Università degli studi di Perugia ing. Andrea Nicolini RISORSE ENERGETICHE ED ENERGIE ALTERNATIVE AUDIT e Diagnosi Energetica 1
AUDIT ENERGETICO DEFINIZIONE NELLA DIRETTIVA 2012/27/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO DEL 25 OTTOBRE 2012 SULL'EFFICIENZA ENERGETICA AUDIT ENERGETICO _ una procedura sistematica finalizzata a ottenere un'adeguata conoscenza del profilo di consumo energetico di un edificio o gruppo di edifici, di una attività o impianto industriale o commerciale o di servizi pubblici o privati, a individuare e quantificare le opportunità di risparmio energetico sotto il profilo costibenefici e a riferire in merito ai risultati. 2
AUDIT ENERGETICO Tre livelli di approfondimento (classificazione ASHRAE): 1) WALKTHROUGH ENERGY AUDIT: DIAGNOSI BASILARE, ANALISI STORICA FATTURE, RACCOLTA DATI STRUMENTI E MACCHINARI, STUDIO NON STRUMENTALE DEI PROCESSI. Report: sintesi dati analizzati, suggerimenti strategie di efficientamento per ogni settore energetico, stima di massima risparmi conseguibili (margini di errore: 25%), indicazione qualitativa costi. Tempi medi: 1 mese 3
AUDIT ENERGETICO Tre livelli di approfondimento (classificazione ASHRAE): 2) STANDARD ENERGY AUDIT: DIAGNOSI COME LA PRECEDENTE, MA CON ALCUNE ANALISI STRUMENTALI DEI CONSUMI ENERGETICI DI ALCUNE APPARECCHIATURE E PROCESSI. Report: come il precedente, ma risparmi e costi quantificati con maggior precisione (margini di errore: 15%). Tempi medi: 4 6 mesi 4
AUDIT ENERGETICO Tre livelli di approfondimento (classificazione ASHRAE): 3) INVESTMENT GRADE ENERGY AUDIT: DIAGNOSI APPROFONDITA, CON ESTESO IMPIEGO DI STRUMENTI DI MONITORAGGIO DEI CONSUMI E DI ALTRE GRANDEZZE DI PROCESSO, NONCHÉ ANALISI FINANZIARIE DETTAGLIATE AL FINE DI COORDINARE GLI INVESTIMENTI ENERGETICI CON QUELLI GIÀ PREVISTI NEL MANAGEMENT AZIENDALE. Report: completo (margini di errore: 5%). Tempi medi: 12 mesi 5
AUDIT ENERGETICO Spesso si indica con «diagnosi energetica» quella relativa al sistema edificio impianti allo scopo di procedere a «riqualificazioni energetiche, con «audit energetico» quello relativo ad analisi energetiche dei processi produttivi, logistici ed organizzativi aziendali, allo scopo di eliminarne inefficienze energetiche. La Norma UNI CEI/TR 11428 "Gestione dell'energia Diagnosi energetiche Requisiti generali del servizio di diagnosi energetica" elimina tale differenza. 6
Il D.Lgs. n.102 del 4 luglio 2014 RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA 2012/27/UE Art. 8: Le grandi imprese eseguono una DIAGNOSI ENERGETICA, condotta da società di servizi energetici, esperti in gestione dell energia o auditor energeticie da ISPRA relativamente allo schema volontario EMAS, nei siti produttivi localizzati sul territorio nazionale entro il 5 dicembre 2015 e successivamente ogni 4 anni, in conformità ai dettati di cui all allegato 2 al presente decreto. Tale obbligo non si applica alle grandi imprese che hanno adottato sistemi di gestione conformi EMAS e alle norme ISO 50001 o EN ISO 14001, a condizione che il sistema di gestione in questione includa un audit energetico realizzato in conformità ai dettati di cui all allegato 2 al presente decreto. I risultati di tali diagnosi sono comunicati all ENEA e all ISPRA che ne cura la conservazione (Banca dati ) 7
Il D.Lgs. n.102 del 4 luglio 2014 Decorsi 24 mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, le diagnosi di cui al comma 1 sono eseguite da soggetti certificati da organismi accreditati in base alle norme UNI CEI 11352 (ESCO certificate), UNI CEI 11339 (EGE = esperti in gestione dell energia, nuove figure professionali) o alle ulteriori norme relative agli auditor energetici (es. la prossima UNI CEI EN 16247 5). Le imprese a forte consumo di energia [ energivore, quelle che rispettano entrambe le seguenti condizioni: abbiano utilizzato almeno 2,4 GWh di energia elettrica oppure almeno 2,4 GWh di energia diversa dall'elettrica; siano caratterizzate da un rapporto tra il costo complessivo dell'energia e il fatturato pari almenoal3%] sonotenuteadeseguirelediagnosi,conlemedesimescadenze, indipendentemente dalla loro dimensione e a dare progressiva attuazione, intempi ragionevoli, agli interventi di efficienza individuati dalle diagnosi stesse o in alternativa ad adottare sistemi di gestione conformi alle norme ISO 50001. 8
Il D.Lgs. n.102 del 4 luglio 2014: REQUISITI AUDIT Allegato 2 Criteri minimi per gli audit (DIAGNOSI) energetici, compresi quelli realizzati nel quadro dei sistemi di gestione dell energia a) Sono basati su dati operativi relativi al consumo di energia aggiornati, misurati e tracciabili e (per l energia elettrica) sui profili di carico b) comprendono un esame dettagliato del profilo di consumo energetico di edifici o di gruppi di edifici, di attività o impianti industriali, ivi compreso il trasporto c) ove possibile, si basano sull analisi del costo del ciclo di vita, invece che su semplici periodi di ammortamento, in modo da tener conto dei risparmi a lungo termine, dei valori residuali degli investimenti a lungo termine e dei tassi di sconto d) Sono proporzionati e sufficientemente rappresentativi per consentire ditracciare un quadro fedele della prestazione energetica globale e di individuare in modo affidabile le opportunità di miglioramento più significative. Gli audit energetici consentono calcoli dettagliati e convalidati per le misure proposte in modo da fornire informazioni chiare sui potenziali risparmi. I dati utilizzati per gli audit energetici possono essere conservati per le analisi storiche e per il monitoraggio delle prestazioni. 9
Il D.Lgs. n.102 del 4 luglio 2014: CONTROLLI L'ENEA SVOLGE I CONTROLLI CHE DOVRANNO ACCERTARE LA CONFORMITÀ DELLE DIAGNOSI, TRAMITE UNA SELEZIONE ANNUALE DI UNA PERCENTUALE STATISTICAMENTE SIGNIFICATIVA DELLA POPOLAZIONE DELLE IMPRESE SOGGETTA ALL'OBBLIGO, ALMENO PARI AL 3%. ENEA SVOLGE IL CONTROLLO SUL 100 PER CENTO DELLE DIAGNOSI SVOLTE DA AUDITOR INTERNI ALL'IMPRESA. L'ATTIVITÀ DI CONTROLLO POTRÀ PREVEDERE ANCHE VERIFICHE IN SITU. 10
Il D.Lgs. n.102 del 4 luglio 2014: SANZIONI DA 4.000 A 40.000 EURO PER CHI NON EFFETTUA LE DIAGNOSI. DA 2.000 A 20.000 EURO PER DIAGNOSI NON CONFORME ALLE PRESCRIZIONI DEL DECRETO. 11
Attività di Diagnosi Energetica (Normative) NORME TECNICHE UNI CEI EN 16247 PARTI 1/2/3/4 RELATIVE, RISPETTIVAMENTE, AI REQUISITI GENERALI DELLA DIAGNOSI ENERGETICA E ALLA REALIZZAZIONE DI DIAGNOSI ENERGETICHE PER I SETTORI: EDIFICI, PROCESSI E TRASPORTI. LA NORMA UNI CEI EN 16247 5 SUI REQUISITI DELL AUDITOR ENERGETICO, OSSIA IL RESPONSABILE DELLA DIAGNOSI ENERGETICA, È IN ATTESA DI RECEPIMENTO DALL ITALIA NEL 2015. 12
Attività di Diagnosi Energetica (RIFERIMENTI ENEA) LA DIAGNOSI DOVREBBE ESSERE PROGRAMMATA SECONDO I SEGUENTI 4 PASSI, DA ESEGUIRSI IN ORDINE SEQUENZIALE: 1.RAZIONALIZZAZIONE DEI FLUSSI ENERGETICI SIGNIFICATIVI 2.INDIVIDUAZIONE DI TECNOLOGIE ENERGY SAVING (SCELTA DI COMPIONENTI A MIGLIOR RENDIMENTO) E FONTI RINNOVABILI DI ENERGIA 3.RECUPERO DELLE ENERGIE DISPERSE 4.OTTIMIZZAZIONE DEI CONTRATTI DI FORNITURA ENERGETICA 13
Attività di Diagnosi Energetica (RIFERIMENTI ENEA) NELLA PIANIFICAZIONE DELLA DIAGNOSI ENERGETICA CONSIDERARE PRELIMINARMENTE I SEGUENTI ASPETTI: 1. DIMENSIONI DI STRUTTURE ED APPARATI 2. ORE/ANNO DI MARCIA DEGLI IMPIANTI 3. COSTO SPECIFICO DELL'ENERGIA RISPARMIATA 4. COSTO DEL DENARO 5. SPETTANZA DI VITA DEGLI IMPIANTI 6. BUDGET A DISPOSIZIONE 7. EVIDENTI NEGLIGENZE DI PROGETTAZIONE, REALIZZAZIONE, CONDUZIONE DI STRUTTURE ED IMPIANTI 14
Attività di Diagnosi Energetica (RIFERIMENTI ENEA) IL PRIMO PASSO, PROPEDEUTICO PER IL RAGGIUNGIMENTO DI QUALUNQUE OBIETTIVO DI RAZIONALIZZAZIONE, È LA COSTRUZIONE DEI BILANCI E MODELLI ENERGETICI (ELETTRICO E TERMICO) RELATIVI AL CONTESTO IN CUI SI STA OPERANDO. 15
Attività di Diagnosi Energetica (RIFERIMENTI ENEA) ESEMPIO DI MODELLO ELETTRICO 16
Attività di Diagnosi Energetica (RIFERIMENTI ENEA) ESEMPIO DI MODELLO TERMICO 17
Attività di Diagnosi Energetica (RIFERIMENTI ENEA) ATTRIBUZIONE ONERI AI VARI CENTRI DI COSTO 18
Attività di Diagnosi Energetica (RIFERIMENTI ENEA) ESEMPIO DI SUDDIVISIONE INCARICHI E TEMPISTICHE 19
Attività di Diagnosi Energetica PRINCIPALI STRUMENTI PER DIAGNOSI ENERGETICHE 1. SISTEMI DI MONITORAGGIO CONSUMI ELETTRICI 2. MULTIMETRI PER RILIEVO GRANDEZZE ELETTRICHE (TENSIONI, CORRENTI, SFASAMENTI, POTENZA ATTIVA E REATTIVA) 3. ANALIZZATORI DI RETE ELETTRICA (STUDI DI POWER QUALITY DELLA RETE, IN BASE A VALORI DI TENSIONE E CORRENTE DIVERSI DA QUELLE TEORICHE SI POSSONO VERIFICARE INEFFICIENZE) 4. SISTEMI DI MONITORAGGIO CONSUMI TERMICI (AD ES. AD ULTRASUONI) 5. TACHIMETRI (ES. PER VELOCITÀ DI ROTAZIONE ALBERI MECCANICI) 6. SISTEMI DI MISURE PERDITE ARIA COMPRESSA (AD ES. AD ULTRASUONI) 7. TERMOGRAFIA 8. ETC. 20