Corso di Formazione in Mediazione Familiare

Documenti analoghi
ATTENZIONE-CONCENTRAZIONERECIPROCO RISPETTO

Corso di Formazione in Mediazione Familiare

Conflitto e conflittualità Tavolo 2

La mediazione familiare, una cultura per buone relazioni

ORDINATI PER NUMERO DI VOTI ALLA PRIMA VOTAZIONE

di Tiziana Capocaccia

con il patrocinio riconosciuto da CORSO DI FORMAZIONE PER MEDIATORI FAMILIARI DELLA FONDAZIONE FORENSE DI MILANO

CORSO PER MEDIATORE FAMILIARE

LA MEDIAZIONE FAMILIARE. prof.ssa Chiara Sirignano Università di Macerata

Psicologia & Relazioni

Corso di Formazione in Mediazione Familiare

Torino, 11 maggio 2017

REGOLAMENTO GIUSTIZIA MITE INDICE. Art.1 Scopo e ambito di applicazione..pag.2. Art.2 Tipologie di mediazione pag.2

OBIETTIVO BENESSERE: GESTIRE LE EMOZIONI E LE RELAZIONI IN RSA

1 LIVELLO DI FORMAZIONE

CORSO BIENNALE DI FORMAZIONE IN MEDIAZIONE FAMILIARE SISTEMICA

NASCITA DEI CENTRI ANTIVIOLENZA IN ITALIA. Movimento femminista anni Centro contro la violenza di Modena

DAL L Associazione GeA-Genitori Ancora si è costituita nel 1987 per promuovere in Italia la pratica della mediazione familiare.

La tutela dei minori nei conflitti familiari. Proposte operative

CORSO DI MEDIAZIONE FAMILIARE

[Model Standards of Conduct for Mediators, 2005]

Negli ultimi anni si è registrato un bisogno sempre maggiore da parte degli Istituti Scolastici di interventi di

DISTRETTO SANITARIO DI SORGONO CONSULTORIO FAMILIARE *** COMUNITÀ MONTANA GENNARGENTU MANDROLISAI

P R O G R A M M A L E Z I O N I CORSO AIMEF 2012/2013 A N N O

Procedura dell esame di ammissione a MEDEFitalia

Nessuna famiglia è un isola

Adolescenza: genitori e figli. Bartolomea Granieri

c) Il Mediatore Familiare nei nuovi scenari normativi Avv. Rita Della Lena Avv. Francesca Bonavia

Regole professionali dei mediatori FSM 1

LE PAROLE CHE PIACCIONO AI MEDIATORI FAMILIARI A cura dei mediatori familiari dei Centri per le Famiglie della Regione Emilia Romagna

INTERVENTI A SOSTEGNO DEI LEGAMI FAMILIARI I servizi di mediazione familiare dell Area Nord della Provincia di Novara

Il colloquio nel servizio sociale professionale: prospettive teoriche, metodologiche e applicative. Riferimenti al Codice Deontologico

ATTIVITA' PER IL PROGETTO REI LABORATORI DI CONTRASTO ALLE FRAGILITA'-PREVENZIONE DEL DISAGIO

LA MEDIAZIONE FAMILIARE

Leadership & Management nella PA

COMPETENZE NEGOZIALI E COMPETENZE MEDIATIVE: UNA RISORSA PER LA SCUOLA

PROGRAMMA SPERIMENTALE. Tutela Minori e Tribunale Ordinario Sostegno ai minori nei procedimenti di separazione e divorzio dei genitori

Istituzione della figura professionale del mediatore familiare. ART. 1. (Princìpi).

Relazione d aiuto e sostegno al coniuge maltrattato. Ripercussioni sul minore. e relazioni familiari

SEMINARI DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER MEDIATORI FAMILIARI PROFESSIONISTI

PRINCIPI ETICI FONDAMENTALI PER IL LAVORO CONGIUNTO AVVOCATO/PSICOLOGO di FIDUCIA/CLIENTE

ASSISTENZA ALLA COPPIA

QUALI QUALITÀ POSSIEDE IL MEDIATORE FAMILIARE? LE VOSTRE RISPOSTE

Corso in Mediazione Familiare a Bari

Genitori in gioco! Workshop per sostenere e promuovere le risorse dei genitori.

* * * SEMINARI DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER MEDIATORI FAMILIARI E ALTRI PROFESSIONISTI. A cura di dott.ssa ZAIRA GALLI dott.

LA GESTIONE DEI CONFLITTI IN MEDIAZIONE E L INTERVENTO PER IL CAMBIAMENTO IL MODELLO DELLA SCUOLA GENOVESE

C o m m i s s i o n e S c i e n t i f i c a p e r l a F o r m a z i o n e

BENVENUTI. Le regole: uno dei pilastri dell arte di educare. Bardonecchia. Elisabetta Serra

SEMINARI DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER MEDIATORI FAMILIARI PROFESSIONISTI

PERCORSI DI FORMAZIONE PER I GENITORI

Giornata di studio organizzata dalla SIMeF - Società Italiana di Mediazione Familiare

LA FAMIGLIA, IL PADRE E LA MADRE NELL EDUCAZIONE DEI FIGLI.

QUALE RUOLO DEI GENITORI PER L'ORIENTAMENTO SCOLASTICO DEI FIGLI. dott. Stefano Panella

Percentuali coppie miste e straniere in mediazione

CONCILIA QUI S.R.L. MASTER IN MEDIAZIONE FAMILIARE I ed. SORRENTO

Brindisi città riservataria

Telefono Fax Sesso Femmina Data di Nascita 16/05/1956 Nazionalità

Claudia CHIAROLANZA, Ph.D.

Programma didattico 2019

INDICE. Fase sociale, presentazione laterale e linee guida del primo incontro (Marco Vannotti) 33

SERVIZIO ADOZIONE Ambiti Territoriali 6, 8, 9 e 10,11,12 ASL N 2

DAL L Associazione GeA-Genitori Ancora si è costituita nel 1987 per promuovere in Italia la pratica della mediazione familiare.

Corso di aggiornamento e qualificazione professionale in Diritto di Famiglia

Toscana. Corso teorico esperienziale In. Mediazione Familiare Integrata (320 ore)

Dott.ssa Giuseppina Russo. Psicologa

Imparare a comunicare per migliorare l assistenza Ipotesi di un nuovo percorso formativo

COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO

Condotte giovanili a rischio e autolesionismo OMCeO Monza Brianza 8 febbraio 2018

LA VIOLENZA DI GENERE

Palacongressi di Rimini Dicembre Metto su casa! Una vita indipendente in costruzione. Con il contributo di

Scuola di Alta Formazione in Diritto delle relazioni familiari, delle persone e dei minori "Milena Pini" BIENNIO 2019/2020. Programma didattico 2019

Il Master si tiene nella città di Catania, presso la sede del Centro FamigliE, in via G. Lavaggi, 7.

Programma didattico 2017 DATA ARGOMENTO DOCENTI

Progetti per giovani/adulti. 17 settembre 2016

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ

Consultori familiari

Primi passi. una rete di proposte educative per rispondere ai bisogni di bambini e famiglie.

Sviluppo della Leadership

MEDIAZIONE FAMILIARE

GIORNATA FORMATIVA PROMUOVERE LA CULTURA DELL'ADOZIONE: GLI ATTORI A CONFRONTO SUL TEMA DELLA VALUTAZIONE

SEMINARIO DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER MEDIATORI FAMILIARI PROFESSIONISTI

MEDIAZIONE FAMILIARE

Dr.ssa Alessandra Ranieri

ascolto comunicazione relazione

FAMILY GROUP CONFERENCE

Corso di formazione sul COUNSELING AD INDIRIZZO SISTEMICO

INDICE. INTRODUZIONE pag. 1. CAPITOLO PRIMO pag. 4 Separazione e divorzio: aspetti giudiziari

U N I G P 2. Università Popolare degli Studi GIOVANNI PAOLO II MASTER IN MEDIAZIONE FAMILIARE Codice fiscale

LA COMUNICAZIONE DELLA TERMINALITA NELLA MEDICINA DI FAMIGLIA

IL METODO CLINICO. (Tugnoli, 2013)

L ASSOCIAZIONE PROFESSIONE E CULTURA DI SPARANISE (CE) HA ATTIVATO PER IL 2015 Corso Mediatore Familiare

Transcript:

Corso di Formazione in Mediazione Familiare MODULO 5 Milano, 11 dicembre 2015 A cura di Dr. ssa Chiara Vendramini Psicologa Mediatrice Familiare 1

SPEGNIAMO O SILENZIAMO I CELLULARI PARTECIPIAMO AL CORSO CON LA MASSIMA CONCENTRAZIONE PERCHÉ È SOLO CON IL NOSTRO IMPEGNO CHE POTREMO GARANTIRE A CHI SI RIVOLGE A NOI IL LIVELLO DI COMPETENZA AL QUALE HA DIRITTO NON PARLIAMO TRA DI NOI DURANTE LE LEZIONE O MENTRE UN NOSTRO COLLEGA STA INTERVENENDO MA INTERVENIAMO OGNI VOLTA CHE LO RITENIAMO OPPORTUNO CHIEDENDO LA PAROLA ATTENZIONE-CONCENTRAZIONE-RECIPROCO RISPETTO 2

Primi contatti Premediazione Primi colloqui di coppia Valutazione di mediabilità Negoziazione Bilancio e conclusione DIVIETO DI RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE E DI CIRCOLAZIONE AL DI FUORI DEI CORSI ORGANIZZATI E CONDOTTI DALL ASSOCIAZIONE GeA 3

LA PREMEDIAZIONE incontri preparatori individuali con entrambi i genitori effettuati nella fase preliminare al percorso di mediazione familiare 4

In sintesi: A COSA SERVE LA PREMEDIAZIONE? Conoscere i genitori e la situazione in cui si trovano e le loro aspettative Comprendere la natura del conflitto Motivare i genitori al percorso Aiutare i genitori a smuoversi dalle loro posizioni e a concentrarsi su interessi a medio e lungo termine 5

COSA FARE NEGLI INCONTRI DI PREMEDIAZIONE si crea un contesto accogliente e riservato si pongono le basi per la fiducia nel mediatore da parte di ciascun genitore si esplicita la riservatezza del colloquio si aiutano i genitori a trovare una loro buona ragione per iniziare la mediazione si chiariscono i pericoli dell intensificarsi del loro conflitto si ascoltano le posizioni di ciascuno si aiutano i genitori ad immaginare concretamente il futuro si riserva a ogni genitore lo stesso numero di incontri si approfondiscono le modalità dell invio il mediatore si fa conoscere e cerca di capire se la mediazione è l intervento utile si presentano le regole si chiariscono i rapporti con gli avvocati 6

COSA NON FARE NEGLI INCONTRI DI PREMEDIAZIONE lasciare che il genitore utilizzi il colloquio per parlare male del genitore assente lasciare che il genitore strumentalizzi il colloquio per creare un alleanza con il mediatore familiare lasciare che un genitore vincoli il mediatore ad un segreto. 7

MA QUALI REGOLE? - VOLONTARIETA ; - RISERVATEZZA: il mediatore familiare si attiene al più assoluto segreto quanto allo svolgimento e al contenuto dei colloqui e agli accordi eventualmente conseguiti (cfr Articolo 6 Ammissibilità delle prove nei procedimenti civili della Direttiva 2004/0251 (COD) del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa a determinati aspetti della mediazione in materia civile e commerciale). La sospensione del segreto può avvenire solo con l'assenso di tutte le parti (genitori e mediatore) o nei casi previsti dalla legge. - IMPARZIALITA soprattutto rispetto al contenuto, il m.f. non prende posizione sulle questioni in discussione. 8

- PLENIPOTENZIARIETA il processo decisionale deve vedere protagonisti i due genitori e loro due soltanto. - TREGUA: il mediatore, prima di iniziare il percorso, chiede ai genitori di non intraprendere iniziative giudiziali l uno contro l altro, invitandoli a valutare, con i rispettivi legali, l opportunità e la praticabilità di una tregua legale. Il mediatore chiede inoltre ai genitori una tregua dalle ostilità personali, invitandoli a deporre le armi per tutta la durata del percorso di mediazione familiare 9

Per assenza di plenipotenziarietà si intende la mancanza di autonomia e indipendenza nei genitori perché: vittime di violenze o ricatti psicologici, economici, affettivi dipendenti/vittime del clan familiare (proprio o del coniuge) dipendenti da sostanze affetti da patologia psichica conclamata, grave, in atto (distacco dalla realtà) 10

- RAPPORTO CON I LEGALI: i legali delle parti vengono informati dai genitori dell inizio del percorso di mediazione familiare. Il mediatore è disponibile a fornire agli avvocati tutte le indicazioni utili a comprendere le caratteristiche del tipo di lavoro che si sta per intraprendere. Durante gli incontri di mediazione solo i genitori rimangono in contatto con i propri legali le regole tecniche (alternanza, rispetto dei tempi e dell altro ) 11

VALUTAZIONE DI MEDIABILITA PERCHE? La valutazione è finalizzata alla possibile attivazione dell intervento di mediazione familiare: non è una valutazione delle persone o dei genitori in quanto tali, ma un analisi se la mediazione rappresenti la migliore risorsa proponibile nella loro situazione (evitare fallimenti). QUANDO? La valutazione di mediabilità ha inizio nei primi colloqui individuali di premediazione e si completa nella prima fase del processo di mediazione (primi colloqui di coppia). 12

COSA? autonomia e indipendenza dei genitori (plenipotenziarietà) attendibilità (capacità di mantenere accordi). L attendibilità va sperimentata definendo accordi precisi quanto a tempi, modalità e risorse da verificare nel concreto volontà e disponibilità al cambiamento-flessibilità: entrambi i genitori devono scegliere liberamente di essere aiutati a uscire dall impasse nel quale si trovano Nello specifico su cose concrete: Presenza di figli, decisione maturata di separarsi, presenza di patologie o dipendenze, adesione al percorso attraverso il rispetto delle regole, flessibilità nei comportamenti e negli stili comunicativi..) 13

Per fare una adeguata valutazione di mediabilità è indispensabile esaminare 4 aree informative (vedi modulo precedente con dr. Scotti): motivazionale: aspettative e motivazioni evolutiva capacità di riflettere sui bisogni dei figli; durata e qualità della relazione genitoriale (prima della separazione), disinvestimento emotivo risorse disponibilità all ascolto, risorse materiali e relazionali, disponibilità al cambiamento (cooperatività, assertività, reinvestimento) conflittualità: intensità e stadio del conflitto (da quanto e su cosa litigano), riconoscimento dell altro, giochi di potere. La presenza del conflitto non impedisce la mediazione. 14

Cosa chiarire mediatore genitori contenuti regole Chi è e cosa offre riservatezza segreto professionale imparzialità Chi sono e cosa vogliono autonomia volontarietà tregua ascolto reciproco obiettivi chiarire i problemi definire le priorità sottoscrivere contratto chiarire i problemi definire le priorità sottoscrivere contratto 15

ESITO VALUTAZIONE DI MEDIABILITA POSITIVO - coerenza tra aspettative implicite/esplicite - concordanza tra attese del singolo e della coppia - scelta irreversibile della separazione (uscita di casa ) - riconoscimento del problema - volontà di affrontare il problema - scelta condivisa del mediatore e della mediazione familiare - reinvestimento emotivo possibile su un nuovo progetto di vita 16

NEGATIVO - mancato riconoscimento del problema - assenza di volontà per affrontarlo - qualità disperante del legame di coppia - confusione dei confini genitori/coppia - livello di delusione tale da non permettere un disinvestimento 17

IL CONTRATTO si intende un accordo stipulato fin dai primi colloqui tra il mediatore e i genitori che ha per contenuto i rispettivi diritti e doveri. Il contratto riguarda principalmente aspetti concreti, pratici, organizzativi e costituisce un importante presupposto per la buona riuscita del percorso di mediazione. 18

TEMPO E LUOGO (10/12 incontri di 60/75 min. nello stesso studio) FREQUENZA (settimanale) MODALITA PAGAMENTO (costo, fattura, pagamenti) IMPEGNO DEI GENITORI E DEL M.F. (puntualità, ritardi, disdette, sospensioni) RICHIAMO REGOLE FONDAMENTALI (riservatezza, tregua, segreto professionale, lavoro solo con genitori) 19