nota M. 22/11/2013 dall art.45 del DPR 31/08/1999 n 394 C.M. n

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PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI A.S. 2017/2018

Introduzione La presenza degli alunni di lingua straniera nella nostra scuola è aumentata nel corso degli anni ed ha portato la comunità scolastica a riflettere sulle procedure, sulle modalità e sugli interventi di inserimento degli allievi neo arrivati (nota M. 22/11/2013). Il Protocollo di Accoglienza intende presentare procedure approvate dal Collegio e da far condividere ai Docenti, per promuovere l integrazione degli studenti stranieri, alunni con cittadinanza non italiana, alunni con ambienti familiari non italiani, studenti figli di coppie miste e alunni arrivati per adozioni internazionali, al fine di rispondere ai loro bisogni formativi e rafforzare le attività di sostegno linguistico e culturale. Il Piano d accoglienza è un documento che contiene principi, criteri ed indicazioni relative alle diverse fasi dell accoglienza, delle attività di facilitazione e di apprendimento della lingua italiana come L2, secondo quanto indicato dall art.45 del DPR 31/08/1999 n 394 e delle Linee Guida del MIUR sull integrazione degli alunni stranieri (C.M. n.24-1.3.2006). E uno strumento dell Istituzione Scolastica da rivedere ed integrare secondo le esigenze della stessa.

1.Finalità Mediante le indicazioni e i criteri contenuti nel Piano d Accoglienza il nostro Istituto si propone di: definire buone pratiche condivise tra le diverse componenti dell Istituto, in tema di accoglienza degli alunni di lingua straniera, collegandosi con altre scuole e con il territorio; facilitare l ingresso e l inserimento a scuola degli alunni stranieri e sostenerli nell adattamento al nuovo ambiente scolastico e sociale; favorire con varie iniziative il clima di accoglienza nella classe e a scuola; individuare e condividere le attività necessarie a promuovere un miglioramento della conoscenza della lingua italiana, lingua della comunicazione e dello studio, allo scopo di favorire l inclusione e il benessere degli studenti. promuovere le relazioni e la comunicazione con le famiglie; sviluppare l educazione interculturale dentro e fuori della scuola.

2.Contenuti Pratiche amministrative e burocratiche (iscrizione). Iniziative comunicative e relazionali (fase della prima conoscenza). Azioni educativo didattiche (proposta di assegnazione della classe, accoglienza, apprendimento della lingua) Rapporti sociali ( incontri e collaborazioni con gli Enti sociali) Iniziative e progetti relativi all'apprendimento - insegnamento della lingua italiana L2 e dei contenuti curriculari rivolti ad alunni stranieri

3. Accoglienza I compiti sono di natura consultiva e progettuale: accogliere gli alunni neo arrivati; raccogliere informazioni che consentano di decidere la classe di inserimento; proporre l assegnazione della classe; fornire i dati raccolti al Consiglio di Classe (al coordinatore); predisporre i test d ingresso; promuovere l attuazione di laboratori linguistici tenendo conto dei livelli di competenza degli alunni e individuando risorse interne o esterne; presentare nuove proposte editoriali per l adozione dei libri di testo, in particolare per quanto riguarda la lingua italiana per gli alunni non alfabetizzati.

4.Accoglienza 4.1.Iscrizione L iscrizione rappresenta il primo passo di un percorso d accoglienza dell alunno straniero e della sua famiglia. Per questo, secondo quanto formulato nel Protocollo di Accoglienza, il personale della Segreteria Didattica, al fine di affinare progressivamente abilità comunicative e relazionali, aiuterà l interazione con i nuovi utenti, fornirà loro documenti e informazioni (avvisi, moduli, note informative sulla scuola ecc. ) scritte nelle lingue d origine (possibilmente) per facilitare la loro comprensione della nuova realtà scolastica. Va previsto l intervento di mediatori linguistici nei casi di necessità. Importante al momento dell iscrizione l incontro con la famiglia. Gli uffici di segreteria hanno quindi il compito di: iscrivere i minori; raccogliere la documentazione relativa alla precedente scolarità, se esistente, e le informazioni necessarie come previsto dal modulo predisposto dalla scuola (Allegato: scheda conoscitiva alunni stranieri); acquisire l opzione di avvalersi o no dell insegnamento di religione; fornire ai genitori materiale, possibilmente bilingue, per una prima informazione sul sistema scolastico italiano e sull Istituto in particolare; Il Dirigente Scolastico, in collaborazione con la segreteria : accoglie le famiglie degli alunni neoarrivati; raccoglie una serie di informazioni che consentono di decidere la classe di inserimento; individua la classe di assegnazione; fornisce informazioni al Coordinatore di Classe, necessari alla eventuale stesura del Piano Didattico Personalizzato ( BES), secondo la Normativa del 27 dicembre 2012 e Le linee guida per l accoglienza e l integrazione degli alunni stranieri del febbraio 2014.

4.2.Prima conoscenza La fase della prima conoscenza ha lo scopo di raccogliere una serie di informazioni di merito sull alunno che consentano di adottare decisioni adeguate, sia sulla classe in cui deve essere inserito, sia sui percorsi di facilitazione che dovrebbero essere attivati. Nei giorni successivi all iscrizione: si organizzerà un incontro con i genitori(se possibile con la presenza di un mediatore) sarà somministrato all alunno un test di ingresso che valuterà il livello di conoscenza dell Italiano L2 Si compilerà la scheda di rilevazione del livello di conoscenza dell Italiano L2 La Formazione Classi valuta tutte le informazioni utili e prende in considerazione i seguenti elementi: complessità delle classi ( presenza di alunni BES, alunni con disabilità, dinamiche della classe); presenza nella classe di alunni stranieri provenienti dallo stesso Paese; numero totale di alunni stranieri nella classe; in seguito propone la classe e la sezione.

Indicazioni ai Consigli di Classe L inserimento dell alunno può essere promosso attraverso attività di piccolo gruppo, il cooperative -learning. Nelle prime fasi dell inserimento i docenti rilevano i bisogni formativi e costruire un percorso personalizzato. Possono essere previste attività di sostegno linguistico all interno della classe. Deve essere favorita la partecipazione ai laboratori di italiano L2 in orario. Dovrebbero essere individuati e preparati materiali per la facilita zione linguistica delle discipline per agevolare lo studio delle stesse Devono essere individuati, per l alunno gli obiettivi essenziali per ciascuna disciplina, per favorire il successo scolastico, sostenere e motivare la prosecuzione degli studi, prevedendo la possibilità di corsi di recupero.

C.M. n.301 del 08/09/1989. C.M. n.205 del 26/07/1990. D.P.R. n.394 del 31/08/1999 art.45. Riferimenti MIUR, Linee guida per l accoglienza e l integrazione degli alunni stranieri, Circ. min. n.24 del 01/03/2006. D.P.R. N. 122/2009. nota MIUR prot. 2563 del 22.11.2013 Strumenti di intervento per alunni con Bisogni educativi speciali. A.S. 2013/2014. Chiarimenti che specifica alcuni aspetti dei precedenti documenti ministeriali (Direttiva del 27.12.2012; C.M. n. 8 del 6.3.2013 Indicazioni operative). O.M n. 37 del 19/05/2014 art. 7, art.18. Linea guida per l accoglienza e l integrazione di alunni stranieri febbraio 2014 Legge 107 2015 Decreto legislativo n. 66 2017 Decreto legislativo. 62 2107 Centro COME Milano CESTIM on-line ( sito di documentazione sui fenomeni migratori) www.irre.toscana.it : metodo TPR ( Total Physical Response) ripreso da Arcangela Mastromarco ( ideato da James Asher)