Proposte per una scuola amica delle famiglie

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Proposte per una scuola amica delle famiglie L italiana attende, dal 1948 ad oggi, la garanzia del diritto- dovere di educare i propri figli come la Costituzione Italiana stabilisce (art. 30). Come dire che le famiglie possono esercitare la libertà di scelta tra scuola pubblica statale e la buona scuola pubblica paritaria, come è garantito alle famiglie negli altri Paesi europei, ad eccezione della Grecia. Nello specifico i genitori poveri sono impediti di esercitare un loro diritto, perché possono pagare le rette, in quanto lo Stato Italiano disattende i primi articoli della Costituzione che affermano La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell uomo, è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana (art 2,3). In questo campo l Italia si comporta da Stato di diritto se garantisce i diritti che riconosce. Chi sceglie la paritaria deve pagare il servizio scolastico due volte: una vota con le tasse e la seconda volta con le rette aggiuntive. Ancora peggio se i genitori hanno un figlio portatore di handicap. Vengono puniti due volte: cento euro scarsi di detrazione annui a fronte di mille euro per il sostegno del figlio disabile e dei 25 mila necessari per il docente ad hoc. Eppure la legge 62/2000 stabilisce che la scuola statale e

la scuola paritaria costituiscono le due gambe dello stesso Sistema Nazionale di Istruzione (on.le Giannini). Il Parlamento Europeo (risoluzione 14 marzo 1984, art 7) a questo proposito conferma: La libertà di insegnamento e di istruzione comporta il diritto di aprire una scuola e svolgervi attività didattica. Tale libertà comprende inoltre diritto dei genitori di scegliere per i propri figli, tra diverse scuole equiparabili, una scuola in cui questi ricevano l'istruzione desiderata. Sostenere il diritto costituzionale di scelta educativa dei genitori, in una pluralità di scuole statali e paritarie significa rafforzare la dimensione pubblica all intero sistema nazionale di istruzione. Infatti gli aggettivi pubblico e statale sono siimi. Ciò che è pubblico, è necessariamente statale, ma un servizio è pubblico quando è accessibile a tutti in modo libero, senza alcuna preclusione né economica, né sociale né organizzativa. Di fronte a queste chiare motivazioni di diritto, nell opinione pubblica si pongono obiezioni di ordine pratico come la seguente: lo Stato può reggere finanziamenti aggiuntivi, anche per le scuole paritarie. L obiezione risulta immediatamente pretestuosa e infondata alla luce della proposta del costo di Proposta che, al contrario, si configura come la soluzione per evitare il tracollo della scuola

pubblica, sia statale che paritaria. Lo dimostra scientificamente il saggio "Il diritto di apprendere. Nuove linee di investimento per un sistema integrato", ed. Giappichelli, 2015, di Alfieri, Grumo, Parola. La proposta prevede ponga al centro dell attenzione lo studente. Si individui un costo di (da declinare in convenzioni, detrazioni, buono scuola, voucher ecc.) e lo si applichi ad ogni della scuola italiana, sia statale che paritaria. Il costo oltre ad di essere uno strumento gestionale rende di immediata evidenza che i soldi spettano all e sono una beneficienza dell amministrazione statale. Il costo facilita il cambiamento culturale per cui la libera scelta delle scuola è più un terreno di scontro ideologico, ma la procedura trasparente, economica, ed efficace perché l Italia si allinei con i Paesi civili più avanzati, dove tutte le famiglie, sono trattate alla pari, ricche e povere che siano. Il costo va inteso come quota capitaria, che lo Stato investe in favore di ogni per la sua formazione. Si configura come portafoglio a disposizione dell, che l può assegnare alla buona scuola che desidera, statale o paritaria. In questo modo si garantisce effettivamente la libertà di scelta educativa dei genitori nell intero sistema nazionale di istruzione, senza costi aggiuntivi né per le famiglie, né per lo Stato.. Migliorerebbe, inoltre, l offerta educativa perchè il passaggio decisivo del costo sta nella uguaglianza economica, ma nel rafforzamento della

responsabilità dell e del potere della domanda, rispetto all offerta scolastica garantita. La spesa per lo Stato sarebbe a costo zero rispetto all attuale, che è fuori controllo. L attuale regime dei finanziamenti a pioggia rappresenta il tracollo economico della scuola pubblica tutta, statale e paritaria. O il costo, o il tracollo, tertium datur. Non si tratta di aggiungere una nuova spesa per lo Stato, ma di impiegare in modo più efficace e moderno quella attuale. La proposta libererebbe risorse pubbliche per addirittura 17 miliardi di euro all anno, pari a un risparmio di imposta annuo per ogni cittadino di circa 400, peraltro ricollocabili in altra forma nel sistema scolastico. significa rendere uniforme la scuola, ma, al contrario, potenziarne l autonomia e valorizzarne le specificità, nel contesto di un sano pluralismo teso alla qualificazione continua.. Il parametro di finanziamento costo deve essere: correttamente finalizzato, cioè capace di sostenere le sfide (attuali e future) della buona scuola : quindi può coprire solo le urgenze; diverso per ogni grado di scuola; diverso a tipologia di studente; per gli alunni portatori di handicap occorrerà prevedere uno specifico costo che tenga conto delle difficoltà loro e dei loro docenti;

costruito in astratto, ma partendo da bilanci di esercizio concreti e da processi viventi delle organizzazioni scolastiche italiane; costruito sulla base di processi () complessivi che includono però solamente il momento formativo in sé, ma tutta la relazione educativa con lo studente e con l; deve consentire il mantenimento dell eccellenza e durabilità dell organizzazione nel tempo; capace di indurre nelle scuole naturali atteggiamenti (virtuosi) di sana imprenditorialità (sviluppo di adeguate iniziative di raccolta fondi privata e di attività integrative curricolari); un parametro di delle scuole e di sopravvivenza : gestire realtà scolastiche costrette a vivere in condizioni di costanti perdite economiche porta inevitabilmente i gestori a concentrarsi sull aspetto economico, anziché su quello educativo; tale da favorire gli assetti scolastici più efficienti, e soprattutto gli studenti più bisognosi e fragili; Il costo dovrebbe essere continuamente affinato (specie durante la prima fase di sperimentazione), e tenere conto anche dei diversi livelli di qualità e innovazione raggiunti dalle diverse scuole. Esso comprende tutti i costi per una buona scuola: assicurazione, cancelleria, docenti retribuiti secondo il CCNL statale, dirigenti, collaborazioni, manutenzioni ordinarie, accantonamento manutenzioni

straordinarie, interessi passivi, riscaldamento, pulizia, personale di coordinamento, progetto lingua straniera, progetto disabilità, progetto DSA, comunicazione, segreteria, amministrazione, formazione personale docente, investimento in tecnologia, interessi passivi per investimento acceso per la tecnologia, progetto integrazioni alunni stranieri, manutenzione spazi esterni scolastici, ecc. Restano esclusi dal calcolo: mensa, trasporto, attività extracurricolari (che restano a carico delle famiglie), eventuali costi di costruzione scuola nuova, costi interventi manutenzione straordinaria eccedenti lo (che restano a carico delle amministrazioni locali). a) Scuola dell infanzia con scala efficiente (e cioè con più di 3 classi) Classe senza bambino disabile Classe con bambino disabile

3.201,73 4.573,91 3.758,71 5.369,58 b) Scuola dell infanzia con scala efficiente (e cioè con 3 classi o meno di 3 classi) Classe senza disabile Classe con disabile

2.881,56 4.116,52 3.382,84 4.832,63 a) Scuola primaria con scala efficiente (e cioè con più di 5 classi) Classe senza Classe con disabile disabile a una

famiglia a una famiglia 3.395,84 di 4.851,19 3.952,81 di 5.646,87 b) Scuola primaria con scala efficiente (e cioè con 5 classi o meno di 5 classi) Classe senza Classe con disabile disabile a una famiglia di annuo che lo di annuo che lo

a una famiglia Stato 3.056,25 4.366,07 Stato 3.557,53 5.082,18

a) Scuola secondaria di primo grado con scala efficiente (e cioè con più di 3 classi) Classe senza Classe con studente studente disabile disabile 4.878,23 6.968,90 5.494,33 7.849,04

b) Scuola secondaria di primo grado con scala efficiente (e cioè con 3 classi o meno di 3 classi) Classe senza Classe con studente studente disabile disabile 4.390,41 6.272,01 4.944,90 7.064,14

a) Liceo scientifico con scala efficiente (e cioè con più di 5 classi) Classe Classe biennio senza biennio con studente studente disabile disabile biennio biennio 4.300,51 6.143,58 4.948,39 7.069,13

b) Liceo scientifico con scala efficiente (e cioè con 5 classi o meno di 5 classi) biennio biennio Classe biennio senza studente disabile 3.870,46 Classe biennio con studente disabile 4.453,55

5.529,22 6.362,21 a) Liceo scientifico con scala efficiente (e cioè con più di 5 classi) Classe del Classe del triennio senza triennio con studente studente disabile disabile del triennio del triennio 4.516,47 5.164,35

6.452,10 7.377,64 b) Liceo scientifico con scala efficiente (e cioè con 5 classi o meno di 5 classi) del triennio del triennio Classe del triennio senza studente disabile 4.064,82 Classe del triennio con studente disabile 4.647,91

5.806,89 6.639,88 a) Liceo classico con scala efficiente (e cioè con più di 5 classi) Classe Classe biennio senza biennio con studente studente disabile disabile biennio

biennio 4.300,50 6.143,58 4.948,38 7.069,12 b) Liceo classico con scala efficiente (e cioè con 5 classi o meno di 5 classi) Classe Classe biennio senza biennio con studente studente disabile disabile biennio

biennio 3.870,45 5.529,22 4.453,54 6.362,21 a) Liceo classico con scala efficiente (e cioè con più di 5 classi) Classe del Classe del triennio senza triennio con studente studente disabile disabile del triennio

del triennio 4.588,45 6.554,93 5.236,33 7.480,47 b) Liceo classico con scala efficiente (e cioè con 5 classi o meno di 5 classi) Classe del Classe del triennio senza triennio con studente studente disabile disabile del

triennio del triennio 4.129,61 5.899,44 4.712,70 6.732,42 a) Liceo linguistico con scala efficiente (e cioè con più di 5 classi) Classe Classe biennio senza biennio con studente studente

biennio biennio disabile 4.300,50 6.143,58 disabile 4.948,38 7.069,12 b) Liceo linguistico con scala efficiente (e cioè con 5 classi o meno di 5 classi) Classe Classe biennio senza biennio con

biennio biennio studente disabile 3.870,45 5.529,22 studente disabile 4.453,54 6.362,21

a) Liceo linguistico con scala efficiente (e cioè con più di 5 classi) Classe del Classe del triennio senza triennio con studente studente disabile disabile del triennio del triennio 4.516,47 5.164,34

6.452,09 7.377,63 b) Liceo linguistico con scala efficiente (e cioè con 5 classi o meno di 5 classi) Classe del Classe del triennio senza triennio con studente studente disabile disabile del triennio del triennio 4.064.82 4.647,91

5.806,88 6.639,87 Gli importi sopra indicati saranno versati dallo Stato in base al numero di studenti effettivamente iscritti. Si noti che il costo individuato corso presenta delle proprie specificità, al contrario dell attuale spesa pubblica dello Stato per gli allievi che frequentano la scuola statale, che risulta omogenea e asettica. Così, Corsi professionali e Istituti tecnici avranno costi diversi rispetto a quelli sostenuti per i Licei: si pensi a tutte le strumentazioni di laboratorio di cui un buon istituto tecnico deve disporre per offrire ai propri studenti una preparazione seria e aggiornata. Senza dubbio, comunque, la serietà e l efficienza delle scuole attirerebbe gli sponsor e le donazioni di materiale scientifico di altissimo livello. È questa la logica che deve guidare le scelte nel campo della scuola, e a maggior ragione nel campo dell istruzione tecnica e professionale: sono scuole che potrebbero avere un potenziale di sviluppo tecnologico e culturale altissimo e dare ai loro studenti grandi opportunità nel mondo del lavoro; è evidente che il costo di applicato agli Istituti Professionali e Tecnici rappresenta

l occasione propizia perché la scuola sia veramente democratica. Con l introduzione del costo di per, oltre a garantire la libertà di scelta educativa delle famiglie, assicurerebbe anche un risparmio certo per le casse pubbliche, persino nell ipotesi Italiano decidesse di assumersi il costo per studente pieno per tutti gli studenti, escludendo una qualsiasi compartecipazione delle famiglie (Tabella 10). Tabella 10 - Sostenibilità e Risparmio pubblico in regime di Standard di Sostenibilità Studente Status quo Spesa pubblica per gli allievi che frequentano la scuola Statale Risorse destinate alle scuole paritarie Risparmio in regime di Standard di Sostenibilità 54.648.000.000,00 38.347.989.316,26 521.000.000,00 Totale spesa Pubblica attuale 55.169.000.000,00 38.347.989.316,26 IPOTESI A (con la compartecipazione delle famiglie) RISPARMIO ANNUO 16.821.010.683,74 Spesa pubblica per gli allievi che frequentano la scuola Statale Risorse destinate alle scuole paritarie 54.648.000.000,00 521.000.000,00 50.457.880.679,29 Totale spesa Pubblica attuale 55.169.000.000,00 50.457.880.679,29 IPOTESI B (senza la compartecipazione delle famiglie) RISPARMIO ANNUO 4.711.119.320,71

In estrema sintesi, è la contemporanea presenza di queste libertà di educare, di insegnare, di istituire scuole e di scegliere la scuola che conferisce carattere pluralistico al sistema scolastico delineato dalla Costituzione. Le prime tre libertà apparirebbero svuotate di contenuto senza la terza, quella cioè della scelta della scuola da frequentare.