Chi è il web content editor Il web content editor è, innanzitutto, colui che crea contenuti di valore per il web: ovvero materiale originale, interessante, utile e pertinente per la nostra utenza target; tali contenuti devono rispondere a domande come: Quali sono i principali interessi e curiosità degli utenti della nicchia cui ci rivolgiamo? Come possiamo aiutarli a far sì che raggiungano i propri obiettivi/risolvano i propri problemi? Come possiamo rispondere a queste esigenze? In seconda battuta, creare contenuti di valore vuol dire strutturarli in modo da renderli ottimizzati per i motori di ricerca.
Cosa fa Il web content editor crea contenuti per ottenere attenzione, interesse e fiducia verso se stesso, un prodotto/servizio o l azienda che rappresenta. In pratica: Fissa degli obiettivi (incrementare le vendite, aumentare la visibilità di un brand online, ecc) Cerca di approfondire il più possibile la conoscenza della sua audience Struttura il messaggio per fare in modo di superare la diffidenza dell ultente a cui si rivolge Risolve problemi, fornisce informazioni utili e rende semplici quelle complesse Programma la sua attività e ne misura i risultati
Quali competenze deve avere Per essere un buon web content editor non è sufficiente conoscere e rispettare le regole della lingua scritta. Dato che online vengono premiati contenuti multimediali che contengano elementi fotografici e video, è importante per questa figura professionale saper utilizzare strumenti di diverso tipo quali software per l editing di file audio e video, soluzioni per la creazione di infografiche. Questo professionista deve dunque possedere al tempo stesso competenze linguistiche e competenze tecniche. Se a queste aggiunge doti creative e comunicative sarà in grado di sorprendere il proprio pubblico e rendere distintivi i contenuti cui lavora.
Inoltre è bene che questo professionista abbia una buona base di SEO, per poter posizionare i propri contenuti ai primi posti dei motori di ricerca. A tal fine è per lui fondamentale comprendere come i motori di ricerca indicizzano le risorse presenti nel web, quali query effettuano gli utenti, in che modo e dove inserire le giuste keywords Meglio ancora se possiede anche competenze in rapporto alla user experience. Dovrebbe poi essere in grado di organizzare i link interni al sito collegando contenuti pertinenti e rilevanti per fornire all utente lo spunto per proseguire la navigazione su altre risprse utili.
Altra competenza importante è sapere leggere e sfruttare i dati forniti dai vari strumenti di analytics per monitorare l efficacia delle proprie pubblicazioni ed eventualmente correggere il tiro strada facendo. Dai web analytics può infatti dedurre dati sui contenuti di maggior interesse. Grazie ai web analytics può capire se i contenuti che produce funzionano, quali sono quelli che convertono di più, da dove provengono gli utenti una misurazione qualitativa e quantitativa fornisce un efficace punto di partenza per un continuo miglioramento della sua attività.
In sintesi possiamo affermare che un buon web content editor deve avere una formazione umanistica, ma non solo: le conoscenze a livello tecnico sono fondamentali.
Quali tools utilizza Innanzitutto i CMS (Content Management System): strumenti che permettono ad un web content manager di gestire i contenuti in maniera autonoma pur non essendo un programmatore. Uno dei più usati e conosciuti è sicuramente Wordpress. Altri tools basilari sono: i software per l editing di immagini, file audio e video i sistemi per la creazione di infografiche e presentazioni i tools per l analisi dei dati di traffico i social network per diffondere i contenuti
Quanto guadagna Per avere un idea di massima circa la retribuzione di un Web Content Editor possiamo prendere come riferimento questo grafico che mostra l evoluzione nel tempo della sua retribuzione media in UK, tendendo però conto del fatto che gli stipendi medi in Italia sono inferiori del 39% ( dati Eurostat- Istat ) rispetto al Regno Unito. - Fonte IT Jobs Watch -
Ma parlare di cifre è sempre molto difficile. Innanzitutto molto dipende da quanto un azienda intende investire in questo tipo di attività: le grandi aziende sono più propense a farlo in modo costante impiegando anche risorse importanti. Nelle realtà medio piccole il budget è sempre molto limitato, più per una questione culturale che di spesa. E poi ci sono altri fattori da considerare: l esperienza acquisita e il contesto in cui si è formata fa sicuramente la differenza la tipologia di contratto (a progetto, a tempo indeterminato, freelance, ecc.) determina il compenso e le possibilità di contrattazione L area geografica/nazione in ci si trova può comportare diversità di trattamento economico
Come lo si diventa Data la mancanza di percorsi istituzionali che preparino a questa professione, finora la maggior parte dei professionisti si sono dovuti formare sul campo. Questo tipo di percorso richiede però diversi anni di esperienze professionali che consentano di apprendere e sperimentare le tecniche necessarie. Oggi tutto ciò è possibile attraverso percorsi di formazione come il Master web marketing e Social Media. Durante questo percorso infatti si può imparare ad usare i CMS come Wordpress, a scrivere per il Web in ottica SEO, ad utilizzare dei software di editing di immagini e video e a monitorare i dati con gli strumenti di Web analytics.
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Autore Sonia Recalcati Bio: da molti anni mi occupo di selezione, elaborazione e analisi di liste telefoniche destinate alla lead generation e alle ricerche di mercato. Ho frequentato il Master in Digital Marketing nell ottica di integrare il marketing digitale e analogico per ottenere lead qualificati. Credits: questo ebook è stato scritto durante la Work Experience in ambito Inbound Marketing con l obiettivo di creare dei contenuti che potessero incontrare l interesse di chi, come te, vuole approfondire le proprie conoscenze sul digital marketing e il mondo che lo circonda. Ringrazio Digital Coach che mi ha introdotta nel mondo del digital marketing dandomi la possibilità di confrontarmi con professionisti del settore, il docente Luca Papa per i preziosi suggerimenti e i colleghi Martina Fraccaro e Fulvio Re per la loro collaborazione.