PROGETTOSPERIMENTALEDELTELELAVORO NEL COMUNE DI BOLOGNA su PROPOSTA DEL COMITATO AZIENDALE PER LE PARI OPPORTUNITA' IN RELAZIONE AL PROGETTO N 5 DEL PIANO DELLE AZIONI POSITIVE PER IL TRIENNIO 2001-2004 Premessa Il telelavoro o lavoro in rete, conosciuto nei paesi anglosassoni come telework, telecommute o e- work, rappresenta uno dei cambiamenti più interessanti e rivoluzionari determinati dalla nascita di un'economia basata sul trattamento dell'informazione Il telelavoro, infatti, più che una soluzione tecnica o tecnocratica, rappresenta una particolare opportunità organizzativa e di sperimentazione, dove è possibile verificare 10 sviluppo di pratiche alternative in risposta a problemi ed esigenze non più eludibili nella vita economica e sociale Si può definire il telelavoro come un lavoro svolto a distanza attraverso l'utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, che permette di eliminare le limitazioni dovute alla localizzazione fisica: l'attività viene svolta indipendentemente dalla località, il che significa che può essere svolta in un ufficio, una casa, un mezzo in movimento, un centro satellite, un telecentro, un' azienda virtuale o qualsiasi altro sito La delocalizzazione del posto di lavoro non comporta solo una inversione della tradizionale relazione di distanza nel lavoro -non è più il luogo di lavoro ad essere distante e che va raggiunto, ma sono i referenti del proprio lavoro (azienda, colleghi, clienti, utenti, ecc) ad essere distanti e con i quali si può interagire in tempo reale -ma ne risulta cambiata la stessa concezione di tempo di lavoro: il lavoro diviene più flessibile e rispondente alle esigenze individuali, organizzative, sociali Vantaggi e problematiche del telelavoro Le nuove modalità di lavoro a distanza possono incontrare le esigenze di flessibilità delle aziende/amministrazioni e dei lavoratori Vantaggi diretti e opportunità per tutti, fra cui i principali possono così tradursi: per 1 'azienda/amministrazione, in termini di maggiore efficienza e di flessibilità organizzativa; per i lavoratori, in termini di migliore qualità della vita e riduzione dei costi, dovuti alla sottrazione dei costi fisici, psichici ed economici del pendolarismo intra o interurbano, alla minore subordinazione alle forme ed ai ritmi del lavoro, alla maggiore autonomia realizzativa, al maggior tempo libero consentiti; per la società più in generale, in termini di benefici per l'ambiente e la mobilità, la possibilità di integrare gruppi svantaggiati, di creare nuovi servizi e aumentare la loro qualità, la maggiore diffilsione delle nuove tecnologie e delle competenze per utilizzarle Passare da un lavoro organizzato in modo tradizionale ad un altro, articolato in una rete di relazioni, \ di scambi, di aree di business, com'è il telelavoro, comporta una rivoluzione dei modi di essere e di ~ \\'- Qualità della vita, efficienza e produttività Le esperienze di telelavoro mostrano che tale modalità può migliorare la qualità, l'efficacia e la produttività del lavoro, l'organizzazione urbana, la qualità della vita dei lavoratori Il telelavoro, non peggiora la socializzazione e migliora la vita privata Con il telelavoro i rapporti familiari vanno verso una diversa organizzazione La presenza in famiglia comporta un maggiore equilibrio nei rapporti personali, la distribuzione delle attività e dei compiti delle funzioni educative dei genitori verso i figli J
Per quanto riguarda l'incremento della qualità del lavoro, questa è determinata da una migliore gestione, organizzazione e valutazione del lavoro La diffusione del telelavoro ha inoltre conseguenze positive sull'organizzazione cittadina, determinando il deflusso dalle città e una migliore distribuzione sul territorio, la riduzione della mobilità delle persone e il decongestionamento delle grandi concentrazioni urbana n quadro normativo La legge 100698 n191 (art 4) è la prima normativa del telelavoro: "allo scopo di razionalizzare l'organizzazione del lavoro e di realizzare economie di gestione attraverso l'impiego flessibile delle risorse umane, le amministrazioni pubbliche possono awalersi di forme di lavoro a distanza" autorizzando, cioè, i propri dipendenti a compiere, a parità di salario, la prestazione lavorativa in luogo diverso dalla sede di lavoro Con il DPR 08031999 n70 viene emanato il regolamento al quale la legge del 1998 rinviava In tale sede si giunge alla qualificazione giuridica di telelavoro nella PA e viene ad essere definito l'iter procedurale necessario ad avviare la nuova modalità di gestione del rapporto di lavoro: i progetti, attraverso cui fissare annualmente gli obiettivi fungibili, le modalità di effettuazione, i tempi e i costi~ l'assegnazione ai dipendenti sulla base della contrattazione collettiva~ la verifica dell'adempimento della prestazione Alla contrattazione collettiva viene lasciato il completamento della disciplina normativa Da ciò si giunge ali' " Accordo quadro nazionale sul telelavoro nelle pubbliche amministrazioni, in attuazione delle disposizioni contenute nell'art 4, comma 3, della L 16 giugno 1998 n 191" del 23032000 stipulato tra ARAN e Organizzazioni Sindacali che completa la disciplina regolamentare Vengono stabiliti i criteri per l'assegnazione ai progetti di telelavoro, le varie modalità attraverso cui esso può essere attuato ( domiciliare, mobile, decentrato o in forme miste), gli adempimenti dell'amministrazione e i diritti e gli obblighi del/della lavoratore/trice telelavorante, nonche la creazione di un osservatorio per il primo biennio di attuazione, istituito presso I' ARAN Il Contratto Collettivo nazionale di Lavoro per il personale non dirigente del comparto Regioni e Autonomie Locali del 1492000 ha, infine, inserito formalmente il telelavoro tra le modalità con cui i dipendenti possono compiere la propria prestazione lavorativa: "Il telelavoro determina una modificazione del luogo di adempimento della prestazione lavorativa, realizzabile con l'ausilio di specifici strumenti telematici" nelle forme già sopraddette L 'istituto ha quindi assunto un proprio spazio autonomo nella gestione dell'attività lavorativa maturando benefici in termini di flessibilità, produttività e creatività per la Pubblica Amministrazione e in termini di autonomia, di accessibilità al lavoro, di miglioramento proprie condizioni fisiche e psicofisiche per il/la lavoratore/trice Obiettivo del Progetto del Comune di Bologna Il Comune di Bologna ha deciso di valutare la possibilità di utilizzo del telelavoro all' interno dell'amministrazione, nella convinzione che il telelavoro possa fornire un'occasione per incrementare il livello di soddisfazione e la qualità della vita dei propri dipendenti, grazie alla o
possibilità di poter meglio gestire il proprio tempo, e contemporaneamente costituisca un valido strumento per la salvaguardia dell'ambiente e per 10 sviluppo del territorio amministrato L' esperienza ha sostanzialmente l' obiettivo di sperimentare forme di lavoro sia che rispondano a requisiti di efficienza ed efficacia per l' Amministrazione, sia che consentano il mantenimento del rapporto di lavoro per i dipendenti coinvolti Finalità della sperimentazione Con tale istituto si mira a garantire il raggiungimento degli obiettivi dell'ente anche mediante nuove e diverse forme di flessibilità lavorativa e nel contempo offrire ai lavoratori, una diversa modalità di prestazione del lavoro, che comunque salvaguardi in modo efficace il sistema di relazioni personali e collettive espressive delle sue legittime aspettative in termini di formazione, crescita professionale, informazione e partecipazione al contesto lavorativo Modalità Considerato che l' Amministrazione ha attuato una prima verifica ed individuazione dell'applicabilità del telelavoro all'interno della struttura organizzativa del Comune di Bologna, il progetto è articolato secondo tre macrofasi successive che progressivamente avvicinano l' amministrazione comunale alla nuova modalità lavorativa: condivisione del progetto dell' amministrazione con le rappresentanze sindacali; avvio di una fase di sperimentazione di telelavoro a domicilio su un numero limitato di dipendenti del Comune di Bologna; monitoraggio e valutazione dei risultati della sperimentazione e implementazione a regime della nuova modalità lavorativa Fase sperimentale Si avvia dal 2003 una fase sperimentale di telelavoro Tale prima fase si concluderà a dicembre 2004 Si ipotizzano in prima applicazione 4-5 posizioni di lavoro (posizioni che utilizzano banche dati semplici in attesa di strutturare più compiutamente la protezione dall'esterno sull'accesso alla rete interna dei dati) Le posizioni di lavoro sono individuate dai direttori dei Settori, sentito il Settore Personale e Organizzazione ed il Settore Sistemi Informativi per la fattibilità tecnologica I Direttori inoltre individuano le attività telelavorabili, le procedure, gli strumenti informatici, gli interventi formativi eventualmente necessari, l' orario di lavoro, le tipologie professionali, i criteri di verifica, le risorse finanziarie necessarie L' Amministrazione comunale darà informazione alle OOSS sulle posizioni individuate prima di attivare la procedura di assegnazione delle stesse ~~ L' AC predisporrà un bando per le posizioni "telelavorabili" I lavoratori interessati vengono assegnati alle predefinite posizioni di telelavoro sulla base di una loro richiesta volontaria: In caso di richieste superiori ai posti si dovranno applicare criteri di priorità:! chi già occupa la posizione di lavoro individuata come "telelavorabile",-,,/ ~ \j /
disabilità psico fisica tale da rendere disagevole il raggiungimento del luogo di lavoro, esigenza di cura di figli minori di 8 anni esigenze di cura e assistenza, debitamente certificate, nei confronti di familiari o conviventi maggior tempo si percorrenza dall'abitazione devdella dipendente dalla sede di lavoro L' A C darà informazione alle 00 ss sull ' esito della procedura di assegnazione prima di formalizzare la stessa, in particolare sui seguenti punti: numero domande ricevute, posizioni di lavoro di provenienza e posizioni di lavoro richieste; assegnazioni e relativa motivazione; non assegnazioni e relativa motivazione; La durata di prestazione in telelavoro non può essere inferiore a 6 mesi Il/la dipendente addetto/a al telelavoro può richiedere per iscritto e motivandolo, il reintegro nella sede di lavoro originaria non prima che sia decorso il termine di cui sopra L' Amministrazione informerà il lavoratore/lavoratrice circa le modalità attraverso le quali avviene la valutazione del lavoro prestato Postazione di telelavoro: La prestazione di telelavoro è effettuata presso il domicilio del/lla rendere autodichiarazione circa il rispetto del disposto della legge 46/90 dipendente, che dovrà La soluzione individuata è rappresentata da un PC portatile e stampante, con informatici che consentano 10 svolgimento di attività di telelavoro programmi A richiesta del singolo dipendente il Settore di appartenenza potrà fornire, in accordo con il dipendente stesso, per il periodo di prestazione di telelavoro, un arredo minimo funzionale allo svolgimento dell ' attività La manutenzione dell' attrezzatura è a cura e a spese dell' Amministrazione I collegamenti telematici e la linea telefonica sono attivati e gestiti a cura e a spese dell' Amministrazione L' Amministrazione erogherà una cifra forfettaria a copertura dei costi delle utenze e altri consumi necessari allo svolgimento dell'attività lavorativa Orario di lavoro La prestazione del telelavoro è orientata a modelli innovativi di distribuzione dell ' orario di lavoro, ferma restando la stessa quantità oraria globale prevista per il personale che presta la sua attività in sede L' orario di lavoro è compreso di norma nell ' arco della giornata fra le 8 e le 20 dal lunedì al sabato Il ~, "v \ /\ / ~ v
I Direttori definiscono con i/le dipendenti interessati/e la frequenza dei rientri nella sede di lavoro, che comunque non può essere inferiore ad un giorno per settimana L' orario di lavoro viene distribuito nell ' arco della giornata a discrezione del/della dipendente in relazione alle attività da svolgere, fermo restando che in ogni caso dovranno essere definiti due periodi giornalieri di un'ora ciascuno, fissati nell'ambito dell'orario di servizio, in cui il/la dipendente deve essere a disposizione per comunicazioni di servizio IVla telelavoratore/trice, per effetto della distribuzione discrezionale dell ' orario di lavoro, non può effettuare prestazioni aggiuntive, straordinarie notturne o festive, ne permessi brevi ed altri istituti che comportano riduzione di orario Eventuali brevi periodi di interruzione del circuito telematico o fermi macchina dovuti a guasti non imputabili al/alla lavoratore/trice saranno considerati utili ai fini del completamento dell ' orario di lavoro In caso di fermi prolungati per cause strutturali è facoltà dell 'Ente, sentite le 0088, richiedere il temporaneo rientro del/della lavoratore/trice presso la sede di lavoro Diritti e obblighi del/della telelavorante L' assegnazione a posizioni di telelavoro consente ai/alle lavoratore/trici pari opportunità, quanto a possibilità di carriera, di partecipazione a iniziative formative e di socializzazione rispetto ai/alle lavoratoriltrici che operano nelle sedi E' garantito l' esercizio dei diritti sindacali e il/la lavoratore/trice sarà informato e potrà partecipare all ' attività sindacale che si svolge nell 'Ente Il/la lavoratore/trice ha il dovere di riservatezza su tutte le informazioni delle quali venga in possesso per il lavoro assegnatogli/le e di quelle derivanti dall 'utilizzo di apparecchiature e programmi Il trattamento retributivo, tabellare e accessorio, è quello previsto dal CCNL e dalla contrattazione integrativa decentrata L' Amministrazione garantirà ai/alle lavoratore/trici la copertura assicurativa INAIL oltre alla assicurazione per eventuali danni alle cose o ai terzi derivanti dallo svolgimento di attività di telelavoro domiciliare; Per quanto concerne la fruizione di ferie, festività e permessi, aspettative ecc si applica la disciplina contrattuale prevista per i lavoratori del comparto Il/la telelavorante è tenuto/a, a consentire l' accesso alla postazione di lavoro ubicata presso la sua abitazione agli addetti alla manutenzione, nonche agli addetti al Servizio Prevenzione e Protezione Il lavoratore deve attenersi alle norme di sicurezza vigenti e alle istruzioni impartite
Monitoraggio e Verifica della sperimentazione Il periodo di sperimentazione dell'esperienza di telelavoro sarà costantemente monitorato attraverso: La compilazione, da parte dei telelavoratori, di report mensili, a preventivo e consuntivo, delle attività svolte e, da parte degli stessi e dei rispettivi direttori, di report mensili di registrazione di vantaggi e difficoltà incontrati durante il periodo in esame; Incontri trimestrali tra telelavoratori per scambi di esperienze ed esame di vantaggi/svantaggi emersi; Incontri di verifica dell ' andamento e del gradimento della sperimentazione, tra telelavoratori, dirigenti/responsabili dei servizi e Organizzazioni Sindacali; Predisposizione di una sintesi finale della sperimentazione; L' Amministrazione comunale individuerà un referente per il coordinamento del progetto, in relazione ai momenti trasversali di monitoraggio e verifica; Il monitoraggio costante da effettuarsi nel periodo di sperimentazione ha l'obiettivo primo luogo le operazioni del telelavoratore: sostenere i processi comunicativi tra i diversi telelavoratori contenere gli effetti della distanza sullo staff e sul suo lavoro evitare l'isolamento sociale del telelavoratore di sostenere in 18/09/2003 Per le OOSS, R1{) G6lL ~JJ)l~ 'R1o h ~ 0b3- ~ Ul(