REGIONANDO 2001. REGIONE PIEMONTE Settore Osservatorio Statistico Aspetti di qualità della vita nel Comune



Documenti analoghi
PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera

SOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi

Settore Agricoltura Beni culturali e ambientali Turismo. X Gestione del territorio

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E ROMA. Telefono Fax

Ministero dell Economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro Direzione del Debito Pubblico - Ufficio IV PROGETTO CEAM

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

INDICE PR 13 COMUNICAZIONE E GESTIONE DELLE INFORMAZIONI 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4 RESPONSABILITÀ

RAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012

Valutare gli esiti di una consultazione online

Istituto Comprensivo di Positano e Praiano C.A.F. 2014

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA

L accessibilità in Piemonte. Il progetto Musei per Tutti Dal monitoraggio all informazione sui livelli di accessibilità

in collaborazione con PROGETTO

AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI LECCE

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

Provincia di Reggio Calabria

REGIONANDO Regione Veneto Area Tecnico Scientifica-Servizio Prevenzione Industriale Censimento Industrie a Rischio di incidente Rilevante

Città di Minerbio Provincia di Bologna. CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio

Premessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento

FORUM P.A. SANITA' 2001

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

2. L offerta Formativa

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

Sviluppo sostenibile locale: Agenda 21 come processo partecipato e condiviso del nostro territorio

REPORT 2013 FABBISOGNI FORMATIVI AZIENDALI

Progetto ORIENTA. Comitato Tecnico di monitoraggio. 20 luglio 2012

Programmazione e qualità della produzione statistica

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE

IL NUOVO INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo.

Formazione Immigrazione

Progetto promosso e finanziato dalla. Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:

COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo

Assistenza tecnica - Azioni per l avanzamento e verifica delle operazioni collegate alla qualità e quantità dei dati presenti nei

Assistenza tecnica funzionale alla

Piano di Sviluppo Competenze

SCHEDA PER IL MONITORAGGIO DELLE FASI FINALI DEL PROGETTO E PER LA VALUTAZIONE - SCHEDA B Traccia per la scuola capofila

Fondi Pensione Integrativi Territoriali:

FACOLTÀ DI ECONOMIA. SEDE DI BRINDISI Via P. Longobardo, 23 - Brindisi Casale

Avviso per la realizzazione dei progetti di riuso

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014

ALLEGATO 1 (SCHEDA DI ASSEGNAZIONE OBIETTIVI)

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento

Istituto Nazionale di Statistica Dipartimento per i censimenti e gli archivi amministrativi e statistici

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ

Comune di San Martino Buon Albergo

PROTOCOLLO DI INTESA. tra

PROGETTO DI INDAGINE DI CITIZEN SATISFACTION

Titolo XII. Il Sistema di valutazione, misurazione e trasparenza della Performance Merito e Premi

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO

PROGETTO BASE MIGLIORARE LA QUALITÀ DEL SERVIZIO CON L ASCOLTO DELL UTENTE III FASE DEL PIANO OPERATIVO

Linee guida per le Scuole 2.0

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

IN CONTRO NUOVI SPAZI DI COMUNICAZIONE. PERCORSI DI PARTECIPAZIONE GIOVANILE E DI CITTADINANZA ATTIVA

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

POR Campania Complemento di programmazione Capitolo 3 Misura 4.7. Sezione I Identificazione della misura

INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

AUDIT. 2. Processo di valutazione

Egregio Dirigente, INVALSI Villa Falconieri - Via Borromini, Frascati RM tel fax c.f.

Programma Triennale per la Trasparenza e l Integrità

ALLEGATO A - Organigramma delle strutture organizzative ORGANIGRAMMA DELLE STRUTTURE ORGANIZZATIVE. Direttore n. 1

CASTIGLIONE E SCARLINO: SOLUZIONI IN AGENDA

tutto quanto sopra premesso e considerato, tra:

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici

PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM) IN RAPPORTO AL RAV PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA (PTOF).

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO

PIEMONTE. D.G.R. n del 1/8/2005

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 20 dicembre 2011, n. 2883

UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO DEL COMUNE DI MODENA LE RELAZIONI INTERNE PIAZZAGRANDE VS UFFICI COMUNALI

POLITICA DI COESIONE

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Regione Piemonte Portale Rilevazioni Crediti EELL Manuale Utente

Relazione introduttiva Febbraio 2006

Orientamento nelle scuole secondarie di 1 grado del Veneto. Il punto 2015

Stress lavoro correlato: potenzialità e limiti nei risultati del monitoraggio Uil sulle modalità applicative dell obbligo di valutazione

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

CARTA DEI SERVIZI ANG

( Decreto Legislativo 150/09 Decreto Brunetta) TITOLO I: Principi generali ( articoli 11 e 28 del d.lgs. 150/09)

Osservatorio Nazionale. sull Agriturismo

REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Curricolo di geografia Biennio scuola secondaria di primo grado Contenuti Obiettivi di apprendimento Attività messe in atto

BANCHE DATI NATURALISTICHE REGIONE PIEMONTE (BDNRP) Deontologia e norme per l utilizzo e l accesso ai dati

L analisi del welfare nelle Valli Bresciane per un nuovo sistema d offerta dei servizi alla persona

BANDO. Progetti di formazione per il volontariato

Scheda azione emergente - 10

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO PIANO DI ATTUAZIONE

SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

Transcript:

REGIONANDO 2001 Parte 1: Anagrafica REGIONE PIEMONTE Settore Osservatorio Statistico Aspetti di qualità della vita nel Comune Titolo del Progetto: Aspetti di qualità della vita nel Comune Amministrazione proponente: Regione Piemonte Unità organizzativa: Settore Osservatorio Statistico (Direzione Programmazione e Statistica) Indirizzo: Via XX Settembre, 88 10122 Torino Referente Dr. Bruno GALLINO Responsabile del Settore REGIONE PIEMONTE Sito webb: No Tel. 011/432.2550 Indirizzo internet: No Fax. 011/432.5560 E-mail: Bruno.Gallino@Regione.Piemonte.it Parte 2: Aspetti Generali 2. 1. SETTORE Agricoltura Beni culturali e ambientali Turismo _X_ Gestione del territorio 2.2. Progetto realizzato _X_ In corso di realizzazione 2. 3. Descrizione sintetica del progetto Indagine rivolta alle Amministrazioni comunali e finalizzata a fotografare la presenza e l adeguatezza dei principali servizi presenti sul territorio comunale. L analisi congiunta di queste due variabili (presenza - adeguatezza) consente di formulare una prima valutazione di accessibilità dei servizi sul territorio, riferita non solo agli aspetti logistici, ma anche intesa come allineamento dell offerta dei servizi rispetto ai bisogni dell utenza. Partendo dal presupposto di una sostanziale coincidenza della definizione di servizio col concetto di qualità, si è inteso rilevare la variabile più vicina all attività istituzionale degli EE.LL., vale a dire la qualità dei servizi, considerando quest ultima come una componente della qualità della vita definita nella sua accezione più ampia, secondo il contributo della scienza economica. 2. 4. Motivazioni

I localismi, con le proprie specificità, frutto del tempo e della storia, assumono un ruolo non marginale nel determinare i sentieri dello sviluppo socioeconomico, misurabile in termini di qualità della vita. I Comuni sono il cuore ed il braccio operativo delle comunità locali e con il loro patrimonio storico, culturale ed ambientale si presentano come uno straordinario punto di forza per legare etica economica e rinnovamento istituzionale, soprattutto in una regione come il Piemonte, caratterizzato da una fitta rete di città e di poli urbani. A differenza delle molte classifiche pubblicizzate dai mezzi di informazione, che confrontano la qualità della vita delle grandi città ed aree urbane, la Regione Piemonte ha inteso coinvolgere tutte le Amministrazioni locali in una riflessione sulla disponibilità e qualità dei servizi, non sintonizzata con il tradizionale profilo burocratico proprio dell autorità amministrativa, ove il concetto di qualità risulta spesso circoscritto alla qualità di processo. Il livello e la qualità della vita debbono diventare dei principi attivi, cioè causa e motore di una crescita economica effettiva che non può essere misurata solo attraverso i canoni classici della scienza economica. Infatti, le statistiche sulla produzione del reddito e la disponibilità di infrastrutture non sono necessariamente indici di benessere diffuso, bensì rischiano di mascherare la presenza di profonde diseguaglianze. 2. 5. Caratteristiche del progetto L indagine riveste un carattere di originalità, sia perché la componente soggettiva, insita in analisi di questo tipo, si riferisce ad istituzioni che operano con responsabilità di governo a livello locale e non ad un campione di soggetti, quali ad esempio le famiglie, sia perché l operazione si è concretizzata in una rilevazione di tipo esaustivo - infatti ha interessato tutte i 1206 Comuni del Piemonte - inserita all interno di un flusso informativo, avviato da tempo dall Amministrazione regionale. Non a caso infatti, le informazioni sono state raccolte attraverso un Questionario autocompilato, allegato alla Relazione Previsionale e Programmatica, predisposta dai Comuni per il triennio 1999-2001. (vedi Legge 142/90 e Decreto legislativo 77/95). Il Questionario è stato concepito partendo dalla convinzione che realtà complesse devono essere indagate mediante strumenti per quanto possibile semplificati. Pertanto le principali tipologie di servizi (Sanità, Istruzione, Cultura e tempo libero, Turismo, Terziario, Trasporti..) sono state analizzate facendo ricorso a dei normali indicatori dicotomici, grazie a domande chiuse, mirate alla registrazione della presenza o assenza del servizio (dato oggettivo) ed a precisare la qualità percepita, esprimendola con due sole modalità: adeguatezza - non adeguatezza (dato soggettivo). Nel modello di rilevazione sono state previste anche delle domande aperte, di tipo quindi descrittivo, destinate alla raccolta di informazioni suscettibili di essere oggetto di una consapevole e discrezionale valutazione. Tra queste vanno menzionate le cosiddette segnalazioni di criticità emergenti nel territorio comunale, che rappresentano l espressione dei punti di debolezza percepiti dalle Amministrazioni locali, utili alla costruzione di una mappa delle situazioni problematiche e quindi di una base informativa importante per predisporre gli opportuni interventi correttivi. 2. 6. Finalità Alimentare e consolidare i canali di informazione e di ascolto con gli EE.LL. ed in particolare con i Comuni, nonché promuovere la crescita di una cultura sulla qualità della vita, intesa come soddisfacimento dei bisogni dei cittadini, fornendo un primo panorama del clima di opinione delle stesse Amministrazioni locali sulla presenza ed adeguatezza dei servizi e sui rispettivi poli di gravitazione. La misurazione delle variabili osservate, espressa attraverso la percezione politica delle Amministrazioni, può inoltre contribuire al rinnovamento dei riferimenti e dei modelli gestionali degli stessi Enti locali. 2. 7. Obiettivi

Acquisire elementi di conoscenza quantitativa e qualitativa sui principali servizi esistenti a livello locale. Individuare la presenza di eventuali situazioni di criticità o punti di debolezza sotto il profilo socioeconomico e territoriale. Mappare la rete di erogazione dei servizi presenti tra Comuni polo e Comuni subalterni. Qualificare i documenti di programmazione degli EE.LL. (segnatamente le Relazioni Previsionali e Programmatiche), che costituiscono un prezioso patrimonio informativo, collocando un indagine di carattere estemporaneo all interno di un flusso informativo già definito sotto il profilo procedurale 2. 8. Risultati conseguiti Tutte le Amministrazioni interessate hanno risposto all indagine. I dati ricavati sono stati disaggregati ed elaborati prevalentemente per ambito provinciale, articolato per sezioni e tipologie di servizi. Le segnalazioni di criticità sono state catalogate e rappresentate mediante carte tematiche georeferenziate. Il commento ai dati è stato formalizzato nella pubblicazione: Geografie della Qualità della vita, che è stata distribuita in primo luogo a tutti i Comuni. Va inoltre sottolineato come l approccio qualitativo non sia andato a discapito della validità dell informazione, come dimostra il confronto tra le criticità segnalate in materia di dissesto idrogeologico ed i fatti avvenuti nel corso della recente alluvione: infatti per 33 Comuni si registra una piena coincidenza e per molti altri strette connessioni. Parte 3: Aspetti Specifici 3. 1. Risorse Finanziarie:. 5.000.000 per la stampa della pubblicazione (tiratura n 1.600 copie). Personale: 6 persone (attualmente il Settore è costituito da 8 unità) 3. 2. Fonte di finanziamento Il progetto è stato finanziato con fondi: Comunitari Nazionali _X_ Regionali Sponsorship Altro 3. 3. Soggetti coinvolti (partnership) Il progetto si è sviluppato interamente nell ambito della Direzione Programmazione e Statistica, in particolare con la collaborazione del Settore Statistico regionale. 3. 4. Stato di realizzazione

L indagine si è articolata nelle seguenti fasi: Progettazione Invio, raccolta e registrazione dei Questionari Controllo di qualità e caricamento dei dati Analisi ed elaborazione dei dati Stesura del rapporto finale. Il progetto è partito alla fine del 1999 e si è concluso nel mese di ottobre dell anno 2000. 3. 5. Realizzazione Come ricordato in precedenza il progetto è stato promosso dal Settore Osservatorio Statistico Indicatori Fisici Enti Locali ed è stato sviluppato e gestito in collaborazione col Settore Statistico regionale, che operano all interno della Direzione Programmazione e Statistica. Sotto il profilo organizzativo si è resa necessaria una ridistribuzione di alcune competenze, soprattutto in relazione all esigenza di razionalizzare il processo di raccolta e classificazione della documentazione. Da ultimo va sottolineato che il trattamento informatico dei dati è stato svolto interamente in locale, mediante una stazione di lavoro dedicata ed autonoma, che ha utilizzato un programma applicativo derivato da foglio elettronico Excel. 3. 6. Utilizzo nuove tecnologie La realizzazione del progetto non ha richiesto l utilizzo di nuove e/o particolari tecnologie, bensì il semplice ammodernamento della dotazione informatica esistente, peraltro già prevista, anche in relazione allo sviluppo dell attività complessiva dell Ufficio. 3. 7. Formazione del personale Non sono state avviate azioni di formazione e riqualificazione del personale, salvo quella che può essere definita una sorta di autoformazione, che ha interessato in particolare i funzionari coinvolti più direttamente nella elaborazione dei dati e nell utilizzo di programmi informatici. Al riguardo va comunque segnalato come i corsi di aggiornamento in campo informatico, organizzati dalla Regione Piemonte (Direzione Organizzazione) ed indirizzati all intero personale regionale si sono rivelati quanto mai utili. 3. 8. Comunicazione / Partecipazione Il progetto non prevede forme di partecipazione di rappresentanze dei cittadini, né sono state avviate particolari iniziative di comunicazione esterna, eccetto la diffusione della pubblicazione curata dal Settore. 3. 9. Monitoraggio e valutazione Gli strumenti di valutazione e monitoraggio utilizzati possono essere così sintetizzati: 1) pretest del Questionario; 2) supporto ai Comuni nella fase di compilazione del Questionario; 3) controllo finale dei dati e confronto tra le analisi interpretative ricavate dall indagine e quelle formulate dall IRES, in base ad un sondaggio condotto su di un campione rappresentativo dei cittadini piemontesi. Non é prevista alcuna forma di incentivazione legata ai risultati. 3. 10. Sostenibilità organizzativa Il progetto risulta sicuramente riproducibile secondo le modalità organizzative tipiche della sperimentazione, in una prospettiva di sviluppo tale caratteristica permane ma richiede un impegno ed uno sforzo organizzativo in termini di risorse umane e strumentali superiori a quello attuale.

********