Stefania Corso 17 ANNI Una lotta durata una vita
Stefania Corso, 17 anni Copyright 2015 Edizioni del Faro Gruppo Editoriale Tangram Srl Via Verdi, 9/A 38122 Trento www.edizionidelfaro.it info@edizionidelfaro.it Prima edizione: maggio 2015 Printed in EU ISBN 978-88-6537-397-2 In copertina: Fotografie di Emanuel Corso
17 ANNI Una lotta durata una vita
Foto: In ambulanza direzione Ospedale Ulss di Vicenza 2007. 7
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Foto: Bunker Cyberknife, Ospedale Ulss Vicenza novembre 2007. 9
Prefazione Piccola Introduzione a quanto segue Salve a tutti, eccomi qua di nuovo, la vostra cara amica Stefania vi ricordate di me? Nel mio primo libro La Grande Sfida vi ho raccontato come per la prima volta all età di 21 anni ho dovuto affrontare questa mia sfida contro il tumore, per l esattezza un Adeno Carcinoma Broncoalveolare (NSCLC), un tumore maligno che rappresenta l 1-9% delle neoplasie polmonari. Ho dovuto affrontare tre operazioni nell arco di 8 anni, 6 cicli di chemioterapia e poi la sperimentazione con un nuovo farmaco immunoterapico. Se ripenso a tutto ciò che ho passato e che sono riuscita a superare, a tutte le difficoltà e le incognite, direi che posso solo ringraziare la mia forza interiore. Perché col passare del tempo, o uno si fortifica nell intento di sconfiggere il cancro, oppure sarà lui a sopraffarti e ne avrà la meglio. E io in tutti questi anni ho mantenuto viva la mia forza di volontà perché non volevo assolutamente che lui vincesse! Spero tanto che con il mio precedente libro io sia riuscita a entrare nel cuore della gente e che sia riuscita a far capire tante cose su questa malattia, che bisogna aprire gli occhi. È 11
importante farsi dei controlli, non dico annuali, ma almeno ogni due anni, per essere certi che il cancro non si sviluppi e non abbia il sopravvento sul vostro corpo. In questo lavoro invece vi racconterò come, malgrado tutto, ho dovuto proseguire con questa immunoterapia e poi ho scoperto dei nuovi orizzonti E quindi 12
La terapia Gennaio 2007 Ci eravamo lasciati che avevo iniziato da poco la terapia con il farmaco sperimentale, il Tarceva (principio attivo Erlotinib), per permettere l arresto della crescita del nodulino che si trova nel polmone destro (lobo superiore). Erano passati 3 mesi da quando ho iniziato questa terapia e in commercio questo farmaco non veniva più considerato sperimentale, bensì terapia efficacissima. È venduto a tutt oggi dalla casa farmaceutica Reusch. Mi sono resa conto che era veramente potente questa terapia e che quindi, come tutti i farmaci, aveva i suoi pregi e i suoi difetti. Ma per spiegare bene che cosa fa esattamente questa terapia, ho dovuto apprendere delle nozioni da internet, perché io a parole mie faccio veramente fatica a farvi capire e a illustrarvi tutto nel miglior modo possibile. Tarceva è indicato nel trattamento di prima linea dei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) localmente avanzato o metastatico con mutazioni attivanti dell EGFR. È quindi indicato anche nel trattamento di pazienti affetti da NSCLC localmente avanzato o metastatico, 13
dopo fallimento di almeno un precedente regime chemioterapico, esattamente come nel mio caso. Erlotinib è un inibitore della tirosina chinasi del recettore del fattore di crescita epidermico umano (EGFR, o noto anche come HER 1), che manipolando il gene, non permette alla cellula di compensare l attività della chinasi mancante. L EGFR viene espresso sulla superficie cellulare delle cellule normali e tumorali. Nei modelli non clinici, l inibizione della fosfotirosina di EGFR provoca la stasi e/o la morte cellulare. Infatti esso rappresenta il primo inibitore EGFR ad aver dimostrato effetti positivi per la sopravvivenza nei casi di tumore, il carcinoma polmonare non a piccole cellule (conosciuto come NSCLC). Il carcinoma polmonare rappresenta la maggiore causa di morte per cancro nel mondo occidentale e la seconda causa di morte dopo le malattie cardiovascolari. Il NSCLC ha un origine epiteliale ma non presenta caratteristiche neuroendocrine. Le sue cellule mostrano una bassa sensibilità alla radio e alla chemioterapia, ma il suo comportamento biologico è meno aggressivo di quello del carcinoma a piccole cellule. Sono riconosciuti tre sottotipi principali di NSCLC da cui dipende l entità della patologia. Dal punto di vista istologico, il carcinoma polmonare è riconducibile a quattro principali istotipi: il carcinoma squamoso o epidermoide, l adeno carcinoma (con la variante del carcinoma bronchiolo-alveolare), in pratica il mio, il carcinoma indifferenziato a grandi cellule e il carcinoma a piccole cellule o microcitoma. In base alle caratteristiche cliniche e alle scelte terapeutiche comuni, si attua frequentemente una più semplice suddivisione in carcinoma polmonare non a piccole cellule (non-small cell lung cancer, NSCLC), in cui rientrano i primi tre istotipi sopra elencati, e carcinoma polmonare a piccole cellule (small cell lung can- 14
cer, SCLC). Quest ultimo è in diminuzione e rappresenta il 15-20% circa di tutte le neoplasie polmonari, mentre, tra i NSCLC, l adenocarcinoma è in aumento, per la maggior parte tra le donne e nei soggetti al di sotto di 60-65 anni (età media di comparsa della malattia). Da qui si capisce chiaramente che il mio caso clinico è assai raro e totalmente al di fuori dalla media, inteso come anni di età! Ritornando al farmaco, l Erlotinib, in teoria dovrebbe essere ben tollerato, ma ci sono purtroppo delle eccezioni e gli effetti collaterali più comuni sono il rash cutaneo e la diarrea, anoressia, dispnea, tosse, nausea, stomatite, prurito, secchezza cutanea, congiuntivite e dolori addominali. Direi che di tutti questi effetti collaterali, come l anoressia, la tosse, la nausea e la stomatite, su di me non si sono presentati, ma l altra metà degli effetti elencati sì, specialmente il rash cutaneo. La terapia prevede l assunzione di Erlotinib per via orale, 150 mg una volta al giorno, da assumere almeno un ora prima o due ore dopo l assunzione di cibo. Erlotinib è disponibile nei dosaggi 150 mg, 100 mg e 50 mg, ma l ultimo è sconsigliabile perché risulta totalmente inefficace. Non tutti i pazienti in terapia con Tarceva sviluppano un eruzione cutanea. Anche se può sembrare simile ad acne, non è una forma acneica. Può anche manifestarsi sotto forma di secchezza cutanea, normalmente si manifesta sul volto e sul torace. È consigliato lavarsi con acqua tiepida, sapone delicato e idratare bene la pelle, evitare l esposizione al sole o usare una protezione elevata. Evitare cibi piccanti e cibi con molte fibre, assumere notevoli quantità d acqua durante tutto l arco della giornata. Consultare il proprio medico se c è la comparsa o il peggioramento di tosse o difficoltà respiratorie, diarrea severa o persistente, nausea, perdita di appetito 15