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Piano di studio Certificato di studi avanzati (CAS) SUPSI Insegnare italiano nella scuola elementare Stato del documento: Approvato dalla Direzione DFA il 21 ottobre 2010

2 Introduzione Il Dipartimento della Formazione e dell Apprendimento (DFA) della SUPSI, in accordo con l Ufficio delle Scuole Comunali (USC), organizza un Certificato di Studi Avanzati (CAS) denominato Insegnare italiano nella scuola elementare. Il CAS si propone come ciclo di studio di aggiornamento per i docenti di scuola elementare attivi sul territorio ticinese, ha una durata di 4 semestri e corrisponde a 10 ECTS. Esso nasce dall esigenza dell USC di aggiornare i docenti di scuola elementare per quanto concerne la teoria disciplinare dell italiano e la sua trasposizione didattica, con particolare attenzione alle implicazioni sociologiche e pedagogiche dell insegnamento dell italiano nella scuola del terzo millennio. Obiettivo generale del CAS L obiettivo principale del CAS è di fornire ai docenti aggiornate conoscenze teoriche di didattica dell italiano (grammatica e linguistica), di sociologia dell educazione e di pedagogia affinché essi siano in grado di rivedere criticamente il proprio modo di insegnare l italiano e di vivere la propria professione in classe, sia attraverso la traduzione della teoria in pratica (cioè in proposte didattiche concrete progettate a partire da esemplificazioni descritte dai formatori), sia attraverso l esercizio di una premiante e costante pratica riflessiva, rafforzata dalla possibilità del confronto con i colleghi e con i formatori. Contenuti Il CAS affronta l ampio problema dell insegnamento dell italiano nella scuola elementare ticinese oggi, cioè tenendo conto del contesto sociale e scolastico che si è creato all inizio del terzo millennio. La didattica dell italiano viene discussa a partire da inquadramenti teorici che aggiornano i docenti sulle più recenti acquisizioni della letteratura scientifica su nodi centrali dell italiano, sintetizzabili in cinque grandi aree tematiche: la voce (il ruolo dell oralità a scuola); l ortografia (una via di accesso primaria alla riflessione metalinguistica); la parola (aspetti di morfologia dell italiano, con particolare riguardo alla morfologia derivazionale, il meccanismo fondamentale per costruire parole in lingua italiana, accompagnati da una riflessione di tipo semantico-lessicale); la frase e il testo (l importanza di un educazione linguistica fondata sulla testualità e sulle tipologie testuali, che spinga il bambino a riflettere sul testo e sugli accordi linguistici che rendono possibile la costruzione di testi appropriati alla funzione e al contesto comunicativo); la punteggiatura (un sistema complesso che deve essere indagato con attenzione per il suo ruolo di organizzatore testuale). Ulteriori inquadramenti teorici riguardano aspetti di sociologia dell educazione e di pedagogia, che vengono presentati e discussi con costante riferimento all educazione linguistica. Metodologia Il CAS si fonda sul costante scambio tra dimensione teorica e pratica. In questo senso, alternati agli inquadramenti teorici descritti al punto precedente, sono previsti momenti laboratoriali durante i quali i docenti hanno modo di progettare attività didattiche da realizzare in classe a partire dai principi teorici illustrati e di presentare ai colleghi i risultati delle proprie sperimentazioni.

3 Obiettivi Conoscere le più recenti acquisizioni teoriche in ambito di linguistica, grammatica e didattica dell italiano. Conoscere i principi dell educazione linguistica in relazione al contesto socio-culturale odierno. Conoscere le implicazioni sociologiche e pedagogiche della professione del docente nella scuola di oggi. Sviluppare una costante attenzione verso la lingua italiana al fine di migliorare la qualità della comunicazione orale e scritta in classe. Progettare itinerari didattici di riflessione sulla lingua adeguati alle più recenti acquisizioni teoriche e al contesto scolastico odierno. Esercitare una rigorosa e approfondita analisi della propria pratica professionale nel campo della didattica dell italiano. Rivedere e aggiornare con atteggiamento critico il proprio modo di insegnare l italiano nella scuola elementare del terzo millennio. Competenze da acquisire al termine del ciclo di studio Ambito teorico disciplinare Avere un quadro teorico di riferimento aggiornato agli studi più recenti in campo di linguistica e didattica dell italiano. Ambito teorico socio-pedagogico Avere un quadro teorico di riferimento per ciò che concerne le implicazioni sociologiche e pedagogiche dell insegnamento dell italiano nel contesto scolastico odierno. Ambito progettuale Tradurre in progettazione didattica concreta i contenuti teorici più recenti della linguistica e della didattica dell italiano, attraverso la costruzione di itinerari utilizzabili in classe e tenendo conto dei principi socio-pedagogici di riferimento; in particolare, la progettazione didattica efficace non può prescindere dall organizzazione pedagogica della classe, nella quale rientrano fattori determinanti come la definizione degli obiettivi, l organizzazione del lavoro in classe, le individualità degli allievi, i ritmi di apprendimento, la costante attivazione dell attenzione dell allievo attraverso attività coinvolgenti dal punto di vista intellettuale e manipolatorio. Ambito socio-relazionale Saper lavorare in piccoli gruppi, valorizzando le competenze e le caratteristiche dei singoli e rispettandone le individualità, al fine di migliorare la qualità dei percorsi didattici progettati.

4 Durata e struttura della formazione Il CAS ha una durata biennale, per un totale di 4 semestri. La formazione è da effettuarsi fuori dall orario d insegnamento, in momenti comuni di regola il mercoledì pomeriggio e presso le aule del DFA di Locarno. La struttura del ciclo di studio : Moduli I sem II sem III sem IV sem 1. Principi di educazione linguistica I 2 ECTS 2. Laboratorio e pratica professionale I 2 ECTS 3. Implicazioni socio-pedagogiche dell educazione 1 1 ECTS 4. Principi di educazione linguistica II 2 ECTS 5. Laboratorio e pratica professionale II 2 ECTS Totali 5 5 10 I moduli indicati in grigio chiaro hanno obiettivi collegati con l ambito teorico disciplinare, quelli in bianco con l ambito socio-pedagogico, mentre quelli in grigio scuro sono i moduli laboratoriali che comprendono momenti di progettazione a piccoli gruppi svolti durante gli incontri e momenti di sperimentazione nelle proprie classi, con accompagnamento esterno svolto preferibilmente sotto forma di assistenza online (posta elettronica e blog). I moduli 1 (teoria) e 2 (laboratorio) sono strettamente connessi e costituiscono un blocco unico. Lo stesso vale per i moduli 4 (teoria) e 5 (laboratorio). Il modulo 3 è trasversale. I moduli vengono certificati in due blocchi di 5 ECTS ciascuno. In totale si hanno dunque 10 ECTS (5 per ogni annualità). La certificazione finale verrà conseguita tramite: 1. la presenza ai moduli; 2. la partecipazione ai momenti laboratoriali; 3. la trasposizione didattica in classe di quanto progettato durante i laboratori; 4. la partecipazione a momenti di discussione collettiva sulle esperienze didattiche svolte in classe; 5. due brevi riflessioni scritte, una per ciascuna annualità, la prima delle quali certifica unitamente ai punti precedenti l acquisizione di 5 ECTS, realizzate su domande-guida; 6. una documentazione contenente un itinerario didattico (progettato individualmente o a piccoli gruppi) da presentare e discutere durante l incontro conclusivo del II anno.

5 Descrizione dei moduli 1. Principi di educazione linguistica I (2 ECTS) Obiettivi Al termine del ciclo di studio, il docente in formazione raggiunge i seguenti obiettivi: conoscere i principi su cui si fonda l educazione linguistica nella scuola di oggi in relazione alle peculiarità della lingua italiana; conoscere le caratteristiche dell ortografia dell italiano come via di accesso alla riflessione metalinguistica in relazione al quadro plurilinguistico odierno e alle difficoltà di insegnamento/apprendimento della stessa; conoscere e saper attuare in classe le modalità e le pratiche più efficaci per effettuare una a- deguata revisione del testo scritto in contesto didattico; riflettere sul ruolo dell oralità in contesto scolastico ed extra-scolastico, con attenzione specifica alle strategie per educare all ascolto e al parlato e a un uso appropriato della comunicazione verbale; riflettere sulle strategie per la scelta dei libri e delle poesie da proporre alla classe. 20 ore-lezione sui seguenti temi: l italiano e le sue essenze; l ortografia dell italiano e gli errori dei bambini; la revisione del testo scritto nella scuola elementare; la competenza comunicativa e l importanza dell educazione all oralità e all interazione verbale; libri, poesie e letture; esempi di attività pratiche da svolgere in classe. Tramite la presenza alle ore-lezione e contestualmente alla certificazione del modulo 2 (Laboratorio e pratica professionale I), che attesta la capacità di trasposizione didattica dei contenuti teorici affrontati nel modulo.

6 2. Laboratorio e pratica professionale I (2 ECTS) Obiettivi Al termine del ciclo di studio, il docente in formazione raggiunge i seguenti obiettivi: conoscere e analizzare le buone pratiche didattiche in uso nella scuola di oggi per l insegnamento dell italiano in relazione ai contenuti teorici del modulo 1; saper progettare attività didattiche di tipo induttivo per attivare un efficace riflessione sulla lingua nei bambini di scuola elementare; attivare i principi di pratica riflessiva che permettono di condurre un bilancio rigoroso delle attività svolte in classe, alla luce dei contenuti teorici e dello scambio tra pari. 16 ore di laboratorio guidato dai formatori e svolto in piccole equipe o collettivamente, articolate nei seguenti momenti: discussione su percorsi didattici esemplificativi proposti dai formatori; progettazione di percorsi didattici innovativi sui seguenti temi: o l ortografia dell italiano; o la revisione del testo scritto; o l educazione all oralità e all interazione verbale; o libri, poesie e letture. discussione e riflessione sulle sperimentazioni didattiche realizzate in classe nei momenti di pratica professionale. Il docente in formazione porterà nella propria classe, al di fuori delle ore-lezione, le proposte didattiche progettate durante il laboratorio e ne descriverà i risultati nei momenti di discussione collettiva. Tramite la partecipazione alle ore di laboratorio, la progettazione di attività didattiche, la sperimentazione delle stesse attività didattiche nella propria classe e la presentazione dei risultati della sperimentazione. La certificazione è comune al modulo 1 (Principi di educazione linguistica I). In caso di non superamento dei moduli 1 e 2, il docente in formazione può ripetere i lavori di progettazione al massimo 1 volta.

7 3. Implicazioni socio-pedagogiche dell educazione (2 ECTS) Obiettivi al termine del ciclo di studio, il docente in formazione raggiunge i seguenti obiettivi: richiamare e attivare le principali implicazioni socio-pedagogiche della professione del docente di scuola elementare nella società odierna, con particolare riguardo agli aspetti relazionali e linguistici legati alla padronanza dell italiano; attuare alcune strategie didattiche che favoriscono il coinvolgimento attivo del bambino e il suo sviluppo socio-affettivo e linguistico; riflettere sull importanza di sviluppare un atteggiamento critico e di ricerca in classe. 16 ore-lezione (8 per ciascuna annualità) con momenti di introduzione teorica alternati a esercitazioni sui seguenti temi: la pedagogia dell accoglienza e la pedagogia dell ascolto; l insegnante consulente e la pedagogia della scoperta: il costruttivismo come via efficace di accesso alla conoscenza (problema, confronto dialogico, trasformazione e validazione); le essenze pedagogiche e i loro effetti sul fare scuola; la ricerca in classe. Altri temi verranno definiti con i docenti, sulla base di richieste o esigenze specifiche. Tramite l analisi di situazioni problematiche e la progettazione di attività didattiche che favoriscono l apprendimento linguistico e lo sviluppo socio-affettivo del bambino. Il raggiungimento degli obiettivi viene verificato attraverso le riflessioni scritte prodotte al termine di ciascuna annualità. In caso di non superamento del modulo, il docente in formazione può ripetere i lavori scritti al massimo 1 volta.

8 4. Principi di educazione linguistica II (2 ECTS) Competenze al termine del ciclo di studio, il docente in formazione raggiunge i seguenti obiettivi: conoscere i principali problemi legati alla programmazione annuale di italiano; conoscere le caratteristiche della morfologia dell italiano come strumento indispensabile per capire il funzionamento della lingua e per scomporre-ricomporre le parole; riflettere sulle motivazioni che sostengono l opportunità di lavorare in classe a partire da testi più o meno complessi; riflettere sulle motivazioni che sostengono l utilità di avviare già nella scuola elementare una riflessione di tipo logico sulla lingua; considerare il ruolo della punteggiatura nella costruzione del testo scritto e i problemi legati alla sua didattica. 20 ore-lezione sui seguenti temi: la programmazione annuale di italiano; costruire parole a scuola: la morfologia dell italiano; una risorsa da sfruttare in classe: la complessità del testo; avviare all analisi logica nella scuola elementare secondo la pista valenziale; la punteggiatura e la sua didattica; esempi di attività pratiche da svolgere in classe. Tramite la presenza alle ore-lezione e contestualmente alla certificazione del modulo 5 (Laboratorio e pratica professionale II), che attesta la capacità di trasposizione didattica dei contenuti teorici affrontati nel modulo.

9 5. Laboratorio e pratica professionale II (2 ECTS) Competenze Al termine del ciclo di studio, il docente in formazione raggiunge i seguenti obiettivi: conoscere e analizzare le buone pratiche didattiche in uso nella scuola di oggi per l insegnamento dell italiano in relazione ai contenuti teorici del modulo 4; saper progettare attività didattiche di tipo induttivo per attivare un efficace riflessione sulla lingua nei bambini di scuola elementare; attivare i principi di pratica riflessiva che permettono di condurre un bilancio rigoroso delle attività svolte in classe, alla luce dei contenuti teorici e dello scambio tra pari. 16 ore di laboratorio guidato dai formatori e svolto in piccole equipe o collettivamente, articolate nei seguenti momenti: Discussione su percorsi didattici esemplificativi proposti dai formatori. Progettazione di percorsi didattici innovativi sui seguenti temi: o la morfologia dell italiano; o il testo complesso; o l analisi logica secondo la pista valenziale; o la punteggiatura. Discussione e riflessione sulle sperimentazioni didattiche realizzate in classe nei momenti di pratica professionale. Il docente in formazione porterà nella propria classe, al di fuori delle ore-lezione, le proposte didattiche progettate durante il laboratorio e ne descriverà i risultati nei momenti di discussione collettiva. Tramite la partecipazione alle ore di laboratorio, la progettazione di attività didattiche, la sperimentazione delle stesse attività didattiche nella propria classe e la presentazione dei risultati della sperimentazione. La certificazione è comune al modulo 4 (Principi di educazione linguistica II). In caso di non superamento dei moduli 4 e 5, il docente in formazione può ripetere i lavori di progettazione al massimo 1 volta.