Grafica Tecniche di promozione Target- il nostro bersaglio. Chi vogliamo colpire? Gruppo di consumatori (persone) che devono essere attratti dal nostro prodotto. TARGET MALE BOTH FEMALE ALL-AGES YOUNG 0-3y 4-9y 10-13y 14-17y ADULT 18-35y 36-50y 51-65y over <65
Advertising (pubblicità, reclame) è una forma audio, visiva o audiovisiva di communicazione che rivolge un messaggio aperto a tutti col fine di promuovere o vendere un prodotto, un servizio o un idea. Si possono trovare su tv, radio, siti web, mail, internet (risultati di ricerca), blog, social media, sms, quotidiani, riviste, strada, scuola, bar, campi da calcio ecc. Consumer benefit (beneficio del consumatore) è una breve affermazione con cui si esprime il beneficio che il consumatore può ottenere dall utilizzo di un prodotto e che, in genere, ne costituisce la principale motivazione d acquisto. (es: sciampo-lavarsi) Reason why (motivo per cui comprare) è l argomentazione o la prova dei fatti a sostegno della promessa fatta dal prodotto ai consumatori. (es: sciampoo antiforfora-scompare la forfora) Supporting evidence (testimonianze) è la particolare caratteristica del prodotto che avalla la credibilità del benefit o della reason why. (es: 30.000 consumatori testimoniano di non avere più la forfora) Consumer insight (nota consumatore) è una breve affermazione con cui si esprime un bisogno non soddisfatto del consumatore, o una opportunità più favorevole di consumo che i prodotti esistenti non colgono. è alla base della soluzione promessa dal prodotto. (es: dopo i report di 1.000 consumatori abbiamo migliorato la formula antiprurito) Tone of voice (tono di presentazione) esprime il tono che si vuole dare alla comunicazione. Solitamente è espressione del carattere e della personalità che si vogliono costruire per un prodotto o una marca; a seconda della natura del prodotto, delle caratteristiche del target e della strategia creativa adottata, il tono di voce può essere amichevole, rassicurante, spiritoso, ecc.
Manifesto pubblicitario è un foglio di carta stampato che si affigge in un luogo pubblico allo scopo di comunicare qualcosa o fare pubblicità. Vantaggi -Impatto visivo -Avere una sorta di monopolio (assieme al poster) per quanto riguarda la pubblicità esterna -Possibilità di essere posizionati in maniera strategica (ad esempio in prossimità di un punto vendita o comunque in aree ben precise) -Possibilità di essere visto da molte persone e per molte volte -Sforzo minimo da parte dei destinatari (che non devono, ad esempio, sintonizzarsi su una rete o acquistare un giornale come invece accade per altri media) Svantaggi -Estrema sinteticità (di solito i manifesti sono messi in luoghi di passaggio, ad esempio lungo una strada, dove i tempi a disposizione per la lettura sono minimi) -Impossibilità di essere diretti in maniera selettiva verso uno specifico destinatario (a differenza di altri media è molto più difficile prevedere chi vedrà un manifesto) -Eventuale immagine negativa del medium che può riverberarsi sulla pubblicità (talvolta la cartellonistica ambientale è stata ritenuta deturpante per il paesaggio o l'estetica urbana e distraente per chi guida un veicolo)
Brochure e dépliant sono due formati di stampa dove si trattano contenuti di pubblicazioni, a scopo pubblicitario o informativo. dépliant detto anche pieghevole è invece un unico foglio stampato e ripiegato in più parti. viene usato quando l obbiettivo è principalmente informativo. è molto più compatto ed immediato.
brochure detta anche opuscolo, è uno stampato composto da un numero limitato di pagine rilegate. essendo composto da più pagine offre spazi maggiori. viene usato per il lancio dei nuovi prodotti. da non confondere con il catalogo.
Catalogo (catalog) Elenco ordinato e sistematico di una o più serie di oggetti, con le indicazioni a essi relative, compilato per determinati fini (di ricerca, consultazione, inventario, presentazione, propaganda commerciale, ecc.)
Briefing incontro volto alla definizione degli aspetti operativi e degli obiettivi di una determinata iniziativa. Durante il briefing vengono esposti e discussi i punti fondamentali del documento di "brief". Brief documento che riassume gli obiettivi di un attività di comunicazione, assieme a tutte le informazioni ritenute necessarie per definire in termini più precisi un iniziativa (a partire dal budget, ossia la disponibilità di spesa, alle altre esigenze particolari: tempi, situazioni, ecc.). Nel caso il rapporto tra agenzia e cliente s instauri sulla base dell aggiudicazione di una gara, il brief è inserito nel capitolato di gara. Con la possibilità eventuale di trarre altre utili informazioni dai documenti distribuiti alle agenzie assieme al capitolato stesso. Non esistono modelli universalmente validi di briefing e di brief, si tratta nella pratica di operare il più efficace trasferimento di dati dal cliente all agenzia affinché questa possa lavorare per produrre le soluzioni più efficaci caso per caso.
Può tuttavia accadere che in alcuni casi la commessa sia una produzione interna all agenzia e che quindi non vi sia un cliente dal quale ricevere il brief. In tali casi, il responsabile della commessa (capo progetto) interloquirà con il board e con il direttore della comunicazione e dalla riunione scaturirà un brief. A titolo indicativo, riportiamo di seguito gli elementi più frequenti presenti nella documentazione di brief. Elementi di brief: Obiettivo della comunicazione Quale comportamento vogliamo ottenere dal nostro pubblico. Qual e la percezione desiderata dell azienda o del prodotto. Advertising problem Qual e il problema che ha il prodotto/servizio verso il consumatore. Promessa Quale beneficio promettiamo, qual e l argomentazione di vendita, quale problema risolve / quale necessità soddisfa il prodotto-servizio pubblicizzato al target. Nel caso si tratti di beneficio/argomentazione disponile in esclusiva si parla di USP (unique selling proposition) Reason Why o Supporting evidence Rende concreta la promessa. Tono Quale feeling deve avere la campagna istituzionale con il target (ironico, trasgressivo ecc.). Target primario e secondario A chi facciamo la promessa. Competition Paragone con la concorrenza (che promessa fa, che ragioni e supporto usa ecc.) Mandatories e limitazioni Ad es., non toccare degli specifici argomenti. Media I supporti di comunicazione prescelti, la programmazione, la frequenza, i soggetti ecc. Si tratta di un indicazione eventuale, per la quale sarà competenza dell agenzia quella di suggerire la strategia migliore. Strumenti Quali sono gli strumenti di comunicazione da utilizzare: adv, evento, ufficio stampa, RP (singolarmente oppure in mix) L account (o il capo progetto) elabora il brief per trasmetterlo a sua volta al direttore della comunicazione (o strategic planner). Il direttore della comunicazione svolge un primo debrief (intepretazione del brief) e, insieme all account, coinvolge le professionalità necessarie a seconda del tipo di lavoro: per la pubblicità (annuncio stampa, manifesto/locandina, spot tv, spot radio ecc.) coinvolge la coppia art director e copywriter; per l organizzazione di eventi, relazioni pubbliche e uffici stampa coinvolge i relativi responsabili. In caso di lavori complessi e articolati, la riunione si estende a tutte le figure necessarie.
segno oggetto che si possa ricondurre a un significato. si può dire che è costituito da: un significato(un concetto reale es: mela della apple) e un significante(un concetto astratto azienda macintosh) referente (mela frutto). la disciplina che studia i segni e il loro significato si chiama semiotica. Il logo è l abbreviazione del termine logotipo (dal greco logos-parola e typo-lettera) è appunto il segno grafico, un marchio scritto pronunciabile. (es: logo cocacola) Ogni logotipo, possiede un lettering specifico, cioè un carattere tipografico (font), progettato per essere riconoscibile e distinguibile da qualsiasi altro logo. In pratica è la parte leggibile e pronunciabile di un marchio. il pittogramma detto anche isotipo è la parte simbolica di un marchio, l emblema non leggibile che rimanda all impresa. Il pittogramma riproduce graficamente l oggetto rappresentato, e può essere costituito da segni astratti, che non hanno alcun richiamo alla realtà (diagramma) o iconografici, che rimandano ad oggetti, aspetti o azioni reali.
marchio= pittogramma + logo è invece costituito esclusivamente da una rappresentazione grafica che ha lo scopo di identificare un azienda o un prodotto ma soprattutto, fornire informazioni sull origine, l identità, le caratteristiche e la qualità dell oggetto a cui è abbinato, permettendo ai consumatori di identificare quel prodotto specifico rispetto ad altri simili presenti sul mercato. Il marchio, allora, è il simbolo di quest idea che va poi a creare il brand o marca. è composto da quattro elementi fondamentali: Il nome, il logotìpo, i colori e il simbolo (la corona per Rolex, i quattro cerchi Audi), a cui può essere associato anche un pay-off ossia una frase che riassume l universo di riferimento della marca, ne sintetizza il posizionamento, definendone la filosofia. pay off è una Frase di chiusura. ha il compito di riassumere in una frase assai semplice l essenza dell azienda. (es: just do it nike-)
brand è un nome, termine, segno, simbolo, o disegno, o una combinazione di questi che mira a identificare i beni o i servizi di un venditore e a differenziarli dai concorrenti marca è la somma di tutte le esperienze, impressioni e conoscenze che una persona ha del tuo prodotto, servizio o azienda e che gli permetteranno eventualmente di identificarsi e legarsi ad essa.
isologo è costituito dal testo e dal simbolo. non si possono separare(se si separano non esiste più l isologo es: motor cycles harley davidson). packshot (pack-prodotto shot-foto= foto del prodotto) Presentazione visiva di un prodotto in un messaggio pubblicitario
testimonial il personaggio pubblico chiamato a reclamizzare un prodotto e garantire la qualità. Di cartone o in carne e ossa, celebre o sconosciuto, il testimonial, nel panorama pubblicitario odierno, diviene il vero protagonista.