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Buongiorno a tutti e buona lettura.

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Febbraio 2017 Scenario macroeconomico View Fideuram Investimenti Le prime misure economiche adottate dall Amministrazione Trump sono risultate largamente in linea con gli impegni presi durante la campagna elettorale. Sebbene non vi siano state grandi sorprese nelle decisioni finora prese, emerge però il rischio dell adozione di provvedimenti più aggressivi, soprattutto nel campo della politica commerciale (ad esempio, l imposizione unilaterale di tariffe), rispetto a quelli contemplati nel nostro scenario. Esiste quindi un rischio al ribasso sul nostro scenario di crescita sopra consenso negli USA per il 2017. D altro lato, il flusso di dati positivi nella parte finale dello scorso anno tende a supportare uno scenario di crescita relativamente robusto nel breve termine, non solo negli USA, ma a livello globale. Mercati Azionari Il contesto macro è più favorevole al rischio azionario rispetto a quello obbligazionario e manteniamo il sovrappeso sulle azioni. Preferiamo i mercati europei e giapponese che sono caratterizzati da valutazioni più basse rispetto agli USA dove siamo neutrali. Cosa ci aspettiamo Diversamente dagli scorsi anni in cui le azioni sono state guidate dall espansione dei multipli, nel 2017 la crescita degli utili sarà importante per contrastare la pressione sui multipli determinata da tassi di interesse in salita. Mercati Obbligazionari Il rialzo dei tassi governativi ha negato lo scenario dominato dalla politica monetaria accomodante che ha caratterizzato gli scorsi anni, ma non ha ancora incorporato appieno i rischi. Cosa ci aspettiamo Il profilo rischio-rendimento delle obbligazioni governative è sfavorevole e, al di là di possibili opportunità tattiche, il posizionamento rimane negativo. Gli spread investment grade non sono così ampi da assorbire la pressione al rialzo dei tassi. Sugli high yield diventiamo neutrali in quanto preferibili in logica di carry ma oramai con valutazioni elevate. Preferiamo le emissioni finanziarie in termini relativi. I paesi emergenti offrono opportunità di diversificazione ma nel breve possono subire ancora la volatilità legata agli sviluppi politici in USA.

Scenario macroeconomico USA: Il vero volto di Trump L incognita principale per la crescita di breve-medio periodo negli USA è rappresentata dalle scelte di politica economica della nuova Amministrazione, in particolare per quanto concerne le relazioni commerciali (con il rischio dell imposizione di tariffe sulle importazioni di paesi come Cina e Messico) e le modalità e la tempistica dello stimolo fiscale (riforma della tassazione per imprese e famiglie, in primis). Al riguardo, si deve riconoscere che, nel corso delle ultime settimane, sono aumentati i rischi al ribasso sul nostro scenario, che vede la crescita accelerare quest anno al 2.6%, proprio in ragione dell impatto dello stimolo fiscale e grazie all assenza di provvedimenti particolarmente distorsivi sul versante commerciale. Il flusso dei dati macro continua, peraltro, a supportare l ipotesi di un accelerazione dell economia, nonostante il rallentamento della crescita del PIL nel quarto trimestre (all 1.9% annualizzato dal 3.5% del trimestre precedente), dovuto per intero alla recente volatilità del canale estero. Area Euro: Il ritorno dell inflazione L Area Euro ha concluso il 2016 e avviato il 2017 con un buon momentum di crescita: nel quarto trimestre il PIL ha accelerato al 2% t/t annualizzato, in linea con le nostre attese. La fiducia delle imprese è migliorata anche a gennaio ed il PIL potrebbe mantenere gli stessi ritmi anche ad inizio 2017. Il merito va attributo alla ripresa dell attività nel settore manifatturiero, in linea con quanto sta accadendo a livello mondiale. L aumento dei prezzi delle materie prime sta generando rapidamente pressioni al rialzo sui prezzi alla produzione e l inflazione al consumo ne ha risentito: dallo 0.6% di novembre, l inflazione è salita all 1.1% a dicembre, per poi portarsi all 1.8% a gennaio. Per il momento si tratta di inflazione esogena, derivante da petrolio ed alimentari, mentre l inflazione core è rimasta stabile. Pertanto la BCE nella riunione di gennaio ha confermato la necessità di mantenere una politica monetaria ancora molto accomodante. Eventuali sorprese al rialzo sul fronte dell inflazione core, però, potrebbero riaprire il dibattito su un vero e proprio tapering del programma QE. Cina: Stabilità con rischi La crescita del PIL cinese ha accelerato al 6.8% a/a nell ultimo trimestre del 2016, dopo essere rimasta stabile al 6.7% nei tre trimestri precedenti. I dati più recenti, relativi al mese di dicembre, mostrano una andamento vivace dei consumi, ma un rallentamento della produzione industriale e, in misura più marcata, degli investimenti. Il nostro scenario contempla per quest anno un ulteriore lieve decelerazione dei ritmi di crescita, che continuerà ad essere sostenuta sia dalla politica fiscale sia dall espansione del credito. I rischi sulla stabilità finanziaria, legati anche alle pressione verso il deprezzamento del cambio, dovrebbero essere controllati anche grazie all inasprimento delle misure volte a ridimensionare i deflussi di capitali.

Mercati Azionari Rischio azionario favorito dagli sviluppi recenti I mercati azionari nel mese di gennaio hanno avuto un andamento positivo in valuta locale. Anche tenuto conto del comportamento dell euro, che si è apprezzato contro dollaro, deprezzato contro yen ed è rimasto complessivamente stabile nei confronti delle valute dei paesi emergenti, l andamento delle azioni globali è stato lievemente positivo per un investitore basato in euro. In senso positivo si segnalano i mercati emergenti che hanno recuperato parte della sottoperformance realizzata nell ultima parte del 2016. Un po inferiore il rendimento dei paesi sviluppati, in particolare dell Europa che finisce il mese marginalmente negativa. A livello settoriale si conferma la rotazione a favore dei settori più ciclici a scapito di quelli difensivi già iniziata nei mesi scorsi. Le componenti industriale, tecnologica e dei materiali di basi hanno sovraperformato il mercato mentre le telecomunicazioni, i titoli energetici e i servizi di pubblica utilità hanno avuto un andamento negativo nel corso del mese. Il contesto ciclico appare favorevole e caratterizzato da dati macroeconomici che nel corso delle ultime settimane sono stati più forti delle attese degli operatori. Anche dal lato dell inflazione si registra un recupero, in parte legato ad effetti di base, ma comunque diffuso (fanno eccezione alcune economie emergenti che si stanno ancora aggiustando dopo le difficoltà degli scorsi anni, ma non la Cina). Questo scenario appare più favorevole al rischio azionario rispetto a quello obbligazionario e manteniamo un posizionamento di sovrappeso sulle azioni. Diversamente dagli scorsi anni in cui le azioni sono state guidate principalmente dall espansione dei multipli, nel 2017 la crescita degli utili sarà importante per contrastare la possibile riduzione dei multipli determinata da tassi di interesse in salita. Al momento il mercato stima che gli utili possano crescere di circa il 10% a livello globale, in crescita significativa rispetto al recente passato. È interessante notare che nonostante una certa divergenza di politica economica la crescita attesa degli utili è diffusa e nell insieme simile tra le diverse aree geografiche. A livello geografico vediamo con favore i paesi sviluppati, ed in particolare i mercati europei e giapponese che sono caratterizzati da valutazioni più basse rispetto agli USA dove invece abbiamo una posizione di neutralità. L Europa si avvicina ad appuntamenti elettorali importanti e anche l evoluzione del programma di Quantitative Easing della BCE verrà messa in discussione all approssimarsi della sua scadenza a fine anno. Tuttavia, il contesto macro favorevole, la struttura di mercato più ciclica e che vede un peso maggiore del settore finanziario, e le valutazioni più attraenti rendono l Europa preferibile in termini relativi rispetto ad altri mercati. I fondamentali del mercato americano sono favorevoli e gli utili potranno beneficiare della possibile riduzione del carico fiscale, compensando le pressioni sui margini dati dall aumento dei costi operativi. Tuttavia le valutazioni assolute sono abbastanza ricche e possono essere meno in grado di altri listini di assorbire il rialzo dei tassi. In uno scenario di rialzo dei tassi di interesse globali il mercato giapponese è favorito per via della politica monetaria adottata dalla BoJ che mette pressione al ribasso sullo yen. Il listino giapponese mantiene una elevata sensitività all andamento della valuta, il cui deprezzamento favorisce l aumento della profittabilità delle società. Sulle economie emergenti lo scenario è più incerto. È probabile che il governo americano introduca provvedimenti di carattere protezionista, ed il mix di tassi USA in salita e dollaro forte non sono storicamente favorevoli per questi paesi. Nondimeno, le valutazioni sono interessanti e i fondamentali macroeconomici domestici sono in miglioramento. Manteniamo una posizione neutrale sulle azioni dei listini emergenti.

Mercati Obbligazionari Verso un riprezzamento dei premi a rischio Tassi: un Equilibrio più alto per i tassi di interesse Nel mese di gennaio le obbligazioni governative hanno registrato un ritorno nei principali paesi, con la parziale eccezione degli USA. La perdita è stata più pronunciata in Area Euro, dove alla risalita dei tassi di interesse tedeschi si è accompagnato un quasi generalizzato ampliamento degli spread degli altri paesi. Le motivazioni di tale andamento sono da ricercare nella minore compressione dei premi per il rischio da parte dalla BCE, che ha lasciato spazio a un maggiore adeguamento ai fondamentali (soprattutto con riferimento alle sorprese inflattive) e all impatto dell incertezza politica legata agli appuntamenti elettorali. In Usa vi è stata una iniziale fase di pausa nella tendenza ascendente, in corrispondenza dell attesa per l insediamento di Trump, seguita da una progressiva risalita dei tassi, con un risultato finale sostanzialmente appena positivo in valuta locale sull indice obbligazionario di riferimento. In ottica prospettica riteniamo i tassi ancora vulnerabili ai rischi macroeconomici e politici. Finora i mercati obbligazionari hanno rimosso - in USA - e ridotto - in Europa - l aspettativa di una politica monetaria indefinitamente accomodante, anche per la maggiore attenzione delle Banche Centrali agli effetti collaterali negativi di curve troppo piatte. In USA non risultano però ancora scontati gli effetti reflazionistici delle manovre di Trump, che appaiono destinate ad esercitare una spinta al rialzo sulle determinanti dei tassi (crescita, inflazione, deficit, etc) e ad imprimere una maggiore volatilità. In Area Euro in corso d anno si riproporranno i temi del limite all espansione monetaria, intersecandosi con l avvicinamento dell inflazione al livello obiettivo e le elezioni politiche in diversi paesi. Tali rischi non appaiono prezzati nelle attuali valutazioni. In conclusione manteniamo un posizionamento negativo sulla componente governativa perché il profilo rischio-rendimento risulta sfavorevole. Prodotti a spread La risalita nel periodo dei tassi governativi ha prodotti effetti anche sull andamento dei prodotti a spread. Nel comparto delle obbligazioni societarie europee a miglior merito di credito, il contenuto restringimento degli spread non è riuscito a compensare l effetto del rialzo dei tassi e il mese si è chiuso in territorio negativo. I titoli high yield hanno mostrato maggiore resistenza per la minore esposizione alla duration che ha mitigato l effetto tassi. Hanno conseguito un guadagno anche le obbligazioni dei paesi emergenti sia per quel che concerne il debito esterno che locale, beneficiando della stabilizzazione dei tassi e dell interruzione dell apprezzamento del dollaro. Con la conversione in euro, la performance dei titoli denominati in altre valute viene penalizzata. In ottica prospettica, riteniamo che gli spread investment grade non siano sufficientemente ampi da compensare la sensitività al rialzo dei tassi e che i rendimenti attesi siano poco attraenti, in particolar modo in Europa dove i premi per il rischio sono estremamente compressi. In termini relativi preferiamo i titoli di emittenti finanziari. Il comparto high yield comincia a presentare valutazioni elevate che limitano gli spazi di ulteriore apprezzamento. Il miglior apporto in termini di carry e la maggiore esposizione agli emittenti finanziari

delle obbligazioni europee ad alto rendimento giustificano una posizione neutra nei confronti del comparto. Il debito emergente si presenta come un opportunità di diversificazione e offre extra-rendimento attraente rispetto alle obbligazioni governative americane o europee. Tuttavia l incertezza politica legata alla politica economica USA e in particolare alle possibili misure protezionistiche può mantenere volatilità sul comparto. Manteniamo un favore per la componente denominata in valuta forte ma monitoriamo il valore che sta emergendo su alcuni segmenti locali dopo la recente correzione. FIDEURAM Investimenti Sgr SPA Piazza Erculea, 9 20122 Milano Telefono +39 02 725071 Fax 02 72507626 fideuraminvestimentisgr@fideuramsgr.it www.fideuramassetmanagement.it Società del gruppo DISCLAIMER: Il presente documento ha natura informativa e non contiene raccomandazioni o proposte ad effettuare operazioni su strumenti finanziari né costituisce o contiene offerte, inviti ad offrire, messaggi promozionali, pubblicitari o sollecitazione all acquisto o alla vendita di strumenti finanziari rivolti al pubblico. Le informazioni, di cui al presente documento, vengono aggiornate su base mensile e sono acquisite da fonti ritenute attendibili dal mercato, senza che Fideuram Investimenti SGR S.p.A. possa tuttavia garantirne in assoluto la veridicità e la completezza. Le opinioni, previsioni o stime contenute nel presente documento sono formulate con esclusivo riferimento alla data di redazione dello stesso, e non costituiscono in alcun modo un indicatore dei risultati o di qualsiasi altro evento futuro. Fideuram Investimenti SGR S.p.A. si riserva il diritto di modificare, in ogni momento, le analisi e le informazioni ivi riprodotte.