1. GENERALITÀ 2 2. PRESCRIZIONI GENERALI, NORME E REGOLAMENTI; 3 3. DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI 3 4. ALLEGATI ALLA PRESENTE RELAZIONE: 8

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INDICE 1 PREMESSA ED ESIGENZE IMPIANTISTICHE DEL COMMITTENTE 2 2 DESCRIZIONE GENERALE DEGLI IMPIANTI 3 3 RIFERIMENTI A NORME E LEGGI 4

Transcript:

1. GENERALITÀ 2 1.1. Oggetto della relazione 2 1.2. Requisiti tecnico professionali 2 1.3. Limiti di competenza 2 1.4. Esclusioni 3 1.5. Classificazione degli ambienti 3 2. PRESCRIZIONI GENERALI, NORME E REGOLAMENTI; 3 3. DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI 3 3.1. Dati di progetto 3 3.2. Distribuzione degli impianti 4 3.3. Dati dei sitemi elettrici 4 3.4. Caratteristiche generali dei materiali 4 3.5. Impianto di terra 5 3.6. Arrivo linea ente fornitore 6 3.7. Linee di distribuzione 6 3.8. Protezione nel quadro generale 6 3.9. Protezione nei quadri principali 6 3.10. Protezione nei quadri di servizio o sottoquadri 6 3.11. Dorsali al piano e scatole di intercettazione 7 3.12. Prese nei locali di tipo civile 7 3.13. Impianto di illuminazione interna 7 3.14. comandi di emergenza 7 3.15. Compartimentazioni 7 3.16. Impianti speciali TVcc, antintrusione e rivelazione fumi 7 4. ALLEGATI ALLA PRESENTE RELAZIONE: 8

1. GENERALITÀ 1.1. Oggetto della relazione La presente relazione si riferisce al progetto preliminare degli impianti elettrici e speciali per la realizzazione del Nuovo teatro spazio eventi di proprietà della Parrocchia di Sotto il Monte Giovanni XXIII, sita in Via Pacem in Terris, 36 - Sotto il Monte (BG). 1.2. Requisiti tecnico professionali L intervento ricade nell ambito del D.M. 37 del 22 gennaio 2008 art. 1 comma 1 lettera a) e art. 6, nonché del DPR 447/91 art. 4 comma 1. Il progetto deve essere redatto da un professionista iscritto all albo professionale nell ambito delle proprie competenze ai sensi dell art. 5 del D.M. 37. I lavori dovranno essere affidati ad un impresa installatrice o, per i lavori all interno di una azienda non installatrice, ad uso ufficio tecnico interno, abilitati ai sensi dell art. 6 del DM37 o dell art. 5 del DPR 392/94. Al termine dei lavori, l impresa o l ufficio tecnico interno di azienda non installatrice deve inviare al committente ed alla C.C.I.A. nella cui circoscrizione l impresa installatrice o l azienda ha sede, la dichiarazione di conformità alla regola dell arte firmata dal rappresentante legale e dal responsabile tecnico ai sensi D.M. 37 del 22 gennaio 2008. Qualora nuovi impianti vengano installati in edifici per i quali è già stato rilasciato il certificato di agibilità o abitabilità, l impresa installatrice o l ufficio tecnico interno di azienda non installatrice dovrà depositare presso il comune, entro 30 giorni dalla conclusione dei lavori, il progetto di rifacimento dell impianto e la dichiarazione di conformità od il certificato di collaudo degli impianti installati, ove previsto da altre norme o dal D.M. 37 del 22 gennaio 2008. Alla Dichiarazione di Conformità devono essere allegati (obbligatoriamente) i seguenti documenti: - progetto (se obbligatorio degli impianti realizzati ( allegato n 1 ) - relazione con tipologia dei materiali utilizzati ( allegato n 2 ) - schema dell impianto realizzato ( allegato n 3 ) - copia del certificato dei requisiti tecnico professionali ( allegato n 4 ) 1.3. Limiti di competenza Origini delle competenze: le competenze hanno origine dal punto di consegna dell energia elettrica da parte del distributore Termine delle competenze: le competenze terminano alle prese spina ed alle alimentazioni di: o macchine e/o quadri di bordo macchina o apparecchi utilizzatori fissi

1.4. Esclusioni Equipaggiamenti elettrici ed elettronici di macchine; Quanto non espressamente citato nella presente relazione. 1.5. Classificazione degli ambienti Teatro con capienza superiore a 200 posti. 2. PRESCRIZIONI GENERALI, NORME E REGOLAMENTI; norme C.E.I. 11-17 2 a ed. - Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica - Linee in cavo; norme C.E.I. 64-8 3a ed. - Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua e successive varianti; norme C.E.I. 64-12 1a ed. - Guida per l'esecuzione dell'impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario; norme specifiche di riferimento dei componenti d'impianto; Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 3. DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI 3.1. Dati di progetto Tutti gli impianti saranno alimentati in bassa tensione e distribuiti tramite tubazioni/canalizzazioni a pavimento/parete in esecuzione da incasso o in esecuzione da esterno, derivati dai quadri di zona. La struttura è costituita da una un edificio suddiviso su tre quote, in muratura. L alimentazione della linea elettrica sarà prelevata in Bassa Tensione dal contatore di nuova fornitura, posto nella nuova nicchia contatori, da condividere con l ente fornitore. La potenza impegnata è ancora da definire, ma con corrente di cortocircuito trifase/monofase come da stralcio:

Il contatore sarà del tipo trifase+neutro, con corrente di c.c. trifase di 15kA. L'edificio non è soggetto a vincoli artistici. 3.2. Distribuzione degli impianti Gli impianti di forza motrice e illuminazione all interno degli uffici avranno grado di protezione minimo IP2X e la derivazione degli impianti sarà prelevata dai quadro di pertinenza. La forza motrice sarà presente con una presa di servizio, di tipo UNEL/bivalente, secondo le prescrizioni ed esigenze del Committente. Per i circuiti luce saranno previste oltre che i normali punti luce, proiettori del tipo specifico nell area scena. 3.3. Dati dei sitemi elettrici Tutti i sistemi presenti sono di I categoria derivati dal sotto-quadro principale posto nella nicchia contatori, su sistema trifase+neutro con tensione di 400/230 V 50 Hz. Il tipo di distribuzione è TT. 3.4. Caratteristiche generali dei materiali L'impianto elettrico dovrà essere realizzato "a regola d'arte" secondo la legge D.M. 37 del 22 gennaio 2008. I componenti e l'impianto, se non diversamente specificato, dovranno avere le seguenti caratteristiche: I tubi protettivi dovranno essere in PVC pesante, e recanti il contrassegno del Marchio Italiano di Qualità (IMQ). Dovranno essere del tipo flessibile se posati sotto traccia e rigido se installati in vista e avere un diametro interno almeno 1,3 maggiore al fascio dei conduttori contenuti con un minimo nominale di 10 mm. Dovranno essere disposti orizzontalmente o verticalmente evitando percorsi obliqui, qualora esistesse il pericolo di danneggiamento saranno utilizzati tubi metallici. I cavi da installare nei tubi dovranno essere unipolari, flessibili, di tipo armonizzato FM9/N07G9-K; I cavi multicolori per posa in interno dovranno essere del tipo a bassissima emissione di fumi e gas tossici, con guaina FG7(O)M1. Per tutti i circuiti di sicurezza, sgancio od illuminazione sotto soccorritore, i cavi dovranno essere del tipo resistente al fuoco e a bassissima emissione di fumi e gas tossici, con guaina FT10(O)M1. I cavi per posa all'esterno dovranno essere di tipo multipolare flessibile con guaina ( N1VV-K, FG7, FG7OR). Tutti i cavi dovranno essere in rame e contraddistinti dai colori prescritti dalle tabelle CEI-UNEL 00722; in particolare il neutro dovrà essere del colore "blu chiaro" e quello di protezione del bicolore giallo-verde. La sezione del conduttore di fase non dovrà essere inferiore a 1,5 mm 2 ; quella del neutro dovrà essere uguale a quella di fase fino a 16 mm 2 e pari alla sua metà per valori superiori ma con sezione minima di 16 mm 2. Questi ultimi valori dovranno essere rispettati anche per il conduttore di protezione se contenuto nel medesimo tubo o facente parte dello stesso cavo del cavo di fase.

La massima densità di corrente dovrà essere quella indicata nelle tabelle CEI-UNEL 35024-70 e la caduta di tensione sulle linee, misurata con l'impianto a pieno carico non dovrà superare il 4% della tensione nominale a partire dal punto di consegna. Le derivazioni o le giunzioni dei cavi dovranno essere eseguite con morsetti volanti a cappuccio isolati. I morsetti dovranno essere contenuti in apposite cassette di derivazione con coperchi rimovibili solamente mediante l'uso di un attrezzo. Le cassette di derivazione dovranno essere in materiale isolante; del tipo ad incasso per installazione in ambienti ordinari e del tipo da parete per l'impiego in impianti a vista, in ambienti speciali o esposti alle intemperie. Tutti i circuiti elettrici dovranno essere protetti dai corto circuiti e dai sovraccarichi impiegando interruttori automatici magnetotermici aventi potere di interruzione non inferiore a 4.5 ka. Detti interruttori dovranno essere correttamente dimensionati secondo la condizione: Ib In Iz dove: Ib = corrente di impiego del circuito In = corrente nominale dell'apparecchio di protezione Iz = portata delle condutture La protezione dai contatti indiretti dovrà essere realizzata impiegando interruttori automatici differenziali, coordinati con l'impianto di terra secondo la formula: Rt x I 50 dove Rt = resistenza di terra ( in ohm ) 50 = massima tensione di contatto ( in volt ) I = corrente di intervento più elevata del dispositivo di protezione (in ampere) Nei percorsi delle linee che vanno dai quadri principali ai quadri terminali la protezione dai contatti indiretti dovrà essere assicurata con componenti a doppio isolamento ( ad es. cavi unipolari entro tubi, condotti o canali non metallici). 3.5. Impianto di terra L impianto di terra generale a protezione del nuovo edificio, sarà derivato dalla nicchia contatori, ove inserito il primo scaricatore/limitatore di sovratensione e attestato poi alla prima scatola di derivazione sotto il centralino e/o nel quadro elettrico generale dell edificio. Tutte le masse degli apparecchi utilizzatori, dovranno essere collegate all'impianto di terra. Dovranno essere collegate a terra anche le masse estranee all'impianto elettrico esistenti nell'area del complesso quali: le tubazioni dell'acqua, del riscaldamento, del gas, ecc. L'impianto di terra dovrà comprendere: 1 il " Dispersore " corpo metallico, o complesso di corpi metallici, posto in intimo contatto con il terreno e che realizza il collegamento elettrico con la terra.

2 il " Conduttore di terra " conduttore, non in intimo contatto con il terreno, destinato a collegare dispersori fra loro e al collettore (o nodo) principale di terra 3 il " Collettore (o nodo) principale di terra " elemento dell'impianto di terra nel quale confluiscono conduttori di terra, di protezione e di equipotenzialità. 4 il " Conduttore di protezione (PE) " conduttore che collega tutte le masse. 5 il " Conduttore equipotenziale " conduttore avente lo scopo di assicurare l'equipotenzialità fra masse estranee e il conduttore di protezione o il collettore (o nodo) principale di terra. La resistenza dell'impianto di terra dovrà avere un valore uguale o inferiore a quello dato dal rapporto tra la massima tensione di contatto ammessa e la corrente di intervento nominale maggiore dei dispositivi di protezione dell ente distributore. 3.6. Arrivo linea ente fornitore La linea di alimentazione in Bassa Tensione derivata dall ente distributore, transiterà in tubazioni interrate e sarà derivata dal sotto-quadro generale di nuova fornitura, posto nella nicchia contatori. 3.7. Linee di distribuzione Saranno eseguite con cavo non propagante l'incendio e la fiamma ed bassa emissione di gas corrosivi, tipo FG7(O)M1 (montante) 0,6/1 kv e FM9/N07G9-K posati in tubazioni in pvc flessibile/ rigido per esecuzione da incasso o esterno, all interno degli uffici. 3.8. Protezione nel quadro generale Le protezioni delle linee derivate dal quadro generale saranno costituite da interruttori magnetotermici e differenziali e saranno coordinate con le caratteristiche delle protezioni a monte. Tutte le apparecchiature saranno di tipo modulare con potere di interruzione superiore al valore della corrente di guasto nel punto di allacciamento. La distribuzione sarà di tipo trifase/monofase a seconda delle linee da servire protette con interruttori magnetotermici e/o magnetotermici differenziali. 3.9. Protezione nei quadri principali Si prevede all'installazione delle protezioni delle linee con interruttori magnetotermici e differenziali entro il quadro contenente le apparecchiature per il sezionamento, la protezione, il comando e il controllo dei circuiti. Tutte le apparecchiature saranno di tipo modulare con potere di interruzione superiore al valore della corrente di guasto sulle sbarre principali. 3.10. Protezione nei quadri di servizio o sottoquadri Tutti i quadri di servizio (ove necessari) saranno alimentati direttamente dal quadro generale e conterranno le protezioni delle dorsali derivate per i servizi di zona, saranno costituite da interruttori

magnetotermici e differenziali e saranno coordinate con le caratteristiche delle protezioni a monte. Tutte le apparecchiature saranno di tipo modulare con potere di interruzione superiore al valore della corrente di guasto nel punto di allacciamento. 3.11. Dorsali al piano e scatole di intercettazione Le dorsali dei circuiti saranno costituite da conduttori tipo FG7(O)M1 (unità esterne CDZ/P.d.C. ecc.) e/o FM9/N07VG9-k, posate entro tubazione incassate o canali portacavi metallici. A distanze prefissate verranno installate cassette di derivazione quali punti di ispezione per agevolare le operazioni di infilaggio e di derivazione ai sotto quadri di zona e/o circuiti terminali. 3.12. Prese nei locali di tipo civile La distribuzione terminale dell'energia nei locali di tipo civile sarà affidata a prese a frutto componibile in scatole da incasso con placca di finitura e saranno, a seconda degli utilizzatori da impiegare, del tipo 2p+T 230 V 10/16 A e 2p+T 230 V 10 A. 3.13. Impianto di illuminazione interna Sarà costituito da plafoniere di tipo tecnico/architettonico con potenza e numero sufficiente a garantire i valori di rispetto delle norme vigenti in ambiente di luoghi di lavoro e secondo le richieste del Committente. 3.14. comandi di emergenza Il comando di emergenza per la messa fuori tensione dell impianto elettrico del locale centrale termica sarà dato dal pulsante di sgancio installato fuori dal locale. Il pulsante toglie tensione a tutto l impianto a valle dell interruttore a protezione della linea del QCT posto nel QG. Tutti i circuiti di sgancio agiranno su bobine di apertura mediante pulsanti provvisti di led di segnalazione della integrità del circuito. 3.15. Compartimentazioni In corrispondenza di tutti i punti in cui le condutture degli impianti elettrici e speciali attraversano le delimitazioni dei compartimenti antincendio e tagliafuoco, dovranno essere installati setti tagliafuoco di tipo certificato, atti a ripristinare la resistenza al fuoco prescritta per il compartimento. Si richiede che l eventuale cavedio di utilizzo per le linee montanti di distribuzione sia compartimentato come unico vano. 3.16. Impianti speciali TVcc, antintrusione e rivelazione fumi Gli impianti TVcc, antintrusione e rivelazione fumi, saranno previsti nel progetto definitivo ed in base al lay-out condiviso. In particolare saranno integrati sistemi interni ed esterni per gli impianti TVcc, barriere, contatti e rilevatori di presenza ad infrarossi per l impianto antintrusione. Per l impianto

rivelazione fumi, saranno installati rivelatori di tipo puntiforme, del tipo a dd aspirazione e del tipo lineare a barriera infrarossi. 4. ALLEGATI ALLA PRESENTE RELAZIONE: - Relazione tecnica (preliminare) 042-PBE-016-16-08-01-EL-AB-AB-RT-PRE-00-01; - Tavola 042-PBE-016-16-08-01-EL-ML-AB-DWG-PRE-00-02; - Tavola 042-PBE-016-16-08-01-EL-ML-AB-DWG-PRE-00-03; - Tavola 042-PBE-016-16-08-01-EL-ML-AB-DWG-PRE-00-04; - Relazione tecnica fotovoltaico(preliminare) 042-PBE-016-16-08-01-EL-AB-AB-RTF-PRE-00-05 ; - Tavola 042-PBE-016-16-08-01-EL-ML-AB-DWG-PRE-00-06; - Relazione protezione contro i fulmini 042-PBE-016-16-08-01-EL-AB-AB-RPF-DEF-00-07 IL TECNICO Per. Ind. Andrea Bronzoni