Precisato che le singole Amministrazioni Comunale, potranno adottare modifiche al citato Regolamento alle sottoelencate



Documenti analoghi
ALLEGATO A REGIONE LOMBARDIA. REGOLAMENTO D USO DEGLI ALLOGGI Di Edilizia Residenziale Pubblica

Comune di Mondaino Provincia di Rimini

Comune di Bollate (Provincia di Milano) MANUALE D USO DEGLI ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA DEL COMUNE DI BOLLATE

Ufficio competente:servizio AUTOGESTIONI E CONDOMINI

AZIENDA TERRITORIALE PER L EDILIZIA RESIDENZIALE DELLA PROVINCIA DI TREVISO **** REGOLAMENTO IN MATERIA DI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI

Regolamento semplificato per un corretto uso dell appartamento

COMUNE DI MORINO PROVINCIA DI L AQUILA REGOLAMENTO CONDOMINIALE

REGOLAMENTO DELL USO DEGLI ALLOGGI DI ERP E DELL OSPITALITA

REGOLAMENTO PER L USO DEI LOCALI COMUNALI PER LO SVOLGIMENTO E L ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE, RICREATIVE E CULTURALI

Comune di Roccaromana

Regolamento semplificato per un corretto uso dell appartamento

Contratto di locazione commerciale per attività industriale

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA

REGOLAMENTO AUTOGESTIONE DEGLI ALLOGGI E DEI SERVIZI

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE ED ASSEGNAZIONE POSTI AUTO ED AUTORIMESSE DI PERTINENZA DI ALLOGGI POPOLARI

REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento.

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO TIPO PER L AUTOGESTIONE DEI SERVIZI ACCESSORI E DEGLI SPAZI COMUNI RELATIVI AGLI ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA ART.

REGOLAMENTO DEL TRASPORTO SCOLASTICO

COMUNE DI VOBARNO Provincia di Brescia REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI IMMOBILI COMUNALI

REGOLAMENTO PER L AUTOGESTIONE DEI SERVIZI ACCESSORI E DEGLI SPAZI COMUNI DA PARTE DEGLI ASSEGNATARI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA

Comune di Falconara Marittima (Provincia di Ancona)

COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO Provincia di Bologna

COMUNE DI CATTOLICA AZIENDA CASA EMILIA ROMAGNA DELLA PROVINCIA DI RIMINI CONVENZIONE PER LA GESTIONE DI IMMOBILI AD USO

Regolamento per l autogestione dei servizi accessori da parte degli utenti di alloggi di E.R.P.

Regolamento condominiale della p.ed 837 C.c. Lavis sita in via Degasperi, 22

TITOLO VII USI IN MATERIA ALBERGHIERA

COMUNE DI SAN LAZZARO DI SAVENA

COMUNE DI MERLINO PROVINCIA DI LODI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI DIFESA AMBIENTALE

LEGGE REGIONALE N. 22 DEL REGIONE LOMBARDIA. Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente

Università degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL AUTONOMIA CONTABILE DEL CONSIGLIO

COMUNE DI BOTTICINO PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI E DEGLI UFFICI DEL COMUNE DI BOTTICINO

Domande e risposte sulla legge 10/91

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI

LEGGE REGIONALE N. 28 DEL REGIONE PIEMONTE. << Finanziamenti integrativi a favore delle cooperative a proprietà indivisa >>.

PIANO ATTUATIVO AR2 - CALO REGOLAMENTO

REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DI POSTEGGI COPERTI FRAZIONI LA CRETAZ E LES GALLIANS, LE VOISINAL, CHEZ LES BREDY E LE BOUYOZ DI PROPRIETA DEL COMUNE DI

LICENZA D USO di SOFTWARE

COMUNE DI LAZISE - PROVINCIA DI VERONA - REGOLAMENTO SUL PROCEDIMENTO E SULL'ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI

Disciplinare comunale per la celebrazione dei matrimoni civili

Circolare N.94 del 21 Giugno 2012

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

OGGETTO: Accordo di collaborazione con i CAF - schema di convenzione.-

CONTROVERSIE IN MATERIA CONDOMINIALE. È obbligatoria la canna fumaria esterna tanto per le caldaie individuali

CONTRATTO DI GESTIONE TEMPORANEA STAGIONALE. Oggi, in Recoaro Terme, fra le parti:

LA GIUNTA REGIONALE. - su proposta dell Assessore al Territorio, Ambiente e Opere Pubbliche, Sig. Alberto Cerise; D E L I B E R A

COMUNE DI BARLASSINA. (Provincia di Monza e Brianza) CONTRATTO DI LOCAZIONE. Il giorno del mese di dell anno con il

REGOLAMENTO USO PREFABBRICATI

REGOLAMENTO D USO DEGLI ALLOGGI DI E.R.P. * * *

DISCIPLINARE DI UTILIZZO DEL PALCO MODULARE DELLE SEDI E DEI TAVOLI DI PROPRIETÀ DEL COMUNE DI MONTIANO

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO

CONTRATTO DI LOCAZIONE DELL UNITA IMMOBILIARE DI

COMUNE DI ACCETTURA Provincia di Matera

COMUNE DI MONTEROTONDO. Provincia di Roma. Nell anno 2013 il giorno xx (xxx) del mese di maggio nella sede del FRA

PIANO REGIONALE ATTIVITA ESTRATTIVE (P.R.A.E.)

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI

UNIONCAMERE LAZIO REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI CASSA ECONOMALE

CONTRATTO PER LA MOBILITA GRATUITA GARANTITA. L anno, il giorno del mese di in, TRA

FOGLIO INFORMATIVO ANALITICO

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RACCOLTA A DOMICILIO DEI RIFIUTI INGOMBRANTI E DEI BENI DUREVOLI DI CONSUMO AD USO DOMESTICO

CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA FORENSE

REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA

Regolamento comunale per la disciplina dei controlli interni

BOZZA DI CONTRATTO DI AFFIDAMENTO IN GESTIONE

Art. 1 Campo di applicazione

CAPITOLATO GENERALE adottato ai sensi dell art. 3 del Regolamento dei Contratti

COMUNE DI TREMESTIERI ETNEO PROVINCIA DI CATANIA

CONTRATTO DI LOCAZIONE AD USO COMMERCIALE. Con la presente scrittura privata il sig./la ditta... nato a... il... residente a/con sede a..., cod.

Roma, 07/02/2012. e, per conoscenza, Circolare n. 19

Termini di pagamento di giorni anche per i lavori pubblici

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE.

COMUNE DI TREMEZZINA (Provincia di Como)

COMUNE DI SERDIANA Provincia di Cagliari REGOLAMENTO UTILIZZO PARCO AUTO COMUNALE. (Regolamento approvato con deliberazione C.C. n. 32 del 6.08.

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI

Regolamento per l assegnazione dei contributi per "edifici di culto ed altri edifici per servizi religiosi" e per "centri civici e sociali

COMUNE DI VILLENEUVE

Regolamento per l organizzazione del Servizio Notifiche

Capitolo VI. L impegno dell alloggio è assunto nel momento in cui l albergatore accetta di riservare la camera ordinata dal cliente o da chi per lui.

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA

DECRETO DEL DIRETTORE

Capitolo 4 - LEASING. Sommario

Comune di SAINT-MARCEL

TESTO AGGIORNATO A SEGUITO MODIFICAZIONI APPORTATE CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 13 DEL REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA

TESTO AGGIORNATO A SEGUITO MODIFICAZIONI APPORTATE CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 13 DEL REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA

COMUNE DI GENGA PROVINCIA DI ANCONA

CITTA DI SAN MAURO TORINESE

DETERMINAZIONE NR. 441 DEL 21/07/2008 OGGETTO: AFFIDAMENTO INCARICO PROFESSIONALE IN MATERIA PENSIONISTICA. IMPEGNO DI SPESA.

Oggetto del regolamento

REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ. Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno /50

REGOLAMENTO PER IL CONDONO DEI TRIBUTI LOCALI

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

FAC SIMILE da non allegare alla domanda di adesione. La Convenzione verrà successivamente trasmessa in duplice copia per la sottoscrizione

Comune di Castel San Pietro Terme

COMUNE DI LEGNANO ***** ***** RINNOVO COMODATO DI UNA PORZIONE DEL COMPENDIO IMMOBILIARE SITO IN VIA DEI SALICI N 9 A LEGNANO (MI)

COMUNE DI CUTRO Provincia di Crotone Regolamento per l organizzazione del Servizio Notifiche

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL UNIVERSITA TELEMATICA e-campus

LEGGE REGIONALE 12 febbraio 2014, n. 4

Regolamento per il Servizio di Volontariato di Difesa Ambientale e controllo, deposito, gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti

Transcript:

Premesso che: - secondo l art.25, 6 comma lett. a) della Legge Regionale 8 agosto 2001, n.24 spetta al Comune disciplinare con apposito regolamento le modalità d uso degli alloggi e delle parti comuni, - con provvedimento della Conferenza degli Enti del 28.12.2001 di cui all art.43 è stato istituito un Gruppo di Lavoro, costituito da rappresentanti dei Comuni e dell Azienda Casa, cui è stato affidato il compito di elaborare diversi Regolamenti fra cui quello in oggetto; Dato atto che nelle sedute del 2 luglio u.s. la Conferenza degli Enti ha approvato il Regolamento di uso degli alloggi di edilizia residenziale pubblica il cui testo si allega al presente atto per farne parte integrante e sostanziale; Precisato che le singole Amministrazioni Comunale, potranno adottare modifiche al citato Regolamento alle sottoelencate condizioni: a) preventiva adozione di opportune forme di coinvolgimento delle organizzazioni sindacali degli utenti; b) determinazione, in contraddittorio con l Azienda Casa, di extra costi che remunerino gli oneri aggiuntivi gravante la gestione, qualora le modifiche adottate comportino la rinuncia alle economie di scala derivanti dall adozione di testi unificati in ambito provinciale, oppure, prevedano la fornitura di servizi non compresi nei capitolati prestazionali predisposti dalla Regione Emilia Romagna ai sensi dell art.4 della citata L.R. 24/2002 Dato atto altresì che nonostante il citato regolamento sia stato adottato al termine di un percorso che ha visto la partecipazione di buona parte dei soggetti interessati non si possa escludere che in fase di prima applicazione si rendano necessari successivi correzioni; Ritenuto, quindi, opportuno al fine di snellire l iter procedimentale, conferire alla Giunta Comunale il potere di apportare a tale Regolamento modifiche di stile o di forma purché non determinino cambiamenti sostanziali alla disciplina e comunque siano funzionali a perfezionare le disposizioni originariamente previste alla luce della prima fase di applicazione dei regolamenti qui approvati; Tenuto conto che nell ambito dell edilizia residenziale pubblica vi sono anche alloggi di proprietà comunale e gestiti direttamente dal Comune; Ritenuto opportuno, in ossequio al principio di imparzialità dell Amministrazione di cui all art.97 Costituzione ed al correlato principio di divieto di disparità di trattamento, applicare le norme di detto Regolamento anche per gli alloggi gestiti direttamente dal Comune laddove risultino con essi compatibili; Attesa l esigenza di adottare con urgenza tale disciplina regolamentare al fine di dare immediata esecuzione alle disposizioni dettate dalla L.R. 24/2001; Visto il D.Lgs n.267/00 recante Testo Unico sull Ordinamento degli Enti Locali Vista la Legge Regionale 8 agosto 2001,n.24 recante Disciplina generale dell intervento pubblico nel settore abitativo Tutto ciò premesso e considerato; PROPONE 1. di approvare il Regolamento di uso degli alloggi di edilizia residenziale pubblica che allegato al presente atto ne fa parte integrante e sostanziale; 2. di conferire alla Giunta Comunale il potere di apportare al citato regolamento modifiche di stile o di forma purché non determinino cambiamenti sostanziali alla disciplina e comunque siano funzionali a perfezionare le disposizioni originariamente previste alla luce della prima fase di applicazione del regolamento qui approvati;

3. di applicare la disciplina di detto Regolamento anche agli alloggi di edilizia residenziale pubblica gestiti direttamente dall Amministrazione Comunale nelle parti con essa compatibili; 4. di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi dell art.134, comma 4 del D.Lgs. 267/00 al fine di dare immediata esecuzione alle disposizioni dettate dalla L.R. 24/2001;

REGOLAMENTO DI USO DEGLI ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBLICA ASSOGGETTATI ALLA LEGGE REGIONALE 08/08/2001 n 24 - Articolo 1 - Gli assegnatari sono tenuti all osservanza delle disposizioni contenute o richiamate nel contratto di locazione e di quelle del presente Regolamento che costituisce parte integrante e sostanziale del contratto stesso ed è adottato in virtù dei poteri attribuiti dalla L.R. 24/2001. - Articolo 2 - Gli assegnatari debbono: a) servirsi correttamente della cosa locata, ai sensi dell articolo 1587 del Codice Civile; b) avere la più ampia cura dell alloggio assegnato e dei locali, degli spazi e dei servizi di uso comune, provvedendo anche alla pulizia degli stessi con le modalità stabilite dall Autogestione, dal Condominio o, in mancanza, dall Azienda Casa; c) servirsi dell alloggio ad uso esclusivo d abitazione, a meno che non sia stabilito diversamente nel contratto di locazione o vi sia espressa autorizzazione scritta dell Azienda Casa; d) servirsi del garage, della cantina, della soffitta e di ogni altro spazio accessorio all alloggio esclusivamente per gli usi cui tali locali sono destinati non essendo consentito adibire tali spazi ad attività lavorative o ad abitazione o, comunque, mutarne la destinazione d uso e) svolgere le attività ricreative esclusivamente negli spazi e nei luoghi all uopo riservati. Sono vietate le attività rumorose e di disturbo nonché le attività che creino pericolo per l incolumità degli inquilini. E, inoltre, necessario rispettare il riposo dei vicini negli orari previsti (dalle ore 14,00 alle 16,00 e dopo le 22,00), salvo diversa prescrizione dei singoli regolamenti delle Autogestioni e/o dei Condomini. f) notificare tempestivamente all Azienda Casa tutte le variazioni che avvengono nello stato di famiglia segnalando, senza indugi, l ingresso nell alloggio di soggetti la cui presenza non era stata precedentemente comunicata, e provvedendo, contestualmente (e, comunque, entro 48 ore) alla denuncia all Autorità di Pubblica Sicurezza, ai sensi della Legge 18/05/1978, n 191. Ai sensi dell art. 27 comma 3 della L.R. 24/2001 l ospitalità o l ampliamento del nucleo familiare sono soggette a formale autorizzazione ai sensi dell apposito Regolamento; g) verificare che, dopo l uso, i rubinetti dell acqua e del gas siano chiusi. I danni di qualsiasi specie derivanti da incuria saranno posti a carico degli assegnatari perchè l Azienda Casa è esentata da responsabilità al riguardo; h) consentire al personale della proprietà e dell Azienda Casa le ispezioni dell alloggio e relative pertinenze; i) affiggere negli appositi spazi o bacheche le comunicazioni di interesse comune degli assegnatari; j) assicurare la gestione e manutenzione dell impianto di riscaldamento autonomo (ove presente nell alloggio) tenendo aggiornato il libretto di impianto secondo gli obblighi previsti dal DPR 412; k) pulire ogni due anni le canne fumarie degli apparecchi a gas e ogni anno quelle delle stufe a legna; l) pulire almeno ogni anno le fognature e le colonne di scarico; m) garantire la pulizia e la manutenzione delle parti comuni, quali in particolare atrii, scale, giardini, cortili; n) pulire costantemente l alloggio; o) evitare, mediante idonee precauzioni e/o apparecchiature, il formarsi di condense e muffe che possano deteriorare e rendere antigienico l uso dei locali; p) sostituire periodicamente le cinghie delle tapparelle; q) rispettare i regolamenti di igiene, di polizia urbana, delle aziende fornitrici dell acqua, del gas, dei telefoni e comunque dei pubblici servizi; r) rispettare ogni norma e consuetudine d uso anche non espressamente menzionata; - Articolo 3 - Negli stabili e negli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica non è consentito: a) scuotere e battere dalla finestra verso strada o sui ripiani delle scale tappeti, stuoie, coperte, e simili. Tale o- perazione è permessa (nel rispetto del Regolamento di Polizia Urbana) solo dai balconi e finestre verso cortile oppure negli spazi appositamente creati.

b) installare alle finestre, ai balconi e terrazze, tendaggi, stenditoi e attrezzature varie salvo preventiva autorizzazione scritta dell Azienda Casa, o dell Assemblea dell Autogestione, o del Condominio; c) depositare nelle parti ad uso comune biciclette, motocicli, autoveicoli, utensili, attrezzi, e comunque materiali ingombranti di qualsiasi tipo anche per breve tempo. In specifico, la sosta di autoveicoli è consentita unicamente nelle aree a ciò destinate. L Azienda Casa ha facoltà di far rimuovere autoveicoli ed altri beni depositati nelle parti comuni, addebitando le spese della rimozione ai proprietari degli stessi, o, qualora gli stessi non siano identificati, agli assegnatari dell'edificio; d) spaccare legna ed altro nei locali, sulle scale, sui pianerottoli, corridoi, balconi e nelle soffitte; e) gettare nei sanitari materiali che possono otturarli o danneggiarli; f) tenere depositi di sostanza maleodoranti e di materie infiammabili, esplosive o comunque pericolose; g) tenere depositi di gas (metano, GPL o altro) in bombole o altro materiale combustibile oltre le quantità strettamente necessarie per gli usi domestici, da utilizzare secondo le vigenti norme di sicurezza; h) lasciare aperti cancelli e accessi di uso comune; i) gettare immondizie ed altri oggetti di rifiuto nel cortile, nella strada o nelle adiacenze; j) sovraccaricare i pavimenti, i balconi, i sottotetti, i tetti e tutti gli altri vani; l) recare disturbo al vicinato con rumori e suoni molesti di qualsiasi natura; m) depositare sul balcone, sulle finestre, sui ballatoi, sulle terrazze, e negli spazi comuni, utensili, attrezzi ed oggetti qualsiasi; mettere vasi per fiori e piante sulle terrazze e finestre se non opportunamente assicurati, onde evitare eventuali cadute. L innaffiamento deve essere fatto in modo da non arrecare danni agli assegnatari, alle persone, all edificio e alle cose; n) tenere nell alloggio, nelle pertinenze e negli spazi comuni animali che arrechino grave disturbo o danno o costituiscano pericolo. Negli spazi comuni gli animali non possono sostare e devono comunque essere adottate, oltre all accompagnamento, le opportune misure di cautela, di sicurezza e di rispetto dell igiene. I proprietari degli animali sono comunque responsabili, ai sensi dell art. 2052 c.c., dei danni arrecati a persone e cose; o) trasgredire le norme interne sulla circolazione, sul parcheggio e sul lavaggio dei veicoli, in particolare gli autoveicoli, i motocicli le biciclette devono essere parcheggiate esclusivamente negli appositi spazi attenendosi alle disposizioni dettate dall assemblea dell Autogestione o del Condominio; p) modificare in qualsiasi modo l estetica dei fabbricati o realizzare innovazioni nell immobile e nelle parti comuni, senza la preventiva autorizzazione scritta dell Azienda Casa, o delle altre Autorità e/o Enti preposti; q) mettere a dimora, potare, recidere o abbattere piante, coltivare ortaggi e fiori negli spazi comuni senza la preventiva autorizzazione dell Autogestione, del Condominio o, in mancanza dell Azienda Casa, fatti salvi i regolamenti delle competenti autorità. I danni causati saranno posti a carico dei responsabili, se individuati, o in mancanza ripartite fra tutti gli assegnatari; r) installare, senza la preventiva autorizzazione scritta dell Azienda Casa, antenne televisive o satellitari, apparecchi di condizionamento o altri impianti. - Articolo 4 - L assegnatario è custode del bene assegnatogli e ne risponde ai sensi dell art. 2051 c.c. Antecedentemente alla materiale consegna dell immobile, l assegnatario è tenuto a corrispondere all Azienda Casa ( a titolo di deposito cauzionale, anticipo delle spese di imbiancatura, bolli del contratto di locazione, diritti di segreteria) la somma stabilita dall Azienda Casa, sulla base dei criteri definiti dalla Conferenza degli Enti. La Conferenza degli Enti definisce l importo del deposito cauzionale, differenziandolo in funzione delle fasce di reddito degli utenti. Gli interessi sul deposito cauzionale vengono corrisposti agli assegnatari con scadenze decennali e/o al rilascio. L Amministrazione Comunale può stabilire di esonerare gli assegnatari della prima fascia di canone di locazione dal pagamento del deposito cauzionale. L Azienda Casa, su direttive della Conferenza degli Enti, può esigere, in costanza del rapporto di locazione, l adeguamento dell importo del deposito cauzionale - Articolo 5 -

L Azienda Casa propone all assegnatario la stipula di una apposita polizza assicurativa a copertura dei rischi derivanti, a coinquilini, a terzi e loro beni, a seguito dell uso dell immobile e delle parti comuni da parte dell assegnatario stesso. L assegnatario ha facoltà di stipulare detta polizza, (obbligandosi, in tal caso, a rimborsarne i costi). In alternativa, l assegnatario è tenuto a provvedere, a sua cura e spese, ad assicurare la copertura assicurativa dei rischi sopra indicati, obbligandosi a trasmettere all Azienda Casa copia della polizza stipulata. - Articolo 6 - Qualora l assegnatario o altro componente il nucleo familiare avente diritto violi le norme del presente Regolamento, l Azienda Casa provvede, previa formale contestazione dell addebito ad imputare all assegnatario stesso il rimborso dei costi di ripristino dei beni danneggiati e di quello dei servizi aggiuntivi prestati (ferma restando l applicabilità delle procedure di decadenza e di risoluzione del contratto di locazione previste dagli artt. 30 e 31 della L.R. 08/08/2001 n 24). In caso di persistente o grave inottemperanza alle disposizioni dettate, l Azienda Casa propone all Amministrazione Comunale, di comminare sanzioni fino all importo di 300, reiterandole fino a che l inadempimento venga a cessare. - Articolo 7 - Il canone di locazione e gli oneri accessori devono essere pagati utilizzando gli appositi bollettini premarcati, entro il 15 del mese corrispondente o rispettando le altre forme attivate dall Azienda Casa. In mancanza, l Azienda Casa applica un indennità di mora pari al 4% dell insoluto, con un minimo di 5. In caso di accertata morosità nel pagamento del canone di locazione e degli oneri accessori l Azienda Casa attiva la procedura di sfratto, ai sensi dell art. 32 del R.D. 28/04/38 n 1165 (fatta salva l emanazione da parte del Comune della decadenza dall assegnazione ex art. 30 della L.R. 08/08/2001 n 24). - Articolo 8 - I reclami relativi ai comportamenti posti in essere da altri assegnatari o condomini, devono essere trasmessi, unicamente per iscritto, all Azienda Casa (anche tramite le Organizzazioni Sindacali degli utenti) corredati dal verbale di assemblea dell Autogestione o del Condominio e con le prove a dimostrazione della fondatezza delle lamentele. L Azienda Casa non sarà tenuta a dare riscontro alle istanze inoltrate dagli assegnatari non in regola con il pagamento dei canoni di locazione e degli oneri accessori. - Articolo 9 In caso di occupazione senza titolo di alloggi o relative pertinenze, l Azienda Casa è delegata ad applicare il D.P.R. 30/12/1972 n 1035. L Azienda Casa è delegata all esecuzione dei provvedimenti di annullamento, decadenza e rilascio degli immobili emessi dai Comuni ai sensi della L.R. 24/2001 - Articolo 10 E vietato all assegnatario apportare addizioni o innovazioni alla casa locata senza il preventivo consenso scritto dell Azienda. In caso di violazione del presente divieto, oltre alle eventuali azioni di risoluzione o di risarcimento danni, l Azienda potrà esigere la rimessa in pristino dell immobile o ritenere, a sua scelta, le addizioni o innovazioni senza che l assegnatario abbia diritto ad alcuna indennità o rimborso spese, anche in deroga agli artt. 1592 e 1593 del codice civile. Le addizioni o migliorie realizzate dagli assegnatari dopo l entrata in vigore della L.R. 24/2001 previo parere tecnico dell Azienda Casa e consenso formale dell Ente proprietario danno diritto ad un indennizzo. L importo dell indennizzo è stabilito con il provvedimento comunale che ne autorizza la realizzazione. Con provvedimento della Conferenza degli Enti vengono stabilite le tipologie degli interventi indennizzabili e le modalità di corresponsione dell indennizzo. Non sono riconosciuti indennizzi per le migliorie o addizioni realizzate in epoca antecedente all entrata in vigore della L.R. 24/2001. -Articolo 11-

Gli alloggi di edilizia residenziale pubblica sono soggetti, oltre che alle norme dettate dal presente Regolamento, alle disposizioni stabilite dal R.D. 28/4/38, n. 1165, dal D.P.R. 30/12/72, n. 1035 e dall art. 27 della legge 28/12/2001, n. 448, in quanto applicabile. Art 12 L AziendaCasa, avuto notizia, per iscritto, di un atto o comportamento che possano violare le disposizioni dettate dal presente regolamento, espleta gli eventuali accertamenti e contesta, in forma scritta, i fatti all assegnatario. Nell atto di contestazione l Azienda Casa comunica all assegnatario che: 1. ha diritto di prendere visione degli atti, ferma restando la tutela del diritto alla riservatezza di altri soggetti; 2. ha facoltà di presentare controdeduzioni, entro il termine di giorni quindici decorrenti dalla data della contestazione. 3. ha diritto alla conclusione della procedura entro il termine di sessanta giorni dalla data della contestazione. Nell atto conclusivo del procedimento l Azienda Casa informa l assegnatario che ha facoltà di impugnare il provvedimento, indicandogli il soggetto cui deve essere presentata l impugnazione ed i termini entro i quali questa deve essere presentata. - Articolo 13 L Azienda Casa è delegata all applicazione del presente Regolamento ed esercita tutte le funzioni sopra menzionate.