L EVOLUZIONE DEL SISTEMA PREVIDENZIALE

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Transcript:

Modulo di Formazione per Neo Intermediari Assicurativi L EVOLUZIONE DEL SISTEMA PREVIDENZIALE VERSIONE Giugno 2010

Il Sistema Previdenziale Italiano...ieri LAVORATORI IN ATTIVITA PENSIONATO

Il Patto Generazionale ULTIMO REDDITO DA LAVORO PRIMA RATA PENSIONE 100% 80%

La crisi del Sistema Fattori DEMOGRAFICI Aumento della vita media Calo della natalità Aumento della scolarizzazione Ritardato ingresso nel mondo del lavoro Fattori SOCIO-ECONOMICI Rapporto lavoratori / pensionati Disoccupazione Lavoro sommerso Nuove forme contrattuali

La demografia Le persone con età superiore a 60 anni sono 629 milioni (10% popolazione) Nel 2050 rappresenteranno il 21% (circa due miliardi) della popolazione mondiale: saranno più dei bimbi da 0 a 14 anni i centenari si stimano diverranno 16 volte più numerosi (oggi 210.000) (Aprile 2002 - Madrid - Seconda assemblea mondiale sull invecchiamento) Fonte: ISTAT L Italia in cifre 2004

Demografia e longevità La natalità in Italia e l Italia sempre più longeva DURATA VITA MEDIA: UOMINI 77,6 DONNE 83,2 Fonte: ISTAT L Italia in cifre 2004 (Fonte ISTAT 2005)

La società e la famiglia di oggi Spot televisivo anni 60: un marito di 40 anni, una moglie un po più giovane, 2 figli, un maschio e una femmina circondati da cugini e cugine= la Famiglia Cortile Oggi la famiglia è un qualcosa di assai più composito. Le coppie con figli rappresentano il 44% del totale. Prevalgono (di poco) le Famiglie sottili (due genitori un figlio e un nipote) Fonte: ISTAT L Italia in cifre 2004 = nuovi bisogni, nuovi rischi, nuovi cicli economici

Le conseguenze Le prossime generazioni di pensionati percepiranno prestazioni decisamente inferiori alle attese. Sale la spesa per le pensioni diminuiscono gli importi. Autonomi Dipendenti privati Dipendenti pubblici Anno di pensionamento Tassi di Sostituzione (1) Tassi di Sostituzione (1) Tassi di Sostituzione (1) 2000 2010 2020 2030 2040 2050 64,4 64,7 41,2 30,7 29,4 29,2 67,3 67,1 56 49,6 48,5 48,1 68,6 68,1 58,9 49,6 48,5 48,1 (1) Tassi di sostituzione lordi per un individuo con 60 anni di età e 35 anni di contribuzione. Fonte: www.welfare.gov.it Rapporto di strategia nazionale sulle pensioni 2002 elaborazioni Ragioneria Generale dello Stato - INPDAP

Le conseguenze NUMERI CHIAVE DELLA PREVIDENZA IN ITALIA Altro Autonomi e Professionisti Dipendenti Pubblici 100% = 24.160 18.070 147.502 152.679 12% 21% 14% 1% 2% 1% 26% 13% 11% 11% 29% 28% migliaia di aderenti, milioni di euro Dipendenti Privati 53% 60% 58% 60% Segmenti popolazione lavoratori Numero contribuenti Numero pensioni Contributi Pensioni Fonte: Nucleo di Valutazione della Spesa Previdenziale e COVIP

I sistemi pensionistici I sistemi pensionistici possono essere: a ripartizione a capitalizzazione

Sistema a ripartizione Lavoratori attivi Contributi Contributi Contributi Rendite Vitalizie (ATTUALI) Le pensioni pagate nell anno sono finanziate dai contributi versati nello stesso anno. Attualmente adottato dal sistema pensionistico pubblico (INPS ed altri enti).

Sistema a capitalizzazione Lavoratori attivi Contributi Contributi Contributi Rendite Vitalizie (FUTURE di ciascun lavoratore) Ognuno risparmia per la propria futura pensione. La previdenza complementare (fondi pensione) è costituita da fondi a capitalizzazione.

Criteri di calcolo I criteri di calcolo delle prestazioni attualmente adottati in Italia nel sistema pensionistico pubblico a ripartizione (INPS ed altri istituti di previdenza) sono tre: retributivo L importo della rendita è calcolato prendendo come base le ultime retribuzioni percepite dal lavoratore contributivo L importo della rendita è calcolato in funzione dei contributi versati nel tempo dal lavoratore misto L importo della rendita è retributivo ed il contributivo calcolato pro-quota con il

Il criterio di calcolo retributivo Si applica ai lavoratori con almeno 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995 Secondo tale sistema, la pensione è rapportata alla media delle retribuzioni degli ultimi anni lavorativi Si basa su 3 elementi: anzianità contributiva la retribuzione/reddito pensionabile aliquota di rendimento

Il criterio di calcolo contributivo La formula contributiva (legge 335/95) Contributi pari al 33% del reddito per i dipendenti 20% del reddito per gli autonomi Rivalutati ogni anno sulla base della variazione media del Pil del quinquennio precedente Montante contributivo X Coefficiente di trasformazione Pensione annua

Vita residua dei criteri di calcolo Retributivo fino al 2013 (*) Misto fino al 2030 (*) Contributivo dal 2030 1/1/1978 1/1/1996 (*) Gli anni sono stati individuati ipotizzando 35 anni di contribuzione

Il passaggio dal retributivo al contributivo Tasso di sostituzione medio di periodo (valore %) 67,3 67,1 53,1 45,9 44,8 44,4 2000 2010 2020 2030 2040 2050 Fonte: Sole24ore del 04/07/2005

L evoluzione del sistema previdenziale italiano Le principali tappe di un cammino verso la diminuzione delle prestazioni Riforma Amato (D.L. n. 503/1992) Riforma Dini (legge 335/1995) Riforma Prodi (legge n. 449/1997) Riforma trattamento fiscale delle forme di previdenza (Dlg 47/2000) Legge Maroni (legge 23 agosto 2004, n.243)

L evoluzione del sistema previdenziale italiano Previdenza Pubblica L. 421/92 (AMATO) Delega al Governo per la razionalizzazione e la revisione delle discipline in materia di sanità, pubblico impiego, previdenza e finanza territoriale dlgs 503/92 Norme per il riordino del sistema previdenziale di lavoratori pubblici e privati L. 335/95 (DINI) Riforma del sistema pensionistico obbligatorio e complementare Riforma del sistema pensionistico obbligatorio L. 243/04 (MARONI) Norme in materia pensionistica e deleghe al Governo nel settore della previdenza pubblica e per il sostegno alla previdenza complementare Riforma del sistema pensionistico obbligatorio LEGGE FINANZIARIA PER IL 2007 Previdenza Complementare dlgs 124/93 Disciplina delle forme pensionistiche complementari Riforma del sistema pensionistico complementare dlgs 47/00 Riforma della disciplina fiscale della previdenza complementare (modifica il dlgs 124/93) dlgs 252/05 Riforma della disciplina fiscale della previdenza complementare (abroga il dlgs 47/00) DL 279/06 anticipa al 1 gennaio 2007 il D.lgs. 252/05

La legge Amato PREVIDENZA OBBLIGATORIA LEGGE N 421/92 (AMATO) PREVIDENZA COMPLEMENTARE D.Lgs. 503/92 Innalza i limiti di età per l accesso alla pensione di vecchiaia Innalza i requisiti minimi di contribuzione per l accesso alla pensione di vecchiaia Incrementa il numero di anni per il calcolo della pensione con il metodo retributivo D.Lgs. 124/93 Istituisce le forme pensionistiche complementari, garantendone la libertà di adesione individuale Disciplina il regime delle prestazioni, i modelli gestionali e di finanziamento di dette forme Istituisce la COVIP

La legge Dini PREVIDENZA OBBLIGATORIA LEGGE N 335/95 (DINI) PREVIDENZA COMPLEMENTARE Introduce il metodo di calcolo contributivo Incrementa il numero di anni per il calcolo della pensione dei lavoratori autonomi con il metodo retributivo Introduce il doppio requisito dell età anagrafica e dell anzianità contributiva per il pensionamento anticipato Conferma l impianto previsto dal d.lgs 124/93 Rinforza il concetto di previdenza complementare formalizzando il sistema dei 3 pilastri Indica nella capitalizzazione e nel contributivo il sistema di funzionamento ed il metodo di calcolo della previdenza complementare

L evoluzione del sistema previdenziale italiano Riforma Dini (Legge n. 335/1995) Sistema di calcolo di appartenenza RETRIBUTIVO almeno 18 anni di contribuzione al 31/12/95 CONTRIBUTIVO lavoratori alla prima assunzione dopo il 31/12/95 MISTO lavoratori già in servizio al 31/12/95 ma con meno di 18 anni d contributi

L evoluzione del sistema previdenziale italiano Riforma Dini (Legge n. 335/1995) P E N S I O N E I II III Enti di Previdenza Pubblica Previdenza complementare in forma collettiva Previdenza complementare in forma individuale

Il bilancio mensile COME ARRIVO ALLA FINE DEL MESE? 1 12 31 PENSIONE PUBBLICA GG DEL MESE

L evoluzione del sistema previdenziale italiano Riforma Prodi (Legge n. 449/1997) Accelerazione della fase transitoria verso le nuove regole Possibilità di cumulare i trattamenti pensionistici di anzianità con i redditi da lavoro autonomo

La riforma della disciplina fiscale della Previdenza Complementare D.LGS.N 47/00 (*) PREVIDENZA COMPLEMENTARE Modifica il dlgs 124/93, introducendo accanto alle forme pensionistiche complementari collettive anche le forme pensionistiche individuali attuate mediante FPA e contratti di assicurazione (FIP) Attua la riforma della disciplina fiscale della previdenza complementare Disciplina: a) Il risparmio previdenziale b) Le prestazioni pensionistiche complementari e il trattamento di fine rapporto c) I contratti di assicurazione a fini previdenziali (*) La circolare 29/E del 20 marzo 2001 della Agenzia delle Entrate ha poi provveduto a impartire le istruzioni per una corretta e uniforme applicazione della normativa contenuta nel dlgs 47/00

La legge Maroni PREVIDENZA OBBLIGATORIA LEGGE N 243/04 (MARONI) PREVIDENZA COMPLEMENTARE D.Lgs. 252/05 Elevamento del requisito anagrafico per la pensione di anzianità a partire dal 2008 ( lo scalino ) Introduzione del super-bonus a partire da ottobre 2004 Possibilità per le donne, fino al 2015, di accedere alla pensione di anzianità con i vecchi requisiti, ma con l applicazione del sistema di calcolo contributivo Conferimento anche tacito del TFR Equiparazione parziale delle forme pensionistiche complementari Ampliamento delle fonti istitutive Fiscalità dei contributi e delle prestazioni (abroga il dlgs 47/00) COVIP autorità unica Responsabilità della forma pensionistica Organismo di sorveglianza dei FPA Regolamento FIP IL DL 279/06 anticipa al 1 gennaio 2007 il D.lgs. 252/05

L Organo di Vigilanza sulle Forme di Previdenza Complementare Il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero dell Economia, affida ed indica alla Covip le direttive generali che determinano le linee di indirizzo in materia previdenziale. La Covip ha competenza in materia di: Autorizzazione Regolamentazione Vigilanza Sanzioni La Covip dispone, inoltre, gli standard generali per la redazione Scheda sintetica, il Regolamento e lo Statuto del Fondo.

L evoluzione del sistema previdenziale italiano Riforma Maroni (Legge n. 243/2004) Anticipata al 2007 dal D.lgs. 252/2005 P E N S I O N E II I II III Previdenza Obbligatoria Previdenza complementare in forma collettiva Previdenza Previdenza complementare complementare in forma individuale Adesione collettiva Adesione individuale

Il sistema previdenziale italiano...oggi I Pilastro Previdenza obbligatoria Previdenza pubblica di base II Pilastro Previdenza complementare Adesione collettiva a: Fondi Pensione Negoziali Fondi Pensione Aperti Adesione individuale a: Fondi Pensione Aperti Piani Individuali Pensionistici III Pilastro Polizze vita tradizionali

Il sistema previdenziale italiano...oggi IL PRIMO PILASTRO RIPARTIZIONE I contributi di oggi pagano le pensioni degli anziani di oggi Previdenza Obbligatoria perché vi è un obbligo di contribuzione per i lavoratori Dipendenti Settore Privato Lavoratori Autonomi Gestione Speciale Spettacoli, Elettrici, Trasporti ecc. ENPALS- Fondi sostitutivi Dipendenti Settore Pubblico, Stato Professionisti INPDAI, INPGI, ENPAM, Casse Autonome Gestioni INPS INPDAP Casse Privatizzate Gli eventi protetti sono: Vecchiaia, Anzianità, Superstiti, Invalidità, Inabilità

Il sistema previdenziale italiano...oggi IL PRIMO PILASTRO Fonte: ISTAT L Italia in cifre 2004

Il sistema previdenziale italiano...oggi CAPITALIZZAZIONE I contributi di oggi pagano la mia pensione di domani IL SECONDO PILASTRO Previdenza Complementare Ha lo scopo di pagare pensioni che si aggiungono a quelle del sistema obbligatorio per assicurare migliori condizioni di vita future Adesione Collettiva a: Fondi pensione chiusi (negoziali) Fondi Pensione Aperti Adesione Individuale a: Fondi Pensione Aperti Piani Individuali Pensionistici

Il sistema previdenziale italiano...oggi IL TERZO PILASTRO CAPITALIZZAZIONE I contributi di oggi pagano la mia pensione di domani Polizze vita tradizionali sottoscrivibili dai singoli individui con la finalità di costituire forme di integrazione pensionistica Le modalità ed i tempi di costituzione (versamenti) e di erogazione delle prestazioni sono liberamente determinati dall accordo fra le parti (assicurazione e contraente)

Il bilancio mensile COME ARRIVO ALLA FINE DEL MESE? 1 12 31 PREVIDENZA COMPLEMENTARE E POLIZZE TRADIZIONALI PENSIONE PUBBLICA - PRIMO PILASTRO FONDO PENSIONE - PIP SECONDO PILASTRO POLIZZE VITA TRADIZIONALI - TERZO PILASTRO GG DEL MESE

La struttura previdenziale in Italia P

Alcuni Fondi Negoziali

I vantaggi della gestione separata

Il sistema previdenziale italiano...oggi Data di decorrenza Età minima richiesta Anzianità contributiva minima Quota Quota: combinazioni per l accesso alla pensione 1 gennaio 2008 È necessario il requisito congiunto di minimo 58 anni e 35 di contributi 58 e 35 1 gennaio 2009 59 35 95 35 e 60 36 e 59 1 gennaio 2011 60 35 96 35 e 61 36 e 60 1 gennaio 2013 61 35 97 35 e 62 36 e 61