Direzione Infrastrutture, Mobilità e Ambiente Ufficio Valutazioni e Tutela Ambientali

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Comune di Rimini Direzione Infrastrutture, Mobilità e Ambiente Ufficio Valutazioni e Tutela Ambientali Via Rosaspina, 7 47923 Rimini tel. 0541 704707 fax 0541 704706 www.comune.rimini.it CF-P.IVA - 00304260409 RAPPORTO PRELIMINARE di VERIFICA di ASSOGGETTABILITA' a VAS ai sensi dell'ad.12 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. VARIANTE al P.R.G. VIGENTE relativa ALLA DEFINIZIONE DI NUOVE POTENZIALITÀ EDIFICATORIE E ALL'INTRODUZIONE DI REQUITI PER PRESTAZIONI AMBIENTALI DEI NUOVI INSEDIAMENTI

INDICE PREMESSA 1 1. DESCRIZIONE DELLA VARIANTE E DELL'AREA INTERESSATA 3 1.1 Descrizione sintetica della Variante e sue finalità 3 1.2 Descrizione sintetica dell'area interessata dalla Variante 4 1.3 Quadro pianificatori e programmatico 4 2. INFORMAZIONI E DATI NECESSARI ALLA VERIFICA DEGLI IMPATTI GNIFICATIVI SULL'AMBIENTE DERIVANTI DALL'ATTUAZIONE DELLA VARIANTE 5 2.1 Verifica di pertinenza dei criteri relativi alle caratteristiche della Variante 5 2.2 Ambito di influenza ambientale 6 2.3 Caratteristiche degli impatti e delle aree che possono essere interessate dagli impatti 7 3. CONCLUONI 8

PREMESSA RMATIVA DI RIFERIMENTO La Valutazione Ambientale Strategica (VAS), introdotta dalla Direttiva 42/2001/CE, è un processo sistematico per la valutazione preventiva degli effetti potenziali delle azioni e delle politiche previste negli strumenti di pianificazione e programmazione, al fine di garantire la coerenza di queste con gli obiettivi di sostenibilità ambientale e territoriale. La Direttiva è stata recepita in Italia dal D. Lgs. n. 152/2006, il quale, al Titolo II della Parte II, definisce l'ambito di applicazione della VAS, le modalità di svolgimento, i contenuti del Rapporto Ambientale, le modalità di consultazione, i procedimenti di valutazione e di decisione nonché i contenuti del monitoraggio. Il D. Lgs. n. 4/2008, recante "Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto 3 aprile 2006, n. 152, recante Norme in materia ambientale", introduce rilevanti e numerose innovazioni rispetto al testo della Parte II del D. Lgs. n. 152/2006. Per definire l'ambito di applicazione delle modifiche apportate dal D.Lgs. n.4/2008 occorre considerare che il comma 1 dell'art. 35 di tale decreto, stabilisce innanzitutto che dal 13 febbraio 2008 decorra un periodo di 12 mesi, entro il quale le Regioni provvedano ad adeguare la propria normativa alle disposizioni del Decreto. In caso di mancata approvazione delle Leggi regionali di adeguamento al Decreto trovano "diretta applicazione le disposizioni" del Decreto, "ovvero le disposizioni regionali vigenti in quanto compatibili". Al fine di supportare questa prima fase di applicazione delle procedure di valutazione ambientale dei piani e programmi, la Regione Emilia Romagna ha emanato la L.R. n. 9/2008 "Disposizioni transitorie in materia di Valutazione ambientale strategica e norme urgenti per l'applicazione del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152" (efficacia prorogata dall'art. 60 della L.R. n.6/2009). La L.R. n. 9/2008, all'art.2 comma 3 lett. a, stabilisce esplicitamente che le varianti specifiche al Piano Regolatore Generale (PRG) di cui alla L.R. n. 47/1978 devono essere comunque soggette a Verifica di Assoggettabilità. La Verifica di Assoggettabilità costituisce la prima fase del processo di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e ha lo scopo di verificare, sulla base di un documento denominato Rapporto Preliminare (redatto dall'autorità Procedente), "se il piano o il programma possa avere effetti significativi sull'ambiente". Tale verifica deve essere svolta dall' Autorità Competente, sulla base degli elementi di cui all'allegato I della parte II del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., e deve concludersi con un Provvedimento di Verifica che potrà disporre: l'assoggettamento a VAS (qualora sia stato accertato che il piano o il programma potrebbe comportare significativi impatti negativi sull'ambiente) l'esclusione dalla procedura di VAS ( in caso di esito negativo della medesima verifica) l'esclusione con prescrizioni (qualora si valuti che le modifiche o integrazioni, prescritte, al piano o programma dal Provvedimento di Verifica, siano adeguate a renderne compatibile l'attuazione con gli obiettivi di sostenibilità ambientale, mitigandone gli impatti sull'ambiente). Pertanto la variante al PRG vigente, relativa alla "definizione di nuove potenzialità edificatorie e all'introduzione di requisiti per prestazioni ambientali dei nuovi insediamenti", deve essere sottoposto a tale verifica. 1

SCOPO DEL DOCUMENTO Il presente documento costituisce il Rapporto Preliminare per la Verifica di Assoggettabilità a VAS della Variante in oggetto, ed ha lo scopo di fornire all'autorità Competente i dati e le informazioni necessarie all'emissione del Provvedimento di Verifica ed in particolare contiene: descrizione della Variante informazioni necessarie alla verifica degli impatti significativi sull'ambiente derivanti dall'attuazione della Variante. I contenuti di tale Rapporto Preliminare sono stati sviluppati tenendo conto dei criteri per la verifica di assoggettabilità di cui all'allegato I della parte II del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.. Si sottolinea che, dato il carattere della Variante in oggetto, il documento elaborato non si concentrerà sull'analisi degli impatti dei nuovi insediamenti a cui le nuove norme si applicano, in quanto si tratta di possibilità edificatorie già previste nel PRG, e confermate, come potenzialità a cui dare eventuale attuazione con il POC, nel PSC adottato, strumento quest'ultimo dotato di una propria Valutazione di Sostenibilità Ambientale e Territoriale, ma esaminerà in maniera qualitativa/quantitativa le modifiche introdotte e la loro ricaduta in termini di incremento di impatto territoriale o ambientale a confronto con la situazione normativa precedente, e se tale eventuale incremento sia sostenibile. FA E SOGGETTI COINVOLTI NELLA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ L'art. 12 del D.Igs. 152/2006 detta le seguenti fasi di svolgimento della Verifica di Assoggettabilità: Autorità Procedente (Comune di Rimini) PREDISPOZIONE del Rapporto Preliminare TRASMISONE del Rapporto Preliminare all'autorità Competente (ai fini del provvedimento di Verifica) e ai Soggetti Competenti in Materia Ambientale (ai fini della Consultazione ed espressione Parere) Fase di consultazione con Soggetti Competenti in Materia Ambientale TRASMISONE del PARERE entro 30 gg all'autorità Competente Autorità Competente (Provincia di Rimini) EMISONE Provvedimento finale di Verifica omrn 0f1 nn Assoggettabilità a VAS (con eventuali prescrizioni) Assoggettabilità a VAS SOGGETTI COINVOLTI NELLA PROCEDURA di Verifica di Assoggettabilità Autorità Procedente Comune di Rimini Autorità Competente Provincia di Rimini Soggetti Competenti in Materia Ambientale (individuati in conformità all'art. 12, comma 2 del D.Lgs 152/2006) Provincia di Rimini AUSL di Rimini ARPA, sezione di Rimini Autorità di Bacino Conca e Marecchia Servizio Tecnico di Bacino Conca e Marecchia Consorzio di Bonifica della Provincia di Rimini 2

1. DESCRIZIONE DELLA VARIANTE E DELL'AREA INTERESSATA 1.1 Descrizione sintetica della Variante e sue finalità La presente variante specifica al PRG di Rimini ha per oggetto l'introduzione nel Piano vigente di alcuni elementi di qualità, che peraltro sono già contenuti, come indirizzo, nel Piano Strutturale Comunale adottato con Delibera del Consiglio Comunale n. 65 del 29/03/2011, ed in particolare a) il contenimento delle capacità edificatorie dei Piani Attuativi approvabili in questa fase di salvaguardia, ridimensionando e omogeneizzando gli indici di edificabilità territoriale in applicazione dei criteri generali di perequazione urbanistica prospettati nel PSC; b) l'introduzione di criteri dettagliati di verifica della sostenibilità ambientale dei nuovi insediamenti in programma, rispetto a tematiche quali, fra gli altri, l'efficienza energetica, l'adeguato smaltimento e depurazione delle acque, la mobilità sostenibile; In particolare riguardo al punto a), la Variante introduce: un nuovo articolo, I' "art. 10 quater Aree trasformabili e potenzialità edificatorie"; una nuova serie di elaborati cartografici in scala 1:10.000, che andranno ad aggiungersi agli altri Elaborati costitutivi del PRG, ovvero la "Tav. 8.1 e Tav. 8.2 - Classificazione delle aree trasformabili e delle potenzialità edificatone"; l'introduzione di una specifica nell'ad. 4 Eventuali difformità o contrasti tra elaborati di PRG, ovvero tra PRG e Regolamento edilizio, con la quale "Le tavole 8.1 e 8.2 e l'art. 10 quater prevalgono sia sulle presenti NTA che sulle schede di progetto" Con il nuovo articolo 10 quater viene introdotta nel PRG una tabella di calcolo degli indici territoriali riferiti ai comparti edificatori in corso di istruttoria, opportunamente mappati nei nuovi elaborati cartografici (Tav. 8.1 e 8.2). In base a tale tabella, le capacità edificatorie dei comparti, inseriti nelle Tav. 8.1 e 8.2, vengono ridimensionate in modo da renderle corrispondenti a quello che sarebbe il diritto edificatorio massimo che potrebbe venire attribuito in sede di POC alle proprietà di dette aree, qualora tali comparti venissero attuati in fase di piena vigenza dei nuovi strumenti urbanistici previsti dalla L.R. 20/2000, secondo il criterio della perequazione urbanistica come indicato nel PSC adottato. Con tale Variante vengono pertanto a decadere gli indici edificatori riportati nelle singole schede di attuazione del PRG, mantenendo inalterate le superfici destinate a superstandard previste nelle stesse. L'effetto che ci si può attendere dall'attuazione del suddetto articolo può essere stimato complessivamente in una riduzione di circa il 40% del carico urbanistico rispetto a quello previsto dal PRG Vigente. Riguardo al punto b), la Variante introduce invece un nuovo articolo, I' "art.10 quinquies Prestazioni ambientali dei nuovi insediamenti", a garanzia che gli interventi in tutte le zone e le aree attuabili tramite Piani Urbanistici Preventivi siano in grado di assicurare la loro sostenibilità ambientale. In particolare questo articolo introduce l'obbligo di assicurare il rispetto di una serie di requisiti che riguardano sia la fase conoscitiva e pre-progettuale dei nuovi interventi, sia la progettazione dell'insediamento. Viene introdotto l'obbligo di una dettagliata analisi del sito e di criteri e condizioni riguardo a: a) l'efficienza energetica e contenimento dell'emissione di gas-serra b) il clima acustico c) l'inquinamento luminoso d) la sicurezza dal punto di vista geotecnico e sismico 3

e) lo smaltimento delle acque f) il risparmio idrico g) la permeabilità del suolo, h) l'eventuale bonifica del suolo ove occorra i) le opere necessarie per favorire la mobilità sostenibile. 1.2 Descrizione sintetica dell'area interessata dalla Variante La Variante, per la sua natura riguarda ambiti circoscritti ma diffusi su tutto il territorio del Comune di Rimini. Per quanto riguarda la descrizione delle aree si rimanda agli elaborati del PSC, con particolare riferimento al quadro conoscitivo in relazione alle aree indicate nelle Tavole 8.1 e 8.2. 1.3 Quadro pianificatorio e programmatico Per quanto riguarda l'inquadramento pianificatorio e programmatico nel quale si inserisce la Variante si rimanda al PSC, al Piano Strategico ed al Masterplan. 4

2. INFORMAZIONI E DATI NECESSARI ALLA VERIFICA DEGLI IMPATTI GNIFICATIVI SULL'AMBIENTE DERIVANTI DALL'ATTUAZIONE DELLA VARIANTE In attesa che la Regione Emilia-Romagna pubblichi delle Linee Guida proprie, per l'applicazione del D.Igs 152/2006, nel presente documento, per analizzare dei "possibili impatti significativi sull'ambiente dell'attuazione del Piano/Programma", si è fatto riferimento alle"linee guida per la Valutazione Ambientale Strategica della Regione Marche" La metodologia utilizzata è stata la seguente: verifica di pertinenza dei criteri relativi alle caratteristiche della Variante individuazione ambito di influenza ambientale (interazioni tra Variante e componenti ambientali) caratteristiche degli impatti e delle aree che possono essere interessate dagli stessi. 2.1 Verifica di pertinenza dei criteri relativi alle caratteristiche della Variante Per questo paragrafo è stato preso a riferimento il contenuto dell' All. l, punto l degli Allegati alla Parte Il, del D.Lgs. 157/2006: a) In quale misura il Piano/Programma stabilisce un quadro di riferimento per progetti ed altre attività, o per quanto riguarda l'ubicazione, la natura, le dimensioni e le condizioni operative o attraverso la ripartizione delle risorse: individua il quadro di riferimento per la realizzazione di altri progetti? SOLO SE SÌ perché costituisce il quadro di riferimento in termini di: ubicazione natura dimensioni condizioni operative ripartizione di risorse Pertanto questo criterio può essere considerato pertinente. b) In quale misura il Piano/Programma influenza altri piani o programmi, inclusi quelli gerarchicamente ordinati: la variante specifica elementi che dovranno essere considerati e che determineranno modifiche in altri Piani/Programmi? Le scelte operate nella Variante sono in linea con le indicazioni degli strumenti normativi sovraordinati e non comportano loro modifiche. Per il quadro di riferimento normativo principale della pianificazione territoriale delle aree interessate si fa riferimento a quello riportato negli elaborati del PSC.. Pertanto questo criterio può essere considerato non pertinente. c) La pertinenza del Piano/Programma per l'integrazione delle considerazioni ambientali, in particolare al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile: La Variante si pone l'obiettivo di guidare opportunamente le verifiche istruttorie, e di assicurare che i nuovi insediamenti offrano prestazioni più elevate in materia di contenimento degli impatti ambientali, risparmio delle risorse e benessere degli utenti. L'effetto che ci si può attendere è in generale quello di un miglioramento della qualità dei nuovi insediamenti ed in taluni casi l'effetto potrà risultare anche quello di una sospensione e rinvio nel tempo della possibilità di dare attuazione a determinati comparti, fino a che determinate infrastrutture generali (in particolare fognarie e depurative ) non siano adeguate a sostenere il nuovo carico aggiuntivo. 5

Pertanto questo criterio può essere considerato pertinente. d) l problemi ambientali pertinenti al Piano/Programma: La Variante, attraverso i criteri e condizioni contenute negli articoli introdotti, prende in esame problemi ambientali relativi a: a) l'efficienza energetica e contenimento dell'emissione di gas-serra b) il clima acustico c) l'inquinamento luminoso d) la sicurezza dal punto di vista geotecnico e sismico e) lo smaltimento delle acque f) il risparmio idrico g) la permeabilità del suolo, h) l'eventuale bonifica del suolo ove occorra i) le opere necessarie per favorire la mobilità sostenibile. Pertanto questo criterio può essere considerato pertinente. e) La rilevanza del Piano/Programma per l'attuazione della normativa comunitaria nel settore dell'ambiente (ad esempio piani e programmi connessi alla gestione dei rifiuti o alla protezione delle acque): Nel caso di Variante preso in esame questo criterio può essere considerato non pertinente. 2.2 Ambito di influenza ambientale Nella tabella seguente sono state individuate le interazioni tra la Variante e le Componenti Ambientali, con l'obiettivo di focalizzare l'attenzione per la successiva valutazione, sui temi/aspetti ambientali influenzati dalla Variante. Componente Ambientale Biodiversità Possibile interazione Motivazione interazione Acqua Suolo e sottosuolo e territorio L'interazione con questa componente ambientale è legata all'introduzione di criteri e condizioni per la realizzazione di nuovi insediamenti, con particolare riferimento a quelli relativi allo smaltimento delle acque bianche e nere, il risparmio idrico e alla permeabilità del suolo, tutti accomunati dall'obiettivo di garantirne la loro sostenibilità ambientale. Inoltre, la riduzione della capacità edificatoria attuabile nei comparti interessati dalla Variante e la relativa riduzione di carico urbanistico massimo atteso, comporterà una pressione minore su questa componente ambientale. L'interazione con questa componente ambientale è legata in primo luogo al contenimento del consumo di suolo, in termini di riduzione della capacità edificatoria attuabile nei comparti interessati dalla Variante. Inoltre, anche l'introduzione di criteri e condizioni per la realizzazione di nuovi insediamenti, con particolare riferimento a quelli riferiti alla sicurezza dal punto di vista geotecnico e sismico e alla bonifica del suolo, hanno l'obiettivo di ridurre la pressione su questa componente ambientale. Paesaggio Elettromagnetismo Aria e Rumore Anche per queste componenti ambientali, l'interazione con è legata all'introduzione di criteri e condizioni per la realizzazione di nuovi insediamenti, con particolare riferimento a quelli riferiti allo efficienza energetica e contenimento dell'emissione di gas-serra, inquinamento luminoso, acustica, ma anche a quelli relativi alla mobilità sostenibile. Inoltre, la riduzione della capacità edificatoria attuabile nei comparti interessati dalla Variante e la relativa riduzione di carico urbanistico massimo atteso, comporterà una pressione minore su queste componenti ambientali. Beni culturali Paesaggio 6

2.3 Caratteristiche degli impatti e delle aree che possono essere interessate dagli impatti Il par. 2.2 Ambito di influenza ambientale ha evidenziato, come interagenti con la Variante, i seguenti TEMI /ASPETTI ambientali: Acqua Suolo e sottosuolo e territorio Aria e Rumore Queste interazioni determinano come conseguenza degli impatti ambientali, intesi in senso generale come alterazioni qualitative e/o quantitative, dirette e/o indirette, a breve e/o a lungo termine, permanenti e/o temporanee, singole e/o cumulative, positive e/o negative dell'ambiente. Per l'analisi delle caratteristiche degli impatti e la valutazione della significatività degli impatti attesi dall'attuazione della Variante, si è preso come riferimento il contenuto dell' Ali. l, punto 2 degli Allegati alla Parte ll, del D.Lgs. 152/2006 ovvero: Criteri Allegato I Parte II del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i. 1. Caratteristiche degli impatti e delle aree che possono essere interessate, tenendo conto in particolare, dei seguenti elementi Contenuti nel Rapporto Pertinenza 2.A) Probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli impatti 2.B) Carattere cumulativo degli impatti Questi criteri sono stati considerati pertinenti, in quanto: - è stata condotta una valutazione qualitativa - per ciò che riguarda il carattere cumulativo, si è considerato il fatto che gli impatti previsti riguardano più ambiti e numerose piccole aree sparse su tutto il territorio comunale. 2.C) Natura transfrontaliera degli impatti L'intervento ha carattere comunale. 2.D) Rischi per la salute umana e per l'ambiente (ad esempio in caso di incidenti) 2.E) Entità ed estensione nello spazio degli impatti (area geografica e popolazione potenzialmente interessate) La Variante non contiene i presupposti per originare rischi per la salute o per l'ambiente. La Variante riguarda aree di estensione limitata ma dislocate su tutto il territorio comunale. 2.F) Valore e vulnerabilità dell'area che potrebbe essere interessata a causa: - delle speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale - del superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite dell'utilizzo intensivo de I suolo Per l'analisi dell'aree interessate per evidenziare le componenti di valore e riguardo il superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite dell'utilizzo intensivo del suolo si è fatto riferimento agli studi relativi al PSC.. 2.G) Impatti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale Non sono interessate aree C (Siti di Importanza Comunitaria) In base a quanto rilevato e tenendo conto che la Variante, come già citato nel paragrafo 1.1 Descrizione sintetica della Variante e sue finalità si pone come obiettivo quello di: a) contenere le capacità edificatorie dei Piani Attuativi approvabili in questa fase di salvaguardia, ridimensionando e omogeneizzando gli indici di edificabilità territoriale in applicazione dei criteri generali 7

di perequazione urbanistica prospettati nel PSC; b) introdurre dei criteri dettagliati di verifica della sostenibilità ambientale dei nuovi insediamenti in programma, rispetto a tematiche quali, fra gli altri, l'efficienza energetica, l'adeguato smaltimento e depurazione delle acque, la mobilità sostenibile; è lecito attendersi una apprezzabile possibile riduzione delle pressioni sulle varie componenti ambientali coinvolte, riconducibili ad una diminuzione del carico urbanistico massimo atteso e ad una maggior garanzia rispetto alla sostenibilità ambientale dei nuovi insediamenti. 3. CONCLUONI Considerato che ci si può attendere dall'attuazione della Variante una riduzione complessiva di circa il 40% del carico urbanistico rispetto a quello previsto dal PRG Vigente ed una maggiore garanzia rispetto alla sostenibilità ambientale dei nuovi insediamenti anche in termini di mobilità sostenibile e che in relazione alle informazioni ed ai dati raccolti nel presente documento si ritiene di poter concludere che: non si individuano elementi che possano far presumere un incremento di consumi energetici rispetto alle disposizioni precedenti, ma al contrario possibili riduzioni; - non si individuano elementi che possano far presumere un incremento di consumi idrici, ma al contrario possibili riduzioni; non si individuano elementi che possano far presumere un incremento di emissioni inquinanti in atmosfera, ma al contrario possibili riduzioni; - non si individuano elementi che possano far presumere un incremento di acque nere e bianche da smaltire, ma al contrario possibili riduzioni; - non si individuano elementi che possano far presumere un incremento di emissioni acustiche; - non si determinano incrementi di superficie impermeabilizzata, anzi al contrario possibili riduzioni; si ritiene che la Variante non comporti alcuna modifica potenzialmente peggiorativa negli effetti ambientali e territoriali delle previsioni previgenti del PRG, mentre è lecito attendersi apprezzabili positive riduzioni di tali impatti. Rimini 28.03.2013 L'ISTRUTTORE DIRETTIVO TECNICO Dott.ssa lena vi IL ETTO E L'ISTRUTTOR. Chiara Ckilx In otti 8