Comune di Cisano Bergamasco

Documenti analoghi
Comune di Cisano Bergamasco

Comune di Cavernago. Via Papa Giovanni, 24 Cavernago (BG)

CRITERI DI INDIVIDUAZIONE DEL RETICOLO IDRICO MINORE

Piano di Governo del Territorio

Geologia Tecnica ed Ambientale

COMUNE DI ROCCA DE GIORGI (PV) Frazione Villa Fornace n. 3

CRITERI DI INDIVIDUAZIONE DEL RETICOLO IDRICO MINORE D.G.R.L. n. 7/7868 del 25/01/2002 D.G.R.L. n. 7/13950 del 01/08/2003

COMUNE DI CORNA IMAGNA

COMUNE DI RONCOLA. Provincia di Bergamo INDIVIDUAZIONE DEL RETICOLO IDRICO MINORE DI COMPETENZA COMUNALE. (ai sensi della DGR IX/2762 del 22/12/2011)

7. Il Piano di Assetto idrogeologico Le fasce fluviali

Comune di SENIGA Provincia di BRESCIA

Comune di Pero. Individuazione del Reticolo Idrico Minore e regolamentazione delle attività di Polizia Idraulica REGOLAMENTO DI POLIZIA IDRAULICA

Comune di Canegrate. Individuazione del Reticolo Idrico Minore e regolamentazione delle attività di Polizia Idraulica REGOLAMENTO DI POLIZIA IDRAULICA

CRITERI DI INDIVIDUAZIONE DEL RETICOLO IDRICO MINORE

CRITERI DI INDIVIDUAZIONE DEL RETICOLO IDRICO MINORE

Comune di STAGNO LOMBARDO Provincia di CREMONA

COMUNE DI TRAONA PROVINCIA DI SONDRIO DOCUMENTO DI POLIZIA IDRAULICA

Comune di GRAFFIGNANA Provincia di LODI

il reticolo idrico della Provincia di Bergamo

Comune di SAN ROCCO AL PORTO Provincia di LODI

Comune di Carpiano REGOLAMENTO DI POLIZIA DRAULICA

STUDIO DEL RETICOLO MINORE COMUNALE E REGOLAMENTO DI POLIZIA IDRAULICA L.R. 1/ DGR N. 7/13950

COMUNE DI GROTTAMMARE SISTEMAZIONE AREA PER REALIZZAZIONE SCUOLA EDUCAZIONE CINOFILA

Finalità Generali. Relazione introduttiva Determinazione del Reticolo Idrico Minore

Comune di Cisano Bergamasco

Comune di Canegrate. Individuazione del Reticolo Idrico Minore e regolamentazione delle attività di Polizia Idraulica RELAZIONE TECNICA

Comune di LODI VECCHIO Provincia di LODI

INDICE GENERALE. - TAV.6 : Stralcio Carta delle Pericolosità Geologiche e della Vulnerabilità dell Ambiente - scala 1:5.000

INDIVIDUAZIONE DEL RETICOLO IDRICO MINORE DI COMPETENZA COMUNALE. ESERCIZIO DI ATTIVITA DI POLIZIA IDRAULICA DI COMPETENZA COMUNALE.

Comune di Boffalora d'adda Provincia di Lodi

Comune di Fara Gera d Adda INDIVIDUAZIONE DEL RETICOLO IDRICO MINORE. D.G.R. n. 7/13950 del 1/08/2003 RELAZIONE TECNICA

RETICOLO IDRICO MINORE

COMUNE DI SAN PAOLO D ARGON Provincia di Bergamo

CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE Piano di Governo del Territorio VARIANTI PGT e STUDI DI SETTORE giovedì 30 ottobre 2014 // Centro Studi PIM - Villa

Comune di Bussero (Città Metropolitana di Milano)

COMUNE DI COLICO. Provincia di Lecco RETICOLO IDRICO MINORE

INDIVIDUAZIONE DEL RETICOLO IDRICO MINORE...

Comune di PAVONE MELLA Provincia di BRESCIA

COMUNE DI OLEGGIO REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI NOVARA E SUCCESSIVE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI

Individuazione del Reticolo Idrografico minore del Comune di Bianzano - D.G.R n 7/7868 e D.G.R n 7/ COMUNE DI BIANZANO

Comune di Verolanuova. Reticolo Idrico Minore del Territorio Comunale ALLEGATO 1

Comune di QUINZANO D OGLIO Provincia di BRESCIA

COMUNE DI MONTEMARCIANO PROVINCIA DI ANCONA

1. PREMESSA 2 2. CARATTERISTICHE IDROLOGICHE CORSI D ACQUA 5 3. STATO DI FATTO 6 4. CARATTERISTICHE IDRAULICHE DI PORTATA TRATTI TOMBATI 7

Comune di Rovagnate. Aggiornamento RELAZIONE ILLUSTRATIVA. Provincia di lecco IDROGEOLOGICA E SISMICA DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO

COMUNE DI CALCIO RELAZIONE

Relazione di sintesi. Progettazione interna ex art.90 D.Lgs. 163/2006

COMUNE DI MELEGNANO Provincia di Milano STUDIO GEOLOGICO, IDROGEOLOGICO E SISMICO DEL TERRITORIO COMUNALE

COMUNE DI PALADINA Provincia di Bergamo

VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

REGIONE PIEMONTE OSSERVAZIONI PERVENUTE. Osservazione n. 1 CASSANO SPINOLA. Numero protocollo Regione 6863 / Data

STUDIO IDRAULICO DI AGGIORNAMENTO

COMUNE DI CASTELVECCANA. Provincia di Varese STUDIO PER L'INDIVIDUAZIONE DEL RETICOLO IDROGRAFICO MINORE

Progetto e regola d acqua: la gestione delle acque nel saper tecnico dell architetto

BRUINO (TO) VARIANTE STRUTTURALE N. 3 AL P.R.G.C. AI SENSI DELL ART. 17 COMMA 4 L.R. 56/1977

Gemellaggi per l Internalizzazionel Regionale di Esperienze di successo (A.G.I.R.E. POR) 06 novembre 2007

Corso La Gestione integrata delle acque 2a giornata: Gestione del rischio di alluvioni

PIANO DI BACINO STRALCIO SUL RISCHIO IDROGEOLOGICO (ai sensi dell art.1, comma 1, del D.L. 180/1998 convertito in L. 267/1998)

COMUNE DI MESERO (Provincia di Milano)

COMUNE DI DELEBIO PROVINCIA DI SONDRIO DOCUMENTO DI POLIZIA IDRAULICA

COMUNE DI PONTE DELL'OLIO Provincia di Piacenza

STUDIO SULL EROSIONE DELLA COSTA TERRITORIO COMUNALE DI TUSA

Senago, 5 maggio 2017

COMUNE DI PRADALUNGA PROVINCIA DI BERGAMO IN RELAZIONE ALLE FASCE DI ESONDAZIONE LUNGO IL FIUME SERIO

Cambiamento climatico e pericoli naturali: a che punto è la pianificazione territoriale?

PIANO STRUTTURALE VARIANTE N. 2 (L.R. n.65 del 10 Novembre 2014, art.30)

Allegato VII-3. Rischio Idraulico: Geometria Sezioni

PROVINCIA DI GENOVA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE PIANIFICAZIONE GENERALE E DI BACINO SERVIZIO CONTROLLO E GESTIONE DEL TERRITORIO

COMUNE DI CHIEVE Provincia di Cremona

I N D I C E. Le revisioni rispetto alla precedente versione del Novembre 2006 sono state riportate con una doppia sottolineatura.

AUTORITÀ DI BACINO DISTRETTUALE DELL'APPENNINO CENTRALE

COMUNE DI BORGONE SUSA

Schema di progetto di Variante al P.A.I. finalizzata alla delimitazione delle fasce fluviali del Torrente Seveso

6. ANALISI DELLA PROGRAMMAZIONE E DELLA PIANIFICAZIONE SOVRACOMUNALE E SETTORIALE

1. PREMESSA ALLEGATO N. 2 Idrografia superficiale del territorio comunale (scala 1:5.000):

INDICE 1. PREMESSE GENERALITÀ LE MAPPE CATASTALI LA GEOREFERENZIAZIONE... 2

VARIANTE STRUTTURALE al PRG Vigente VARIANTE n. 7 PROGETTO PRELIMINARE

FASCE DI INONDABILITÀ 200 <T < =500 fascia C. 50 <T < =200 fascia B. T < =50 fascia A E0 R 0 R 1 R 1

Autorità di Bacino Interregionale del Fiume Tronto

Comune di MARMENTINO Piano di Governo del Territorio

Asseverazione idraulica

VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE

VARIANTE STRUTTURALE al PRG Vigente VARIANTE n. 7 PROPOSTA TECNICA del Progetto Preliminare

Esercizio dell attività di Polizia Idraulica di competenza comunale RELAZIONE ILLUSTRATIVA

COMITATO TECNICO ESITI DELLE VALUTAZIONI FINALI A SEGUITO DELLA CONFERENZA PROGRAMMATICA TENUTASI A TORINO IL 19 DICEMBRE 2008

Normativa e funzioni regionali in materia di difesa del suolo

ART A Agenzia Regionale Toscana per le Erogazioni in Agricoltura

PROGETTO MIRCA: Mosaico Informatico Regionale delle Classificazioni Acustiche

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO

Storia della cartografia ufficiale italiana

IL TERRITORIO DI BERGAMO NELLA NUOVA CARTOGRAFIA GEOLOGICA

Mappatura della pericolosità sul reticolo secondario, naturale e artificiale e sulle aree costiere lacuali e marine in Regione Veneto

DI GEOLOGIA. Via Cesarini Martignano (TRENTO) GEOLOGICHE applicate

I Forum di informazione pubblica

13 ottobre 2016 Sala 5 Regione Emilia-Romagna Viale Silvani 6 - Bologna. Conferenza programmatica

- gli orli individuati in corrispondenza dei cigli di scavo delle aree di cava sono di origine antropica;

COMUNE DI COLLEBEATO (Provincia di Brescia) AGGIORNAMENTO DELLO STUDIO DEL RETICOLO IDRICO MINORE RELAZIONE

COMUNE DI EMPOLI Provincia di Firenze

U.O.C. DIFESA DEL SUOLO E GESTIONE IDRAULICA

Transcript:

studio associato Via Giorgio e Guido Paglia, n 21 24122 BERGAMO e-mail: bergamo@eurogeo.net Tel. +39 035 248689 Fax +39 035 271216 REL. SS-8 27/07/2015 Comune di Cisano Bergamasco Piazza Caduti per la Patria, 2 Cisano Bergamasco (BG) INDIVIDUAZIONE DEL RETICOLO IDRICO MINORE ED ESERCIZIO DELLE ATTIVITÀ DI POLIZIA IDRAULICA 1 a VARIANTE Relazione tecnica Bergamo, novembre 2015

Sommario 1 PREMESSA 2 2 RIFERIMENTI NORMATIVI 2 3 CRITERI DI INDIVIDUAZIONE DEL RETICOLO IDRICO MINORE 4 4 RETICOLO IDRICO PRINCIPALE 5 5 RETICOLO IDRICO MINORE 5 6 RETICOLO IDRICO CONSORTILE 9 7 FASCE DI RISPETTO 9 7.1 Fascia di rispetto sui corsi d acqua del reticolo idrico principale 9 7.2 Fascia di rispetto sui corsi d acqua del reticolo idrico minore 10 Allegati 1. Tavole di raffronto del R.I.M. Tavole 1 A/E Reticolo idrico minore individuato su mappa catastale (scala 1:2.000); 2 A/B Reticolo idrico minore individuato su base Aerofotogrammetrica (scala 1:5.000); 3 A/F Reticolo idrico minore individuato su base Aerofotogrammetrica (scala 1:2.000). - 1 -

1 PREMESSA Il comune di Cisano Bergamasco ha approvato lo studio Individuazione del Reticolo Idrico Minore ed esercizio dell attività di Polizia Idraulica con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 31 del 27 novembre 2010. La presente relazione, le tavole allegate e i file SHP resi su supporto informatico aggiornano il precedente studio, integrandolo ai sensi della D.G.R. x/2591 del 31 ottobre 2014 Riordino dei reticoli idrici di Regione Lombardia e revisione dei canoni di polizia idraulica e le successive modifiche e integrazioni introdotte con la D.G.R. 10/4229 del 23 ottobre 2015. La revisione del reticolo idrico minore ha inoltre fatto proprie le linee guida per la digitalizzazione redatte da Regione Lombardia nel 2013. 2 RIFERIMENTI NORMATIVI Con Delibera di Giunta Regionale n. 7/7868 del 25 Gennaio 2002 Determinazione del reticolo idrico principale. Trasferimento delle funzioni relative alla polizia idraulica concernenti il reticolo idrico minore come indicato dall art. 3 comma 114 della L.R. 1/2000 Determinazione dei canoni regionali di polizia idraulica la Regione Lombardia ha trasferito dalle Strutture del Territorio, ex Genio Civile, ai Comuni e alle Comunità Montane le funzioni di individuazione, gestione e manutenzione, nonché l adozione dei provvedimenti di polizia idraulica relativi al reticolo idrico minore. Successivamente sono state emanate ulteriori D.G.R. che hanno modificato, aggiornato e integrato i contenuti di quella originaria. Le ultime D.G.R. in ordine di tempo sono la X/2591 del 31 ottobre 2014 Riordino dei reticoli idrici di Regione Lombardia e revisione dei canoni di polizia idraulica, la X/3792 del 3 luglio 2015 che introduce alcune modifiche e integrazioni e la X/4229 del 23 ottobre 2015. Il reticolo idrico minore è definito come la porzione di reticolo idrografico che risulta residuale rispetto al reticolo principale, così come riportato in Allegato A della stessa D.G.R. X/4229. In particolare, è stabilito come appartenente al reticolo idrico minore un qualsiasi corso d acqua (per la cui definizione si può utilmente far riferimento alla delibera del Comitato Interministeriale Ambiente del 4 Febbraio 1977 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale 21 Febbraio 1977 n. 48) rispondente ad almeno uno dei seguenti criteri: sia indicato come demaniale nella carte catastali o in base a normative vigenti; - 2 -

sia stato oggetto di interventi di sistemazione idraulica con finanziamenti pubblici; sia interessato da derivazioni d acqua; sia rappresentato come corso d acqua nelle cartografie ufficiali. Restano di competenza regionale le attività di gestione, manutenzione e polizia idraulica dei corsi d acqua appartenenti al reticolo idrico principale, così come definito dall Allegato A della D.G.R. 7868/02 e aggiornato dalle successive D.G.R. sino alla recente X/4229/15. Sempre la D.G.R. X/4229 ha aggiornato e integrato le precedenti D.G.R., proseguendo l'attività di semplificazione della materia della Polizia Idraulica e lasciando sostanzialmente invariati i canoni. Lo strumento normativo inoltre ha modificato gli allegati al fine di una più semplice lettura della materia. Più in dettaglio: Allegato A, Individuazione del reticolo idrico principale. Allegato B, Individuazione del reticolo idrico di competenza dell'agenzia Interregionale per il fiume Po. Allegato C, Individuazione del reticolo idrico di competenza dei Consorzi di Bonifica. Allegato D, Criteri per l esercizio dell attività di polizia idraulica di competenza comunale. Allegato E: Linee guida di Polizia Idraulica. Allegato F, Canoni regionali di Polizia Idraulica. Allegato G, Modulistica (Decreti Disciplinari e Convenzioni) - 3 -

3 CRITERI DI INDIVIDUAZIONE DEL RETICOLO IDRICO MINORE L identificazione del reticolo idrico minore avviene tramite la sovrapposizione della cartografia ufficiale esistente, costituita dal Data Base Topografico Comunale, la Base Aerofotogrammetrica, la CTR (Carta Tecnica Regionale), le mappe catastali e le tavolette IGM (Istituto Geografico Militare). Tale operazione può non risultare sufficientemente corretta a causa dell incongruenza tra i sistemi di riferimento utilizzati per la realizzazione delle mappe catastali (sistema Cassini Soldner) e dalle altre mappe (sistema Gauss Boaga o UTM). Per tale ragione il riconoscimento del reticolo idrico minore non può prescindere da un importante lavoro di rilievo in sito. L utilizzo di basi cartografiche differenti consente di accertare eventuali cambiamenti nel percorso seguito dai corsi d acqua. Le mappe catastali risalgono infatti ai primi anni del 900, la cartografia IGM in scala 1:25.000 risale agli anni 60-70, la Carta Tecnica Regionale agli anni 80 e 90 e l attuale base Aerofotogrammetrica. Il riconoscimento e l individuazione del reticolo idrico minore ha avuto come base di partenza il Reticolo Master, fornito dall ufficio Catasto Polizia Idraulica della Regione Lombardia in formato SHP file. La Tavola 1 riporta la cartografia catastale, fornita su supporto informatico dagli uffici comunali di Cisano Bergamasco (sia in formato CFX che DXF), con evidenziati i corsi d acqua mappati. Nonostante le tavole catastali fornite siano, allo stato attuale, affette da un errore di georeferenziazione (risultano infatti traslate di circa 45 metri rispetto alle mappe CTR), la loro consultazione ha permesso di individuare quei tratti del reticolo idrico minore ancora accatastati sebbene non più sedi di circolazione idrica. Anche il Data Base Topografico, che rappresenta la più recente base cartografica prodotta, non risulta correttamente georeferenziato e pertanto si è provveduto ad operare una sovrapposizione il più precisa possibile con la CTR e il precedente Aerofotogrammetrico. In comune di Cisano Bergamasco i corsi d acqua appartenenti al reticolo idrico principale sono 4: il Fiume Adda, il Torrente Sonna, il Torrente Sommaschio e il Torrente Il Vallone. I restanti corsi d acqua appartengono al reticolo idrico minore, non essendo individuate aste del reticolo di competenza consortile (Tavole 2 e 3). - 4 -

4 RETICOLO IDRICO PRINCIPALE Sul territorio comunale di Cisano Bergamasco sono stati individuati quattro corsi d acqua appartenenti all Allegato A della D.G.R. X/4229/15, e quindi ascrivibili al reticolo idrico principale: Fiume Adda: scorre da Nord verso Sud lungo il margine occidentale del territorio comunale, costituendo nel tratto più meridionale il limite di confine comunale (Num. Progr.: BG190; N iscr. EI. A.A.P.P.: 1); Torrente Sonna: si sviluppa inizialmente lungo il limite comunale orientale, per poi subire un brusco cambio di direzione verso W quasi in prossimità del limite meridionale di confine comunale. Da qui segue una direzione di scorrimento circa E-W per poi sfociare nel Fiume Adda (Num. Progr.: BG007; N iscr. EI. A.A.P.P.: 7); Torrente Sommaschio: interessa la porzione sudorientale del territorio comunale di Cisano Bergamasco costituendone il limite di confine per un breve tratto; il torrente, che scorre per la quasi totalità del suo percorso nel territorio di Caprino Bergamasco, sfocia nel Torrente Sonna poco a Nord dell attraversamento ferroviario dello stesso (Num. Progr.: BG008; N iscr. EI. A.A.P.P.: 362); Torrente Il Vallone: nasce in Comune di Pontida ed entra nel territorio comunale di Cisano Bergamasco in corrispondenza della ex cava di argilla della Società Magnetti. Sfocia nel Torrente Sonna dopo aver ricevuto in sponda idrografica destra le acque del Torrente Gandorla (Num. Progr.: BG009; N iscr. EI. A.A.P.P.: 363). 5 RETICOLO IDRICO MINORE Secondo quanto definito nella normativa, il reticolo idrico minore è definito come la porzione residuale di reticolo idrografico rispetto al reticolo principale e al reticolo idrico consortile. In particolare, viene stabilito come appartenente al reticolo idrico minore un qualsiasi corso d acqua rispondente ad almeno uno dei seguenti criteri: sia indicato come demaniale nelle carte catastali o in base a normative vigenti; sia stato oggetto di interventi di sistemazione idraulica con finanziamenti pubblici; sia interessato da derivazioni d acqua; - 5 -

sia rappresentato come corso d acqua nelle cartografie ufficiali (IGM, CTR). L analisi della cartografia e i sopralluoghi eseguiti sul terreno hanno permesso di individuare quarantaquattro aste classificate come appartenenti al reticolo idrico minore. Tra questi corsi d acqua alcuni presentano acqua in maniera continuativa, altri hanno carattere torrentizio. Nella precedente stesura dello studio per l individuazione del reticolo idrico minore è stato assegnato un codice alfanumerico di identificazione per ciascuna asta del reticolo idrico minore. Le nuove linee guida per la digitalizzazione del reticolo idrico minore prevede l assegnazione di un codice univoco formato da una prima radice principale formata dal codice Istat regionale, seguito da quello comunale e una seconda parte costituita da un numero progressivo a 4 cifre, ad esempio 0301674_0001. Nella Tabella 1 sono riassunti i corsi d acqua appartenenti al reticolo idrico minore con la nuova numerazione assegnata. Il reticolo idrico che si sviluppa sul territorio di Cisano Bergamasco scorre nella sua quasi totalità a cielo aperto, essendone tombinati circa 200 metri sugli oltre 20 km di sviluppo complessivo. Sulla scorta delle linee guida per la digitalizzazione de reticolo idrico e dei tracciati forniti dal Reticolo Master, sono state individuate 5 aste in più rispetto al precedente studio di individuazione del reticolo minore e precisamente quelle identificate coi seguenti codici: 0301674_0040, 0301674_0041, 0301674_0042, 030167400_43 e 0301674_0044. È stato inoltre modificato il tracciato dell asta 0301674_0005. In Allegato 1 sono raffrontate le porzioni del reticolo idrico minore che hanno subito le modifiche più evidenti per i seguenti motivi: 0301674_0005: rimodulato il tracciato del tratto terminale dell asta sulla scorta di nuovi rilievi effettuati in sito (Foto 1 e Foto 2). I nuovi rilievi hanno permesso di correggere l errore materiale di rappresentazione del tracciato. Tale imprecisione è stata rilevata con un osservazione al P.G.T. e viene recepita in questa sede per garantire una procedura corretta. 0301674_0040: aggiunta asta di reticolo idrico minore presente nel Reticolo Master fornito dall ufficio Catasto Polizia Idraulica di Regione Lombardia; 0301674_0041: aggiunta asta di reticolo idrico minore presente nel Reticolo Master fornito dall ufficio Catasto Polizia Idraulica di Regione Lombardia; - 6 -

0301674_0042: aggiunta asta di reticolo idrico minore presente nel Reticolo Master fornito dall ufficio Catasto Polizia Idraulica di Regione Lombardia; 0301674_0043: aggiunta asta di reticolo idrico minore presente nel Reticolo Master fornito dall ufficio Catasto Polizia Idraulica di Regione Lombardia; 0301674_0044: aggiunta asta di reticolo idrico minore presente nel Reticolo Master fornito dall ufficio Catasto Polizia Idraulica di Regione Lombardia. Altre modifiche di minor dettaglio sono dovute alla differente base cartografica utilizzata. Foto 1: Tracciato dell asta 0301674_0005 rilevato sul terreno e proveniente da via Meyer. Foto 2: Tracciato dell asta 0301674_0005 in direzione della piana alluvionale del fiume Adda. - 7 -

N. 0301674_ Tabella 1: elenco e numerazione dei corsi d acqua appartenenti al Reticolo Idrico Minore Denominazione Sorgente Foce Fonte nuova asta 0001 Valle Marzia Comune di Monte Marenzo Fiume Adda (Comune di Brivio) 0002 Comune di Monte Marenzo Indefinita/spaglio 0003 Indefinita/spaglio 0004 Indefinita/spaglio 0005 Indefinita/spaglio 0006 Indefinita/spaglio 0007 Indefinita/spaglio 0008 0301674_0010 0009 0301674_0008 0010 Comune di Monte Marenzo Torrente Sonna 0011 0301674_0010 0012 0301674_0010 0013 0301674_0010 0014 0301674_0010 0015 0301674_0010 0016 Torrente Sonna 0017 Torrente Sonna 0018 Torrente Sonna 0019 Torrente Sonna 0020 Torrente Sonna 0021 Torrente Sonna 0022 0301674_0023 0023 Torrente Cazzola Torrente Sonna 0024 Torrente Sonna 0025 Torrente Sonna 0026 Torrente Sonna 0027 Torrente Gandorla Comune di Pontida Torrente Sonna 0028 Torrente Sonna 0029 Comune di Pontida Torrente Sonna 0030 Comune di Pontida Torrente Sonna 0031 Torrente Sonna 0032 Comune di Pontida Torrente Sonna 0033 Comune di Pontida Torrente Sonna 0034 Indefinita/spaglio 0035 Indefinita/spaglio 0036 Indefinita/spaglio 0037 Indefinita/spaglio 0038 Indefinita/spaglio 0039 Via 3 Fontane Indefinita/spaglio 0040 03016074_0010 Ret. Master 0041 03016074_0010 Ret. Master 0042 03016074_0016 Ret. Master 0043 03016074_0022 Ret. Master 0044 Indefinita/spaglio Ret. Master - 8 -

6 RETICOLO IDRICO CONSORTILE All interno del territorio comunale di Cisano Bergamasco non sono individuate porzioni del reticolo idrico di pertinenza consortile. 7 FASCE DI RISPETTO Per la determinazione delle fasce di rispetto la normativa di riferimento vigente è il R.D. 523/1904: Testo unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche delle diverse categorie. Il R.D. 523/1904, art. 96 determina i lavori ed atti vietati in modo assoluto sulle acque pubbliche, loro alvei, sponde e difese. 7.1 Fascia di rispetto sui corsi d acqua del reticolo idrico principale Il limite occidentale del Comune di Cisano Bergamasco è individuato dal Fiume Adda per il quale sono identificate le fasce di rispetto di 10 m, entro la quale valgono le disposizioni di cui all art. 96 del R.D. 523/04. Il Fiume Adda è inoltre soggetto alla normativa del Piano di Assetto Idrogeologico del bacino del fiume Po che definisce, nel punto 1 dell allegato 3 delle N.d.A., le seguenti fasce con le relative prescrizioni: fascia di deflusso della piena (fascia A) costituita dalla porzione di alveo che è sede prevalente, per la piena di riferimento, del deflusso della corrente, ovvero che è costituita dall insieme delle forme fluviali riattivabili durante la piena; fascia di esondazione (fascia B), esterna alla precedente, costituita dalla porzione di territorio interessata da inondazione al verificarsi della piena di riferimento; area di inondazione per piena catastrofica (fascia C), costituita dalla porzione di territorio esterna alla precedente, che può essere interessata da inondazione al verificarsi di eventi di piena più gravosi di quella di riferimento. Queste fasce si estendono considerevolmente all interno del territorio comunale; ne consegue che, per i corsi d acqua appartenenti al reticolo idrico minore e compresi all interno delle fasce P.A.I., oltre alla normativa specifica, va applicata anche quella relativa alla fascia P.A.I. di pertinenza. In sede di redazione del presente studio, l andamento delle fasce è stato modificato in prossimità della località Bisone sulla scorta delle evidenze morfologiche di dettaglio individuate nella Relazione nota geologica a supporto della verifica della corretta ubicazione delle fasce P.A.I. nella cartografia comunale (dott. Gritti e dott. Plebani, - 9 -

2013, prot. comunale 12834 del 12/12/2014). Tali modifiche sono state apportate ai sensi dell art. 27 comma 3 delle N.d.A. del P.A.I.. 7.2 Fascia di rispetto sui corsi d acqua del reticolo idrico minore Ai corsi d acqua appartenenti al reticolo idrico minore sono state applicate fasce di rispetto ampie 10 metri, sia per i tratti a cielo aperto che per i rari tratti tombinati. Per la definizione del margine da cui identificare le fasce di rispetto sono state utilizzate le evidenze morfologiche rilevabili sul terreno e compatibili con le scale cartografiche di riferimento delle tavole. Resta inteso che, operativamente, le distanze debbano essere misurate sul terreno, dal piede degli argini o, in assenza di argini in rilevato, dalla sommità della sponda incisa dei corsi d acqua, così come previsto dal R.D. 523/1904 ed esemplificato nelle seguenti figure. Per i tratti interrati le distanze devono essere misurate dal lato esterno del manufatto. Figura 1: Definizione dei punti di misura dell ampiezza delle fasce di rispetto per corsi d acqua in alveo naturale. - 10 -

Figura 2: Definizione dei punti di misura dell ampiezza delle fasce di rispetto per corsi d acqua in alveo artificiale. Dott. Geol. Renato Caldarelli Dott. Geol. Massimo Elitropi - 11 -

ALLEGATI

TAVOLE DI RAFFRONTO ALLEGATO 1

210.4 R.I.M. VIGENTE (2010) R.I.M. - 1 a VARIANTE (2015) 199.8 201.2 BG 073-005 BG 073-005 198.3 196.4 03016074_0005 200 BG 073-005 196.0 199.8 200 195.9 200 Fasce P.A.I. 195.1 199 Fascia A Fascia B Fascia C SCALA 1:1.500

03016074_0010 R.I.M. VIGENTE (2010) R.I.M. - 1 a VARIANTE (2015) 445 03016074_0040 430.8 BG 073-010 436.3 425 450 431.8 475 SCALA 1:1.000

412.9 R.I.M. VIGENTE (2010) R.I.M. - 1 a VARIANTE (2015) BG 073-015 BG 073-010 FORNASOTTI 03016074_0015 03016074_0010 03016074_0041 375 350 400 425 428.6 446.1 41 SCALA 1:1.000

400 R.I.M. VIGENTE (2010) R.I.M. - 1 a VARIANTE (2015) 425 423.7 BG 073-016 424.0 03016074_0016 350 365.7 03016074_0042 375 350 SCALA 1:1.000

400 R.I.M. VIGENTE (2010) R.I.M. - 1 a VARIANTE (2015) 399.0 400 390.8 03016074_0043 395.2 VALLE DELLA 380.7 BG 073-023 375 03016074_0023 381.1 DELLA SCALA 1:1.000

275 275 R.I.M. VIGENTE (2010) R.I.M. - 1 a VARIANTE (2015) 250.3 BONDI' SOMMASCHIO 258.2 263.6 277.4 280.9 250 03016074_0044 300 265.5 276.0 275 275 278.0 270.9 268.6 269.2 272.1 265.1 270.5 265.7 253.2 265.9 TORRENTE FORNACE MAGNETTI 250 FORNACE MAGNETTI 255.8 GANDORLA BG 073-027 273.7 250 250 275 263.3 277.6 275 260.5 263.6 SCALA 1:2.500