Diventare cittadine. Le donne italiane e la conquista del voto

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Diventare cittadine. Le donne italiane e la conquista del voto

Alle urne per la prima volta (1946)

Il voto femminile negli altri Paesi 1869 Wyoming (mentre gli interi Stati Uniti nel 1920). 1893 Nuova Zelanda 1902 - Australia 1906-1913 Finlandia e Norvegia 1918-28 Inghilterra 1944 - Francia

La condizione delle donne nel Regno d Italia: una cittadinanza imperfetta Tacita esclusione dal voto politico. I diritti civili limitati dall autorizzazione maritale e esclusione delle donne da diverse professioni.

Anna Maria Mozzoni, autrice nel 1877 della prima petizione per il diritto di voto.

Prime aperture: 1874-75 I regolamenti Bonghi e Coppino consentono alle donne l iscrizione all Università. Aumentano le iscrizioni delle ragazze alle secondarie. Ma nel 1883 Lidia Poët si vede sbarrata la carriera forense. L accesso all istruzione

La stagione del suffragismo 1904 - Primi Comitati Pro voto 1906 - Nuova Petizione per il voto alle donne Sentenza Mortara

1912: legge sul suffragio universale maschile Diritto di voto a tutti i cittadini maschi di età superiore ai 30 anni. Bocciato un emendamento per il riconoscimento del voto femminile.

Le aperture del primo dopoguerra: la proposta di legge 29 luglio 1919 Le disposizioni in materia elettorale sono estese a tutti i cittadini di ambo i sessi. Lo scioglimento delle Camere blocca l iter della legge. Nel 1919 è approvata l importante legge Sacchi, che abolisce l autorizzazione maritale e apre alle donne l esercizio delle professioni.

La politica del fascismo 1925 - Concessione (con molti limiti) del voto amministrativo alle donne, poco prima della abolizione delle Consultazioni elettorali. Mobilitazione di massa messa in atto dal regime.

Le donne nella Resistenza 1943-45

Decreto luogotenenziale 1 febbraio 1945, n. 23 Nel Paese diviso e con il Nord ancora occupato dai tedeschi, il governo Bonomi emana un decreto che ammette il voto femminile. Il decreto non parla dell eleggibilità, riconosciuta da un nuovo decreto nel 1946.

Dopo il ventennio fascista e il disastro della guerra, alle urne per la prima volta (1946) elezioni amministrative (marzo-aprile 1946). referendum monarchiarepubblica e elezione dell Assemblea Costituente (2 giugno 1946).

Le 21 donne elette alla Costituente 9 democristiane 9 comuniste 2 socialiste 1 dell Uomo Qualunque Le più giovani: Teresa Mattei 25 anni Nilde Jotti 26 anni Angiola Minella Molinari 26 anni

La Costituzione Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. [ ] Art. 29 La Repubblica riconosce la famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell unità familiare. Art. 31 La Repubblica agevola con misure economiche la formazione della famiglia [ ] con particolare riguardo alle famiglie numerose. Protegge la maternità e l infanzia e la gioventù [ ].

La Costituzione Art. 37 La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione. [ ] Art. 48 Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico. [ ] Art. 51 Tutti i cittadini dell'uno o dell'altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge. [ ] (MODIFICA DEL 2003)

Le conquiste del secondo dopoguerra 1950 legge sulla tutela fisica ed economica delle lavoratrici madri 1956 le donne possono accedere alle giurie popolari 1958 abolite le case di tolleranza (legge Merlin) 1963 le donne sono ammesse alla magistratura 1968 l adulterio femminile non è più un reato 1970 approvata la legge sul divorzio 1971 la propaganda di anticoncezionali non è più punibile per legge 1975 riforma del diritto di famiglia 1976 per la prima volta una donna ministro (Tina Anselmi) 1978 approvata la legge sull aborto 1979 Nilde Jotti presidente della Camera 1984 costituita la Commissione nazionale per la realizzazione delle Pari Opportunità

1996 stupro delitto contro la persona e non contro la morale 2003 modifica dell art. 51 della Costituzione (promozione delle pari opportunità tra donne e uomini) 2004 - La legge sulle elezioni dei membri del Parlamento europeo prescrive che le liste circoscrizionali debbano essere formate in modo che nessuno dei due sessi possa essere rappresentato in misura superiore ai due terzi dei candidati. 2008 - Emma Marcegaglia è la prima donna eletta alla presidenza di Confindustria. 2010 - Susanna Camusso viene eletta segretario generale della CGIL.

2011 - È approvata dal Parlamento la legge 12 luglio 2011, n. 120, che introduce quote rosa nei consigli di amministrazione delle aziende quotate in Borsa e delle società a partecipazione pubblica. I Cda dovranno essere composti da un quinto di donne a partire dal 2012 e da un terzo dal 2015. Le nuove regole entreranno a pieno regime nel triennio 2015-2018.