CATALOGO DEI SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI

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SERVIZIO POLITICHE SOCIALI CATALOGO DEI SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI - prima parte - Luglio 2018

A cura di: Servizio Politiche sociali - Via Gilli, 4 38121 Trento P +39 0461 493800 - F +39 0461 493801 @ serv.politichesociali@provincia.tn.it @ serv.politichesociali@pec.provincia.tn.it 2

INDICE pag. Premessa 5 Contesto normativo 6 L organizzazione del Catalogo 7 Le scelte metodologiche 8 Il percorso di costruzione del Catalogo 8 Alcune riflessioni 9 L articolazione dei servizi 9 Il Catalogo e la Pianificazione 10 Età evolutiva e genitorialità 13 RESIDENZIALI Abitare leggero 15 Abitare accompagnato 16 Comunità familiare per minori 17 Comunità socio-educativa 18 Servizio di pronta accoglienza 19 Accoglienza nuclei familiari 20 Servizio di accoglienza per genitore/bambino 21 SEMIRESIDENZIALI Centro di accoglienza per la prima infanzia 22 Centro socio-educativo territoriale 23 DOMICILIARI Intervento educativo domiciliare 24 Mediazione familiare 25 Spazio neutro 26 Intervento di accompagnamento all abitare 27 e supporto all autonomia Età adulta 29 RESIDENZIALI Abitare leggero 31 Abitare accompagnato 32 Housing first 33 Casa Rifugio 34 Comunità di accoglienza 35 Centro di accoglienza notturno 36 SEMIRESIDENZIALI Centro di accoglienza diurno 37 DOMICILIARI Intervento educativo domiciliare 38 3

Età anziana 39 RESIDENZIALI Abitare leggero 41 Abitare accompagnato 42 Accoglienza per anziani 43 SEMIRESIDENZIALI Centro di accoglienza diurna 44 DOMICILIARE Assistenza domiciliare 45 Pasti a domicilio 46 Persone con disabilità 47 RESIDENZIALI Abitare leggero 49 Abitare accompagnato 50 Comunità di accoglienza 51 Accoglienza familiare per disabili 52 Comunità protetta 53 Comunità integrata 54 SEMIRESIDENZIALI Centro socio-educativo territoriale 55 Centro di accoglienza diurno 56 DOMICILIARI Intervento educativo domiciliare 57 Servizi territoriali 59 Promozione e costruzione di reti territoriali 60 Unità di strada 61 Educativa di strada 62 Centro di aggregazione territoriale 63 Sportelli sociali 65 Centro di informazione, ascolto e sostegno 66 Centro antiviolenza 67 Interventi per l acquisizione dei pre-requisiti lavorativi 69 Laboratorio per l acquisizione dei pre-requisiti lavorativi 71 Tirocinio di inclusione sociale in azienda 72 Centro del fare 73 Allegati 75 Allegato A - Glossario 77 Allegato B Legenda Funzioni 81 4

Premessa Il presente Catalogo dei Servizi socio-assistenziali, di seguito denominato Catalogo, è frutto di un lavoro di costruzione da parte del Servizio Politiche sociali con il coinvolgimento delle Comunità di valle/territorio Val d Adige, della Consulta delle Politiche sociali e delle Organizzazioni del Terzo settore. Questa versione è da considerarsi provvisoria, riporta infatti una prima descrizione e alcuni requisiti generali di ciascun servizio, che saranno integrati con ulteriori elementi di dettaglio (standard di qualità) nella versione definitiva. Nel Catalogo troviamo i concetti che animano le politiche del welfare, come coesione sociale, conciliazione, non discriminazione, sviluppo e mantenimento delle autonomie, invecchiamento attivo, e le altre dimensioni orientate a sostenere il tessuto sociale in termini di partecipazione e inclusione: inclusione dei soggetti più svantaggiati e a rischio di marginalizzazione. Nello stesso tempo il Catalogo sottolinea la centralità della costruzione di reti e relazioni al fine di promuovere il benessere delle persone e delle comunità. Il Catalogo mette al centro di tutti i processi di valutazione e monitoraggio la persona in una logica di partecipazione e responsabilizzazione, dove l Ente pubblico interviene quale soggetto regolatore per: costruire una rete di offerta sempre più articolata e flessibile che consenta di rispondere al mutare delle condizioni e dei bisogni delle persone; prevedere la presenza di operatori qualificati che sappiano coinvolgere ed accompagnare gli utenti e i familiari nel loro percorso. Contesto normativo Per l attuazione del nuovo sistema di autorizzazione e accreditamento, disciplinato dal Regolamento di esecuzione degli articoli 19, 20 e 21 della legge provinciale 27 luglio 2007, n. 13 (Politiche sociali nella provincia di Trento) in materia di autorizzazione, accreditamento e vigilanza dei soggetti che operano in ambito socio assistenziale, approvato con Decreto del Presidente della Provincia n. 3-78/Leg. di data 9 aprile 2018, è necessaria l adozione di alcuni provvedimenti, tra i quali è fondamentale quello che approva il Catalogo dei servizi socio-assistenziali previsto dall art. 3 del citato D.P.P. 9 aprile 2018, n. 3-78/Leg. Con questo regolamento viene attuata la prima delle quattro fasi del sistema provinciale di qualità dell offerta pubblica di servizi socio-assistenziali. Le 4 fasi del sistema di qualità dei servizi socio-assistenziali, fra di loro collegate, secondo una logica di circolarità, sono: 1. Fase dell Autorizzazione/Accreditamento (artt. 19 e 20 l.p, n. 13/2007): - l'autorizzazione costituisce titolo necessario per svolgere i servizi socio-assistenziali, a prescindere dal finanziamento pubblico ( art. 19 l.p 13/2007); - l'accreditamento costituisce titolo necessario per svolgere i servizi socio-assistenziali per conto dell'ente pubblico (art. 20 della L.p. 13/2007). Entrambi impongono una valutazione ex ante della sussistenza in capo al soggetto accreditando o autorizzando dei requisiti previsti negli allegati al d.p.p. n. 3-78/Leg di data 9 aprile 2018, ritenuti indicativi non tanto dell idoneità del soggetto a svolgere specifici singoli servizi o interventi, quanto piuttosto della capacità generale di prendersi cura della persona, nelle singole età e situazioni, con versatilità e costruendo percorsi flessibili e personalizzati, anche ispirati all innovazione sociale e tecnologica; 2. Fase della Convenzione quadro (art 23, c.6, L.p. 13/2007): è la convenzione sottoscritta tra la Provincia, in qualità di ente accreditante, e le organizzazioni che chiedono di essere accreditate per definire i criteri generali di svolgimento del Servizio, il corrispettivo o i criteri per la sua determinazione. Il contenuto della Convenzione quadro deve essere coerente con quanto la Provincia delibera in merito alle tipologie dei servizi socioassistenziali (Catalogo dei servizi), ai relativi target, alle modalità di accesso e di svolgimento nonché alle tariffe dei singoli servizi. Il vincolo della stipulazione della Convenzione quadro vincola le organizzazioni che erogano i servizi a rispettare le specifiche del Catalogo, gli standard minimi dei servizi e le tariffe determinati dalla Giunta provinciale. Il Catalogo dei servizi costituisce il principale riferimento per la stipulazione della Convenzione 5

3. Fase dell esecuzione dei servizi socio assistenziali da parte dei soggetti accreditati secondo le modalità organizzative e di finanziamento previste dalla l.p. 13/2007; 4. Fase della valutazione (Capo IV, art. 24 27 l.p. 13/2007): la valutazione è uno strumento di verifica dei risultati delle politiche e strategie sociali e dei singoli interventi, che utilizza il monitoraggio e l apprendimento dagli errori al fine di migliorare la qualità dei servizi. L art 3 del D.P.P. 9 aprile 2018, n. 3-78/Leg afferma che nel Catalogo dei servizi socio-assistenziali sono descritti in dettaglio i servizi che sono svolti all interno di ciascuna aggregazione funzionale e gli interventi che rientrano nella tipologia dei servizi territoriali, degli interventi per l acquisizione dei pre-requisiti lavorativi o dello sportello sociale. Il catalogo quindi si presenta come un sistema di classificazione delle tipologie dei servizi socio-assistenziali soggetti ad autorizzazione e accreditamento, ma è anche uno strumento di riferimento per le attività di governance e pianificazione territoriale, in quanto rappresenta uno strumento di riferimento per l attività di pianificazione, rendicontazione e valutazione. L organizzazione del catalogo Il Catalogo dei servizi socio-assistenziali, così come disciplinato dal regolamento, è articolato in aggregazioni funzionali, che fanno riferimento a bisogni omogenei della persona, e in altre tipologie di servizio. Ogni aggregazione funzionale fa riferimento a un ambito e a una fase del ciclo della vita o a una condizione. Ambiti: residenziale: comprende servizi che offrono accoglienza almeno notturna; semiresidenziale: comprende servizi che offrono accoglienza solo di tipo diurno; domiciliare e di contesto: servizi che offrono assistenza e sostegno nell ambiente di vita delle persone, anche tramite la costruzione di contesti abitativi, sociali e lavorativi favorevoli al miglioramento dell autonomia personale e della qualità della vita. Cicli di vita o condizione: età evolutiva e genitorialità: minori di età inferiore a 18 anni, giovani di età compresa tra 18 e 24 anni, nuclei familiari con minori di età inferiore a 18 anni; età adulta: persone di età compresa tra 18 e 64 anni; età anziana: persone di età superiore a 64 anni; persone con disabilità: persone con disabilità fisica, psichica, sensoriale o plurima. Oltre alle aggregazioni funzionali nel Catalogo sono presenti altre tipologie di servizio: servizi territoriali, che non prevedono una presa in carico individuale e che includono gli interventi realizzati in luoghi e contesti territoriali diversificati; sono interventi finalizzati a promuovere il benessere generale dei cittadini, a incrementare la solidarietà e la responsabilità sociali, a intercettare i bisogni delle persone per potenziare la coesione e l inclusione sociale e prevenire il disagio; interventi per l acquisizione dei pre-requisiti lavorativi, preliminari ad un possibile inserimento lavorativo; sportelli sociali, che non comportano la presa in carico dell utente e che svolgono attività di orientamento, informazione e consulenza per specifici target, accompagnamento all accesso ai servizi, nonché iniziative di formazione e sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza e alle istituzioni. 6

In modo sintetico si può rappresentare il modello definito dal regolamento per l autorizzazione e l accreditamento in questo modo: TIPOLOGIE DI SERVIZIO a) AGGREGAZIONI FUNZIONALI AMBITO AREA residenziale semiresidenziale domiciliare e di contesto età evolutiva e genitorialità età evolutiva e genitorialità ambito residenziale età evolutiva e genitorialità ambito semiresidenziale età evolutiva e genitorialità ambito domiciliare e di contesto età adulta età adulta ambito residenziale età adulta ambito semiresidenziale età adulta ambito domiciliare e di contesto età anziana età anziana ambito residenziale età anziana ambito semiresidenziale età anziana ambito domiciliare e di contesto persone con disabilità persone con disabilità ambito residenziale persone con disabilità ambito semiresidenziale persone con disabilità ambito domiciliare e di contesto b) ALTRE TIPOLOGIE DI SERVIZIO servizi territoriali sportello sociale intereventi per l'acquisizione dei pre-requisti lavorativi Nel Catalogo si classificano quindi i servizi socio assistenziali sulla base del modello sopra riportato. Le scelte metodologiche In considerazione del modello di catalogo individuato dal regolamento e della rilevanza assunta dallo stesso nel sistema delle politiche sociali, si è avviata una riflessione per individuare i criteri di classificazione. La costruzione del Catalogo è partita quindi da tre approcci: di tipo incrementale, per cui i riferimenti metodologici e i requisiti di funzionamento a cui i servizi fanno riferimento sono delineati in due step. Con il primo step, oggetto del presente documento, si definiscono i destinatari, la funzione, il modello organizzativo, la ricettività, le modalità di accesso e presa in carico, i tempi di accoglienza. Con il secondo step si delineeranno le figure professionali, il presidio degli operatori e alcuni standard ulteriori di qualità; di tipo partecipativo per cui il Catalogo è frutto di un lavoro di costruzione partecipata che ha coinvolto Il Servizio Politiche sociali, le Comunità di Valle/Territorio Val d Adige, la Consulta delle Politiche sociali e le Organizzazioni del Terzo settore lungo un percorso di analisi del sistema dei servizi già esistenti sul territorio provinciale e di interpretazione dei bisogni emergenti dai continui mutamenti del tessuto sociale; di tipo dinamico e riflessivo, approccio che porta a tenere conto dei processi di cambiamento, riconoscendo che in ambito sociale, la realtà si sviluppa e si ridefinisce continuamente per la spinta del mutare dei bisogni in campo. Un tale contesto richiede di assumere un rigore metodologico finalizzato a definire e riconoscere le innovazioni, strutturare la riflessione e la valutazione attraverso il confronto costante fra i diversi portatori di interesse. Ne deriva la necessità di provvedere periodicamente ad un aggiornamento del catalogo sulla base delle esperienze innovative e dei processi di consolidamento di eventuali sperimentazioni attive sul territorio. 7

Il percorso di costruzione del Catalogo Sono stati definiti in primo luogo i criteri di classificazione che consentono di delineare il profilo dei servizi, quindi si è deciso di suddividere il percorso di costruzione in due fasi. In questa prima fase sono stati declinati i requisiti essenziali dei servizi (le definizioni dei requisiti sono riportate nel Glossario, Allegato A): Funzioni prevalenti Attività Modello organizzativo Ricettività Modalità di accesso/presa in carico Durata accoglienza Disponibilità per le emergenze Nella seconda fase del percorso saranno declinati ulteriori requisiti di qualità: Figure professionali Presidio degli operatori Rapporto operatori/utenti Giorni/orari di apertura Ulteriori standard di qualità A partire da queste prime scelte si è avviato il confronto con i portatori d interesse: gli Enti del terzo settore e le Comunità di valle/territorio Val d Adige. Si è dato avvio quindi a un processo di condivisione del Catalogo, dell articolazione dei servizi e dei contenuti informativi, in una logica di partecipazione e condivisione di responsabilità. Il confronto avviato in questa prima parte, e che continuerà nella seconda fase di lavoro, ha permesso di integrare i diversi punti di vista e arricchire il livello di analisi. Questa condivisione è stata un opportunità per tutti i soggetti coinvolti di ampliare e arricchire il bagaglio di conoscenze e quindi di assumere una visione più ampia dei processi e delle dinamiche che alimentano la richiesta e l erogazione di servizi sul nostro territorio. Alcune riflessioni La realtà evidenzia che l organizzazione dei servizi varia molto tra centro e periferia, da ciò la necessità di non ingabbiare, di prevedere descrizioni ampie dei servizi in modo da permettere ad ogni territorio di disegnare, all interno delle variabili definite dalla catalogo, il servizio che risponde in modo più efficace ai bisogni rilevati. Costruire servizi su misura di un territorio richiede flessibilità, capacità di lettura e analisi, capacità di consolidare processi di valutazione sia relativi ai percorsi di accesso che sulla qualità dei servizi. Richiamare la centralità del processo di valutazione all interno delle scelte di costruzione del Catalogo significa riconoscere in quest ultima la garanzia di equità e qualità dei servizi. Il lavoro di costruzione sul catalogo si colloca all interno di un contesto in cui gli attori, i temi e le risorse che operano per il benessere delle persone afferiscono a diversi settori di intervento. Assumere questo punto di vista significa confrontarsi con le politiche sanitarie, le politiche del lavoro, dell istruzione, le politiche giovanili ecc. per definire filiere/percorsi condivisi di risposta ai bisogni, al fine di evitare sovrapposizioni di interventi. Ci si è quindi confrontati con le politiche del lavoro, al fine di creare continuità tra i percorsi per l acquisizione dei pre-requisiti lavorativi e quelli dedicati all inserimento lavorativo, e con i Servizi sanitari, in particolare l area della Salute Mentale, già impegnata sul tema della residenzialità leggera. In questo ambito, in particolare, i servizi sociali 8

e sanitari hanno istituito una metodologia di lavoro interprofessionale per la valutazione degli inserimenti, la stipula delle convenzioni, la definizione dei reciproci impegni, e il co-finanziamento dei progetti. Queste esperienze di integrazione che operano in una logica di sistema e di rete sono valorizzate nel Catalogo nei servizi dell abitare leggero e abitare accompagnato dell area adulti. L articolazione dei servizi La tabella di seguito riporta l articolazione dei vari servizi all interno delle Tipologie di servizio (aggregazioni funzionali e altre tipologie di servizio). Nella lettura dello schema è importante considerare che: la maggior parte dei Servizi è stata rinominata al fine di sottolineare un percorso di cambiamento rispetto al passato nell area età evolutiva e genitorialità sono stati inseriti anche i servizi per i giovani adulti fino a 24 anni e i nuclei genitori/bambino dove il focus è sulla genitorialità nell area anziani è in atto una riforma, per cui alcuni servizi potrebbero trovare in futuro nuove formulazioni nel presente Catalogo sono declinati per la prima volta i servizi domiciliari, i servizi territoriali, gli sportelli sociali, mentre l area dei pre-requisiti lavorativi ha trovato in questa nuova stesura uno spazio dedicato. Il Catalogo è lo strumento di riferimento sia per il processo di autorizzazione al funzionamento che per il processo di accreditamento dei servizi. Come abbiamo detto precedentemente l autorizzazione riconosce all organizzazione la possibilità di operare sul libero mercato, fornendo prestazioni e servizi direttamente al cittadino mentre l accreditamento riconosce ai soggetti autorizzati la possibilità di fornire prestazioni e servizi in convenzione con l Ente pubblico. Nel Catalogo sono quindi distinti per ogni servizio gli elementi vincolanti sia per l accreditamento che per l autorizzazione e quelli che lo sono solo per il processo di accreditamento. Tab. 1 SERVIZI ARTICOLATI PER AGGREGAZIONE FUNZIONALE (TIPOLOGIA DI SERVIZIO) AMBITI AREE RESIDENZIALE SEMIRESIDENZIALE DOMICILIARE E DI CONTESTO ETA EVOLUTIVA E GENITORIALITA Abitare accompagnato Abitare leggero Accoglienza nuclei familiari Comunità familiare per minori Comunità socio-educativa Servizio di accoglienza per genitore/bambino Servizio di pronta accoglienza Centro di accoglienza per la prima infanzia Centro socio-educativo territoriale Intervento di accompagnamento all abitare e supporto all autonomia Intervento educativo domiciliare Mediazione familiare Spazio neutro ETA ADULTA Abitare accompagnato Abitare leggero Casa rifugio Centro di accoglienza notturno Comunità di accoglienza Housing first Centro di accoglienza diurno Intervento educativo domiciliare ATA ANZIANA Abitare accompagnato Abitare leggero Accoglienza per anziani Centro di accoglienza diurno Assistenza domiciliare Pasti a domicilio PERSONE CON DISABILITA Abitare accompagnato Abitare leggero Accoglienza familiare per disabili Comunità di accoglienza Comunità integrata Comunità protetta Centro di accoglienza diurno Centro socio educativo territoriale Intervento educativo domiciliare 9

Tab. 2 SERVIZI ARTICOLATI PER ALTRE TIPOLOGIE DI SERVIZIO SERVIZI TERRITORIALI Centro di aggregazione territoriale Costruzione e promozione di reti territoriali Educativa di strada Unità di strada SPORTELLI SOCIALI INTERVENTI PER L ACQUISIZIONE DEI PRE-REQUISITI LAVORATIVI Centro antiviolenza Centro di informazione, ascolto e sostegno Centri del fare Laboratorio per l acquisizione dei pre-requisiti lavorativi Tirocinio di inclusione sociale in azienda Il Catalogo e la Pianificazione In questa breve presentazione si è evidenziato che: il catalogo è uno strumento di riferimento per le attività di governance in quanto si connette all attività di pianificazione, rendicontazione e valutazione; il lavoro di costruzione del catalogo parte dalla consapevolezza della natura complessa delle problematiche sociali, quindi si basa su un confronto con le politiche sanitarie, le politiche del lavoro, dell istruzione, le politiche giovanili, ecc., in un ottica di integrazione tra politiche; costruire descrizioni ampie dei servizi richiede che le Comunità di Valle/Territorio Val d Adige e le Organizzazioni del terzo settore disegnino, all interno delle dimensioni definite dal Catalogo, il servizio che risponde in modo più efficace ai bisogni dei territori. Il saper costruire servizi su misura di un territorio richiede capacità di lettura e analisi e capacità di consolidare processi di valutazione sia sui percorsi delle persone che sulla qualità dei servizi. L integrazione tra le politiche, l analisi e la lettura dei bisogni, la valutazione della qualità dei servizi, la rendicontazione di quanto realizzato sono tutti elementi che collegano il catalogo alla pianificazione e quindi al tema della governance. Tutti questi temi sono peraltro parte delle indicazioni strategiche fornite nelle ultime linee guida sulla pianificazione territoriale. Sembra utile, in questo senso, evidenziare il collegamento tra la funzione prevalente articolata nei diversi servizi descritti nel catalogo e le aree della pianificazione, che prevedono lo sviluppo di alcune azioni: il lavorare; l'abitare; il prendersi cura; l'educare; il fare comunità. Queste azioni, che attengono al benessere, sono sviluppate considerando i bisogni delle persone a cui tradizionalmente si rivolge il servizio socio-assistenziale e quindi anche ai servizi offerti. La tabella che segue schematizza e colloca i diversi servizi del Catalogo dentro gli ambiti della pianificazione. 10

SCHEMA RIASSUNTIVO DEI SERVIZI PER FUNZIONE AMBITI DELLA PIANIFICAZIONE FUNZIONE SERVIZIO SOCIO-ASS. ABITARE E' l'ambito volto ad analizzare le forme dell'abitare temporanee o permanenti, senza copertura assistenziale o in presenza di copertura assistenziale. LAVORARE E' l'ambito volto a fornire abilità pratico manuali e/o a supportare lo sviluppo di capacità e risorse personali finalizzate alla realizzazione di un progetto professionale coerente con le proprie competenze, potenzialità ed aspirazioni e a sviluppare nuove opportunità lavorative solidali Supporto all'abitare Addestramento/formazione al lavoro Abitare leggero Centro di accoglienza notturno Centri del fare Laboratorio per l acquisizione dei pre-requisiti lavorativi Tirocinio di inclusione sociale in azienda PRENDERSI CURA E' l'ambito di aiuto nello svolgimento delle attività di vita quotidiana che riguardano tutte le persone: alimentazione, movimentazione, igiene personale e cura di sè. Tutte attività che devono assicurare l'aspetto relazionale e la centralità del progetto di vita della persona. Accudimento/cura Accoglienza per anziani Assistenza domiciliare Comunità protetta Pasti a domicilio EDUCARE L'ambito è volto a promuovere un miglioramento delle condizioni di vita della persona, anche in rapporto al proprio nucleo familiare, sollecitando responsabilità, capacità, risorse favorendo, ove possibile, la permanenza all interno del proprio contesto abitativo, familiare e territoriale. E' volto inoltre a promuovere e sostenere le funzioni genitoriali e di cura nelle diverse criticità che una famiglia può incontrare lungo il suo ciclo di vita E' volto a promuovere e sostenere funzioni genitoriali sostitutive nelle situazioni in cui la famiglia di origine non è in grado di garantire al minore/i adeguate cure e condizioni di crescita, assicurando le funzioni inerenti la tutela dei minori.l'obiettivo è di valorizzare, tramite specifici progetti educativi, le potenzialità personali e sociali della persona, anche attraverso il coinvolgimento di più risorse e servizi e/o tramite il coinvolgimento della famiglia nelle funzioni educative. Protezione sociale Educazione/accompagnamento all'autonomia Accoglienza familiare per disabili Casa rifugio Centro antiviolenza Comunità di accoglienza (disabili) Comunità familiare (disabili e minori) Comunità integrata Comunità socio-educativa Servizio di accoglienza genitore/bambino Servizio di pronta accoglienza Spazio neutro Abitare accompagnato Accoglienza nuclei familiari Centro socio educativo territoriale Centro di accoglienza diurna Centro di accoglienza per la prima infanzia Comunità di accoglienza (adulti) Housing first Intervento educativo domiciliare Intervento di accompagnamento all abitare e supporto all autonomia Mediazione familiare FARE COMUNITA E' l'ambito volto a creare occasioni di socializzazione, relazione e integrazione personale e sociale: prevede attività rivolte e sviluppate dalla/ alla comunità. finalizzate a valorizzare le risorse personali e le abilità sociali/relazionali, la rete sociale e familiare a supporto dei processi di empowerment e integrazione sociale e, più in generale, a migliorare il benessere e la qualità della vita della persona e della comunità in generale. Socializzazione, integrazione, prevenzione delle situazioni di disagio Informazione, formazione e consulenza Centro di accoglienza diurno Centro di aggregazione territoriale Costruzione e promozione di reti territoriali Educativa di strada Sportello sociale Unità di strada Centro di informazione, ascolto e sostegno Questo lavoro rappresenta una prima elaborazione provvisoria, che sarà ripresa nei prossimi mesi con le stesse scelte metodologiche e in particolare continuando a valorizzare la modalità partecipativa, secondo un approccio dinamico riflessivo. 11

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ETÀ EVOLUTIVA E GENITORIALITÀ 13

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RESIDENZIALI ETÀ EVOLUTIVA E GENITORIALITÀ Abitare leggero criteri per autorizzazione/accreditamento Il servizio offre a giovani in uscita da strutture residenziali per minori e/o in difficoltà familiare e sociale, o di vulnerabilità, una soluzione abitativa temporanea in attesa di una soluzione di vita autonoma. L obiettivo principale è favorire il percorso di inclusione sociale, il consolidamento e/o il raggiungimento di una vita autonoma. È previsto un supporto leggero per la facilitazione della convivenza e del lavoro di rete con i servizi e la comunità locale. Giovani adulti di età compresa di norma tra i 18 e i 24 anni. Accoglie: - persone in uscita dai servizi residenziali per minorenni e giovani adulti, che versano in una situazione di disagio abitativo, con particolare riferimento a situazioni di emergenza e/o criticità, legate ad esempio a una carenza di un adeguata rete familiare e/o sociale di supporto; - persone che potrebbero potenziare le proprie capacità di vita autonoma all interno di un esperienza di convivenza. Supporto all abitare Modello organizzativo Familiare Ricettività Il servizio ospita normalmente fino a 5 persone. Modalità di accesso e presa in carico criteri solo per accreditamento L accesso avviene su invio del Servizio Sociale territoriale a seguito di un processo di valutazione che vede la partecipazione del ragazzo/a, della rete dei soggetti formali e informali coinvolti. È prevista una partecipazione e assunzione di responsabilità da parte del minore nelle attività di cura e gestione dell appartamento. Tempi di accoglienza I tempi di permanenza variano in relazione al progetto e alle potenzialità e risorse di ogni persona accolta, ma di norma non superano i 24 mesi, fatta salva la possibilità di deroga a tale termine massimo, in considerazione di specifiche esigenze e sempre sulla base di quanto previsto nel progetto personalizzato. La durata del progetto di accoglienza viene rivalutata almeno ogni 12 mesi. Disponibilità per emergenze Il servizio offre accoglienza immediata a persone in situazione di emergenza abitativa. Accoglienza semiresidenziale Il servizio non può accogliere persone in forma semiresidenziale. 15

RESIDENZIALI ETÀ EVOLUTIVA E GENITORIALITÀ Abitare accompagnato criteri per autorizzazione/accreditamento Servizio che risponde alle necessità di chi, pur divenuto maggiorenne, non è ancora in grado di affrontare autonomamente la vita da adulto; si tratta di giovani in uscita da strutture residenziali, o in situazioni di disagio, impossibilitati a rientrare o a permanere nella famiglia d origine. Il servizio offre l opportunità di sperimentare un percorso di autonomia, sostenuto da adulti di riferimento con un ruolo educativo. I giovani sono accompagnati verso l autonomia tramite un progetto personalizzato finalizzato a sviluppare la capacità di mantenersi, di gestire la quotidianità e di assumere i compiti propri dell età adulta. La copertura educativa è legata al progetto e quindi necessita di condizioni di flessibilità e di interventi verificabili e rimodulabili nel tempo. Giovani di età compresa tra 18 e 24 anni, che stanno uscendo dalle strutture a maggior protezione o in situazione di disagio che devono essere accompagnati nel percorso verso l autonomia. Educazione/accompagnamento all autonomia Modello organizzativo Familiare Ricettività Il servizio ospita normalmente fino a 6 persone. Modalità di accesso e presa in carico criteri solo per accreditamento L accesso avviene su segnalazione del Servizio Sociale territoriale a seguito di un processo di valutazione che vede la partecipazione del ragazzo/a, della rete dei soggetti formali e informali coinvolti. La valutazione si esplicita nella definizione del progetto quadro. Sulla base di quest ultimo l equipe educativa definisce, con il coinvolgimento del ragazzo/a, il Progetto educativo individuale (P.e.i.) entro 2 mesi dall inserimento e ne condivide i contenuti con il servizio sociale professionale e gli altri soggetti coinvolti che monitorano nel tempo il progetto individualizzato. Il soggetto erogatore predispone le relazioni periodiche di verifica. Tempi di accoglienza I tempi di permanenza variano in relazione al progetto e alle potenzialità e risorse di ogni persona accolta, ma di norma non superano i 24 mesi, fatta salva la possibilità di deroga a tale termine massimo, in considerazione di specifiche esigenze e sempre sulla base di quanto previsto nel progetto personalizzato. La durata del progetto di accoglienza viene rivalutata almeno ogni 6 mesi. Disponibilità per emergenze Il servizio può accogliere persone in situazione di emergenza personale, sociale o familiare. Accoglienza semiresidenziale Il servizio può accogliere persone in forma semiresidenziale. 16

RESIDENZIALI ETÀ EVOLUTIVA E GENITORIALITÀ Comunità familiare per minori criteri per autorizzazione/accreditamento Servizio residenziale con presidio h24, che accoglie bambini e adolescenti che convivono in modo continuativo e stabile con due operatori, coppia con o senza figli oppure due adulti che convivono stabilmente, che assumono ruoli identificabili con figure genitoriali di riferimento. Al minore è assicurato un percorso socio-educativo, nel rispetto dei suoi bisogni ed esigenze all interno di un ambiente familiare che cura anche la relazione con l ambiente circostante (quartiere, scuola, luoghi ricreativi...). Bambini ed adolescenti dai 6 ai 18 anni provenienti da famiglie in difficoltà ad assolvere il proprio ruolo educativo e di cura. Sono ammessi anche bambini di età inferiore ai 6 anni per esigenze di unità del nucleo familiare. L accoglienza può protrarsi oltre il compimento dei 18 anni, ma non oltre i 21 anni, qualora vi sia la necessità di terminare il ciclo di studi o consolidare il processo di sviluppo. Protezione sociale Modello organizzativo Familiare Ricettività Il servizio ospita normalmente fino a 6 bambini/adolescenti, compresi gli eventuali figli minorenni della coppia accogliente. Modalità di accesso e presa in carico criteri solo per accreditamento L accesso avviene su segnalazione del Servizio Sociale territoriale a seguito di un processo di valutazione che vede la partecipazione del genitore e del minore ove possibile, della rete dei soggetti formali e informali coinvolti. La valutazione si esplicita nella definizione del progetto quadro. Sulla base di quest ultimo l equipe educativa definisce, con il coinvolgimento del genitore e del minore, il Progetto educativo individuale (P.e.i.) entro 2 mesi dall inserimento e ne condivide i contenuti con il servizio sociale professionale e gli altri soggetti coinvolti che monitorano nel tempo il progetto individualizzato. Il soggetto erogatore predispone le relazioni periodiche di verifica. Tempi di accoglienza I tempi di permanenza variano in relazione al progetto e alle potenzialità e risorse di ogni persona accolta, ma di norma non superano i 24 mesi, fatta salva la possibilità di deroga a tale termine massimo, in considerazione di specifiche esigenze e sempre sulla base di quanto previsto nel progetto personalizzato. La durata del progetto di accoglienza viene rivalutata almeno ogni 6 mesi. Disponibilità per emergenze Il servizio può accogliere minori in situazione di emergenza personale, sociale o familiare: I minori di età 6-11 anni in situazione di emergenza sono accolti solo in caso di impossibilità di strutture dedicate. Accoglienza semiresidenziale Il servizio può accogliere persone in forma semiresidenziale. 17

RESIDENZIALI ETÀ EVOLUTIVA E GENITORIALITÀ Comunità socio-educativa criteri per autorizzazione/accreditamento Servizio residenziale con presidio h24, rivolto a minori appartenenti a nuclei familiari in condizioni di svantaggio e/o disagio tali da richiedere un allontanamento dalla famiglia. Il servizio ha una funzione di tutela, supporto, guida ed educazione al fine di favorire una maturazione psicologica, relazionale e sociale del minore in vista del rientro in famiglia e nella società. Il servizio mantiene regolari rapporti di collaborazione/interlocuzione con i soggetti significativi del minore, sollecitando esperienze socializzanti anche all esterno del contesto comunitario Minori allontanati dal nucleo familiare in condizioni di svantaggio e/o disagio o pregiudizio che possono pregiudicare l armonico sviluppo della loro personalità o costituire situazione di rischio. Viene di norma garantita la convivenza tra ragazzi di età omogenea ( indicativamente 6-11 anni e 12-18 anni ). Sono ammessi minori di età inferiore ai 6 anni per esigenze di unità del nucleo familiare. L accoglienza può protrarsi oltre il compimento dei 18 anni ma non oltre i 21 anni qualora vi sia la necessità di terminare il ciclo di studi o consolidare il processo di sviluppo. Protezione sociale Modello organizzativo Familiare Ricettività Il servizio ospita normalmente fino a 7 bambini/adolescenti. Modalità di accesso e presa in carico criteri solo per accreditamento L accesso avviene su segnalazione del Servizio Sociale territoriale a seguito di un processo di valutazione che vede la partecipazione del genitore e del minore, ove possibile, della rete dei soggetti formali e informali coinvolti e/o invio dell Autorità giudiziaria, e/o della Pubblica Autorità. La valutazione si esplicita nella definizione del progetto quadro. Sulla base di quest ultimo l equipe educativa definisce, con il coinvolgimento del genitore e del minore ove, il PEI entro 2 mesi dall inserimento e ne condivide i contenuti con il servizio sociale professionale e gli altri soggetti coinvolti che monitorano nel tempo il progetto individualizzato. Il soggetto erogatore predispone le relazioni periodiche di verifica. Tempi di accoglienza I tempi di permanenza variano in relazione al progetto e alle potenzialità e risorse di ogni persona accolta, ma di norma non superano i 24 mesi, fatta salva la possibilità di deroga a tale termine massimo, in considerazione di specifiche esigenze e sempre sulla base di quanto previsto nel progetto personalizzato. La durata del progetto di accoglienza viene rivalutata almeno ogni 6 mesi. Disponibilità per emergenze Il servizio può accogliere minori e giovani in situazione di emergenza personale, sociale o familiare. Accoglienza semiresidenziale Il servizio può accogliere minori in forma semiresidenziale. 18

RESIDENZIALI ETÀ EVOLUTIVA E GENITORIALITÀ Servizio di pronta accoglienza criteri per autorizzazione/accreditamento Servizio con presidio h24 che garantisce il soddisfacimento urgente e temporaneo del bisogno di alloggio, sicurezza e tutela a favore di minori privi di sostegno familiare o che necessitano di un collocamento temporaneo alternativo alla famiglia. Il servizio affronta la fase di emergenza garantendo la risposta ai bisogni primari. All interno dell accoglienza si effettua una prima osservazione del minore e una valutazione delle problematiche che hanno portato all intervento di emergenza; si predispone quindi un piano di intervento nel breve periodo e infine si individuano le risposte più adeguate da attivare, in vista della dimissione o dell invio ad altri servizi. Minori di età compresa tra gli 11 e i 18 anni in stato di pregiudizio e abbandono o comunque in situazione di emergenza per cause diverse. Il servizio può ospitare persone di diverse età al fine di salvaguardare l accoglienza congiunta dei fratelli. Protezione sociale Modello organizzativo Comunitario Ricettività Il servizio ospita normalmente fino a 12 minori. Modalità di accesso e presa in carico criteri solo per accreditamento L inserimento può avvenire in seguito a provvedimenti dell Autorità giudiziaria minorile, accompagnamento da parte delle Forze dell ordine, invio della Pubblica Autorità, su segnalazione del servizio sociale o dei servizi specialistici sanitari. Durante il periodo di inserimento, in attesa di soluzioni più adeguate, è assicurato il soddisfacimento temporaneo di alloggio, vitto e tutela, l avvio di interventi individualizzati e l attivazione della rete dei soggetti formali e informali coinvolti, per la condivisione della progettualità. Tempi di accoglienza La durata dell accoglienza non supera di norma i 6 mesi Disponibilità per emergenze Il servizio può accogliere minori e giovani in situazione di emergenza personale, sociale o familiare. Accoglienza semiresidenziale Il servizio non può accogliere minori in forma semiresidenziale. 19

RESIDENZIALI ETÀ EVOLUTIVA E GENITORIALITÀ Accoglienza nuclei familiari criteri per autorizzazione/accreditamento Servizio residenziale per l accoglienza temporanea di gestanti e genitori con figli per i quali non c è una situazione di grave pregiudizio, finalizzato al sostegno e sviluppo delle autonomie personali e genitoriali, al monitoraggio sul bambino e al suo sviluppo, all accompagnamento al reinserimento sociale, abitativo e lavorativo. Il percorso permette al genitore di acquisire le competenze per un adeguata cura di sè, del proprio figlio e di sviluppare una rete di riferimento nel territorio; sono inoltre previste iniziative di orientamento ed accompagnamento al lavoro e alla ricerca di una abitazione. I percorsi sono tesi a non sradicare le persone dal territorio in cui sono vissuti al fine di valorizzare le risorse presenti. Nuclei familiari con minori e donne gestanti indicativamente dal 7 mese di gravidanza in poi, che necessitano di essere sostenuti nello sviluppo delle capacità genitoriali e nella costruzione di un autonomia relazionale, lavorativa e abitativa per i quali si intravedono spazi di possibile cambiamento. Nuclei in diverse situazioni di fragilità: in uscita dalle strutture a maggior protezione che necessitano di essere accompagnati nel percorso verso l autonomia; con alcune autonomie e risorse che non sono in grado di sostenere un progetto comunitario quale quello dei servizi di accoglienza per bambino/genitore; con capacità genitoriali compromesse ma con una sufficiente autonomia e consapevolezza delle proprie difficoltà e fragilità. Educazione/accompagnamento all'autonomia Modello organizzativo Familiare Ricettività Il servizio ospita normalmente fino a 3 nuclei con figli minorenni, fino ad un numero massimo di 9 persone. Modalità di accesso e presa in carico criteri solo per accreditamento L accesso avviene su segnalazione del Servizio Sociale territoriale a seguito di un processo di valutazione che vede la partecipazione del genitore e del minore ove possibile, della rete dei soggetti formali e informali coinvolti. La valutazione si esplicita nella definizione del progetto quadro. Sulla base di quest ultimo l equipe educativa definisce, con il coinvolgimento del genitore e del minore, il PEI entro 2 mesi dall inserimento e ne condivide i contenuti con il servizio sociale professionale e gli altri soggetti coinvolti che monitorano nel tempo il progetto individualizzato. Il soggetto erogatore predispone le relazioni periodiche di verifica. Tempi di accoglienza I tempi di permanenza variano in relazione al progetto e alle potenzialità e risorse di ogni persona accolta, ma di norma non superano i 24 mesi, fatta salva la possibilità di deroga a tale termine massimo, in considerazione di specifiche esigenze e sempre sulla base di quanto previsto nel progetto personalizzato. La durata del progetto d accoglienza viene rivalutata almeno ogni 6 mesi. Disponibilità per emergenze Il servizio non può accogliere minori e giovani in situazione di emergenza personale, sociale o familiare. Accoglienza semiresidenziale Il servizio non può accogliere persone in forma semiresidenziale. 20

RESIDENZIALI ETÀ EVOLUTIVA E GENITORIALITÀ Servizio di accoglienza per genitore/bambino criteri per autorizzazione/accreditamento Servizio residenziale con presidio h24, per l accoglienza temporanea di gestanti e genitori con bambini in difficoltà nel garantirne l accudimento, la protezione e l educazione del/i figlio/i. Offre un sostegno volto a sviluppare un equilibrio tra l esercizio della responsabilità del genitore e le esigenze di cura e tutela del bambino. A tal fine effettua l osservazione delle capacità genitoriali, promuove l acquisizione di un adeguato ruolo genitoriale, sostiene il percorso di crescita dei minori e l autonomia personale degli adulti. L autonomia personale si esplicita con la necessità di garantire l attivazione e l empowerment degli adulti attraverso la ricerca e l esperienza lavorativa, la collaborazione alle attività del servizio, la corresponsabilità finanziaria. Garantisce un lavoro di rete con il territorio di appartenenza e, se possibile, con il coinvolgimento della famiglia. Nuclei formati da un genitore con figli che, per cause diverse, si trovano in difficoltà personale nel garantire l accudimento, il mantenimento e l educazione del/i figlio/i. I minori hanno un età compresa tra 0 e12 anni con la possibilità di norma di estendere anche a figli di età superiore, ma sempre minorenni. Gestanti indicativamente dal 7 mese di gravidanza in poi. Protezione sociale Modello organizzativo Comunitario Ricettività Il servizio ospita normalmente fino a 9 nuclei con figli minorenni, fino ad un numero massimo di 25 persone. Modalità di accesso e presa in carico criteri solo per accreditamento L accesso avviene su segnalazione del Servizio Sociale territoriale a seguito di un processo di valutazione che vede la partecipazione del genitore e del minore ove possibile, della rete dei soggetti formali e informali coinvolti. La valutazione si esplicita nella definizione del progetto quadro. Sulla base di quest ultimo l equipe educativa definisce, con il coinvolgimento del genitore e del minore, il PEI entro 2 mesi dall inserimento e ne condivide i contenuti con il servizio sociale professionale e gli altri soggetti coinvolti che monitorano nel tempo il progetto individualizzato. Il soggetto erogatore predispone le relazioni periodiche di verifica. Tempi di accoglienza La durata dell accoglienza non supera di norma i 18 mesi e viene definita in base ai bisogni individuati e rivalutata almeno ogni 6 mesi. Gli inserimenti in situazioni di emergenza non superano di norma i 40 giorni, l accoglienza per l osservazione delle capacità genitoriale non supera di norma i 3 mesi. Disponibilità per emergenze Il servizio può accogliere nuclei in situazione di emergenza, personale, sociale o familiare. Accoglienza semiresidenziale Il servizio può accogliere persone in forma semiresidenziale. 21

SEMIRESIDENZIALI ETÀ EVOLUTIVA E GENITORIALITÀ Centro di accoglienza per la prima infanzia criteri per autorizzazione/accreditamento Servizio che accoglie minori provenienti da famiglie che necessitano di un supporto per garantire la conciliazione tra i tempi di cura e i tempi di lavoro. Si configura come un integrazione ai servizi educativi offerti dal territorio. Vi si svolgono attività di cura/accudimento, di supporto affettivo relazionale e di socializzazione, tese a rafforzare le potenzialità individuali, il senso dell autostima, le capacità socio-relazionali e a prevenire situazioni di disagio e devianza. L attività è orientata anche al sostegno della genitorialità, sia attraverso la relazione e il confronto con il personale educativo del centro, sia attraverso una migliore conciliazione tra esigenze familiari e lavorative. Minori, di età compresa di norma, tra 0 a 8 anni: - provenienti da famiglie con problemi di conciliazione casa/lavoro; è assicurata grande flessibilità negli orari di accoglienza; - segnalati dai Servizi Sociali Territoriali, per i quali è prevista la possibilità di progetti personalizzati di sostegno al minore e alla sua famiglia. Educazione/accompagnamento all autonomia Attività - attività di accudimento e cura (svolgimento delle attività di vita quotidiana: alimentazione, movimentazione, igiene personale e cura di sé, etc.); - attività di supporto e promozione delle relazioni interpersonali e di gruppo, attività di sostegno all esercizio delle autonomie personali, attività di supporto educativo e scolastico; - attività espressive e/o creative svolte a livello individuale e/o di gruppo (es.: disegno, pittura, fotografia, danza, etc.); - organizzazione e gestione di attività di svago (escursioni, gite, soggiorni estivi, eventi comunitari, giochi, etc.); - sostegno alla genitorialità (ascolto, incontri di gruppo, informazione, sensibilizzazione, percorsi formativi, etc.). Ricettività La ricettività varia in base alle caratteristiche dell utenza accolta, alle risorse e agli spazi disponibili. Modalità di accesso e presa in carico criteri solo per accreditamento L accesso avviene su - segnalazione del Servizio Sociale territoriale condivisa con la rete dei Servizi e le figure coinvolte sul caso - accesso diretto Tempi di accoglienza La durata dell accoglienza viene definita in base ai bisogni individuati e rivalutata almeno ogni 12 mesi. 22

SEMIRESIDENZIALI ETÀ EVOLUTIVA E GENITORIALITÀ Centro socio educativo territoriale criteri per autorizzazione/accreditamento Servizio che prevede lo sviluppo di interventi di sostegno e accompagnamento e/o attività di animazione finalizzate all integrazione di minori in situazione di disagio e di svantaggio sociale con gruppi di coetanei e/o con realtà associative locali e/o con altre espressioni del tessuto sociale. Le due direzioni di intervento trovano realizzazione in un modello organizzativo che si articola secondo una struttura modulare che bilancia gli interventi di sostegno e quelli animativi sulla base delle caratteristiche dell utenza accolta e delle esigenze del territorio. Il servizio attiva percorsi di inclusione dei minori nell ambiente di vita, al fine di garantire il lavoro sul minore attraverso la definizione del progetto individualizzato, evitando la costruzione di ambiti segreganti. L attività è centrata sui minori, ma una parte delle iniziative è dedicata al rapporto con le famiglie, con le scuole e con le risorse aggregative del territorio per lo sviluppo di accordi e progetti integrati di messa in rete delle risorse esistenti. L attività del servizio mira a rafforzare le potenzialità individuali, sostenere la crescita e lo sviluppo dell identità, sostenere il minore nell impegno scolastico, supportare la famiglia nelle sue funzioni educative, contribuire al processo formativo dei ragazzi e alla costruzione di un positivo rapporto con il mondo adulto, promuovere una positiva relazione con i coetanei e la partecipazione e l integrazione nelle attività extrascolastiche e del tempo libero presenti nell ambiente di vita del bambino/adolescente. Minori di norma di età compresa tra 6 a 18 anni: - segnalati dal servizio sociale, in situazione di disagio e di svantaggio sociale; - interessati a svolgere specifiche attività e/o che cercano un luogo di socializzazione ed incontro - appartenenti a famiglie che necessitano di sostegno, affiancamento e accompagnamento nel percorso educativo Gli spazi e le attività sviluppate sono pensati ed organizzati per gruppi d età omogenea (indicativamente 6-11 anni e 12-18 anni) Educazione/accompagnamento all autonomia Attività attività di supporto e promozione delle relazioni interpersonali e di gruppo, attività di sostegno all esercizio delle autonomie personali, attività di supporto educativo e scolastico attività espressive e/o creative svolte a livello individuale e/o di gruppo (es.: disegno, fotografia, teatro, musica, etc.) attività manuali e/o pratiche che comportano la manipolazione e/o la produzione di piccoli manufatti: (lavorazione della carta, cucito, giardinaggio, cucina, etc.) attività di svago (gite, soggiorni estivi, eventi comunitari, feste, giochi, etc.), compreso l'eventuale accompagnamento; attività fisiche che comportano l'utilizzo del corpo e del movimento (es.: ginnastica, attività corporea, tecniche di rilassamento, etc.).; servizio mensa Ricettività La ricettività varia in base alle caratteristiche dell utenza accolta, alle risorse e agli spazi disponibili. Modalità di accesso e presa in carico criteri solo per accreditamento L'accesso al servizio avviene attraverso due modalità: su segnalazione del Servizio Sociale territoriale a seguito di un processo di valutazione che vede la partecipazione del genitore e del minore ove possibile, della rete dei soggetti formali e informali coinvolti. La valutazione si esplicita nella definizione del progetto quadro. Sulla base di quest ultimo l equipe educativa definisce, con il coinvolgimento del genitore e del minore, il PEI entro 2 mesi dall inserimento e ne condivide i contenuti con il servizio sociale professionale e gli altri soggetti coinvolti che monitorano nel tempo il progetto individualizzato. Il soggetto erogatore predispone le relazioni periodiche di verifica. accesso diretto Tempi di accoglienza La durata dell accoglienza viene definita in base ai bisogni individuati e rivalutata almeno ogni 12 mesi. 23