PIANO DI GESTIONE DEI RIFIUTI IN SICILIA



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Transcript:

PIANO DI GESTIONE DEI RIFIUTI IN SICILIA

PIANO DI GESTIONE DEI RIFIUTI IN SICILIA Adottato con Ordinanza commissariale n 1166 del 18 dicembre 2002 Aragona (Ag), 21/02/2008

Tappe importanti verso il Piano dic 98 Governo Capodicasa richiesta stato di emergenza nel settore dei rifiuti in Sicilia 22 gen 1999 - Presidente Cons.Ministri dich. stato di emergenza nel settore dei rifiuti per la Sicilia 31 mag 1999 Ord. 2983 Ministro Interno nomina del Presidente della Regione Siciliana a Commissario per l emergenza 18 dic 2002 Adozione del Piano di Gestione dei Rifiuti in Sicilia, Ordinanza commissariale n 1166

Fondamenta del Piano Conferenza dell'onu sull'ambiente Umano del 1972 Nazioni Unite, 1983 - istituizione Commissione Mondiale sull'ambiente e lo Sviluppo "Commissione Brundtland" Rapporto Commissione Brundtland, 1987 OCF - OUR COMMON FUTURE - II Nostro Comune Futuro

Fondamenta del Piano Rapporto: OUR COMMON FUTURE II Nostro Comune Futuro viene elaborato e definito il concetto di sviluppo sostenibile che fa fronte ai bisogni del presente senza compromettere la possibilità alle generazioni future di far fronte ai loro bisogni

Fondamenta del Piano Rapporto: OUR COMMON FUTURE II Nostro Comune Futuro viene stabilito un forte legame tra crisi di carattere ambientale e azioni di sviluppo non sostenibili che contribuisce ad allargare il divario esistente fra il Nord ed il Sud del mondo

Fondamenta del Piano Rapporto: OUR COMMON FUTURE II Nostro Comune Futuro Risultato: 1989 - l'assemblea Generale dell'onu stabilì di organizzare una conferenza che prevedesse delle strategie urgenti per: promuovere lo sviluppo sociale ed economico preservare e proteggere l'ambiente

Fondamenta del Piano 1989 - l'assemblea Generale dell'onu Adotta Agenda 21 quale piano per l'azione globale in tutte le aree di sviluppo sostenibile e la predisposizione di strategie per prevenire il degrado ambientale stabilire un modo di vita sostenibile per il pianeta nel ventunesimo secolo

Fondamenta del Piano 1989 - l'assemblea Generale dell'onu Istituì una Commissione sullo Sviluppo Sostenibile (CSD), per monitorare e guidare l'attuazione di Agenda 21

Fondamenta del Piano Trattato sull'unione Europea Maastricht, 7 febbraio 1992 Obiettivo prioritario: La promozione di una crescita sostenibile rispettosa dell'ambiente

Fondamenta del Piano Conseguenza naturale della Conferenza delle Nazioni Unite sull'ambiente e lo sviluppo) Rio de Janeiro nel 1992 è Quinto programma di azione per l'ambiente Unione Europea - 1 febbraio 1993 Elabora una strategia comunitaria specifica per la gestione dei rifiuti (risoluzione del Consiglio U.E. del 24 febbraio 1997)

Fondamenta del Piano Risoluzione del Consiglio U.E. - 24 feb 1997 la gestione dei rifiuti Basata sui principi: dello sviluppo sostenibile di un'azione preventiva e precauzionale della sussidiarietà e della corresponsabilità della gestione del ciclo biologico dei prodotti e dei rifiuti

Fondamenta del Piano Quinto programma di azione per l'ambiente Unione Europea - 1 febbraio 1993 Obiettivo generale Un uso sostenibile delle risorse: Industria Agricoltura Trasporti Energia Turismo

Fondamenta del Piano Quinto programma di azione per l'ambiente Unione Europea - 1 febbraio 1993 Nello specifico: si tratteggia una politica globale da applicare a ogni tipo di rifiuto destinata alla Ri-valorizzazione Ri-utilizzazione Smaltimento

Fondamenta del Piano Quinto programma di azione per l'ambiente Unione Europea - 1 febbraio 1993 In considerazione che: una crescita economica comporta una maggiore produzione di rifiuti la produzione di rifiuti dovrebbe essere impedita o limitata alla fonte

Obiettivi del Piano Nella gestione del ciclo dei rifiuti ed ha come obiettivi: Smaltimento - per i rifiuti che non possono essere ri-valorizzati o ri-utilizzati, con il minor rischio per l'ambiente

Obiettivi del Piano Nella gestione del ciclo dei rifiuti Definizione ed attuazione di programmi di gestione dei rifiuti benefica per l'ambiente e vantaggiosa in termini di costi

Obiettivi del Piano Nella gestione del ciclo dei rifiuti Scambio intenso e costante di informazioni sulle tecnologie pulite

Obiettivi del Piano Nella gestione del ciclo dei rifiuti Immissione sul mercato di prodotti concepiti in modo da contribuire alla tutela dell ambiente e ad agevolare lo smaltimento finale

Obiettivi del Piano Nella gestione del ciclo dei rifiuti Rafforzamento delle azioni di promozione delle tecnologie di riutilizzazione e rivalorizzazione dei rifiuti accompagnate da adeguate misure di controllo ambientale

Obiettivi del Piano Nella gestione del ciclo dei rifiuti Realizzazione di un'adeguata rete integrata di impianti di smaltimento

Obiettivi del Piano Nella gestione del ciclo dei rifiuti Riduzione delle quantità di rifiuti destinate alle discariche (da perseguire anche attraverso processi di pretrattamento e/o incenerimento)

Obiettivi del Piano Nella gestione del ciclo dei rifiuti Valutazione delle varie opzioni di prevenzione, rivalorizzazione e smaltimento, che tenga conto delle implicazioni economiche, sociali ed ambientali globali - nell'applicazione piena del principio «chi inquina paga»

Obiettivi del Piano Nella gestione del ciclo dei rifiuti Introduzione di incentivi e strumenti economici (compresi i sistemi di cauzione/restituzione e accordi volontari)

Obiettivi del Piano Nella gestione del ciclo dei rifiuti Prevenzione dei rifiuti per quanto riguarda la riduzione al minimo della produzione e le caratteristiche di pericolosità degli stessi

Obiettivi del Piano Nella gestione del ciclo dei rifiuti promozione del recupero dei rifiuti onde ridurre il quantitativo destinato allo smaltimento e risparmiare risorse naturali

Obiettivi del Piano Nella gestione del ciclo dei rifiuti Applicazione di adeguate norme sulle emissioni per quanto riguarda il funzionamento degli impianti in cui vengono inceneriti i rifiuti per assicurare un alto livello di protezione dell'ambiente

DICHIARAZIONE DELLO STATO D EMERGENZA ED ORDINANZE ATTUATIVE riportare sotto controllo la gestione dei rifiuti Come? impedire l introduzione di rifiuti provenienti da altre regioni censire e contrastare i casi di smaltimento abusivo operare riforme strutturali nel settore della raccolta, del trasporto, della valorizzazione, del recupero di materie e di energie individuare, chiudere e bonificare le discariche esistenti

DICHIARAZIONE DELLO STATO D EMERGENZA ED ORDINANZE ATTUATIVE riportare sotto controllo la gestione dei rifiuti limitare lo smaltimento residuale in discarica attraverso un numero strettamente necessario di discariche pubbliche, controllate adeguatamente attrezzate e gestite perseguire delle azioni di contenimento della produzione dei rifiuti potenziare la raccolta differenziata ed i sistemi tecnologici di selezione, di valorizzazione, di recupero anche energetico, mediante l applicazione delle migliori tecnologie disponibili tese ad un giusto equilibrio tra le prestazioni ambientali e le condizioni economiche

Attività Commissariale pre Piano Definizione di quattro importanti piani di settore il piano per la gestione dei rifiuti inerti il piano per la rottamazione dei veicoli a motore le linee guida per la progettazione degli impianti di compostaggio le linee guida per la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani

Discariche operanti pre-emergenza

Discariche operanti al 30 giugno 2002

Discariche operanti al 30 giugno 2002- Agrigento

Discariche previste nel piano

Discariche previste nel piano prov. Agrigento

Isole Ecologiche previste

Centri Comunali di Raccolta previsti

Impianti di selezione della frazione secca previste

IMPIANTI DI SELEZIONE DELLA FRAZIONE UMIDA

AMBITI TERRITORIALI OTTIMALI (ATO) E SOTTO AMBITI TERRITORIALI OTTIMALI (SUB ATO)

Il piano stabilisce le linee guida anche per: 1. CENTRI DI ROTTAMAZIONE 2. IMPIANTI DI DISCARICA PER RIFIUTI INERTI 3. IMPIANTI DI STOCCAGGIO 4. DISCARICHE PER RIFIUTI NON PERICOLOSI E PERICOLOSI 5 IMPIANTI DI TRATTAMENTO, RECUPERO E DI TERMOVALORIZZAZIONE 6. IMPIANTI DI DEPOSITO SOTTERRANEO DI RIFIUTI

Quattro Sistemi Territoriali Ordinanza n. 1260 del 30 settembre 2004 Agrigento Augusta Palermo Catania-Messina

Cartogr. Ambito e Sistemi Territoriali

Impianti costituenti il Sistema Agrigento stazione di trasferenza - Castelvetrano; stazione di trasferenza - Gela; stazione di trasferenza - Ravanusa; stazione di trasferenza - Sciacca; impianto di selezione meccanica R.S.U. e biostabilizzazione della frazione umida, - Casteltermini; impianto di selezione meccanica R.S.U. e biostabilizzazione della frazione umida, - Aragona- Favara; discarica per rifiuti non pericolosi destinata ai sovvalli provenienti dagli impianti del sistema, - Aragona; impianto di termovalorizzazione con produzione di energia elettrica, comprensivo della linea per l inertizzazione delle ceneri - Casteltermini (AG) e Campofranco (CL);

Impianti costituenti il Sistema Augusta stazione di trasferenza, Caltagirone (CT) c.da S.Maria Poggiarelli; tazione di trasferenza, Catania località Pantanod Arci; stazione di trasferenza, Avola (SR) c.da La Gebbia; impianto di selezione meccanica di R.U. e biostabilizzazione della frazione umida, Enna; impianto di selezione meccanica di R.U. e biostabilizzazione della frazione umida, Modica (RG); impianto di selezione meccanica di R.U. e biostabilizzazione della frazione umida, Augusta (SR) ; discarica per rifiuti non pericolosi destinata ai sovvalli provenienti dagli impianti del sistema, Enna e di Assoro; discarica per rifiuti non pericolosi destinata ai sovvalli provenienti dagli impianti del sistema, Modica c.da Costa dell Olio; discarica per rifiuti non pericolosi destinata ai sovvalli provenienti dagli impianti del sistema, Lentini C/da Grotte San Giorgio; discarica per rifiuti non pericolosi destinata ai residui della termovalorizzazione del R.U. (scorie e ceneri) Lentini C/da Scalpello; impianto di termovalorizzazione con produzione di energia elettrica comprensivo della linea per l inertizzazione delle ceneri Augusta.

Impianti costituenti il Sistema Palermo stazione di trasferenza - Carini; stazione di trasferenza - Monreale; stazione di trasferenza - Termini Imerese; impianto di selezione meccanica R.S.U. e biostabilizzazione della frazione umida - Palermo Bellolampo; impianto di selezione meccanica R.S.U. e biostabilizzazione della frazione umida - Trapani; discarica per rifiuti non pericolosi destinata ai sovvalli provenienti dagli impianti del sistema - Palermo Bellolampo; discarica per rifiuti non pericolosi destinata ai sovvalli provenienti dagli impianti del sistema - Trapani; discarica per rifiuti non pericolosi, destinata alle polveri inertizzate provenienti dall impianto di termovalorizzazione - Palermo Bellolampo; impianto di termovalorizzazione con produzione di energia elettrica, comprensivo della linea per l inertizzazione delle ceneri, Palermo Bellolampo.

Impianti costituenti il Sistema Catania-Messina stazione di trasferenza - Caronia (ME); stazione di trasferenza - Rometta (ME); stazione di trasferenza - Messina; stazione di trasferenza - Calatabiano (CT); impianto di pretrattamento - Catania, località Pantano d Arci. polo impiantistico Paternò (CT) costituito da: n. 1 impianto di pretrattamento, n. 1 impianto di termovalorizzazione n. 1 discarica di servizio per rifiuti non pericolosi;

Attese dal Piano Risvolti di tutela ambientale Risvolti tariffari Risvolti economici Risvolti occupazionali Impiego di risorse finanziarie (protez.civile Agenda 2000 Commissione Eurepea)

Tempistica Tempo di attuazione sei anni 2003 chiusura discariche ex art. 13 2006 chiusura discariche ex art. 27 e 28 2006 attivazione termovalorizzatori Sett. 2008 conclusione della validità del Piano