DEGLI ALUNNI STRANIERI

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1 Istituto Comprensivo Statale R. Guarini Piazza Manzoni Mirabella Eclano (AV) C.F C.M. AVIC87000C 0825/ fax 0825/ avic87000c@istruzione.it pec: avic87000c@pec.istruzione.it - Sito Web: PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI Anno Scolastico 2016/2017 1

2 Sommario Finalità del Protocollo di Accoglienza... 3 Il Gruppo GLI... 5 Prassi da seguire nel percorso di accoglienza... 6 L'iscrizione... 6 Assegnazione alla classe... 6 Prima conoscenza da parte dei docenti della classe... 7 L'inserimento nella classe

3 Finalità del Protocollo di Accoglienza Questo documento è una guida d informazione riguardante l accoglienza e l inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali all interno della nostra scuola con particolare riferimento agli alunni stranieri il cui fine è: offrire una più organica definizione dell'accoglienza a misura di ogni bambino straniero; costruire uno strumento che garantisca a tutti i bambini che si iscrivono nelle nostre scuole la presenza di un ambiente accogliente, per un inserimento graduale, frutto di un percorso "progettuale" condiviso. Il Protocollo d'accoglienza è un documento approvato dal Collegio dei Docenti che predispone e organizza tutte quelle procedure di natura amministrativa, educativa, didattica, sociale e culturale che il nostro I.C. intende mettere in atto al momento dell'iscrizione di alunni stranieri. La sua adozione, da parte del Collegio dei Docenti, consente di realizzare le indicazioni contenute nelle seguenti normative: DPR 31/08/99 n. 394 art. 45 "Iscrizione scolastica" Direttiva Ministeriale 27/12/2012 C.M. n. 8 del 6/3/2013 Nota prot. n /11/2013 Il Protocollo di Accoglienza si prefigge di: definire pratiche condivise all'interno delle scuole in tema di accoglienza e di inclusione degli alunni stranieri; facilitare l'ingresso degli alunni stranieri nel sistema scolastico e sociale nel quale saranno inseriti; sostenere gli alunni neo-arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto; favorire un clima inclusivo per ridurre quel grado di vulnerabilità degli alunni e degli insegnanti di fronte ai cambiamenti; costruire un contesto favorevole all'incontro di culture diverse e di singole "storie" di ciascuno; promuovere la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio sui temi dell'accoglienza, dell'integrazione e dell'educazione interculturale; 3

4 creare un'occasione di ricerca pedagogica e didattica, per migliorare l'offerta formativa di tutti. Il Protocollo, inoltre, delinea prassi condivise di carattere: amministrativo e burocratico (iscrizione) comunicativo e relazionale (prima conoscenza) educativo-didattico (proposta di assegnazione alla classe, accoglienza, inclusione, educazione interculturale, insegnamento dell'italiano come seconda lingua) sociale (rapporti e collaborazioni con il territorio) Esso è stato redatto dal GLI e successivamente deliberato dal Collegio dei Docenti e annesso al PTOF. 4

5 Il gruppo GLI Il Protocollo nell ottica della normativa vigente, prevede un Gruppo di Lavoro per l inclusione (in sigla GLI) che svolge anche le seguenti funzioni: accoglienza alunni neo-iscritti relazione con le famiglie osservazione e proposta di assegnazione alla classe programmazione comune con i docenti dei bambini neo-iscritti predisposizione/revisione delle prove d'ingresso per alunni neo-arrivati focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi osservazione e valutazione di materiali didattici utili per l'aggiornamento dei docenti rapporti con il territorio monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola elaborazione e/o aggiornamento del Piano Annuale per l'inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno). Il GLI, quindi, si riunisce quando ci sono casi di inserimento di alunni stranieri per progettare azioni comuni, per monitorare progetti esistenti, per incontri periodici con i docenti dei bambini neo-arrivati e per predisporre e aggiornare prove d'ingresso e materiali didattici formativi a disposizione dei docenti e per operare un accordo tra le diverse realtà del territorio. Il GLI, pertanto, costituendo un'articolazione del Collegio dei Docenti, come istituzione formale, segnala l'impegno dell Istituto Comprensivo in questo settore ed evidenzia l'assunzione collegiale di responsabilità. 5

6 Prassi da seguire nel percorso di accoglienza L'iscrizione L'iscrizione rappresenta il primo passo nel percorso di accoglienza di un alunno straniero e della sua famiglia. Viene effettuata on-line dai genitori o con l ausilio del personale di Segreteria dell istituto. Gli incaricati dell'ufficio di Segreteria: iscrivono i minori (laddove richiesto) raccolgono la documentazione relativa alla precedente scolarità (se esistente) acquisiscono l'opzione di avvalersi o non avvalersi della religione cattolica Assegnazione alla classe Il Dirigente Scolastico, dopo aver esaminato la situazione di partenza e analizzato tutti gli elementi raccolti in questa prima fase, decide quale sarà la classe d'inserimento dell'alunno neo-arrivato in ottemperanza alle normative vigenti. Il GLI controlla che il numero dei bambini stranieri sia equamente distribuito all'interno delle diverse classi parallele (qualora sia possibile) per evitare forme di concentrazione dannose al buon inserimento. Inoltre per la scelta della classe devono essere tenuti in conto anche questi ulteriori criteri: livello di alunni stranieri già presenti in classe la numerosità la presenza di alunni diversamente abili particolarmente gravi la presenza dell'insegnante di sostegno come risorsa della classe il numero delle ore di contemporaneità 6

7 Prima conoscenza da parte dei docenti della classe Dopo la parte amministrativa, è necessario raccogliere una serie di informazioni di merito sull'alunno che consentano di adottare decisioni adeguate, sia sulla classe in cui deve essere inserito, sia sui percorsi inclusivi che dovrebbero essere attivati. Effettuare tempestivamente un colloquio con la famiglia Raccogliere una serie di informazioni sull'alunno, sul suo percorso scolastico, sulla sua biografia linguistica Articolare un colloquio con il bambino, utilizzando, se necessario, anche tecniche non verbali o misure compensative Compilare una iniziale biografia scolastica del bambino Facilitare la conoscenza della nuova scuola Osservare l'alunno in situazione, avvalendosi, laddove se ne colga la necessità, di un mediatore linguistico L'inserimento nella classe L'inserimento dell'alunno straniero nella classe avviene attraverso i seguenti momenti e modalità: Prove di livello per accertare le competenze iniziali dell'alunno, linguistiche e non, anche attraverso l'uso dei linguaggi iconico-figurativi, nell ottica della didattica inclusiva; Valutazione dei risultati delle prove e attivando un laboratorio di accoglienza della durata minima di 2 o 3 giorni (massimo una settimana); Proposta d'inserimento al Dirigente Scolastico e alle insegnanti delle classi in cui potrebbe essere inserito l'alunno; 7

8 Qualora le prove risultassero, in alcuni casi, inadeguate o non rispondenti alle capacità degli alunni neo- arrivati, occorre provvedere ad un eventuale aggiornamento delle stesse, con l'individuazione di percorsi di facilitazione e quindi inclusivi, che potranno essere attuati sulla base delle risorse disponibili. I docenti di classe: favoriscono l'integrazione nella classe promuovendo una didattica inclusiva: attività di piccolo gruppo, cooperative learning, di contesto variato; individuano modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per ogni disciplina; rilevano bisogni specifici di apprendimento, compresi quelli linguistici legati alla lingua italiana L2. 8