MARIA MORGANTI un archivio del tempo Colore grigiastro della melma che si è formata negli anni sul fondo del mio sgocciolapennelli
Generare / Sedimentare / Condensare / Raccogliere Il contatto del corpo con lo spazio lascia traccia di sé attraverso il colore. La pittura si costituisce e forma la sua impronta nello spazio. Il mio lavoro ha in sé l esperienza del colore, il colore inteso come entità fisica, come traccia della vita. Nell opera è l esistenza che lascia segno del suo passaggio attraverso la materia-colore. La forma è l esito del seguire la pratica, il processo è più importante della forma. Nel mio studio la materia-colore formata si stratifica, si accumula, si organizza e si archivia in contenitori, come se io fossi uno strumento di registrazione del tempo. La continuità, la persistenza della pittura è il sentimento con il quale affronto il mio gesto. Come se lo stendere materia su una superficie, il suo sedimentare, non fosse altro che aggiungere un atto ad altri atti che sono stati già compiuti o che stanno per compiersi. Parte integrante del mio lavoro è anche prendere le distanze dal rapporto diretto con la materia, pensando, comprendendo, nominando, scrivendo, verbalizzando ed infine archiviando ciò che si è costituito di fronte ai miei occhi.
Generare Interno della tazza dove si forma e si trasforma quotidianamente il colore.
Il luogo dove si forma il colore è uno solo: la Ciotola. Ogni giorno in studio mi dirigo verso di lei e aggiungo un colore. Non uso mai un colore puro, parto sempre da ciò che trovo lì dentro sporcandolo con qualcos altro. Quotidianamente il colore si rinnova, la materia si trasforma, si consuma e non si accumula. La ciotola non si svuota mai, rimane sempre viva e bagnata. E come tenere in vita una pianta. La ciotola è una sola, le tele sono tante.
Sedimentare Sedimentazione 2010 #4 Venezia, 2010 Olio su tela 18 x 16 cm
Uno strato sopra l altro. Il gesto è sempre quello: spalmare una materia fluida su una superficie bidimensionale, fino a coprirla quasi del tutto, ma mai totalmente. Il processo si dichiara: in alto rimane un bordo che racconta il passaggio di tutti i colori che hanno portato a quel ultimo strato. Ogni singolo strato, ogni singolo colore è già un quadro, ma si procede comunque a sedimentare ed ogni tanto ci si ferma su di un colore. La scelta di interrompere proprio lì è relativa. Si tratta di un colore particolare, ma potenzialmente potrebbe essere un altro. Lo si lascia esistere lasciandogli quasi tutto lo spazio. Si prende congedo, ci si stacca, ci si sofferma, come una sospensione e si passa ad altro. Ciascuna Sedimentazione è come se fosse il frammento di un quadro che si sviluppa nel tempo e che si dipinge all infinito.
Condensare Quadro infinito Venezia, 2006 ( ) Olio su tela 50 x 40 cm
Dal 2006 tutti i giorni lo stesso colore viene depositato anche sopra il Quadro infinito. Ogni colore precedente viene cancellato dallo strato successivo. Il colore è una materia con una certa consistenza. Tanti micro strati di pittura stesi su una superficie bidimensionale vanno a formare un oggetto tridimensionale. Il quadro s ispessisce e si allarga con il tempo. Una sostanza che si accumula che prende spazio, che pesa, che ingombra. Tanti colori, tanti strati nel tempo vanno a costituire nell insieme un unico corpo, un unica materia-colore.
Raccogliere Portadiari Venezia, 2005 ( ) Struttura di metallo 270 x 100 x 45 cm contenente 180 Diari
Si raccolgono colori. Si colleziona il tempo. Si registra il vissuto. Un colore dopo l altro, un giorno dopo l altro. Il colore che si forma quotidianamente viene trattenuto nei Diari. Diari fatti di colori anziché di parole. Una volta finiti vengono riposti nell Portadiari. Questo oggetto diventa come una specie di raccoglitore, misuratore, archiviatore del tempo che contiene i Diari dipinti fino ad oggi e quelli che mi rimangono da dipingere. Ho immaginato il tempo che mi resta da vivere e ho accumulato una quantità di legno che corrisponde a quel tempo. All inizio la parte dipinta era piccola e quella intonsa grande. Negli anni gradualmente questo oggetto si impregnerà di colore. E come se avessi costruito uno spazio che andrò a riempire con la mia vita. Il senso non è quello della morte, della fine, della chiusura, ma quello di uno spazio fisico e temporale dove lasciare scorrere il normale flusso delle cose attraverso il colore.