Centro Studi e Ricerche sulle Realtà Meridionali Stringere le mani, per costruire giustizia Bilancio sociale 2012
PREMESSA Nel 2012 ci hanno chiesto una mano 223 persone. Si tende la mano quando si chiede l elemosina, e sul suo palmo di solito vengono posti quei pochi spiccioli con i quali spesso si pensa di aver fatto tutto quello che si poteva. Chiedere la mano, invece, è altro. Significa che sei chiamato a dare la tua mano e a toccare e stringere quella di chi te la chiede; significa impregnarti del sudore di quella fatica, sfiorare i ruvidi calli di quei dolori, significa condividere il tremore e la fragilità di quella povertà. In poche parole dare la mano significa intrecciare un contatto, avviare una relazione, entrare in una storia e farsene carico; e significa dunque costruire un percorso di riscatto, restituire una dignità rubata e lavorare insieme alla promozione di una società più umana. Noi le mani vogliamo stringerle, non sfiorarle. È quanto abbiamo cercato di fare nel 2012 nell incrociare 149 volti della crisi e di questa economia malata incontrati negli sportelli antiusura, nel sostenere le 40 donne che ci hanno chiesto aiuto da varie parti d Italia, 13 delle quali (sette donne e sei bambini) accolte nella Casa di Elisa, nell accompagnare 22 storie di strada fatte di dipendenze e altre devastanti forme di disagio, ed infine nel restituire un briciolo di serenità e spazi di libertà e di riscatto a 12 amici diversamente abili. Le abbiamo strette quelle mani, ci siamo fatti carico di quelle storie, a volte siamo riusciti a dare qualcosa, altre volte no; e così delusi e mortificati spesso quelle stesse mani ci si sono rivoltate contro. Pazienza: l importante era non sfiorarle, perché aveva davvero ragione don Lorenzo Milani quando affermava: a che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca?
L ACCOGLIENZA DONNA E LIBERA Attività di recupero, accoglienza e reinserimento sociale delle donne vittime della tratta Nel 2012 abbiamo avuto 40 richieste di aiuto (Tab.1) provenienti da Istituzioni pubbliche, dal mondo del Sociale e da soggetti privati, riguardanti situazioni di sfruttamento sessuale e lavorativo, ma anche maltrattamenti familiari. Il nostro intervento è consistito in un servizio di consulenza, accompagnamento legale, orientamento presso strutture adeguate; in 13 casi, invece, abbiamo concretizzato la richiesta di aiuto nell accoglienza presso la Casa di Elisa (Tabb. 2-3) TAB. 1 - Richieste di aiuto anno 2012 Numero verde nazionale, Associazioni, privati, parrocchie Servizi sociali comuni, Forze dell ordine, ecc Burkina Faso 5 5 Cuba 2 2 Egitto 1 1 Italia 1 5 6 Mali 1 1 Marocco 4 2 6 Nigeria 4 5 9 Palestina 1 1 Romania 3 2 5 Sry Lanka 1 1 Tunisia 2 2 Uruguay 1 1 12 28 40 TAB. 2 - Accoglienze Casa di Elisa Donne Uomini Bambini 2003 2 2 2004 4 1 5 2005 1 1 2006 6 3 9 2007 2 1 3 2008 5 3 8 2009 8 2 10 2010 6 2 8 2011 3 3 2012 7 6 13 44 2 16 62
TAB. 3 - Paesi di provenienza Casa di Elisa 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Ucraina 1 1 Romania 1 5 7 2 4 1 1 21 Italia 1 2 1 3 7 Russia 1 1 Nigeria 1 1 9 5 9 25 Polonia 1 1 2 Bulgaria 1 1 Slovacchia 1 1 Tunisia 1 1 Macedonia 1 1 Marocco 1 1 2 5 1 9 3 8 10 8 3 13 62 LA FATTORIA BURGENTINA Fattoria agricola per il reinserimento di persone diversamente abili Dal 2004 ad oggi abbiamo accolto in tutto 19 persone, 11 uomini e 8 donne, provenienti da Brienza, Sasso di Castalda, Satriano di Lucania, Marsico Nuovo ma anche Sassano e Atena Lucana nella vicina provincia di Salerno: Le accoglienze Donne Uomini Totale 2004 5 7 12 2005 4 5 9 2006 4 6 10 2007 5 5 10 2008 5 6 11 2009 6 7 13 2010 5 7 12 2011 7 6 13 2012 6 6 12 ANTIUSURA Servizio di ascolto e di accompagnamento delle persone a rischio e/o vittime di usura Nel 2002 il Ce.St.Ri.M. dava vita alla Fondazione antiusura Interesse Uomo per far camminare con le proprie gambe e per rendere autonomo dalle altre attività dell Associazione il lavoro che già dal 1999 si svolgeva nei primi sportelli antiusura sparsi sul territorio provinciale. Nel 2012, a dimostrazione di come in questi 10 anni si sia lavorato davvero tanto e di come quest attività è andata prendendo sempre più corpo, la
Fondazione ha esteso la sua operatività sull intero territorio nazionale. Indubbiamente un motivo di orgoglio anche per il Ce.St.Ri.M. Anche quest anno i numeri, che per noi significa persone, storie, volti e nomi, costituiscono il segno inequivocabile di un forte disagio sociale ed economico ma anche di una crisi la cui fine si stenta a vedere. Richieste di aiuto nel 2012 Potenza Val d Agri/ Melfi Fuori provincia Totale Lagonegrese Antiusura 34 11 10 19 74 Credito 16 10 3 2 31 etico Fondo 11 - - - 11 emergenze 64 15 10 12 116 Altre 33 richieste TOTALE 149 Quadro generale 1999-2012 Potenza Val d Agri/ Lagonegrese Melfi Altre provenienze 1999 13 3 2 3 21 2000 11 10-1 22 2001 34 25 8 4 71 2002 33 21 9 7 70 2003 57 12 12 2 83 2004 46 14 8 8 76 2005 88 30 11 6 135 2006 114 61 34 9 218 2007 62 30 20 14 126 2008 53 28 18 8 107 2009 191 57 66 42 356 2010 91 18 22 23 154 2011 75 18 13 21 127 2012 80 25 17 27 149 948 352 240 175 1715
LA STRADA Servizio di ascolto e di accompagnamento delle persone in situazione di disagio e di varie forme di dipendenza Nel corso del 2012 abbiamo registrato un lento ma costante aumento delle persone (22) che per vari motivi si rivolgono al nostro sportello confermando le tipologie di disagio su cui ci siamo già soffermati negli anni passati. Gli interventi anche quest anno sono consistiti prevalentemente in un lavoro di orientamento di ascolto ma anche di accompagnamento di queste persone a organizzazioni, associazioni o strutture competenti per la soluzione dei loro problemi. Questo ci ha permesso di consolidare i nostri rapporti di collaborazione con l Associazione Famiglie fuori gioco, con le Caritas del territorio, con il ser.t. di Potenza, la comunità di recupero L Aquilone e l associazione Telefono Donna. 1999-2005 2006-2010 2011 2012 Tossicodipendenze e 49 23 4 5 81 sieropositivi Alcool 6 1 2 1 10 Psichici, doppia 26 11 3 7 47 diagnosi, conflitti familiari, disagio lavorativo Giustizia 5 1 1 7 Gioco 2 13 7 8 30 Minori con disagio 11 11 anche scolastico 88 59 17 22 186 LA CULTURA È un settore sul quale dobbiamo investire di più; da una costante formazione, da un attento aggiornamento e dalla capacità che abbiamo di sapere leggere i fenomeni che si evolvono e i mutamenti della società dipende la qualità del servizio. Non è sufficiente mettersi a disposizione di quanti fanno fatica ma occorre farlo con competenza e professionalità perché il nostro intervento vada davvero al cuore dei problemi. Solo così si possono davvero mettere le persone al centro. Nel 2012 abbiamo realizzato la seconda parte della II FASE del percorso di formazione Disagio, droghe, giovani destinato ad educatori, animatori di gruppi, operatori sociali, e realtà giovanili. Sui 67 iscritti al corso abbiamo registrato la partecipazione di 45 persone. Inoltre abbiamo definitivamente catalogato il patrimonio librario della Biblioteca Ciriello-Beneventano che tra saggi e riviste specialistiche risulta essere composto da 600 volumi circa.