Banking Summit 2016 Prospettive economiche, mercati finanziari e industria bancaria

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Transcript:

Banking Summit 2016 Prospettive economiche, mercati finanziari e industria bancaria Gregorio De Felice Chief economist Milano, 22 settembre 2016

Agenda 1 Crescita economica modesta e tassi di interesse bassi 2 Italia: ripresa lenta ma tengono i consumi 3 Le prospettive per il credito bancario in Italia 1

La crescita del PIL mondiale è strutturalmente più bassa PIL mondiale in US$ (variazione % a/a e media mobile di 15 anni) Fonte: Thomson Reuters-Datastream Charting 2

Gli scambi commerciali mondiali ristagnano Indice CPB di commercio mondiale (volume in US$, var.ne % a/a) Fonte: CPB, Thomson Reuters-Datastream Charting 3

L esaurirsi dei processi di delocalizzazione industriale frena gli investimenti IDE verso la Cina calati di 100mld di dollari dal 2011-13 IDE (milioni di US$) Mld di US$ 700 600 500 483 508 517 593 528 580 556 523 467 400 300 200 100 0 351 379 300 207 136 160 147 148 143 124 95 44 39 38 44 49 45 55 241 144 150 147 280 291 241 268 250 190 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 2016 China Other Ems Total EM Nota: il dato per il 2016 è una previsione IIF Fonte: IIF, Annual Capital Flow Database 4

Inflazione bassa nei paesi avanzati Variazione % media annua dei prezzi al consumo: globale, paesi avanzati e paesi emergenti Fonte: Thomson Reuters Datastream e proiezioni Intesa Sanpaolo 5

I mercati scontano tassi «giapponesi» Tasso interbancario a termine, scadenza 12 mesi, su Euro e Dollaro Giappone: tasso interbancario a 12 mesi 1,8 1,4 1,6 1,4 1,2 1,2 1,0 0,8 1,0 0,8 0,6 0,4 0,2 0,6 0,4 0,0-0,2-0,4 Current +1Y +2Y +3Y +4Y +5Y 0,2 0,0 1995 1997 1999 2001 2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015 EUR USD Fonte: Thomson Reuters 6

Un complesso mix di fattori Negativi Debolezza degli investimenti e della produttività Minore domanda di importazioni dai paesi produttori di petrolio e minori investimenti nell industria estrattiva Cina: minore crescita, prospettive incerte sulla valuta e sulla stabilità finanziaria Crescente populismo in UE Territori inesplorati: l uscita del Regno Unito dall UE Pressione sulle banche europee (regolamentazione, tassi d interesse negativi, NPLs) Positivi Condizioni monetarie accomodanti, con tassi d interesse storicamente bassi Quotazioni petrolifere contenute che supporteranno il potere d acquisto delle famiglie anche nel 2017 Politiche fiscali più espansive per compensare la minore efficacia delle politiche monetarie Assenza di pressioni inflazionistiche che possano rendere più restrittive le politiche monetarie 7

Agenda 1 Crescita economica modesta e tassi di interesse bassi 2 Italia: ripresa lenta ma tengono i consumi 3 Le prospettive per il credito bancario in Italia 8

Italia: spesa delle famiglie principale motore di ripresa Italia Contributi alla crescita t/t del PIL reale Nota: medie mobili a 2 trimestri Fonte: Thomson Reuters-Datastream Charting, Istat e elaborazioni e previsioni Intesa Sanpaolo 9

Reddito disponibile reale sostenuto da aumento occupazione e bassa inflazione 3 Reddito disponibile reale (variazione %) 2 1 0-1 0.8 1.4-2 -3-4 2000-07: 1,1% -5-6 2000 2004 2008 2012 2016 Fonte: elaborazioni e previsioni Intesa Sanpaolo su dati Istat 10

La spesa per investimenti è in ritardo. Si riprenderà? Le imprese si sono dimostrate riluttanti ad investire nel primo anno della ripresa. Le favorevoli condizioni del credito, il clima di fiducia e gli incentivi fiscali dovrebbero però agevolare una ripresa dell attività di investimento nel 2017. Investimenti in macchine e attrezzature e clima di fiducia Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat e BCE 11

Agenda 1 Crescita economica modesta e tassi di interesse bassi 2 Italia: ripresa lenta ma tengono i consumi 3 Le prospettive per il credito bancario in Italia 12

I prestiti alle imprese deludono Ancora in calo i prestiti a breve termine (-6% a/a a luglio). Rallenta la crescita del medio termine, benché ancora a due cifre (+11% a/a, +0,8% il medio/lungo complessivo). Il risultato è un andamento stagnante del complesso dei prestiti alle società non finanziarie (-0,5% a/a se corretto per le cartolarizzazioni, -2% al lordo di quest ultime). Prestiti alle società non-finanziarie per durata (var. % a/a) 12 8 4 Fino a 1 anno Oltre 1 anno Totale prestiti 0-4 -8-12 lug09 lug10 lug11 lug12 lug13 lug14 lug15 lug16 Fonte: BCE 13

nonostante condizioni creditizie favorevoli, anche per le PMI Secondo l indagine Istat sulla fiducia delle imprese manifatturiere, i giudizi sulle condizioni di accesso al credito sono stabili sui massimi. A giugno l 84,6% delle imprese del campione giudicava invariate o più favorevoli le condizioni creditizie rispetto ai tre mesi precedenti, 1 punto in più del 1 trimestre 2016. Percentuale delle imprese manifatturiere che giudicano stabili o più favorevoli le condizioni di accesso al credito rispetto a 3 mesi prima (*) 90 80 70 Piccole 60 Medie Grandi 50 Totale 40 giu12 dic12 giu13 dic13 giu14 dic14 giu15 dic15 giu16 Note (*): Scomposizione dimensionale in base al numero di dipendenti: piccole 1-49, medie 50-249 e grandi 250 Fonte: ISTAT 14

Le imprese hanno liquidità sufficiente Le aspettative sulla posizione di liquidità sono ai massimi da quando è stata avviata l indagine. In particolare per quasi un quarto delle imprese la liquidità attesa è più che sufficiente. Aspettative sulla posizione complessiva di liquidità nei tre mesi successivi all indagine (% di imprese) 100% 80% Più che sufficiente Sufficiente Insufficiente 31 28 26 25 29 27 26 21 20 20 18 19 20 16 16 15 17 13 16 60% 40% 20% 0% 13 12 11 12 13 12 13 16 16 19 20 17 19 22 22 21 18 22 24 dic 11 mar 12 giu 12 set 12 dic 12 mar 13 giu 13 set 13 dic 13 mar 14 giu 14 set 14 dic 14 mar 15 giu 15 set 15 dic 15 mar 16 giu 16 Fonte: Banca d Italia Il Sole 24 Ore 15

Conti correnti delle imprese ancora in forte aumento I conti correnti sono in crescita da quasi quattro anni, per un ammontare cumulato che sfiora gli 80 miliardi. A luglio 2016 hanno registrato un nuovo forte afflusso mensile, pari a 12,4 miliardi, con un incremento del 15,6% a/a. Conti correnti (*) (var. % annua) 21 18 15 12 9 6 3 0-3 Totale c/c -6 di cui: Società non finanziarie -9 di cui: Famiglie -12 lug12 gen13 lug13 gen14 lug14 gen15 lug15 gen16 lug16 Fonte: BCE 16

La ripresa del credito resta affidata ai prestiti alle famiglie Da metà 2015, i prestiti alle famiglie sono in crescita; a luglio 1,4% a/a. 5 Consistenze dei prestiti alle famiglie (var. % a/a) 4 3 Totale prestiti a Famiglie (*) di cui: per l'acquisto dell'abitazione (**) 2 1 0-1 -2 gen12 lug12 gen13 lug13 gen14 lug14 gen15 lug15 gen16 lug16 Nota: (*) Variazione a/a corretta per le cartolarizzazioni. (**) Variazione su dati grezzi Fonte: Banca d Italia ed elaborazioni Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo 17

Crescita dei mutui correlata alla dinamica delle compravendite di immobili residenziali Compravendite in aumento dal 2014, con un accelerazione fino al +23% a/a nel 2 trimestre 2016. Numero di compravendite di immobili residenziali e numero di mutui (*) (var % a/a, flussi trimestrali) 30 20 10 0-10 -20 29,2 22,9-30 -40 Mutui Compravendite -50 giu-11 giu-12 giu-13 giu-14 giu-15 giu-16 Nota: (*) Volumi di compravendita corretti per gli effetti del nuovo regime fiscale entrato in vigore il 1 gennaio 2014. Fonte: OMI, ISTAT ed elaborazioni Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo 18

in un contesto di tassi bassi mai visti in precedenza Tassi sui nuovi mutui ai minimi storici. Ridotto il differenziale tra tasso fisso e variabile. Tassi sui nuovi prestiti a famiglie per acquisto abitazioni (%) 6 5 4 3 2 1 A tasso variabile A tasso fisso (*) Tasso medio nuovi mutui per acquisto abitazioni 0 lug07 lug08 lug09 lug10 lug11 lug12 lug13 lug14 lug15 lug16 Nota: (*) Periodo di determinazione iniziale del tasso oltre 10 anni. Fonte: Banca d Italia 2,32 2,09 1,75 19

Non solo mutui: cresce anche il credito al consumo Anche il credito al consumo è in aumento, sulla scia della spesa per beni durevoli, a sua volta supportata dai miglioramenti nel mercato del lavoro e dalla crescita del reddito disponibile delle famiglie. Consumi di beni durevoli e credito al consumo offerto dalle banche (var. % a/a su dati nominali e flussi trimestrali) 24 20 Credito al consumo - flussi trimestrali (*) 16 12 Consumi durevoli 8 4 0-4 -8-12 -16-20 -24 giu06 giu07 giu08 giu09 giu10 giu11 giu12 giu13 giu14 giu15 giu16 Note (*): dati corretti per discontinuità a giu-2015 dovuta a operazioni straordinarie. Fonte: Banca d Italia ed elaborazioni Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo 20

Prospettive: per i prestiti alle imprese, attesa una svolta nel 2017 Previsione sui prestiti Var. % a/a 2016p Media annua 2017p Media annua Totale prestiti -0,9 0,8 - Società non-finanziarie -1,9 0,0 - Famiglie 0,9 1,8 -A breve -4,7-0,4 - A medio / lungo termine 0,7 1,1 Fonte: Banca d Italia ed elaborazioni Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo Le condizioni molto favorevoli della politica monetaria supportano la ripresa del credito. Il ritorno alla crescita del complesso dei prestiti alle società non finanziarie è atteso nella seconda metà del 2017. L andamento resterà comunque sotto tono soprattutto per fattori di domanda, tra cui la debolezza della ripresa economica, il deleveraging delle imprese e la diversificazione della finanza verso fonti di mercato. I prestiti alle famiglie beneficiano del tono disteso dell offerta, della concorrenza sui mutui e dei tassi ai minimi, mentre ci sono segnali di ripresa del mercato immobiliare. 21

Deve cambiare (dove non è già cambiato) il modello di business delle banche Il modello di banca Savings e loans era basato principalmente su attività di raccolta e impieghi e sulla trasformazione delle scadenze. Nelle attuali condizioni di mercato, la raccolta sotto forma di deposito non genera più redditività: il mark down è negativo e l attività di prestito ha una redditività compressa dal basso livello dei tassi, dal costo del capitale e dal rischio di credito. La trasformazione delle scadenze tra raccolta (a breve) e impieghi a medio lungo termine è meno redditizia a causa dell appiattimento delle curve. Molti fattori spingono perché l inflazione sia strutturalmente bassa. Dobbiamo quindi lavorare in uno scenario di low interest rates forever or at least for longer. Le banche devono cambiare il loro modello di business per ripagare il capitale in uno scenario come quello attuale. Il modello dell intermediazione tradizionale è outdated. Occorre diversificare e offrire servizi alle imprese e di gestione del risparmio. 22