-- Unione Italiana delle Camere di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura c o m u n i c a t o s t a m p a OSSERVATORIO SULL IMPRENDITORIA FEMMINILE alla conquista di nuovi spazi Tradizione e innovazione fanno crescere le aziende guidate da donne Il Mezzogiorno traina l incremento delle capitane d impresa Le cinesi guidano la classifica delle immigrate Roma, 7 marzo 2005 Sempre più donne cercano nel mestiere di imprenditrici un alternativa al posto fisso. E lo fanno puntando su settori economici tradizionalmente al femminile. Ma non solo. Sono decisamente in crescita anche le capitane d impresa che si cimentano nell avvio di attività imprenditoriali solitamente più legate alla presenza maschile. Così in Calabria come in Lombardia, in Sicilia come in Campania, ossia nelle regioni in cui, percentualmente, le guidate da donne sono aumentate di più nel corso del. E quanto mettono in evidenzia i dati annuali dell Osservatorio sull imprenditoria femminile di Unioncamere e Infocamere. La diffusione crescente del lavoro autonomo e d impresa da parte delle donne ha detto il Presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli - è un fattore di crescita sociale e culturale molto importante, che certo può contribuire a ridurre i divari di sviluppo tra regioni del Nord e del Mezzogiorno. L obiettivo che le Camere di Commercio, attraverso i 100 Comitati per l imprenditoria femminile, intendono porsi è continuare a diffondere una concreta cultura delle pari opportunità, che permetta agli uomini e alle donne di giocare con le stesse carte la partita della propria affermazione personale. Le in rosa nel Sfiorano oramai quasi 1 milione e 200mila unità le 1, iscritte al Registro delle delle Camere di Commercio. L Osservatorio, infatti, mostra che, alla fine del, le attive erano 1.197.680, ovvero il 2% in più del. Il tasso di crescita di queste è superiore a quello del totale delle italiane (+1,3%), ma riflette la stessa dinamica territoriale: più alti i tassi di crescita del Mezzogiorno (+2,4%) e nel Nord-Ovest (+2%); inferiori alla media quelli del Centro (+1,7%) e del Nord-Est (+1,4%). Consistenza delle per regione e ripartizione geografica (dati al 31 dicembre ) di cui: % impr. su totale Saldo totale Saldo totale Totale NORD-OVEST 1.343.491 296.037 22,0 18.728 5.667 1,4 2,0 NORD-EST 1.077.294 224.052 20,8 10.903 3.051 1,0 1,4 CENTRO 944.959 234.604 24,8 11.986 3.987 1,3 1,7 SUD e ISOLE 1.696.115 442.987 26,1 24.504 10.432 1,5 2,4 ITALIA 5.061.859 1.197.680 23,7% 66.121 23.137 1,3 2,0 1 Sono definite tutte le aziende con titolare donna o in cui sia ravvisabile una presenza preponderante (maggiore del 50%) di donne tra i soci o gli amministratori.
La regione che cresce di più nel rispetto all anno precedente è la Calabria, dove le sono aumentate del +5,5%. Seguono Lombardia (+2,9%), Sicilia (+2,8%), Campania (+2,6%) e Sardegna (+2,5%). La regione in cui, sul totale delle, le aziende al femminile sono percentualmente più numerose è invece il Molise, dove le in rosa rappresentano il 32,1% del totale delle attive. Seguono Basilicata (29,8%), Abruzzo (28,3%), Campania (27,9%), Valle d Aosta (26,6%). Se, invece, si guarda ai valori assoluti, è la Lombardia che occupa saldamente la testa della classifica nazionale, con 158.194 guidate da donne, pari al 20,1% dell universo imprenditoriale locale. Seguono Campania (125.250), Sicilia (98.223), Piemonte (98.170) e Veneto (94.715). Consistenza delle per regione e ripartizione geografica (dati al 31 dicembre ) di cui: % impr. su totale Saldo totale Saldo totale Totale ABRUZZO 129.118 36.601 28,3 1.493 502 1,2 1,4 BASILICATA 55.948 16.690 29,8-77 -42-0,1-0,3 CALABRIA 155.088 38.935 25,1 5.435 2.026 3,6 5,5 CAMPANIA 449.204 125.250 27,9 8.169 3.150 1,9 2,6 EMILIA-ROMAGNA 420.401 84.033 20,0 5.150 1.338 1,2 1,6 FRIULI V. G. 102.378 24.985 24,4 527 221 0,5 0,9 LAZIO 356.014 93.222 26,2 4.951 1.683 1,4 1,8 LIGURIA 137.826 36.275 26,3 1.363 147 1,0 0,4 LOMBARDIA 785.771 158.194 20,1 13.970 4.439 1,8 2,9 MARCHE 156.823 36.973 23,6 1.364 582 0,9 1,6 MOLISE 33.256 10.689 32,1 69-38 0,2-0,4 PIEMONTE 407.137 98.170 24,1 3.348 1.121 0,8 1,2 PUGLIA 339.506 81.774 24,1 2.104 1.275 0,6 1,6 SARDEGNA 145.533 34.825 23,9 2.466 854 1,7 2,5 SICILIA 388.462 98.223 25,3 4.845 2.705 1,3 2,8 TOSCANA 351.049 83.410 23,8 4.923 1.411 1,4 1,7 TRENTINO A. A. 100.521 20.319 20,2 1.164 200 1,2 1,0 UMBRIA 81.073 20.999 25,9 748 311 0,9 1,5 VALLE D'AOSTA 12.757 3.398 26,6 47-40 0,4-1,2 VENETO 453.994 94.715 20,9 4.062 1.292 0,9 1,4 ITALIA 5.061.859 1.197.680 23,7% 66.121 23.137 1,3 2,0 Aumentano le forme giuridiche più solide Sebbene la stragrande maggioranza delle sia costituita da ditte individuali (873.946 nel, il 73% del totale e lo 0,7% in più nel rispetto al ), è in crescita il numero delle donne che scelgono di dare alla loro azienda una struttura più solida. Infatti, aumentano del 20,4% le società di capitali rispetto all anno precedente, raggiungendo quota 74.627. Cooperative (+2%) e società di persone (+1,8%) vedono un incremento prossimo alla media nazionale. In forte calo, invece, le Altre forme societarie (-9%). Le neo-imprenditrici del preferiscono essere leader indiscusse all interno della propria azienda. Se si guarda, infatti, alle variazioni registrate tra a componente femminile esclusiva 2, maggioritaria o forte, si nota che, nel, l unico incremento positivo (+2,3%) si è avuto riguardo alle esclusive, che rappresentano il 94,9% del totale. Le maggioritarie (-4,1%) e quelle a forte partecipazione da parte di donne (-3,6%) appaiono invece in diminuzione. 2 L impresa è considerata a conduzione femminile esclusiva se è donna il titolare della ditta individuale; se lo è il 100% dei soci delle società di capitali, delle società di persone e delle cooperative; se lo è il 100% degli amministratori delle altre forme giuridiche). Se le quote di controllo sono superiori al 60% (o a 2/3 del capitale sociale per le società di capitali), il controllo è considerato forte. E a conduzione maggioritaria se il controllo si attesta sopra il 50%.
attive per tipologia di presenza femminile (valori %) per tipologia di presenze femminile al 31.12. (Val %) Maggioritaria 0,7% Forte 4,4% Maggioritaria Forte Esclusiva Esclusiva 94,9% I mestieri al femminile Altri servizi pubblici, Sanità, Turismo, Istruzione, insieme ad Agricoltura e Commercio, continuano a rappresentare nel i comparti produttivi a maggior tasso di zzazione (dato dal rapporto tra e attive totali). Se si guarda, però, ai tassi di crescita, l andamento dello scorso anno evidenzia alcune interessanti tendenze, che sembrano esprimere un attenzione crescente delle donne anche a settori tradizionalmente maschili. E questo il caso delle delle Costruzioni (+7%, che porta a un totale di 35.871 le del settore), dei Trasporti e Tlc (+9,6% per totali 20.383 guidate da donne), dei Servizi alle (+5,8% per complessive 118.900 rosa ), cui si aggiunge, anche se su numeri decisamente più contenuti, il settore dell Energia (15,8% in più, per totali 191). Elevato, comunque, anche l incremento delle gestite da donne nella Sanità (+9,8% per totali 8.330 unità), mentre più contenuto è l aumento delle aziende rosa nel Turismo (+2,6%, per 82.896 ) e nel Commercio (+1,9% per complessive 382.443 unità). Le imprenditrici immigrate Cinesi, nigeriane e marocchine tra le extracomunitarie, le svizzere tra le europee sono le più numerose titolari di ditte individuali nel. Le oltre 32mila guidate da donne immigrate si concentrano prevalentemente in Lombardia (5.019), Toscana (3.398), Lazio (3.299), Campania (2.840) e Veneto (2.483). Rispetto al (quando erano 28.990), le imprenditrici immigrate sono aumentate dell 11,6%. A crescere di più nel, le imprenditrici marocchine, le rumene e le cinesi. Imprenditrici immigrate: la classifica dei primi 10 Paesi di provenienza TOTALE 32.361 TOTALE 28.990 CINA 6.709 CINA 5.416 SVIZZERA 4.686 SVIZZERA 4.538 NIGERIA 1.959 NIGERIA 1.569 MAROCCO 1.870 ROMANIA 1.286 ROMANIA 1.631 MAROCCO 1.276 SERBIA E MONTENEGRO 1.230 JUGOSLAVIA 1.148 ARGENTINA 1.133 ARGENTINA 1.066 VENEZUELA 1.065 VENEZUELA 1.023 USA 898 USA 862 BRASILE 883 BRASILE 796
attive per settore, regione e ripartizione geografica (variazione % -) Agricoltura Pesca Estrazione Attività Energia Costruzioni Commercio Turismo Trasporti e Intermediaz. di minerali manifatturiere Tlc monetaria e finanziaria Servizi alle Istruzione Sanità Altri servizi pubblici Non Totale classificat e ABRUZZO -1,6-3,6 6,7 3,4 71,4 6,3 2,3 3,3 6,8 2,6 5,6 2,4 14,2 2,1-15,4 1,4 BASILICATA -1,8 0,0 0,0 1,6 0,0 5,4-0,2 2,0 0,6 1,1 1,5 5,3 4,1 5,3 0,0-0,3 CALABRIA 8,1 10,5 11,1 5,8 0,0 7,4 3,5 6,0 7,5 6,0 5,5-2,2 6,3 8,0-5,0 5,5 CAMPANIA -1,5-3,1 10,7 2,5 3,2 3,9 3,0 4,4 6,8 3,3 6,7-1,2 6,0 5,2 44,8 2,6 EMILIA-ROMAGNA -2,1 12,5 0,0 0,2 42,9 11,0 0,9 1,6 14,2 4,0 7,0 2,9 5,8 1,9 4,7 1,6 FRIULI-VENEZIA GIULIA -3,1 0,0 10,0 0,4 0,0 11,7 0,4 0,3 3,0 8,7 8,2 5,8 52,5 3,3 16,1 0,9 LAZIO -2,0 2,5-16,1 0,7 0,0 8,5 3,0 1,7 6,4 3,0 2,3-3,5 4,9 4,5-10,7 1,8 LIGURIA -3,7 0,0-8,3 0,4 0,0 5,4-0,7 2,3 11,2-1,1 3,9 1,8 8,9 3,8-21,5 0,4 LOMBARDIA 0,1-10,0-2,1-0,2 50,0 6,5 1,3 2,8 12,7 4,2 7,4 4,6 11,4 2,3 1,4 2,9 MARCHE 0,0 6,5 7,7-0,3-20,0 11,8 1,3 3,2 10,4-0,1 8,9-4,1 17,9 2,1-33,3 1,6 MOLISE -2,5 0,0 200,0 3,0 50,0 8,0 0,8 5,1-3,1-3,0 4,2-3,6-4,6 3,6-3,2-0,4 PIEMONTE -1,8 37,5 0,0 0,6 20,0 8,5 1,3 3,3 13,7-2,6 3,7 0,3 6,4 1,7-18,2 1,2 PUGLIA -1,6 2,5 22,6 0,3 0,0 9,0 3,0 5,4 4,4 1,3 4,5 2,8 13,0 6,0-7,1 1,6 SARDEGNA -0,3 7,7 4,3 5,1 0,0 9,3 1,5 3,9 9,8 7,2 4,4-1,3 11,8 3,8 9,0 2,5 SICILIA 3,0 4,0 9,0 1,6 4,8 3,3 2,5 2,7 7,3 5,2 3,9-0,7 14,4 2,9-9,5 2,8 TOSCANA 0,2 7,5 31,3-0,9 25,0 8,6 0,8 2,7 13,8 4,1 4,0 2,5 6,3 4,2-11,0 1,7 TRENTINO-ALTO ADIGE -0,8-16,7-23,1-1,0 16,7 5,7-0,1-0,1 0,6 1,9 8,1 18,4 6,9 5,4-13,2 1,0 UMBRIA 1,5 0,0 0,0-2,7 0,0 7,1 1,9 0,7 14,8-0,4 3,1 1,3 10,5 3,2-22,9 1,5 VALLE D'AOSTA -6,3 0,0 66,7 2,1 0,0 2,7-0,6 0,7 20,8-4,9 3,7 10,0-9,1 5,0-21,7-1,2 VENETO -2,3 0,5 4,2-0,8 25,0 7,8 1,5 1,4 12,0 2,3 7,7-5,5 11,3 2,9-8,7 1,4 NORD-OVEST -1,6 0,0 0,0 0,1 33,3 6,9 1,0 2,8 12,8 1,2 6,0 3,0 9,5 2,3-7,1 2,0 NORD-EST -2,2 1,2-1,6-0,3 23,8 9,1 1,0 1,0 10,7 3,6 7,5 0,3 12,6 2,7-5,0 1,4 CENTRO -0,5 5,5 1,5-0,5 0,0 8,9 1,9 2,2 9,8 2,6 4,0-1,3 7,6 3,9-15,5 1,7 SUD e ISOLE 0,1 2,6 11,7 2,5 9,7 5,5 2,7 4,2 6,6 3,6 5,1-0,3 10,0 4,6 6,7 2,4 ITALIA -0,7 2,0 5,6 0,6 15,8 7,0 1,9 2,6 9,6 2,7 5,8 0,3 9,8 3,3-3,3 2,0
attive per tipologia di presenza femminile (valori assoluti) REGIONI TOTALE di cui: Maggioritaria Forte Esclusiva ABRUZZO 36.601 36.099 1,4% 133 167-20,4% 1.084 1.142-5,1% 35.384 34.790 1,7% BASILICATA 16.690 16.732-0,3% 37 40-7,5% 448 456-1,8% 16.205 16.236-0,2% CALABRIA 38.935 36.909 5,5% 92 104-11,5% 867 889-2,5% 37.976 35.916 5,7% CAMPANIA 125.250 122.100 2,6% 474 574-17,4% 4.021 4.401-8,6% 120.755 117.125 3,1% EMILIA-ROMAGNA 84.033 82.695 1,6% 972 928 4,7% 4.672 4.797-2,6% 78.389 76.970 1,8% FRIULI-VENEZIA GIULIA 24.985 24.764 0,9% 238 212 12,3% 817 811 0,7% 23.930 23.741 0,8% LAZIO 93.222 91.539 1,8% 621 684-9,2% 3.288 3.548-7,3% 89.313 87.307 2,3% LIGURIA 36.275 36.128 0,4% 232 217 6,9% 1.680 1.737-3,3% 34.363 34.174 0,6% LOMBARDIA 158.194 153.755 2,9% 2.104 2.232-5,7% 10.373 10.646-2,6% 145.717 140.877 3,4% MARCHE 36.973 36.391 1,6% 222 230-3,5% 2.298 2.318-0,9% 34.453 33.843 1,8% MOLISE 10.689 10.727-0,4% 23 22 4,5% 233 241-3,3% 10.433 10.464-0,3% PIEMONTE 98.170 97.049 1,2% 713 683 4,4% 4.481 4.709-4,8% 92.976 91.657 1,4% PUGLIA 81.774 80.499 1,6% 257 314-18,2% 2.025 2.188-7,4% 79.492 77.997 1,9% SARDEGNA 34.825 33.971 2,5% 149 157-5,1% 1.109 1.149-3,5% 33.567 32.665 2,8% SICILIA 98.223 95.518 2,8% 279 281-0,7% 2.747 2.823-2,7% 95.197 92.414 3,0% TOSCANA 83.410 81.999 1,7% 691 764-9,6% 5.277 5.414-2,5% 77.442 75.821 2,1% TRENTINO-ALTO ADIGE 20.319 20.119 1,0% 78 82-4,9% 876 870 0,7% 19.365 19.167 1,0% UMBRIA 20.999 20.688 1,5% 167 142 17,6% 1.103 1.123-1,8% 19.729 19.423 1,6% VALLE D'AOSTA 3.398 3.438-1,2% 23 29-20,7% 221 232-4,7% 3.154 3.177-0,7% VENETO 94.715 93.423 1,4% 906 913-0,8% 5.567 5.660-1,6% 88.242 86.850 1,6% ITALIA 1.197.680 1.174.543 2,0% 8.411 8.775-4,1% 53.187 55.154-3,6% 1.136.082 1.110.614 2,3%