COMUNICATO STAMPA DEL 28.02.2013 SUL GIOCO D AZZARDO



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COMUNICATO STAMPA DEL 28.02.2013 SUL GIOCO D AZZARDO Invito alla Conferenza Stampa per il giorno venerdì 01 marzo 2013, alle ore 12, presso la sala giunta, al primo piano di Villa Rana, in via Roma 6 a Loreggia. Passare da un approccio politico che incoraggia il gioco, consentendone la pubblicità e allargando le possibilità di farvi ricorso, ad un diverso e più maturo atteggiamento, che riconosca i gravi pericoli ad esso correlati e tenga conto delle sue negative ricadute sociali e personali. Il tema della regolamentazione del gioco con vincite in denaro è un annosa questione che coinvolge i temi della libertà del cittadino, da un lato, e della compressione di tale libertà per motivi di interesse generale, dall altro. Oltre a questi aspetti, tipicamente valoriali, ve n è uno, ulteriore ma non meno importante, relativo agli interessi economici, privati e pubblici, coinvolti dal comparto giochi. Questi dati ovviamente non tengono conto del fiorentissimo mercato del gioco illegale, gestito dalla criminalità organizzata. La crescita recente del gioco è stata rapida come in nessun altro settore. Basti pensare che nel 2003 i proventi della raccolta giochi erano 15,5 miliardi di euro circa, pari all 1,1% del PIL. L aumento del comparto giochi è stato quindi di oltre il 400% in meno di un decennio (da 15 a 70 miliardi, dal 2003 al 2011). Il gioco ha infatti costi sociali enormi. Su base nazionale si stima siano 700.000 le persone affette da gioco d azzardo patologico, vero disturbo mentale identificabile con precisi criteri diagnostici, incluso nella classificazione diagnostica internazionale ICD-X e riconosciuto come patologia dall OMS sin dal 1980, ma in Italia non affrontato efficacemente come tale. L abuso di gioco è causa di rovinosi indebitamenti e di crisi familiari e fattore di incremento del ricorso all usura, che a sua volta rafforza la criminalità organizzata. Nei casi estremi il gioco diventa motivo di suicidio. Ancor più paradossale è la considerazione che, mentre gli ingenti utili derivanti all Erario dal comparto giochi sono gestiti e incamerati centralmente (dallo Stato), gli sforzi per arginare le problematiche gioco-correlate sono invece tutti decentrati sui servizi territoriali, oggetto di tagli sempre più consistenti. Per questa ragione si propone una netta inversione di rotta nella gestione dei giochi pubblici, seguendo la stessa linea adottata da decenni e di recente irrigidita nei confronti del settore tabacchi, che presenta numerose analogie con il comparto giochi.

Si vuole quindi innanzitutto affermare un fondamentale principio di prevenzione e deterrenza, basato sull assunto che l abuso del gioco nuoce alla salute - mentale e fisica - e può ridurre in povertà il giocatore e la sua famiglia. Così come il consumo di tabacchi lavorati è considerato dalla legge gravemente nocivo per la salute e pertanto viene ostacolato e disincentivato attraverso apposite normative e campagne informative ed educative, allo stesso modo anche l abuso del gioco deve essere ostacolato e prevenuto. Ritengo vada vietata la pubblicità dei giochi. Va prevista la presenza di avvisi sulle conseguenze nocive dell abuso di gioco, sia sui tagliandi cartacei (ad es. il gratta e vinci, le varie schedine, ecc ), sia all interno dei locali in cui sono posti in vendita giochi (ricevitorie, ecc ), sia, infine, su ogni singolo apparecchio per il gioco elettronico (le slot machines). Logico corollario di una impostazione deterrente e preventiva dei rischi legati all abuso di gioco è il divieto di accedervi per i soggetti minorenni accompagnato da dure sanzioni per i trasgressori. I proventi delle sanzioni amministrative e parte dei proventi ricavati dalla raccolta giochi devono avere destinazione obbligatoria alla cura della dipendenza da gioco e alle ASL per mantenere le strutture ad essa dedicate. L obbiettivo è segnare un primo passo verso un totale cambiamento dell approccio istituzionale al gioco, per limitare i costi economici, sociali e soprattutto umani che esso comporta.

IPOTESI DI ARTICOLATO Articolo 1 1. Ai fini della presente legge per giochi si intendono, ai sensi della normativa vigente, tutti i giochi rispetto ai quali l Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato svolge l attività di regolazione e controllo e che prevedano la corresponsione di premi in denaro. Articolo 2 1. È vietata la propaganda pubblicitaria dei giochi. È altresì vietata ogni forma di pubblicità sulla rete Internet, al di fuori dei siti che offrono direttamente il servizio di gioco on line. 2. Chiunque trasgredisca al divieto previsto dal comma 1 è soggetto ad una sanzione amministrativa da euro 10.000 a euro 100.000. Articolo 3 1. Su ciascun lato dei tagliandi relativi a giochi posti in vendita al pubblico deve essere riportata a stampa e in modo da coprire almeno il 20 per cento della superficie totale, una delle seguenti avvertenze: a) l abuso di gioco provoca dipendenza; b) il gioco eccessivo può ridurti in povertà; c) questo gioco può nuocere alla tua salute; d) proteggi la tua famiglia: non rovinarti giocando; e) il tuo medico può aiutarti a smettere di giocare; 2. È fatto obbligo ai gestori di esporre nei locali in cui vengono posti in vendita giochi, in maniera chiara e visibile, cartelli recanti uno degli avvisi di cui al comma 1. È fatto altresì obbligo di esporre su ogni apparecchio del tipo newslot adesivo di idonee dimensioni recante uno degli avvisi di cui al comma 1. 3. Qualora in un singolo locale siano presenti più punti vendita di giochi i cartelli di cui al comma 2 devono essere esposti su ogni punto vendita.

Articolo 4 1. È fatto divieto di partecipare ai giochi ai minori di anni diciotto. Al fine di garantire l applicazione del divieto di partecipazione dei minori ai giochi con vincita in denaro, nonché per prevenire forme di dipendenza per i soggetti vulnerabili, si rende obbligatoria l introduzione di meccanismi idonei a bloccare in modo automatico l accesso ai giochi per i minori mediante l introduzione, nei software degli apparecchi di intrattenimento, dei videogiochi e dei giochi on line, di appositi sistemi di filtro richiedenti l uso della tessera sanitaria regionale o del codice fiscale, nonché la presentazione, al momento dell accesso ai medesimi, di avvertenze contro la dipendenza da gioco ed indicazioni sulle reali percentuali di vincita per ogni tipologia di gioco. 2. Il titolare di esercizio commerciale o di qualunque altro punto di offerta del gioco che consente la partecipazione ai giochi a soggetti minori di anni diciotto è punito con una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 5.000 a euro 20.000. È altresì prevista, in caso di violazione della presente norma, la chiusura dell esercizio commerciale o, comunque, del punto di offerta del gioco da dieci a trenta giorni. In caso di reiterazione per almeno tre volte in tre anni della violazione di cui alla presente norma, sono revocate licenze ed ogni autorizzazione amministrativa. Articolo 5 1. Una quota non inferiore al 3% degli introiti derivanti all Erario dal comparto giochi è devoluta ad uno speciale fondo contro la dipendenza da gioco, da istituirsi con Decreto del Ministero della Salute. 2. Una quota non inferiore al 3% degli introiti derivanti all Erario dal comparto giochi è devoluto al Fondo di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive e dell'usura. 3. Una quota pari al 30% delle somme derivanti dalle sanzioni amministrative comminate per violazione della presente legge e di ogni altra normativa relativa ai giochi, è devoluta in egual misura alle ASL competenti per territorio per iniziative di sensibilizzazione e di cura per le persone colpite da questa patologia. Il Sindaco Fabio Bui