Rassegna Stampa 8 Convegno Garanzie e Tutele Sociali Piccole e medie imprese: indurre la crescita per rilanciare il sistema Paese 18 novembre 2011 Cristina Castellani Progetti di Comunicazione Integrata Via Telesio, 17 20145 Milano Tel. e fax 02/97382610 ccastellani@cristinacastellani.eu
COMUNICATO STAMPA 8 Convegno delle Garanzie e delle Tutele Sociali Pmi per il rilancio del sistema Paese dai Commercialisti di Milano le proposte per la crescita Milano, 18 novembre 2011 L 8^ edizione del Convegno nazionale delle Garanzie e delle Tutele Sociali dell'ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano, "Piccole e medie imprese: indurre la crescita per rilanciare il sistema Paese", che si è tenuta oggi alla Bocconi, ha affrontato il tema dello sviluppo delle Pmi come questione nodale del rilancio economico. La crescita dell economia è ormai un emergenza nazionale ed è richiesta a gran voce da tutte le componenti civili, sociali ed economiche. In questo processo la piccola e media impresa assume un ruolo chiave, e sono quindi di importanza vitale le strategie per favorirne la crescita. Il convegno di oggi si è concentrato su semplificazioni, fisco, finanziamenti, organizzazione, internazionalizzazione, passaggio generazionale e rendicontazione finanziaria; per ciascun tema sono state presentate analisi e proposte. In apertura dei lavori Alessandro Solidoro, presidente dell'ordine di Milano, ha dichiarato che il convegno di oggi sottolinea la volontà dei Commercialisti di mettere a disposizione la propria centralità nei rapporti con l imprenditore medio piccolo al fine di promuoverne direttamente lo sviluppo, accompagnandolo nei processi di crescita e nel farsi portavoce delle esigenze tecniche e normative che il legislatore può accogliere. E ha evidenziato tre necessità per la crescita: una comunicazione finanziaria più standardizzata, più intelligibile, più coerente con le strutture patrimoniali delle società, più adatta alle esigenze degli stakeholder; una maggiore apertura ai mercati internazionali e una maggiore attenzione ai temi della managerialità e alle capacità di anticipare i problemi non ultimi quelli del passaggio generazionale - invece che subirli quando ormai sono ineludibili. Su semplificazioni e fisco Francesco Tundo, docente all Università di Bologna, ha analizzato le principali questioni che investono le Pmi in materia tributaria e ha evidenziato come queste rendano necessaria una semplificazione fiscale; operazione che, secondo Marino Gabellini di Rete Imprese Italia, passa attraverso la riduzione del livello di pressione fiscale complessiva gravante sulle imprese, oggi di poco inferiore al 44%, e una contemporanea forte semplificazione dell intero quadro normativo che regola l attività delle imprese. E ancora, Per quanto attiene agli aspetti amministrativi un passo importante è rappresentato dalla normativa relativa allo Statuto delle imprese, divenuta Legge pochi giorni or sono, con disposizioni di sicuro interesse per le Pmi.
Piermauro Carabellese, presidente Commissione Fiscalità Internazionale di ODCEC Milano, ha quindi presentato le proposte dell Ordine: una norma di Legge sulla durata massima delle verifiche fiscali; una seconda norma tesa a regolamentare i fenomeni elusivi basati sull abuso di diritto; un intervento interpretativo che permetta ai contribuenti non motivati da finalità evasive, di utilizzare fornitori residenti nei paesi black list per normali finalità di business senza essere vessati da alcuna prova diabolica In tema di struttura finanziaria e finanziamenti Gabriele Cappellini, AD di Fondo Italiano di investimento per le Pmi, ha illustrato come il Fondo supporti la crescita e l internazionalizzazione delle imprese italiane di piccole e medie dimensioni, fornendo un concreto contributo non solo in termini finanziari, ma anche strategici, organizzativi e di network, sottolineando come nei primi 12 mesi di attività il Fondo abbia effettuato 9 investimenti diretti in imprese e 6 investimenti indiretti in fondi, gestendo un patrimonio pari a 1,2 miliardi di euro. Carlo Arlotta, presidente della Commissione Finanza e controllo di Gestione ODCEC Milano, ha completato l analisi del tema esponendo proposte volte, tra l altro, a promuovere l attestazione da parte di un professionista dello stato di salute finanziaria e dei reporting infrannuali delle Pmi. In tema di internazionalizzazione secondo Bruno Ermolli, presidente di Promos, l export è fattore concreto di crescita e unico campo in cui l Italia negli ultimi anni performa in maniera positiva. Nel 2010 il nostro export, nonostante la crisi, ha segnato un +15% e le prestazioni del 2011 promettono altrettanto bene (+14%). Per Paolo Preti, docente all Università Bocconi, nell internazionalizzazione le armi vincenti sono la vocazione imprenditoriale, la proprietà familiare e l attività prevalentemente manifatturiera. Queste caratteristiche, integrate tra di loro, costituiscono un unicum nel panorama economico internazionale. Del resto, come sottolinea Marco Reboa della Commissione Governance società quotate dell Ordine di Milano, l internazionalizzazione non si configura più come una mera facoltà per le imprese, ma diviene un imperativo la cui inosservanza rischierebbe di metterne a rischio la stessa sopravvivenza. Approfondendo l aspetto della rendicontazione finanziaria, Angelo Provasoli, rettore emerito Università Bocconi, sostiene che la rivalutazione dei contenuti e della funzione della rendicontazione delle Pmi deve essere perseguita riconoscendo l opportunità di riordinare le attuali impostazioni e al contempo una modellazione ordinata che si basi sugli interessi che in esse confluiscono. Franco Dalla Sega, docente all Università Cattolica, ha condotto una ricerca su un campione di oltre 90 bilanci di Pmi, che ha evidenziato l esigenza che il sistema bancario disponga di maggiori informazioni, tenendo anche conto che l accordo di Basilea sulla vigilanza bancaria lega in modo più immediato l apprezzamento del merito creditizio ai dati economici finanziari. Giulio Tedeschi, ODCEC Milano, ha quindi presentato le proposte sul tema, partendo dal presupposto che accanto ai benefici che possono essere alla base di un incremento nella trasparenza informativa, vi è l esigenza di una semplificazione dei processi amministrativi che consenta anche una riduzione degli oneri amministrativi, anche rispetto alla odierna esperienza. Paolo Morosetti di AIdAf intervenendo in tema di passaggio generazionale ha sottolineato come esso sia occasione di rinnovamento e arricchimento non solo dal punto di vista patrimoniale ma anche dal punto di vista valoriale (capitale relazionale e umano) Antonio Ortolani, presidente della Commissione Banche ODCEC, ha avanzato tre proposte sul tema: aiuto alla capitalizzazione, incentivi alla formazione e management, e un iniziativa di passaggio generazionale/aggregazione. Ortolani infatti nell esaminare le criticità connesse con
la sottocapitalizzazione delle PMI italiane, ha evidenziato in particolare la necessità di aiutare e sviluppare il processo di crescita delle strutture, del management e della cultura d impresa, anche al fine di agevolare processi di aggregazione e ricambi generazionali. Sono state presentate ipotesi operative con proposte di possibili interventi di natura finanziaria e fiscale. Cristina Castellani Comunicazione e Ufficio Stampa Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano 02 97382610 335 6277132 ccastellani@cristinacastellani.eu