WORKSHOP W10 Progetto VECTOR (Rimini, 10-11 settembre 2007)



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WORKSHOP W10 Progetto VECTOR (Rimini, 10-11 settembre 2007) Geological and geomorphological late Quaternary evolution of the Sele plain (southern Italy): preliminary reports from VECTOR Project Aucelli P.P.C., Pappone G., Alberico I. *, Amat o V., Cesarano M. Dipartimento STAT Università del Molise *CIRAM, Napoli

LINEA 2 VULCOST Le Aree di Studio Attività 1 Subattività 1.1-1.2 Analisi delle aree contribuenti Caratterizzazione geologica a scala di bacino Caratterizzazione geomorfologica a scala di bacino Analisi del sistema costiero Caratterizzazione geologico e gemorfologica delle aree costiere Piana del Fiume Sele Piana del Fiume Bussento

Piana del F. Sele The Sele Plain comes from the aggradation of a Plio-Quaternary depression located along the rifted inner margin of the southern Apennine Chain. It is about 400 kmq wide and owes a triangular plan outline, which is defined seawards by a straight sand coast stretching between the town of Salerno and Agropoli. The plain is closed landwards from Lattari and Picentini Mts. to the N and NW; and Alburni, Soprano-Sottano and Cilento Mts. to the SE. P. Sorrentina M Picentini Golfo di Salerno Piana del F. Sele M. Alburno V. di Diano M.ti del Cilento

Sezione geologica schematica dai Monti Picentini (NE) alla costa tirrenica (SW); da Brancaccio et al. (1987) modificata. Il substrato pre-quaternario è mostrato in modo indifferenziato. Vi si evidenziano i fagliamenti ad alto angolo pre e post-conglomerati di Eboli, a rigetto pluriettometrico, nonchè quelli -di minore entità- occorsi durante il Pleistocene medio. Nell inserto in alto ( a cura di A. Cinque e C. Caiazzo): 1) substrato pre-quaternario; 2) settore ove sopravvivono lembi dei Conglomerati di Eboli, basculati e sollevati fino a quota 400 m; 3a) area di accomodazione dei terreni medio-pleistocenici; 3b) margine di detta area delineato da faglie dirette e transtensive di forte rigetto; 3c) margine di detta area con onlap intravallivi da subsidenza e faglie minori; 4) direzione di probabile basculamento sin-sedimentario durante parte del Pleistocene medio.

La carta geologica della pianura costiera del fiume Sele nel tratto compreso dal T.Tusciano al T. Solofrone

Particolare della falesia Versiliana intagliata nei Travertini Area archeologica di PAESTUM zona di Porta Marina

Sezione trasversale alla costa mostrante i rapporti tra le unità Bp, GML e SLG, nonché l articolazione interna di quest ultima. Oltre che su affioramenti, la sezione si basa su log di sondaggi pregressi inediti, sui dati di sottosuolo di Barra et al. (1898, 1999) e su estrapolazione dei sondaggi Carg CFS 1, 9 e 10. Sono tentativamente attribuiti all unità MQS dei depositi fluviali riconducibili al periodo regressivo dell Ultimo Glaciale.

Rizzi Zannone, 1808 Carta del 1954

Carta del 1984-87 Ortofoto del 2004

Tendenze della linea di costa negli ultimi secoli 1. Tra 1200 e 1300 progradazione linea di costa con ritmi di 0,3 m/anno circa grazie all accrescimento del cordone di Sterpina (allontanamento dalla costa di circa 200 m delle Torri Costiere) 2. Tra 1809 e 1908 progradazione linea di costa in prossimità della foce del F. Sele (Cocco & De Magistris 1988 e Cocco & Iuliano 1999) 3. Tra 1908 e 1954 ancora progradazione ma meno marcata 4. Tra 1954 e 1988 erosione della cuspide di foce che diventa rettilinea (si stima in Iuliano 2001 che il deficit sedimentario dovuto alla presenza della traversa di Persano sia di circa 765.000 mc/a) 5. Tra il 1985/87 ed il 1998 si osserva un ulteriore arretramento in i alcuni settori con valori massimi pari a circa 40 m (vedi poster Linea 2)

Il Bacino Idrografico del Fiume Sele Superficie del bacino 3314 kmq Piovosità media 1309 mm/a con circa 98 giorni piovosi, che si concentrano nel periodo autunnale e invernale. Dalla analisi delle serie storiche si osserva una riduzione degli afflussi annui pari a 2,4 mm/a F. Tusciano Piana del F. Sele M Picentini M. Alburno V. di Diano Densità di drenaggio media 2,5 Km/Kmq con una variabilità da 2 a 5 Km/Kmq M.ti del Cilento Stazione idrometrica di Albanella: Portata media 69,3 mc/s Portata massima 2890 mc/s

Il Bacino Idrografico del Fiume Sele Curva Ipsografica Quota (m) 2000 1800 1600 1400 1200 1000 800 600 400 200 0 0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 4000 Area(Km 2 ) Distribuzione percentuale della pendenza dei versanti 30-40 >40 20-30 0-10 10-20

Carta geolitologica del bacino del Fiume Sele C C F A F F at at A a F C C F C

Aree di maggior concentrazione dei fenomeni franosi

Il tratto terminale del F. Sele F. Tanagro F. Calore F. SELE Traversa di Persano M. Alburni

La traversa di Persano, realizzata nel 1934, sottende un bacino di 2.200 kmq che corrisponde a circa il 67% dell intero bacino. Il lago che contiene circa 2 milioni di mc di acqua, è gia da molti anni in forte fase di interrimento.

In Iuliano S. 2001 si stima che il trasporto torbido unitario annuo del fiume Sele (applicando metodologie di Analisi Geomorfica Quantiativa) è pari a 308 t/kmq/anno. Moltiplicando tale valore per la Superficie dell intero bacino (3314( kmq) si ricava il valore totale del trasporto detritico in sospensione che è 1.020.000 t/a. Se si considera che mediamente per questi fiumi il carico in sospensione corrisponde a circa 80% del carico totale si può prevedere che alla foce dovrebbero giungere circa 1.275.000 t/a. In realtà gran parte di esso viene trattenuto o sottratto dalle numerose opere antropiche realizzate nell ultimo secolo e principalmente la traversa di Persano e la diga di Muro Lucano.

The Sele Plain comes from the aggradation of a Plio-Quaternary depression located along the rifted inner margin of the souther Apennine Chain. It is about 400 kmq wide and owes a triangular plan outline, which is defined seawards by a straight sand coast stretching between the town of Salerno and Agropoli. The plain is closed landwards from Lattari and Picentini Mts. to the N and NW; and Alburni, Soprano-Sottano and Cilento Mts. to the SE. The boundaries of the plain are defined by NW-SE and NE-SW trending scarps, active during Early and Middle Pleistocene. The most internal portion of this gulf was gained definitively by continental condition thanks to the huge phases of clastic sedimentary aggradation (up to 2000 metres of clastic deposits part of which are related to Eboli Conglomerates ), which accompanied the Quaternary subsidence events. Further seawards, there is the strip of plain that formed during the Last Interglacial (Tyrrhenian stage, OIS 5). It forms terraces between about 25 and 15 m a.s.l. and shows three orders of beach-dune ridges that interfinger at their back with lagoonal and fluviopalustrine deposits. The present elevation of the Tyrrhenian complex proves that the plain has moderately been uplifted since the last interglacial. Only the youngest and most external of the Tyrrhenian coastal ridges still has a good morphological evidence (Gromola-Arenosola ridges). Between the Tyrrhenian ridge and the present shoreline, a last strip of plain occurs, which is not more than 5 m a.s.l. elevated. This strip was accreted during the Holocene. It include a composite sandy ridges which is partly exposed along the present coast and disappears inland under a muddy, substantially flat depression. The stratigraphic, paleoenvironmental and chronological known data allow to interpret the present setting of Sele plain s outer strip as the result of a barrier-laggon system that migrated alternatively landward and seaward during the Holocene. After being exposed to subaerial condition during the last glacial regression, the study area gradually entered brackish water condition at the beginning of the Holocene. The inversion of tendency, from retrogradational to progradational, most probably can be ascribed to a decline of the rate of sea level rise under the threshold of balance with the progradation due to fluvial sedimentation. The progradation was interrupted by at least three minor trasgressive phases occurred between 8.4 e 2.0 ky BP, with formation of sandy coastal ridges, knows as Laura and Sterpina (I and II). In this time the lagoon was largely gained by palustrine condition which persisted partially until very recent times. The preliminary study of this last one part of the plain have allowed to identify some areas where the vulnerability seems to be great. These are mainly located in the back part of the most recent and external coastal ridges. Actually this areas are elevated only few metres a.s.l (from 0 to 4-5 m a.s.l.). Furthermore, this coastal part has been interested from ponds and marshes until to the drainages operated in Borboun Epoch and during the first half of the 1900. A dense series of drain-channels, connected through collectors to water scooping machine, allows the actual agrarian use of this depressed territory. The beach, that margins it seaward, fixed by a pinewood planted in the years 1930, is not much wide and relatively steep, because of the tendency to the withdrawal of the last decades; tendency that has produced berms that attacks the coastal ridge deposits. This tendency is more marked, because along the principal rivers of the plain (Sele, Tusciano, Picentino) are present anthropic riverside and because of the presence of the river dam on the Sele.

WORKSHOP W10 Progetto VECTOR (Rimini, 10-11 settembre 2007) Geological and geomorphological late Quaternary evolution of the Sele plain (southern Italy): preliminary reports from VECTOR Project (VULCOST thematic line) Grazie per la cortese attenzione Aucelli P.P.C., Pappone G., Alberico I. *, Amato V., Cesarano M. Dipartimento STAT Università del Molise *CIRAM, Napoli