Corso di Formazione in Mediazione Familiare

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1 Corso di Formazione in Mediazione Familiare Modulo 4 La premediazione a cura di Dr. Paolo Scotti con testi del Prof. Fulvio Scaparro

2 Andamento processo di mediazione Fase iniziale => premediazione e valutazione di mediabilità Andamento lineare Mediatore attivo, propositivo Durata: dal 1 al 3 /4 colloquio Fase centrale => negoziazione Andamento NON lineare Mediatore poco attivo, genitori protagonisti Durata: dal 4 al 10 colloquio Fase conclusiva => bilancio e conclusione Andamento lineare Mediatore attivo ed in parte direttivo Durata: dal 10 al 12 /13 ed ultimo colloquio

3 Andamento colloquio mediazione FASE INIZIALE Accoglienza Ripresa colloquio precedente (se c è) FASE CENTRALE Dialogo (spiegazioni reciproche) Descrizione di posizioni/proposte Negoziazione Ipotesi accordi FASE FINALE Riformulazione/Sintesi finale Chiusura e rilancio

4 Andamento processo di mediazione Fase iniziale => premediaz. e valutaz. di mediabilità Andamento lineare Mediatore attivo, propositivo e direttivo Durata: dal 1 al 2 /3 colloquio CHE FARE? SI PUO FARE MEDIAZIONE O NO? NO => recapiti e nominativi esterni SI PERCHE (problema e motivi) COSA FARE (progetto e obiettivi)

5 Primi contatti: analisi della domanda Primo contatto di solito telefonico Spesso richiesta sporca Si deve comprendere il problema, il tipo di aiuto voluto, se la mediazione è utile Si deve capire quali indicazioni siano state date a chi chiama e da chi Si deve capire cosa sanno di mediazione Si devono analizzare le aspettative

6 Primi contatti: approccio del mediatore Accoglienza calda Stabilire un dialogo (brevi scambi più che monologhi da entrambe le parti) Nessuna ansia da raccolta informazioni (c è tempo anche nei colloqui successivi) Nel dubbio, comunque fissare colloquio informativo

7 Analisi della domanda: OPZIONI OPZIONE 1: richiesta non adeguata => a chi indirizzarli? => Rete contatti OPZIONE 2: la richiesta è adeguata => il percorso può partire, come? (coll.info.di coppia, coll.individuali, attivazione partner assente)

8 Inizio del percorso OBIETTIVI Individuazione delle precondizioni necessarie (volontarietà, non interferenze né ricatti, plenipotenziarietà, tregua, riservatezza) Inizio valutazione mediabilità

9 I genitori quando arrivano in mediazione Racconto del passato Totalmente POSITIVO per un genitore Totalmente NEGATIVO per l altro genitore

10 I genitori quando arrivano in mediazione Racconto del presente carico di stanchezza e dolore per un genitore carico di delusione e rabbia per l altro genitore

11 I genitori quando arrivano in mediazione Ipotesi sul futuro

12 La mediazione: ambito di lavoro centrato sul presente e sul futuro È necessario uscire dall analisi del passato (torti/ragioni, crisi di coppia) Ci si deve focalizzare su presente e futuro perché ai bambini servono risposte oggi e domani Per fare il salto con i genitori dal passato al futuro ci deve essere una fase preparatoria => PREMEDIAZIONE

13 Perché mediare e premediare Per aiutare i genitori a trovare una buona ragione per iniziare e continuare a negoziare Per aiutarli a guardare oltre l eventuale vittoria immediata; Per capire che riconciliarsi pur restando separati non implica né perdono né rinuncia ai propri diritti ma una necessaria alleanza genitoriale nella cura dei figli (riconciliazione come genitori) Per ricostruire là dove c erano solo macerie. Prof. Fulvio Scaparro

14 Definizione di premediazione L insieme degli incontri individuali che precedono l (eventuale)inizio della mediazione familiare vera e propria Possono essere 1, 2 o 3 a testa, dipende dall intensità del conflitto OBIETTIVI: consente al mediatore di controllare il processo di mediazione e di cominciare ad assistere le parti nel loro sforzo di comporre il conflitto Prof. Fulvio Scaparro

15 Nei colloqui individuali di premediazione si può Comprendere l andamento del conflitto e il ruolo giocato dalle parti; Acquisire consapevolezza e responsabilità sul ruolo svolto nel conflitto e nella sua composizione Individuare nel conflitto le questioni che più stanno a cuore e le emozioni che il conflitto provoca; Migliorare le proprie abilità di negoziazione e comunicazione; Prof. Fulvio Scaparro

16 Nei colloqui individuali di premediazione si può Elaborare un strategia che porti a un risultato accettabile; Esplorare modi più costruttivi per esprimere le proprie preoccupazioni; Fare propri gli obiettivi e le modalità della mediazione; Individuare una prospettiva nuova per comporre il conflitto in atto e quelli futuri. Prof. Fulvio Scaparro

17 Come fare Bisogna essere in grado, entro la fine dei colloqui riservati e di coppia, di poter rispondere alla domanda: Questi genitori possono trarre giovamento da un percorso di mediazione o c è bisogno d altro e di cosa? Attraverso l analisi della domanda molto accurata e molto rapida. Si lavora su quattro aree informative: Area motivazionale Area evolutiva Area della conflittualità Area delle risorse Prof. Fulvio Scaparro N.B. NON SI PARLA (MALE) DELL ASSENTE

18 Area motivazionale Analisi dell invio: servizio pubblico o privati? E con quali aspettative dell inviante? Es. differenza tra passaparola (persona già stata in M.F. e invio esterno (no info su M.F.) L analisi dell invio inizia con il primo contatto telefonico e può esaurirsi nei primi 5-10 del primo incontro Duplice scopo: per mediatore => valorizzare il lavoro di primo smistamento che l inviante deve aver fatto per genitori =>incominciare ad esprimere aspettative e definizione individuale del problema Prof. Fulvio Scaparro

19 Area motivazionale: cosa valutiamo Coerenza <-> incoerenza tra aspettative esplicite ed implicite Concordanza <-> discordanza tra aspettative individuali e di coppia rispetto alla mediazione Riconoscimento <-> non riconoscimento del problema Desiderio/volontà <-> mancanza di volontà di affrontarlo Irreversibilità <-> reversibilità della scelta di separazione Prof. Fulvio Scaparro

20 Area evolutiva Approfondimento dell analisi della domanda in caso di dubbio su possibilità di fare mediazione (emerso nella fase di analisi dell invio) Indagine sul ciclo vitale dell individuo e della coppia (STORIA COPPIA/GENITORI) OBIETTIVO: indagare sul significato evolutivo della richiesta di separazione (separarsi da chi, da cosa?) e, soprattutto, se il legame sia rescindibile o meno Prof. Fulvio Scaparro

21 Area evolutiva: analisi di come sono stati affrontati i compiti evolutivi Come vi siete incontrati? Cos è che vi ha attratto nell altro? Cosa ne è stato poi di questa attrazione? Quali qualità dei propri genitori ha ritrovato nell altro/a? E quali opposte? Cosa ritiene abbiano pensato i genitori d altro e della vostra unione di coppia? Come è cambiato il vostro rapporto all arrivo del primo figlio? Prof. Fulvio Scaparro

22 Area evolutiva: cosa valutiamo Assolvimento <-> non assolvimento dei compiti evolutivi Disinvestimento emotivo possibile <-> legame disperante (cattiva separazione e/o separazione per mantenere legame) Disimpegno genitoriale <-> richiesta di maggiore presenza Corresponsabilità educativa <-> alienazione genitoriale Prof. Fulvio Scaparro

23 Analisi della situazione Focus attenzione => contenuti Chi li ha mandati, vita relazionale, sposati o separati, tipo di separazione, coinvolgimento legali o servizi, coinvolgimento figli, parenti, struttura famiglia attuale, cosa hanno fatto fino ad ora (percorsi intrapresi), obiettivi, aspettative Analisi area del conflitto Focus attenzione => non verbale modo di porsi, gesti, modalità relazionali, modalità di gestione del confronto, tono/intensità/volume voce, espressione emotiva, tolleranza

24 Area del conflitto: cosa valutiamo Gestibilità o meno del conflitto in corso, poiché un intensità troppo elevata non consente di fare mediazione Natura del conflitto: può riguardare non sentirsi riconosciuta/o (identità di ruolo), il potere che ognuno/a ha o sente di avere o non avere nella coppia (disequilibri di potere), la qualità del legame ed il grado di condivisione (diverse aspettative su intimità, complicità e supporto all altro). Prof. Fulvio Scaparro

25 Area delle risorse L analisi dell invio, l indagine sull area evolutiva e l esplorazione nell area del conflitto, hanno anche lo scopo di sondare se sussistano o meno le risorse per affrontare un qualche percorso e quale. Cosa valutiamo Assertività + cooperatività <-> presenza di solo uno dei due fattori Reinvestimento emotivo su un proprio progetto di vita <-> legame disperante Prof. Fulvio Scaparro

26 Premediazione: modalità Colloqui individuali, per evitare che presenza dell altro crei irrigidimento, chiusure ed esplosioni di aggressività Usando domande aperte il mediatore stabilisce se: se il conflitto è mediabile; se i due genitori hanno la capacità di partecipare al processo di mediazione se le circostanze lo consentono Al termine degli incontri il mediatore riassume quanto è stato detto sul processo di mediazione, accertandosi che sia stato ben compreso e condiviso Prof. Fulvio Scaparro

27 La pre-mediazione: azione del mediatore Crea contesto accogliente e riservato Accoglie/assorbe le paure (riconoscimento) Disperde/re-indirizza la rabbia Dialoga su cosa fare per migliorare la situazione (realisticamente) Incrementa/promuove dialogo (aiuta a convivere con opinione diversa dell altro) Propone alternative di espressione dei sentimenti distruttivi Propone alternative di gestione Stimola attivamente potenzialità positive e costruttive (innesca escalation costruttiva) Aiuta a semplificare/concretizzare Ricorda l importanza del loro ruolo (richiama le loro responsabilità)

28 Capacità importante da approfondire in premediazione: la plenipotenziarietà Si affianca al concetto di autonomia e consiste nella capacità che un papà ed una mamma hanno di decidere in prima persona sul loro progetto genitoriale, escludendo, da questo progetto, tutti coloro che possano, più o meno volutamente, più o meno direttamente, aggravare o far proseguire il conflitto. [Fonte: ]

29 Capacità importante da approfondire in premediazione: la plenipotenziarietà Le possibili figure intervenienti dall esterno nel processo di mediazione sono l avvocato (figura necessaria a fianco delle parti ma che non può decidere per i genitori), i nuovi partner, le famiglie di origine, gli amici intimi, lo stesso mediatore, altri professionisti Se in premediazione non si accerta la plenipotenzialità delle parti, si rischia che al termine della mediazione congiunta si scopra che le parti non avevano l autorità necessaria per prendere accordi. [Fonte: ]

30 Premediazione: scopi ulteriori Ridurre il numero delle sedute di mediazione congiunta = risparmio di tempo e di costi anche emotivi Prepara alla negoziazione basata sugli interessi e non sulle posizioni. posizioni = punti fermi che abbiamo deciso di sostenere in un conflitto (per principio ) interessi = bisogni sottostanti alle posizioni, desideri, preoccupazioni, paure (le necessità ) Più a lungo dura un conflitto, maggiori sono le probabilità che si irrigidisca sulle posizioni e non consenta negoziazione su interessi Prof. Fulvio Scaparro

31 Premediazione: si deve fare? La premediazione non è obbligatoria ma la mia esperienza insegna che più è acceso il conflitto tra le parti e più sono complesse le questioni in gioco, più utile è un accurato lavoro di premediazione con ciascuna parte. Prof. Fulvio Scaparro

32 Contrari alla premediazione I mediatori che tradizionalmente sono stati istruiti a incontrare entrambe le parti nello stesso tempo [salvo eccezionali incontri individuali durante la mediazione richiesti dal mediatore o dalle parti] temono che gli incontri individuali prima della mediazione favoriscano la collusione tra il mediatore e una delle parti (alleanze e schieramenti anche solo unilaterali, cioè percepiti come tali dai genitori) Prof. Fulvio Scaparro

33 Rischio alleanze in premediazione Questo rischio è più forte quando il mediatore assume un [indebito] ruolo direttivo nella mediazione. Ma quando la premediazione è correttamente usata per 1.dare voce e sfogo alle emozioni delle parti 2.per informarle e formarle sul modo migliore per negoziare gli accordi, allora la premediazione è davvero efficace

34 PRE - MEDIAZIONE Obiettivi: Accogliere Approfondire le modalità dell invio Accertare cosa si sa della mediazione, quali sono le attese, i pregiudizi Conoscere situazione Capire se mediazione è intervento utile Anticipare le difficoltà del processo di mediazione e la necessità del rispetto delle regole Depotenziare il conflitto e le sue componenti distruttive/provocatorie affinché, quando si inizia la mediazione vera e propria, si raggiunga al più presto la fase centrale e costruttiva del negoziato Fase preliminare alla mediazione vera e propria Colloqui singoli e riservati (1 o più con ciascun genitore) Far capire opportunità e caratteristiche della mediazione Ridimensionare ansie di vendetta e recriminazione Stimolare modalità collaborative Convincere del valore del confronto Rapporti con gli avvocati (incontri preliminari) INIZIA VALUTAZIONE MEDIABILITA

35 Rapporto con i legali delle parti I legali delle parti non parteciperanno alle sedute di mediazione che sono riservate esclusivamente ai genitori. I legali possono essere informati dal mediatore nel corso di una prima seduta comune sulle modalità della mediazione familiare e non potranno avere contatti individuali con il mediatore durante tutto il corso della mediazione. Qualora se ne ravvisi la necessità, il mediatore potrà richiedere un colloquio comune con le parti e con i loro legali

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