione fra i livelli operativo e di coordinamento del gruppo di lavoro si è riusciti, non senza difficoltà, a raccogliere i dati necessari per la stesura del Baseline Emission Inventory. Nello specifico i dati raccolti e le successive elaborazioni sono contenute nel seguito del presente documento. Incontri di coordinamento, realizzazione e condivisione del Sustainable Energy Action Plan Al termine dell elaborazione del BEI si è proceduto con la stesura del Sustainable Energy Action Plan: in particolare ci sono stati incontri di pianificazione, condivisione e stesura delle azioni da inserire nel SEAP che hanno coinvolto sia i livelli operativo e di coordinamento del gruppo di lavoro che le parti politiche dei vari Comuni aderenti all Unione. Al termine di queste attività si è arrivati a stendere il piano d azione riportato nel seguito del presente documento. Il documento è strutturato partendo da una breve descrizione di inquadramento del contesto generale dell Unione dei Comuni delle Valli Antigorio Divedro Formazza per poi passare al Baseline Emission Inventory di ogni Comune (in cui sono calcolati consumi ed emissioni relativi ad ogni specifico territorio comunale) e alla quantificazione complessiva dei consumi e delle emissioni prendendo come base di imputazione l Unione dei Comuni delle Valli Antigorio Divedro Formazza. Infine viene riportato il SEAP per ogni Comune, considerando ripartiti i vantaggi derivanti da progetti che sovrintendono aree appartenenti a Comuni differenti e anche una quantificazione aggregata della riduzione delle emissioni a livello di Unione dei Comuni delle Valli Antigorio Divedro Formazza. 7

Contesto generale L Unione dei Comuni della Valli Antigorio Divedro Formazza è un Ente locale costituitosi nel mese di novembre 2009, ai sensi dell art. 32 del D.Lgs. n. 267/2000 Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali. In virtù di tale orientamento legislativo ed allo scopo di esercitare congiuntamente una pluralità di funzioni, finalità perseguita dall art. 32 del Testo Unico di cui sopra, si sono aggregati otto Comuni del territorio montano, più precisamente i Comuni di Baceno, Crevoladossola, Crodo, Formazza, Montecrestese, Premia, Trasquera e Varzo, venendosi così a costituire un ampio ambito territoriale per complessivi 58.417 ettari (circa 584 km 2 ), interamente montano, accomunato quindi da problematiche comuni di gestione del territorio, programmazione territoriale ed erogazione di servizi anche in funzione delle problematiche di viabilità spesso conseguenti alla stagionalità. L aggregazione si è così strutturata individuando una sede centrale ubicata nel Comune di Crevoladossola, la quale si è dotata delle strutture tecniche di base per l erogazione di servizi comuni mediante la costituzione di rapporti convenzionati di varia natura. L Unione dei Comuni ricade nella competenza territoriale della Provincia del Verbano Cusio Ossola, e ne costituisce la porzione più a nord, al confine con la Confederazione Elvetica. Figura Inquadramento geografico della Provincia del Verbano Cusio Ossola 8

Figura Comuni della Provincia del Verbano Cusio Ossola Lo stralcio cartografico riportato sotto evidenzia l ambito territoriale nel quale ricadono gli otto Comuni facenti parte dell aggregazione. Le singole competenze territoriali sono evidenziate con colorazioni diverse, mentre per ogni singolo Comune, le aree rappresentate senza colorazione forniscono una prima indicazione delle aree urbanizzate (aree con campitura in bianco). 9

Figura Comuni dell Unione dei Comuni delle Valli Antigorio Divedro Formazza Risulta quindi più che evidente la prevalenza di aree extraurbane, a fronte dell estensione territoriale complessiva. Sommariamente, si rileva che dei 60.539 ettari di superficie territoriale, solamente 5.777 ettari circa sono da ritenersi urbanizzati (si ricomprendono, oltre ai principali addensamenti urbani, quelle porzioni di territorio interessate da infrastrutture quali viabilità principali). Passando ad un inquadramento più quantitativo e relativamente agli otto Comuni aggregati, anche in considerazione di quanto visto sopra, pare utile inserire la seguente tabella riepilogativa. Figura Caratteristiche dei Comuni dell Unione dei Comuni delle Valli Antigorio Divedro Formazza Comune Numero di abitanti Superficie [ha] Superficie urbanizzata [ha] Baceno 951 6.872 655 6.217 Superficie non urbanizzata [ha] Crevoladossola 4.719 3.970 1.000 2.970 10

Crodo 1.462 5.372 979 4.393 Formazza 461 13.041 700 12.341 Montecrestese 1.206 8.660 750 7.910 Premia 583 8.917 714 8.203 Trasquera 247 3.957 279 3.678 Varzo 2.150 9.750 700 9.050 Totale 11.779 60.539 5.777 54.762 11

Comune di Crodo Baseline Emission Inventory (Inventario delle emissioni di partenza) 12

Introduzione L'inventario delle emissioni di partenza (BEI) quantifica il volume totale delle emissioni di CO2 (espresso in tonnellate/anno) derivante dal consumo di energia nel territorio del Comune di Crodo nell'anno preso come riferimento per le analisi. Il BEI permette di individuare le principali fonti antropogeniche delle emissioni di CO2 e di conseguenza, in via prioritaria, le relative misure di riduzione. Obiettivo comune per i firmatari del Patto dei Sindaci è una riduzione di CO2 di almeno il 20% al 2020 rispetto all anno di riferimento ottenuta attraverso l'attuazione del SEAP in quelle aree di attività rilevanti nell'area di competenza dell'ente, delineate ed emerse durante le analisi effettuate nella redazione del BEI. Nella stesura di questo inventario delle emissioni di partenza (BEI), sono stati presi in considerazione i seguenti concetti di fondamentale importanza: Anno di partenza; Attività/settori di pertinenza; Fattori di emissione. Anno di partenza L'anno di partenza (Baseline year) è l'anno di riferimento per i risultati raggiunti nella riduzione delle emissioni nel 2020. La UE si è impegnata a ridurre le emissioni del 20% entro il 2020 in rapporto al 1990, quest'ultimo anno è anche l anno base del Protocollo di Kyoto. Per potere essere in grado di raffrontare la riduzione di emissioni della UE e dei firmatari dell'accordo, è necessario un anno base di partenza comune e quindi si raccomanda il 1990 come anno di partenza del BEI. Tuttavia, non avendo il Comune di Crodo a disposizione dati per compilare l'inventario del 1990, è stato scelto quale anno significativo come base per la raccolta e l analisi dei dati quanto più completi ed attendibili il 2011. Attività/settori di pertinenza I dati di attività quantificano l'attività umana svolta all'interno del territorio del Comune di Crodo. Essenzialmente questo inventario di CO2 si è basato sul consumo finale di energia, includendo sia il consumo di energia municipale che quello non municipale all'interno del territorio dell Amministrazione Comunale. Nello specifico questo BEI quantifica le seguenti emissioni collegate al consumo di energia nel territorio comunale: Emissioni dirette legate alla combustione di carburante negli edifici, negli impianti/servizi e nel trasporto all'interno del territorio; Emissioni (Indirette) collegate alla produzione di elettricità, calore o raffreddamento che sono consumati nel territorio; 13

Altre emissioni dirette prodotte nel territorio, in base alle scelte di progetto effettuate per decidere l inclusione dei diversi settori nel BEI (si veda la tabella seguente). Tabella - Settori inclusi nel BEI del Comune di Crodo SETTORI INCLUSIONE Consumo finale di energia in edifici, servizi/impianti ed industrie Edifici municipali, impianti e strutture comunali Terziario (non municipale), edifici, impianti e strutture Edifici residenziali Illuminazione pubblica Industrie non coinvolte in EU ETS Trasporto su strada urbano: parco municipale Trasporto su strada urbano: trasporto pubblico Trasporto su strada urbano: trasporto privato o commerciale Trasporto urbano su rotaia Sì Sì Sì Sì No Sì Sì Sì No Altre fonti di emissione (non collegate al consumo di energia) Trattamento delle acque reflue urbane Trattamento dei rifiuti solidi No No Produzione di energia Consumo di combustibile per la produzione di elettricità (solo per impianti che sono <20 MW e che non sono parte di EU ETS) Consumo di combustibile per la produzione di riscaldamento e/o raffreddamento (solamente nel caso in cui il caldo/freddo sono forniti come servizio per gli utilizzatori finali all'interno del territorio) Sì Sì 14

Fattori di emissione I fattori di emissione sono coefficienti che quantificano le emissioni per unità di attività e le emissioni sono calcolate moltiplicando il fattore di emissione per i dati di attività corrispondenti. Nella redazione del BEI del Comune di Crodo si è scelto di utilizzare i fattori di emissione Standard in linea con i principi IPCC che coprono tutte le emissioni di CO2 prodotte dal consumo di energia nel territorio dell'ente locale, sia direttamente in seguito alla combustione di carburante all'interno dell'ente locale, sia indirettamente attraverso la combustione del carburante associato con l'elettricità e l'uso di calore/raffreddamento nell'area. Come noto, i fattori di emissione standard sono basati sul contenuto di carbonio di ciascun combustibile come negli inventari nazionali di gas ad effetto serra nel contesto della UNFCCC e del protocollo di Kyoto. In questo approccio, la CO2 viene considerata come il gas ad effetto serra più importante e le emissioni di CH4 e N2O non vengono calcolate. Inoltre, le emissioni di CO2 dall'uso sostenibile di biomassa/biocarburanti come pure le emissioni di elettricità verde certificata sono considerate zero. I fattori di emissione standard considerati in questo BEI si basano sulle linee guida IPCC del 2006. In dettaglio nella tabella seguente vengono riportati i valori dei fattori di emissione standard di CO2 (da IPCC 2006) per i più comuni tipi di combustibile. Tabella Fattori di emissione standard per il Comune di Crodo COMBUSTIBILE FATTORE DI EMISSIONE STANDARD (tco2/mwh) Benzina 0,249 Gasolio, Diesel 0,267 Olio combustibile 0,279 Lignite 0,364 Gas Naturale 0,202 Scarichi municipali (frazione non biomassa) 0,330 Legno 0-0,403 Oli vegetali 0 * Biodiesel 0 * Bioetanolo 0 * 15

Solare termico 0 Geotermico 0 valore più basso se il legno è raccolto in maniera sostenibile, più alto se raccolto in modo non sostenibile * zero se i biocarburanti soddisfano i criteri di sostenibilità; occorre utilizzare i fattori di emissione dei combustibili fossili se i biocarburanti sono insostenibili Per quanto riguarda invece il fattore di emissione al fine di calcolare le emissioni di CO2 da assegnare al consumo e alla produzione di energia elettrica nel territorio comunale di Crodo, bisogna determinare il fattore di emissioni locali per l'elettricità (EFE), che può prendere in considerazione le seguenti componenti: Fattore di emissioni Nazionale Italiana (NEEFE); Produzione di elettricità locale (LPE); Acquisto di elettricità verde certificata da parte dell'ente locale (GEP). Dato che la valutazione delle emissioni dall'elettricità è basata sul consumo di elettricità, i fattori di emissione sono espressi in tco2/mwh elettrico. Nel caso del Comune di Crodo per la redazione di questo BEI si è scelto di prendere in considerazione il fattore di emissioni standard italiano (tco2/mwhe) per il consumo di elettricità e, nella fattispecie, il valore considerato per i calcoli è: 0,483 tco2/mwhe. Per quanto riguarda l aspetto della produzione locale di elettricità da quantificare nel BEI, come da linee guida, devono essere coperti tutti gli impianti/unità presenti all interno del territorio comunale di Crodo che soddisfano i seguenti criteri: l'impianto/unità non rientra nel Progetto di Scambi di Emissioni Europeo (European EmissionsTrading Scheme/ETS) l'impianto/unità è inferiore od uguale a 20 MW carburante come input di energia termica nel caso di carburante fossile e di impianti di combustione di biomassa oppure inferiore od uguale a 20 MWe come output nominale nel caso di altro impianto di energia rinnovabile (es. eolico o solare) Per quanto riguarda, poi, l acquisto di elettricità verde certificata (che rispetta i criteri di garanzia di origine di elettricità prodotta da fonti di energia rinnovabile fissati nella Direttiva 2001/77/CE ed aggiornati nella Direttiva 2009/28/CE) da parte dell'ente locale, invece della normale elettricità mista dalla rete, si evidenzia il fatto che, siccome all interno del presente BEI vengono usati fattori standard di emissione, il fattore di emissione per l'elettricità verde certificata è zero (CO2GEP = 0). Infine, quindi, il calcolo per determinare il fattore locale di emissioni per l'elettricità (EFE) può essere eseguito utilizzando la seguente formula: EFE = [(TCE LPE GEP) X NEEFE+ CO2LPE + CO2GEP] / (TCE) 16

Dove: EFE = fattore di emissione locale per l'elettricità [t/mwhe] TCE = consumo totale di elettricità nell'ente locale [MWhe] LPE = produzione di elettricità locale [MWhe] GEP = acquisti di elettricità verde da parte dell ente locale [MWhe] NEEFE = fattore di emissioni nazionale per l'elettricità CO2LPE = emissioni di CO2 legate alla produzione locale di elettricità [t] CO2GEP = emissioni di CO2 legate alla produzione locale di elettricità verde certificata acquistata dall'ente locale [t] A questo punto, esclusivamente ai fini del calcolo del coefficiente EFE, vengono anticipati dei dati che saranno ripresi e dettagliati nel seguito di questo documento. In particolare si sottolinea che, nell anno preso come riferimento per la stesura di questo BEI, all interno del Comune di Crodo risultano presenti i seguenti impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile (con potenza inferiore od uguale a 20MW): ID Impianto POTENZA (kwh) REGIONE PROVINCIA COMUNE 63637 2,8 PIEMONTE VERBANO- CUSIO-OSSOLA 178464 17,94 PIEMONTE VERBANO- CUSIO-OSSOLA 210910 3,68 PIEMONTE VERBANO- CUSIO-OSSOLA 501451 8,55 PIEMONTE VERBANO- CUSIO-OSSOLA 522484 62,1 PIEMONTE VERBANO- CUSIO-OSSOLA 523010 17,94 PIEMONTE VERBANO- CUSIO-OSSOLA 633135 11,5 PIEMONTE VERBANO- CUSIO-OSSOLA 667798 5,75 PIEMONTE VERBANO- CUSIO-OSSOLA 686966 2,99 PIEMONTE VERBANO- CUSIO-OSSOLA Entrata in Esercizio Energia prodotta 2011 (kwh/a) CRODO 02/07/2008 2940 CRODO 03/11/2010 18837 CRODO 20/01/2011 322 CRODO 01/03/2011 2244,375 CRODO 24/05/2011 27168,75 CRODO 14/04/2011 6279 CRODO 29/08/2011 8050 CRODO 25/11/2011 5534,375 CRODO 21/12/2011 3139,5 TOTALE 74515 Tabella - Impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile presenti sul territorio di Crodo 17

Inoltre nei territori dell Unione dei Comuni delle Valli di Antigorio, Divedro e Formazza sono presenti molti impianti idroelettrici, che producono quindi energia elettrica da fonte rinnovabile. Nello specifico un elenco di questi impianti è riportato nella tabella seguente in cui vengono specificati: Denominazione concessionario Comune di ubicazione dell impianto Denominazione impianto Denominazione corpo idrico Potenza installata (kw) Energia prodotta 2011 (MWh) Tabella - Impianti idroelettrici presenti nei territori dell Unione dei Comuni delle Valli di Antigorio, Divedro e Formazza Per quanto riguarda il calcolo dell EFE, in questa sede si vuole sottolineare che è precisa scelta degli autori dell inventario delle emissioni non comprendere i valori riportati nella tabella soprastante nella formula di calcolo per due ragioni: la prima è che l energia prodotta viene immessa nella rete elettrica e non viene in alcun modo utilizzata per autoconsumi in ambito locale, ma viene dispacciata altrove in base alle richieste e la seconda è che da un punto di vista puramente matematico, l inclusione dei valori di produzione di energia idroelettrica nella formula, per alcuni Comuni comporterebbe un valore dell EFE negativo e quindi non coerente con lo spirito di quantificazione delle emissioni d CO2 da attività antropiche presenti sul territorio comunale. In conclusione i dati di produzione di energia idroelettrica sopra riportati verranno inseriti nelle tabelle di censimento dell energia prodotta da impianti a fonte rinnovabile relative ad ogni Comune, ma non vengono considerati nei calcoli di determinazione dell EFE per le ragioni descritte in precedenza. 18

Gli impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile (con potenza inferiore od uguale a 20MW) comportano relativamente alla formula precedente un fattore LPE (produzione di elettricità locale) uguale a 74,515 MWhe e conseguentemente un fattore CO2LPE (emissioni di CO2 legate alla produzione locale di elettricità) uguale a zero (essendo energia verde interamente prodotta tramite impianti fotovoltaici). Inoltre, sempre nell anno preso come riferimento per la stesura di questo BEI, il Comune non presentava nessun acquisto di elettricità verde certificata, annullando quindi i valori GEP e CO2GEP nella formula precedente. EFE = [( 3536,71 74,515 0) X 0,483 + 0 + 0 ] / (3536,71)) = 0,473 Da queste considerazioni emerge immediatamente come il fattore di emissione locale per l'elettricità EFE sia, nel caso del Comune di Crodo per l anno di riferimento 2011, pari a 0,473 tco2/mwhe. Questo valore verrà utilizzato nel seguito del documento per quantificare le emissioni comunali connesse al consumo di energia elettrica nei vari settori considerati all interno del presente BEI. 19

Contesto generale Il comune di Crodo è situato a nord della provincia del Verbano-Cusio-Ossola. La casa comunale si trova a 508 m sul livello del mare e il suo territorio si estende su una superficie di circa 61 kmq. Confina con i comuni di Baceno, Crevoladossola, Montecrestese, Premia e Varzo. Figura Inquadramento territoriale La popolazione residente è pari a 1479 abitanti con una densità insediativa di circa 24 abitanti/kmq e si distribuisce, oltre che nel centro principale, nelle frazioni di Mozzio, Viceno e Cravegna. 20

Edifici, attrezzature e impianti comunali Di seguito viene riportato il totale dei consumi di energia elettrica sia di edifici pubblici sia di altre attrezzature e impianti del Comune di Crodo per l anno 2011. La fonte principale proviene dall elaborazione diretta dei dati forniti dall Ente stesso. Tabella Consumi di energia elettrica relativa a edifici comunali, attrezzature e impianti Tipo di servizio Denominazione Località kwh/a 1 2 Municipio ed edificio Comunale Centro polifunzionale 3 scuola e palestra 4 Scuola 5 edificio Comunale Municipio e appartamenti Crodo capoluogo 25750 Foro Boario La Miniera Crodo capoluogo 12500 scuole secondarie e palestra Crodo capoluogo 11000 Scuola dell'infanzia Crodo capoluogo 9500 appartamenti ed ambulatorio medico Cravegna 10000 6 Scuole e uff. postale 7 edifico pubblico scuola primaria e ufficio postale Crodo capoluogo 12500 Edificio P.zza pretura Coop. Nuova ITACA Crodo capoluogo 20000 8 campo sportivo 9 campi sportivi 10 campi sportivi 11 cimiteri Campo Sportivo Verampio Loc. verampio 4500 w.c. pubblici e campo sportivo Via S. Stefano Crodo capoluogo 3375 campo sportivo Carvegna Cravegna 3375 Cimiteri comunali 2500 CONSUMO ANNUO ELETTRICITA' 115000 Questi 115 MWh/anno imputabili al consumo di energia elettrica in Edifici attrezzature e impianti comunali corrispondono ad emissioni dovute a questo fattore quantificabili in 54,40 tco2/anno (ottenute moltiplicando il valore dei consumi totali appena riportato per l EFE calcolato per il Comune di Crodo). 21

Per quanto riguarda i dati relativi ai consumi termici, di seguito si riporta la lista degli edifici pubblici con le metrature, la potenza delle caldaie installate e la tipologia di combustibile utilizzato. Tabella Potenza caldaie installate negli edifici comunali Tipo di servizio Denominazione Indirizzo Vol. (mc) Slp (mq) N piani MODELLO CALDAIA POTENZA CALDAIA TIPOLOGIA COMBUSTIBILE 1 Municipio ed edificio Comunale - Municipio e appartamenti Via Pellanda - P.zza Marconi 2550-2700 850-900 5 e 3 Ecoflam Mod. ecomax 8 99 gas metano 2 Centro polifunzionale Foro Boario La Miniera Via del Cuculo 6.825 650 3 Bongioanni Bongas 2/6 (gen A) e (gen B) 231,8 gas metano 3 scuola e palestra 4 Scuola scuole secondarie e palestra Scuola dell'infanzia Via Roma - Via Pellanda 150 e 810 450 e 6075 2 Via pellanda 393 393 3 Viessman Vitocrossal 200 186 gas metano Thermital 5e40 47 gas metano 5 edificio Comunale appartamenti ed ambulatorio medico Loc. Cravegna 760 2280 4 Ygnis Athena 30,1 gas metano 6 Scuole e uff. postale 7 edifico pubblico scuola primaria e ufficio postale Edificio P.zza pretura Coop. Nuova ITACA Via pellanda e P.zza Don Lorenzo Francione 487 1325 3 Viessaman Vidotens 200 (gen A) e (gen B) 160 gas metano P.zza Pretura 1.128 2851 3 Pensotti 77 gas metano 8 campo sportivo 9 campi sportivi 10 campi sportivi Campo Sportivo Verampio w.c. pubblici e campo sportivo Via S. Stefano campo sportivo Carvegna Loc. Verampio 72 216 1 35 gas metano Via S. Stefano 108 324 1 35 gas metano Loc. Cravegna 99 294 1 30 gas metano Per gli edifici comunali che presentano tutti caldaie alimentate a metano sono stati raccolti e riportati nella tabella seguente i dati relativi al consumo annuo. Tabella Consumi annui di metano negli edifici comunali Tipo di servizio TIPOLOGIA COMBUSTIBILE utenza n. CONSUMO ANNUO (mc) 22

1 Municipio ed edificio Comunale - gas metano 289559019 12.500 2 Centro polifunzionale gas metano 289561978 10.150 3 scuola e palestra gas metano 289559060 6.500 4 Scuola gas metano 699137685 3.200 5 edificio Comunale gas metano 289559973 3.700 6 Scuole e uff. postale gas metano 2895590247 9.200 7 edifico pubblico gas metano 289559019 6.300 8 campo sportivo gas metano 289559019 950 9 campi sportivi gas metano 500 10 campi sportivi gas metano 380 TOTALE (mc) 53.380 I consumi di gas naturale associato agli edifici comunali di Crodo risultano quindi essere 512,07 MWh/anno. A questi consumi corrispondono emissioni di 103,44 tco2/anno (valore ottenuto moltiplicando il consumo per il fattore di emissione di 0,202 tco2/mwh di gas naturale). 23

Illuminazione pubblica Nella presente sezione del BEI vengono analizzati ed elaborati i dati riguardanti l illuminazione pubblica del Comune di Crodo. La fonte principale proviene dall elaborazione diretta dei dati forniti dall ente stesso. Al fine del presente BEI sono stati presi in considerazione solo gli elementi che potessero concorre a determinare i consumi finali di elettricità e le emissioni associate di CO2 relativi agli impianti di illuminazione pubblica. L impianto d illuminazione di Crodo attualmente presenta un totale di 321 lampade ripartite come nella tabella sottostante: VAP. MERC. 50 w VAP. MERC. 80 w VAP. MERC. 125 w VAP. MERC. 250 w IODURI METALLICI 70 w SODIO B.P. 90 w FLUORESC. 18 w LED 70 w TOT. LAMPADE n 11 181 121 3 1 2 1 1 321 Andando ad analizzare le tipologie presenti si riscontra una quasi totalità di lampade ai vapori di mercurio (98,44 %). 0,31% 0,31% 0,62% 0,31% 98,44% VAP.MERC. IODURI METALLICI SODIO B.P. FLUORESC. LED Percentuali diverse tipologie di lampade installate Per un totale complessivo di 31,234 kw come si evince dalla seguente tabella. VAP. MERC. 50 w VAP. MERC. 80 w VAP. MERC. 125 w VAP. MERC. 250 w IODURI METALLICI 70 w SODIO B.P. 90 w FLUORESC. 18 w LED 70 w TOT. LAMPADE n 11 181 121 3 1 2 1 1 321 POTENZA LAMPADA (w) 50 80 125 250 70 90 40 39 TOTALE POTENZA (w) 550 14480 15125 750 70 180 40 39 31234 24

Consumi ed emissioni Partendo dai dati e dalle considerazioni appena descritti e integrandoli con dati derivanti dall indagine diretta su elaborazioni comunali, si è passati a determinare il consumo elettrico associato agli impianti di illuminazione pubblica che corrisponde a 236 MWh/a. Per quanto riguarda, infine, la quantificazione delle emissioni di CO2 corrispondenti, la procedura di calcolo è semplice ed immediata e prevede di moltiplicare i consumi appena indicati per il coefficiente EFE specifico per il Comune di Crodo, che come calcolato in precedenza risulta di 0,473 tco2/mwh. Emissioni illuminazione pubblica (tco2/a) = Consumo elettricità per illuminazione pubblica (MWh/a) * EFE (tco2/mwh) Emissioni illuminazione pubblica = 236 (MWh/a) * 0,473 = 111,63 (tco2/a) 25

Edifici, attrezzature/impianti del terziario (non comunali) e edifici residenziali A seguito del fatto che la Provincia di Verbania si è dimostrata completamente sprovvista di qualsiasi documentazione fruibile concernente la mappatura degli impianti tecnologici termici degli edifici del terziario (non comunali), degli edifici industriali e degli edifici residenziali con le relative fonti di alimentazione e il dettaglio dell anno di installazione, si è dovuti procedere alla stima dei consumi (e delle corrispondenti emissioni) relativi a edifici, attrezzature/impianti del terziario (non comunali) ed edifici residenziali in maniera alternativa. Le fonti di dati utilizzate sono state: Dati ISTAT 2011 di consumo di gas metano per uso domestico e riscaldamento pro capite - metri cubi (con livello di dettaglio provinciale) Dati relativi ai volumi trasportati (anno 2011) di gas metano da Enel Rete Gas negli impianti di distribuzione del comune di riferimento - Deliberazione AEEG 138/04 art. 7 comma 6 Dati IREA (Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera) di stima delle emissioni annuali in atmosfera derivanti dalle attività umane e naturali svolte sul territorio piemontese. Nello specifico le emissioni calcolate dal sistema INEMAR sono molto utili come parametro di riferimento ai fini della stima dei consumi e delle emissioni nel Baseline Emissioni Inventory in quanto sono classificate in base al comune, a settore e attività, al combustibile utilizzato ed inquinante emesso Per quanto riguarda il consumo di gas metano per uso domestico e riscaldamento pro capite da dati ISTAT 2011 il valore di riferimento per la provincia di Verbania è di 879 m3/anno, ma questo dato verrà tenuto solo come parametro di controllo dei dati specifici del singolo comune elaborati di seguito. I dati relativi ai volumi trasportati (anno 2011) di gas metano da Enel Rete Gas negli impianti di distribuzione del comune di riferimento sono riportati nella tabella di seguito, frutto di un elaborazione dei dati grezzi forniti dal distributore. Tabella Volumi trasportati (anno 2011) di gas metano da Enel Rete Gas Nello specifico il Comune di Crodo è servito tramite l impianto di distribuzione gas situato nello stesso comune di Crodo, ma i dati a livello di consumi riportati nell ultima colonna della tabella sono cumulati fra i due paesi di Crodo e Varzo. Una possibile suddivisione del dato aggregato (sicuramente plausibile per il settore residenziale) riguarda la ripartizione della totalità dei consumi secondo la popolazione dei due Comuni (colonna % abitanti ). In questo modo si può arrivare ad avere una prima macro-stima dei consumi specifici del Comune di Crodo in termini di m3/anno di gas naturale. Il dato che però aiuta in modo chiaro ed inequivocabile a far chiarezza sui consumi di energia termica dai vari tipi di combustibili nel territorio di Crodo deriva da IREA (Inventario Regionale delle Emissioni in 26

Atmosfera), ovvero la stima delle emissioni annuali in atmosfera derivanti dalle attività umane e naturali svolte sul territorio comunale. In particolare, partendo dai valori delle emissioni annue si possono arrivare a determinare i consumi per tipologia di combustibile utilizzato come riportato nella tabella seguente (si può notare come il valore relativo al consumo di metano sia assolutamente allineato con il valore relativo ai volumi trasportati comunicato da Enel Rete Gas). Tabella Consumi degli impianti termici residenziali e del terziario classificati per combustibile di alimentazione IMPIANTI TERMICI MWh/a metano MWh/a gasolio MWh/a GPL RESIDENZIALE 7.843,81 400,45 237,75 TERZIARIO 474,75 - - Per quanto riguarda la stima dell utilizzo di legna da ardere, si ricorda come la il territorio preso in considerazione nel presente studio abbia una vocazione montana con una tradizione di utilizzo di legna da ardere in camini e stufe in ambito residenziale molto accentuata. Per cercare di stimare questo fenomeno, si è fatto inizialmente riferimento a una Indagine Regione Piemonte Ipla 2007 - Economia del legno combustibile per il riscaldamento domestico in cui è stato stimato il consumo medio di biomassa legnosa per famiglia (suddiviso negli ambiti territoriali pianura, collina e montagna) della Regione Piemonte. Di seguito si riporta uno stralcio dei risultati nella tabella e nel grafico sottostanti. Tabella Consumi di legna da ardere negli impianti termici residenziali per area geografica (IPLA) 27

Grafico Utilizzatori di legna come combustibile riferiti ai piccoli Comuni per area geografica (IPLA) Inoltre, partendo dalla considerazione della continuità territoriale si è anche preso come parametro di riferimento uno studio molto accurato e preciso Stima del consumo di legna per riscaldamento domestico in Lombardia: metodologia di indagine e implicazioni ambientali, redatto da Fondazione Lombardia per l Ambiente e DIIAR sez. Ambientale (Politecnico di Milano) nel quale vengono riportati i risultati riportati nella tabella sottostante. 28

Utilizzando il valore di consumo di legna da ardere per famiglia riportato nello studio IPLA (65 q/anno) e mediandolo (come parametro di controllo) con il valore, nella tabella precedente, dell uso medio per residente di legna da ardere nei comuni con caratteristiche simili a quello di riferimento in termini di altitudine e popolazione (679 kg/abitante), si arriva a definire l utilizzo medio di legna da ardere nel comune di Crodo: nello specifico occorre considerare che (come riportato dai risultati dell indagine IPLA nel grafico precedente) il 25% dei 681 nuclei familiari comunicati dall Amministrazione Comunale faccia effettivamente utilizzo di legna da ardere come unico combustibile e che il 44% dei nuclei familiari faccia utilizzo di legna da ardere come combustibile di supporto (si considera un 30% dei 65 q/anno). In questo modo si può arrivare a stimare un consumo di 13483 q/anno di legna da ardere. Questo valore moltiplicato per il potere calorifico della legna secca (3,8 kwh/kg), da luogo a un corrispettivo di 5123,62 MWh/anno di legna consumata. Infine, considerando le emissioni di CO2 collegate a questi consumi, calcolate sempre grazie ai fattori standard in linea con i principi IPCC, si possono determinare per i due settori di riferimento (residenziale e terziario) i valori riportati nella tabella seguente. In particolare si vuole solo sottolineare che il valore utilizzato come coefficiente di conversione per l utilizzo di legna è piuttosto basso (nello specifico di 0,06 tco2/mwh) in quanto la filiera di approvvigionamento presenta marcati aspetti di sostenibilità, denotato dal fenomeno che gran parte degli utilizzatori preleva il legno dal proprio bosco. Tabella Emissioni di CO2 degli impianti termici residenziali e del terziario classificate per combustibile di alimentazione IMPIANTI TERMICI tco2 metano tco2 gasolio tco2 GPL tco2 legna RESIDENZIALE 1.584,45 106,92 54,92 307,42 TERZIARIO 95,90 - - - Per quanto riguarda invece i consumi e le emissioni relativi agli assorbimenti di energia elettrica nei settori residenziale e terziario, si è partiti ancora una volta dal numero di unità totali (nello specifico nel territorio comunale di Crodo sono presenti 681 unità residenziali, 128 unità del terziario e dal numero di abitanti. Tali unità sono state moltiplicate per la media fra il consumo medio nazionale di energia elettrica per famiglia, il consumo medio per abitante nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola fonte Istat e il consumo medio per famiglia dato Terna andando a stimare un consumo complessivo per quanto riguarda le unità residenziali di 1494,83 MWh elettrici all anno, corrispondenti (moltiplicati per l EFE del Comune di Crodo di 0,473 tco2/mwhe) a 707,05 tco2/anno e per il settore del terziario un consumo complessivo di 1690,88 MWh elettrici all anno, corrispondenti (sempre moltiplicati per l EFE del Comune di Crodo) a 799,79 tco2/anno. I dati riportati sono stati poi validati, per verificare e testare il processo di calcolo, tramite il confronto con i valori reperibili nel Piano Energetico Provinciale (elaborazione dati anno 2005) della Provincia del Verbano- Cusio-Ossola riferiti al territorio comunale di Crodo. 29

Traffico Nella presente sezione dell Inventario delle Emissioni (BEI) si prendono in considerazione i consumi energetici e le emissioni relative al traffico presente nel territorio comunale di Crodo. La quantificazione finale delle emissioni deriva dalla somma di più fattori relativi al traffico comunale, nella fattispecie il livello di dettaglio si spinge fino alla distinzione fra: parco veicoli comunale trasporti pubblici trasporti privati e commerciali La presente parte di questa relazione tecnica contiene i risultati derivanti dall analisi dei dati resi disponibili direttamente dagli Uffici Tecnici Comunali competenti, dai dati ACI sulla composizione del parco veicolare del comune di riferimento e dai dati di traffico ANAS derivanti dal rapporto annuale del Sistema Nazionale di Rilevamento Statistico del Traffico e dell Incidentalità. Quadro generale delle caratteristiche del Comune di Crodo a livello territoriale ed urbano Il territorio del Comune di Crodo si estende su una superficie prevalentemente montuosa di circa 61 kmq e confina con i comuni di Baceno, Crevoladossola, Montecrestese, Premia, e Varzo. 30

E attraversato dalla Strada Statale n 659 che raggiunge il confine nazionale al Passo San Giacomo nell alta Valle Formazza e dalla Strada Provinciale n 73 che collega le frazioni di Mozzio, Viceno e Cravegna al suo interno. Trasporti privati e commerciali Dall analisi dei dati ACI relativi alla suddivisione del parco veicolare per categoria e comune si è risaliti alla ripartizione percentuale del parco veicoli relativa al comune di Crodo che viene riportata nella tabella successiva. Tale suddivisione verrà utilizzata per andare a calcolare l incidenza sul traffico delle varie tiplogie di veicoli all interno della rete viaria di Crodo. Nella presente analisi sono stati molto utili anche i dati reperiti dal rapporto annuale del Sistema Nazionale di Rilevamento Statistico del Traffico e dell Incidentalità dell ANAS relativo al rilevamento dei dati di traffico annui sulla SS 659 presso il Comune di Crodo. Nello specifico, i rilevamenti riguardano la mappatura dei flussi di traffico registrati dalle postazioni n.3553 situata al km 4,7 della strada SS 659 presso il Comune di Crevoladossola e n.3554 situata al Km 22,700 della strada SS 659 presso il Comune di Premia. I dati rilevati hanno registrato un andamento del flusso di traffico riportato nella tabella e nel grafico seguenti. 31

Dal grafico si nota, in prima istanza, come il flusso di traffico medio giornaliero su strada extraurbana nel territorio del comune di Crodo, data il posizionamento fra i Comuni di Crevoladossola e Premia sia quantificabile in circa 2.700 unità/giorno (valore utilizzato in seguito per calcolare il flusso di traffico medio giornaliero complessivo incidente sulla rete viaria comunale). Riprendendo i valori sopra riportati si possono stimare i seguenti valori relativi al flusso veicolare medio giornaliero: Spostamenti/giorno totali su strade extraurbane (2011): 2.710 Spostamenti/giorno totali su strade urbane (2011): 1.450 Spostamenti/giorno totali complessivi (2011): 4.160 Dall esame complessivo dei dati si riscontra che l incidenza del traffico su strada extraurbana (SS 659) in ambito comunale incide in maniera significativa sulle condizioni della circolazione della viabilità principale interessante il territorio comunale. I risultati si prestano anche alla redazione di statistiche relative ai consumi energetici e alle emissioni di CO2 connesse ai volumi di traffico complessivamente gravanti sulla rete stradale. Riprendendo in esame in primo luogo il volume totale di traffico nel comune di Crodo, si osserva che il numero di spostamenti/giorno totali complessivi (2011) risulta essere di 4.160. Per il calcolo dei consumi energetici associati trasporti privati e commerciali viene utilizzata la formula seguente: 32

Carburante utilizzato nel trasporto su strada (MWh) = Chilometraggio (Km) x consumo medio (Litri/Km) x fattori di conversione (MWh/Litri) Dove il kilometraggio medio per viaggio percorso dai veicoli costituenti il traffico privato e commerciale è risultato essere di 5,79 km. Gli automezzi vengono poi classificati secondo categorie predeterminate delle quali è stato stimato il consumo medio (a seconda della tipologia di alimentazione) e l incidenza sul traffico giornaliero sempre in termini percentuali delle varie categoriedi veicoli. Consumo medio consumo medio - auto benzina consumo medio - auto diesel consumo medio - auto gpl consumo medio - auto metano consumo medio - veic comm leggeri benzina consumo medio - veic comm leggeri diesel consumo medio - veic comm leggeri gpl consumo medio - veic comm pesanti diesel veic a 2 ruote benzina l/km % sul traffico 0,096 25,48% 0,069 31,47% 0,074 2,31% 0,15 1,50% 0,13 0,84% 0,098 21,16% 0,099 0,00% 0,298 4,46% 0,04 12,78% Potere calorifico carburante MWh/l Benzina 0,0092 Diesel 0,01 GPL 0,0072 Metano 0,0025 Nelle tabelle precedenti vengono riportati i consumi medi del parco veicolare del comune di Crodo e relativa percentuale di incidenza sul traffico oltre ai poteri calorifici dei vari tipi di carburante: questi valori vengono utilizzati per i calcoli riportati nella tabella di seguito, tramite i quali si passa dal chilometraggio complessivo alla sua ripartizione tra le varie tipologie di veicoli che costituiscono il traffico presente sul territorio comunale. Di seguito, seguendo la formula riportata in precedenza, si passa dai km percorsi ai litri consumati per tiplogia di carburante, ai MWh tramite i coefficienti riportati nella tabella precedente e, infine, alle tco2 emesse per tipologia di veicolo e per carburante grazie ai fattori di conversione IPPC (tco2/mwh) riportati nell introduzione del presente BEI. 33

Come si evince dalla tabella il consumo di carburante relativo al traffico privato/commerciale del comune di Crodo presenta per quanto riguarda la benzina consumi pari a 2.482 MWh/anno (corrispondenti a 618 tco2/a), per quanto riguarda il gasolio consumi pari a 4.903 MWh/anno (corrispondenti a 1.309 tco2/a), per quanto riguarda il GPL consumi pari a 108 MWh/anno (corrispondenti a 25 tco2/a) e per quanto riguarda il metano consumi pari a 50 MWh/anno (corrispondenti a 10 tco2/a). Offerta di trasporto pubblico Il comune di Crodo è servito dalla linea Domodossola Cascata del Toce e da un autolinea interna che collega le frazioni di Mozzio, Viceno e Cravegna. Orario Invernale 34

Orario Estivo 35

Per la determinazione delle emissioni relative al trasporto pubblico si è proceduto come descritto di seguito. linea n. corse gg km tratto km totali gg Domodossola Cascata del Toce 18 8 144 Interna 4 13,5 54 Totale km 198 Nella tabella precedente sono stati quantificati i km totali giornalieri percorsi dalle varie linee moltiplicando il numero di corse per i km di ogni tratta che attraversa il territorio comunale di Crodo. In seguito sono stati stimati i km di percorrenza annui e di conseguenza i consumi di carburante e le emissioni relative a questi mezzi sono state quantificate in 56,34 tco2/anno, con un consumo associato di 211,03 MWh/anno (calcolato utilizzando il fattore di conversione di 0,267 tco2/mwh), come da valori riportati nella tabella seguente. tot. km 72270 consumo medio 0,292 totale Lt/anno 21102,84 MWh/anno 211,03 Tco2/anno 56,34 Mezzi di trasporto comunali In questa sezione si esaminano le informazioni relative alla flotta di veicoli ad uso e/o di proprietà dell Amministrazione Comunale e delle società di trasporto pubblico che effettuano il servizio in ambito comunale. Esaminando i dati forniti dagli uffici comunali competenti si evidenzia una età media del parco automezzi nella media rispetto a quella nazionale. Infatti su un numero complessivo di 9 autoveicoli, 1 è stato immatricolato prima dell anno 2000, mentre i rimanenti a cavallo degli anni 2001 e 2010. I mezzi comunali sono in dotazione ai seguenti uffici: Messo Comunale; Ufficio tecnico; Scuolabus; Servizi manutentivi. Nella tabella successiva sono riportate tutte le informazioni descritte in precedenza, con l aggiunta dei litri di carburante consumati per ogni automezzo. Tabella Lista dei veicoli costituenti la flotta dell Amministrazione Comunale di Crodo 36

Num. Descrizione VEICOLI COMUNALI Tipo/Modello e cilindrata Anno Imm. Dir. Euro 1 Miniscuolabus Volkswagen 70 1999 2 1 Terna gommata Terna gommata Sampierana S.p.a. 2010 1 Autobus IVECO 100/E4 irisbus 2009 3 1 Autovettura Ford Fiesta 2009 3 1 Autovettura Fiat Doblo 2008 3 1 Autocarro Fiat Ducato 2007 2 1 scuolabus IVECO A50/E4/30/A 2007 3 1 autovettura Fiat Scudo 2004 3 Assegnato a: trasporto scolastico macchina operatrice trasporto scolastico trasporto persone trasporto persone squadra operai trasporto scolastico trasporto persone trasporto persone CONSUMI ANNUI lt. Benzina x x lt. Gasolio 1 Autovettura Fiat Panda 4x4 2001 2 x totale consumi 2417 4834 x x x x x x Per quanto riguarda la quantificazione delle emissioni dovute alla flotta comunale, si utilizza la seguente metodologia di calcolo. I dati sull attività per ciascun tipo di carburante e di veicolo saranno calcolati con la seguente equazione: Carburante utilizzato nel trasporto su strada (MWh) = consumi (Litri) x fattori di conversione (MWh/Litri) I due fattori tipici di conversione sono presentati nella tavola seguente. Tabella - Fattori di conversione per i due principali carburanti tipici per il trasporto CARBURANTE FATTORE DI CONVERSIONE (KWh/Litro) Benzina 9,2 Diesel 10 Nella tabella seguente invece è riportata la metodologia di calcolo per le emissioni dalla flotta comunale, col dettaglio dei passaggi di calcolo e degli automezzi distinti per carburante di alimentazione. Consumo benzina (l) 2417 7251 37