EDIZIONE >>> Martedì 1 maggio 2007 www.laprovinciadisondrio.it Anno 116 N. 119 1,00*
STRUTTURA ORMAI PRONTA Tirano, la nuova stazione svizzera è stata firmata da due valtellinesi TIRANO Sono due valtellinesi i professionisti che hanno progettato la nuova stazione di Tirano della Ferrovia retica, prossima ad essere inaugurata il 5 maggio, con una festa in grande stile organizzata dai padroni di casa svizzeri in collaborazione con il Comune e la Pro Loco di Tirano e la Fondazione Provinea, responsabile della candidatura Unesco per la tratta italiana della linea. Il nuovo volto della stazione di partenza del trenino rosso, infatti, porta la firma dell architetto Filippo Crucitti, dello studio Coprogetto di Tirano, per la parte progettuale ed estetica (atrio, pensilina e nuova palazzina dei servizi), e dell ingegnere bormino Dario Compagnoni, per la parte strutturale, mentre i colleghi elvetici si sono occupati del rifacimento dei binari e della linea elettrica. «La parte più consistente del nostro intervento ha riguardato il rifacimento della pensilina, che oltre ad allungarsi dai precedenti 50 metri agli attuali 150, è stata studiata per essere l elemento di richiamo e l identità principale della stazione, sia per chi arriva dalla Svizzera in treno, sia per chi, partendo da Tirano, raggiungerà Poschiavo e St Moritz». (Nava a pagina 16)
16 TIRANO E ALTA VALLE Martedì 1 maggio 2007
Scatta il conto alla rovescia per la stazione La Ferrovia retica inaugura il 5 maggio la nuova struttura ideata da due valtellinesi
TIRANO Sono due valtellinesi i professionisti che hanno progettato la nuova stazione di Tirano della Ferrovia retica, prossima ad essere inaugurata il 5 maggio, con una festa in grande stile organizzata dai padroni di casa svizzeri in collaborazione con il Comune e la Pro Loco di Tirano e la Fondazione Provinea, responsabile della candidatura Unesco per la tratta italiana della linea. Il nuovo volto della stazione di partenza del trenino rosso, infatti, porta la firma dell architetto Filippo Crucitti, dello studio Coprogetto di Tirano, per la parte progettuale ed estetica (atrio, pensilina e nuova palazzina dei servizi), e dell ingegnere bormino Dario Compagnoni, per la parte strutturale, mentre i colleghi elvetici si sono occupati del rifacimento dei binari e della linea elettrica. «La parte più consistente del nostro intervento ha riguardato il rifacimento della pensilina, che oltre ad allungarsi dai precedenti 50 metri agli attuali 150, è stata studiata per essere l elemento di richiamo e l identità principale della stazione, sia per chi arriva dalla Svizzera in treno, sia per chi, partendo da Tirano, raggiungerà Poschiavo e St Moritz» spiega l architetto Crucitti. Di forma a V, per richiamare la vallata che si apre verso i Grigioni e la Svizzera, porta d accesso dell Engadina, la nuova pensilina è stata studiata per garantire la copertura di tutta la banchina al centro dei binari. I colori, inoltre rosso, grigio chiaro e grigio antracite richiamano gli stessi del trenino del Bernina, celebre in tutto il mondo e candidato a diventare patrimonio dell Umanità. «Il colore rosso ha avuto chiaramente una parte dominante» conferma il progettista, che ha curato anche la costruzione della nuova palazzina dei servizi, decentrata a nord-ovest rispetto al fabbricato principale della stazione, e che sarà al servizio del personale addetto alla manutenzione e alla pulizia dei treni. «L ultimo intervento riguarda l atrio, dove è stata realizzata una nuova copertura, inclinata rispetto al piano orizzontale, in lamiera come la pensilina, e una trave rossa che fa da portale e ne è l elemento caratte-
rizzante sempre Crucitti -. In futuro, questo spazio sarà chiuso con una vetrata con porte scorrevoli». A corollario dei lavori iniziati e finiti (con una precisione, è il caso di dirlo, svizzera) in 10 settimane sotto la nuova pensilina sono state posizionate otto nuove panchine, ugualmente di forma a V a richiamare la copertura, e cestini per i rifiuti. «Con questo progetto volevamo offrire all utente del famoso Trenino rosso del Bernina non solo un luogo di partenza adeguato all estetica del nuovo millennio, ma anche creare un elemento di immediata riconoscibilità e di forte identità - conclude l architetto Crucitti -. Ci auguriamo che, con questa nuova stazione, i visitatori siano ancora più invogliati e incuriositi all utilizzo di questo treno unico al mondo e del paesaggio da cartolina che lo stesso attraversa». Michela Nava
LAVORI ORMAI TERMINATI Ci sarà una nuova pensilina realizzata per fare da richiamo per i turisti