BOLLETTINO AGROMETEOROLOGICO N 41 del 15/12/2017 www.saporidivallecamonica.it uff.agricoltura@cmvallecamonica.bs.it SEGRETERIA TELEFONICA 0364/324077: 1 MELO 2 VITE 4 PICCOLI FRUTTI www.galvallecamonicavaldiscalve.it info@galvallecamonicavaldiscalve.it PREVISIONI METEOROLOGICHE (previsioni della rete meteorologica regionale: http://www.arpalombardia.it/siti/arpalombardia/meteo/previsionimeteo/meteolombardia/pagine/default.aspx VENERDI 15 DICEMBRE SABATO 16 DICEMBRE DOMENICA 17 DICEMBRE Le condizioni meteo appaiono caratterizzate da tempo instabile nella giornata di venerdì. IL SERVIZIO RELATIVO AI BOLLETTINI AGROMETEOROLOGICI SARA INTERROTTO DURANTE IL PERIODO INVERNALE. AUGURIAMO A TUTTI BUONE FESTE E UN FELICE ANNO NUOVO.
PRECIPITAZIONI IN VALLE CAMONICA COMUNE MM/SETTIMANA MM/MESE MM/ANNO EDOLO 135,1 135,1 1410,4 CAPO DI PONTE 137,7 137,7 1284 LOSINE 43,2 43,2 1087,3 DARFO BOARIO TERME 39,8 39,8 1127,1 PROVAGLIO D ISEO 46,7 46,7 1044,2 VITE DIVISIONE DELLE MACROZONE: ZONA 1: ARTOGNE GIANICO DARFO B.T. - PIANCOGNO ZONA 2: BERZO INFERIORE BIENNO CIVIDATE CAMUNO ESINE BRENO (MEZZARRO); ZONA 3: MALEGNO BRENO (MONTEPIANO) - LOSINE; ZONA 4: CERVENO CETO ONO SAN PIETRO CAPO DI PONTE - SELLERO ANDAMENTO CLIMATICO L annata 2017 è stata caratterizzata da condizioni climatiche relativamente favorevoli alla coltivazione della vite, con precipitazioni ben distribuite e temperature elevate. Questa situazione ha sicuramente favorito viticoltori nella difesa dei vigneti. Ci sono stati, in generale, meno trattamenti antiparassitari rispetto al 2016. La gelata del 18 aprile 2017, che ha causato notevoli danni in tutte le zone viticole della provincia, in realtà non è stata così impattante nel comprensorio camuno, i vigneti in produzione non hanno manifestato danni, solamente alcuni nuovi impianti in fondo valle, hanno registrato qualche problema, anche se limitato. Non vi sono mai stati problemi di siccità nei vigneti, nemmeno nei nuovi impianti. Bilancio fitosanitario 2017 Peronospora La Peronospora, grazie anche all andamento stagionale, non ha causato, in generale, danni nei vigneti del comprensorio. L attento monitoraggio dell evolversi della situazione e i conseguenti interventi consigliati ai viticoltori, ha permesso di ridurre notevolmente i danni causati da questo patogeno. I prodotti di copertura si sono dimostrati validi, cosi come i prodotti sistemici, quando utilizzati razionalmente. In particolare ci si è soffermati nell utilizzo sostenibile dei prodotti penetranti, consigliando di evitare di utilizzare per più di due volte all anno i prodotti con lo stesso modo di azione verso il fungo. In molti vigneti è stato utilizzato il prodotto sistemico una solo volta. Sono sempre di più i viticoltori che abbandonano i prodotti sistemici a favore di prodotti di copertura, meno impattanti per l ambiente. Oidio Il particolare andamento dell annata non ha determinato periodi di condizioni favorevoli alle infezioni di mal bianco. La lotta contro l'oidio è iniziata in primavera, in prefioritura, ed è proseguita fino alla invaiatura. Sono stati usati, con buoni risultati, preferibilmente prodotti a base di zolfo. Si è incentivato principalmente l utilizzo di S in polvere. Muffa grigia Non sono stati registrati danni significativi in nessun vigneto. Sono stati consigliati soprattutto interventi agronomici, di gestione della pianta e della vigoria, ritenendoli molto più efficaci che limitarsi all utilizzo di antibiotritici.
Escoriosi Durante il corso del 2017, non si sono registrati frequenti attacchi di escoriosi. I vigneti sono stati monitorati soprattutto in ripresa vegetativa e ci si è soffermati in particolare nei vigneti più vecchi. Nella lotta al patogeno si è tenuto conto che, normalmente, gli stessi principi attivi utilizzati contro oidio e peronospora sono efficaci anche per combattere l'escoriosi. Black rot (marciume nero) Nel corso del 2017, stati rilevati, soprattutto in vigneti della zona tra di Capo di Ponte e Losine, attacchi, anche gravi di Black Rot o marciume nero, causati da fungo Guinardia bidwelli. Il patogeno, che ha il spesso suo focolaio nei vigneti abbandonati, dove la difesa antiparassitaria è stata abbandonata, ha la caratteristica di evidenziare i sintomi anche a distanza di molto tempo dall avvenuta infezione. Gli acini sono suscettibili all attacco dalla piena fioritura, fino ad un diametro di circa un centimetro. Il primo sintomo dell attacco, sugli acini, è rappresentato dalla comparsa di macchie color nocciola su un alto dell acino, che poi si estendono causandone l appassimento e l imbrunimento. I sintomi possono essere confusi con gravo attacchi di peronospora larvata. È stato consigliato di intervenire in piena-fine fioritura, utilizzando Trifloxystrobin o Difenoconazolo, facendo coincidere il trattamento con la difesa aintioidica. Infatti i prodotti citati sono efficaci anche contro l oidio. La lotta risulta comunque più difficoltosa se il vigneto si trova nelle immediate vicinanze ad un vigneto abbandonato. Mal dell Esca - Eutipiosi Gli interventi effettuati negli anni passati volti all adozione di concimazioni equilibrate, forme di allevamento meno espanse, e a sensibilizzare i viticoltori sull importanza di non sottovalutare le malattie da deperimento e di segnare, durante l estate, le piante colpite in modo di riconoscerle, e potarle separatamente nell operazione di potatura secca, o, nei casi più gravi, eliminarle, stanno dando buoni risultati vista la ridotta presenza rispetto agli anni passati, di questi patogeni nei vigneti controllati. E comunque necessario continuare su questa strada, visto il particolare comportamento di questi patogeni e il difficile controllo, se non si agisce in modo coeso tra i viticoltori, adottando tutti pratiche agronomiche preventive. L andamento dell annata 2017 ha permesso una facile individuazione degli individui colpiti, si è quindi continuata l opera di prevenzione, sensibilizzando i viticoltori a segnare le piante colpite, ed estirpale prima del mese di dicembre. Flavescenza Dorata e Legno Nero Durante l annata 2017 si è registrato, rispetto al 2016, un aumento delle piante sintomatiche nel comprensorio. I viticoltori conduttori dei vigneti con piante sintomatiche sono stati comunque invitati a estirparle quanto prima, evitando quindi di mantenere in campo fonti di inoculo del fitoplasma. Sono stati organizzati degli incontri in campo anche con i viticoltori conduttori dei vigneti confinanti, al fine di mettere in atto una comune strategia di contrasto a queste temibili fisiopatie. Tutte le Aziende seguite hanno attuato la lotta contro l insetto vettore, secondo i criteri suggeriti dalla Regione Lombardia. Tignole della vite Nel corso dell'annata 2017, non si è registrato un particolare sviluppo sviluppo e diffusione nei vigneti del lepidottero. La presenza di individui è stata monitorata anche con il supporto di trappole a feromoni. I trattamenti insetticidi sono stati comunque consigliati cercando di colpire con un unico intervento sia Scaphoideus t. che la seconda generazione di Lobesia b.. Cicaline La presenza di cicaline è stata ridotta dai trattamenti contro Scaphoideus titanus. Bostrichidi Non è stato necessario intervenire in nessun modo.
Ragnetto rosso Gli interventi effettuati negli anni passati volti a eliminare eccessi di concimazione azotata, disincentivare l utilizzo di acaricidi, incoraggiare l utilizzo di prodotti selettivi, hanno determinato la non necessità di intervento. Tripide della vite Non si sono registrati attacchi significativi. Nottue Si sono riscontrati minori attacchi rispetto al 2015 e al 2016 anche nei vigneti con presenza di muretti a secco, boschi. Le strategie per il contenimento consigliate sono state soprattutto di tipo meccanico, quali raccolta manuale delle larve e applicazione di barriere sul ceppo. Drosophila suzukii Dall inizio dell invaiatura, si è suggerito ai viticoltori di controllare quotidianamente i vigneti, segnare il numero di grappoli colpiti ad ogni monitoraggio, al fine di capire l evoluzione degli attacchi e di togliere i grappoli colpiti allontanandoli dal vigneto e distruggerli. I rilevamenti in vigneto sono stati sporadici, fino al 19 settembre, dove si è registrato un aumento della presenza del moscerino e di danno sui grappoli. Le vendemmie si sono comunque concluse 10/15 giorni dopo. DIVISIONE DELLE MACROZONE: ZONA 0: SEBINO ZONA 1: DA ARTOGNE A PIANCOGNO; ZONA 2: DA ESINE A CETO ; ZONA 4: DA CETO A EDOLO ANDAMENTO STAGIONALE MELO E PICCOLI FRUTTI L annata 2017 è sicuramente da ricordare come una delle più piovose dopo il 2014 e 2016. Al 30 Novembre 2017 si registrano 1005,3 mm (1028,1 mm nel 2016, 718,2 mm nel 2015 e 1.212 mm nel 2014) di pioggia, con una temperatura media di 11,6 C (+0,1 C rispetto al 2016), 106 giorni di pioggia, pari al 29% delle giornate totali e 796 ore di precipitazioni (-229 ore rispetto al 2016). La settimana più piovosa è stata quella compresa tra il 23 e il 29 Aprile con 128,4 mm di pioggia. Nel periodo più critico per la difesa, cioè dalla rottura gemme (12 Marzo) fino al 15 giugno (fase di fine infezioni primarie), si sono avuti 52 giorni di pioggia, per un totale di 333,9 mm (+27,9 mm rispetto al 2016). Figura 1 e 2: classici sintomi di danni da freddo. L Assistenza tecnica nella coltivazione del melo durante l annata 2017 è stata favorita da un andamento climatico stabile con precipitazioni ben scandite e distanziate, principalmente nel periodo di attività
vegetativa. Si registrano invece danni dovuti a condizioni ambientali avverse come il ritorno di gelo verificatosi nella notte tra il 20 e 21 aprile, dove le temperature sono scese per 4-5 ore a -2 C. si segnalano inoltre fino a 4 grandinate che hanno colpito in maniera diversa le varie zone della Valle Camonica. Le produzioni risultano di ottima qualità nella parte medio bassa della Valle Camonica mentre tutta la parte alta ha subito ingenti danni da gelo. Si segala in tutta la Valle Camonica un aumento considerevole del Fitoplasma che causa gli scopazzi del melo. Nonostante gli interventi proposti per limitare la diffusione del vettore, le piante sintomatiche sono in costante aumento. L assistenza tecnica alla coltivazione dei piccoli frutti è stata favorita da un andamento climatico favorevole alla riduzione delle malattie. La stessa Drosophila suzukii, uno degli insetti più dannosi per queste coltivazioni, è stato poco presente e ha arrecato limitati danni alle produzioni. Tale risultato è stato favorito dalle temperature elevate registrate nel corso dell estate. TABELLA RIASSUNTIVA DEI PARAMETRI CLIMATICI 2017 MESE GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE C GIORNO MEDIA MM GIORNO MEDIA PRECIPITAZI ONI MESE GIORNI DI PIOGGIA % G PIOGGIA ORE PIOGGIA -0,9 0,1 2,7 3 9,7% 8 4,8 4,6 128,7 9 32,1% 73 10,0 1,4 43,2 8 25,8% 41 12,1 4,5 133,5 8 26,7% 62 16,0 4,4 135,9 14 45,2% 73 20,7 5,7 171,0 13 43,3% 87 21,3 3,6 112,8 10 32,3% 38 21,5 3,3 103,5 10 32,3% 35 14,5 3,6 108,3 14 46,7% 85 13,2 0,3 9,9 3 9,7% 17 5,7 1,9 55,8 14 46,7% 48 0,0 0,0 0,0 0 0,0% 0 11,6 2,8 1005,3 106,0 29% 567 OLIVO DIVISIONE DELLE MACROZONE: ZONA 1: DA PIANCAMUNO A GIANICO; ZONA 2: DA DARFO BOARIO TERME A PIANCOGNO; ZONA 3: DA ESINE A MALEGNO; ZONA 4: DA BRENO A ONO SAN PIETRO ZONA 5: DA CAPO DI PONTE A DEMO PRATICHE COLTURALI Si raccomanda di attendere la fine dell inverno prima di effettuare le operazioni di potatura per non esporre le piante ai danni del gelo invernale. Il periodo ottimale per effettuare le operazioni di potatura è fine inverno inizio primavera (mesi di marzo e aprile) quando il rischio di incorrere in danni da gelo è basso. Potare le piante prima dell inverno induce nelle piante una ripresa vegetativa che le rende molto più suscettibili a subire forti danni in caso di temperature inferiori allo zero.
SITUAZIONE FITOSANITARIA E DIFESA (IN VERDE PRINCIPI ATTIVI BIOLOGICI) Consigliamo, a chi avesse terminato le operazioni di raccolta, di intervenire con un prodotto rameico per la disinfezione delle ferite causate da pettini, abbacchiatori e altri strumenti di raccolta. Tale intervento avrà anche la finalità di indurire i tessuti favorendo la stasi vegetativa della pianta di modo da affrontare in maniera più efficace la stagione invernale. L intervento con prodotti rameici avrà anche la finalità di prevenire eventuali attacchi di patogeni fungini e batterici quali Occhio di Pavone, piombatura, Lebbra e Rogna. Si raccomanda di bagnare bene le chiome e di effettuare i trattamenti nelle ore più calde della giornata. Ricordiamo che i prodotti a base di rame sono consentiti anche in agricoltura biologica. Figura 3 e 4: classici sintomi di occhio di pavone. Nella fig. 4 si notino molteplici attacchi da parte del fungo. CONSERVAZIONE DELL OLIO Si consiglia di porre la massima attenzione alle modalità di conservazione dell olio mettendo in pratica tutte quelle strategie atte a conservare nel tempo le caratteristiche del prodotto. Porre l olio in un ambiente fresco e asciutto preferibilmente in recipienti di acciaio inossidabile, ben colmi e chiusi ermeticamente, in modo da ridurre il contatto del prodotto con l ossigeno. È consigliabile filtrare il prodotto in modo da stabilizzarlo nel tempo e prevenire l insorgenza di difetti nell olio determinati dal deposito nei recipienti (morchia). Un olio si conserverà a lungo quando sarà: - Filtrato - Conservato in un luogo fresco (12-18 C) - Non esposto alla luce (utilizzare contenitori di acciaio inox, latta o vetro scuro) - Esposto il meno possibile all ossigeno (l ideale è imbottigliare tutto l olio il prima possibile di modo che il contatto con l ossigeno sia ridotto al minimo) NON PORRE MAI L OLIO IN CONTENITORI DI PLASTICA Chiunque riscontrasse particolari sintomatologie nei propri oliveti, come disseccamenti improvvisi e repentini degli apici o di intere porzioni di pianta, è vivamente pregato di contattarci al fine di programmare un sopralluogo.
Per informazioni: uff.agricoltura@cmvallecamonica.bs.it info@galvallecamonicavaldiscalve.it Si ricorda che il martedì e il giovedì pomeriggio dalle ore 13:00 alle ore 17:00 è attivo lo Sportello Frutticoltura del Centro Servizi GAL presso gli Uffici del Servizio Agricoltura della Comunità Montana di Valle Camonica. In questa sede saranno disponibili i tecnici incaricati per rispondere gratuitamente alle problematiche riscontrate dai produttori. INCONTRI TECNICI Nell ambito del progetto di Assistenza Tecnica in Frutticoltura promosso dalla Comunità Montana di Valle Camonica Servizio Agricoltura e dal GAL Sebino Valle Camonica Val Di Scalve in collaborazione con l Associazione per i Produttori Agricoli di Valle Camonica, sono previsti una serie di incontri rivolti a tutti gli interessati. Gli incontri si svolgeranno secondo il seguente calendario: 1. GIOVEDI 14 DICEMBRE ORE 20:30 PRESSO LA SALA BIM A BRENO BENVENUTO AUTUNNO RELATORI: Agronomo Iunior Dott. Marco Cicci Agr. Sergio Bonomelli 2. SABATO 13 GENNAIO ORE 20:30 PRESSO LA SALA BIM A BRENO LA GESTIONE DEL FRUTTETO FAMILIARE RELATORE: Prof. Giovanni Rigo 3. DOMENICA 14 GENNAIO ORE 9:00 A CETO RITROVO PRESSO LA CHIESA DI S. FAUSTINO LEZIONE PRATICA DI POTATURA E INNESTO RELATORE: Prof. Giovanni Rigo