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Termodinamica e laboratorio A.A. 2008-2009 II - Transizioni e Diagrammi di fase (fenomenologia) Questi Appunti-Parte II sono dedicati alla trattazione delle transizioni di fase e quindi dei diagrammi di fase da un punto di vista fenomenologico, soprattutto con esempi e grafici. 1

Equazione di stato di un sistema termodinamico (richiamo) Per una sostanza pura, lo stato può essere descritto utlizzando la temperatura T, la pressione P, il volume V e il numero delle moli n del sistema. I volori dei parametri possono essere definiti solo nel caso in cui il sistema sì trova nell equilibrio termodinamico, cioè i suoi parametri termodinamici (P, V, T) non cambino nel tempo. Possiamo descrivere lo stato di questo sistema tramite un equazione, detta equazione di stato : relazione matematica che lega i parametri caratteristici del sistema. Genericamente per una sostanza pura si può scrivere f (P,V,T) = 0 In principio tutti i sistemi hanno la loro equazione di stato; in realtà ci sono solo equazioni di stato che possono essere utilizzate per descrivere il sistema reale, in un dato intervallo di temperatura e pressione, in modo piu o meno approssimato. Diagramma di fase: in generale, date le variabili termodinamiche X,Y,Z, fissata X, variando Y, come varia Z => grafico Z vs Y a X=cost Per un gas perfetto, in equilibrio, le variabili di stato sono legate dalla relazione: Equazione di stato dei gas perfetti: PV = nrt L equazione di stato dei gas reali è: equazione di van der Waals: (P+a(n 2 /V 2 ))(V-nb) = nrt (il parametro b tiene conto delle dimensioni reali delle molecole, il parametro a tiene conto dell interazione tra loro) 2

Transizioni di fase Per trasformare una sostanza dalla fase solida alla fase liquida o gassosa è necessario fornire energia al sistema per vincere l attrazione reciproca tra le molecole che: nei solidi è molto maggiore che nei liquidi nei liquidi è molto maggiore che nei gas. Di solito l energia viene fornita sotto forma di calore (altrimenti, lavoro). 3

Q N.B. Cambiamenti (transizioni) di fase (p.e. solido<=>liquido, liquido<=>vapore): in genere implicano scambio di calore (v. CALORIMETRIA) N.B. NON e un diagramma di fase (Q NON e variabile di stato) H 2 O Q = m c T Q = m λ F/E λ E Calore latente di EVAPORAZIONE λ F Calore latente di FUSIONE Solido Liquido 2 273 373 Gassoso T 4

Trasformazione termodinamica di un gas reale Consideriamo una trasformazione isoterma (reversibile). Per ogni gas reale è possibile stabilire una temperatura critica T c. Per T>T c, la rappresentazione della trasformazione nel piano P,V approssima un ramo di iperbole equilatera tanto meglio quanto più T e maggiore di T c. (Se T>>T c il gas reale si comporta cioè come gas perfetto). Man mano che T si avvicina a T c la deviazione dall andamento iperbolico diventa sempre piu evidente (v. van der Waals). Per T=T c si ha un flesso orizzontale. Per T<T c, il gas reale si comporta in maniera completamente diversa: liquefazione. T>>T c D Liquido C B Gas T<T c Vapore A D A-B =>Variazione di P e V, caratteristico di un gas. In B inizia a formarsi il liquido (condensazione). B-C => Variazione di V senza variazione di P In C si ha solo liquido. C-D => Grande variazione di P con piccolissime variazione di volume (a causa della bassissima compressibilità dei liquidi) 5

Tensione di Vapore e di Vapore Saturo Per T<T c, il gas reale può effettuare una transizione di fase, passando dalla fase di vapore alla fase liquida (tratto BC). Nel tratto B-C sostanza si trova sia allo stato liquido che nello stato di vapore: coesistenza di due fasi. Ad una data temperatura, la pressione del vapore è costante: pressione o tensione di vapore. Se un vapore è compresso isotermicamente, in corrispondenza di un certo valore di pressione si cominciano a formare delle gocce di liquido. Ogni successiva riduzione del volume non provoca alcuna variazione di pressione ma un aumento della massa della fase liquida. In questa condizione il vapore è in equilibrio col suo liquido e si parla di vapore saturo, e la pressione corrispondente è detta pressione o tensione di vapore saturo relativa alla temperatura considerata. Se il volume del sistema è ulteriormente ridotto, si porta tutta la sostanza allo stato liquido ed il sistema diviene (quasi) incomprimibile. Se l isoterma viene percorsa in verso contrario, avviene l evaporazione, cioè la formazione di vapore in quantità crescente col volume del sistema, finchè tutto il liquido non è evaporato. 6

Evaporazione ed ebollizione *L evaporazione è il processo in cui gli atomi o le molecole di un liquido (o solido se il sistema sublima) guadagnano energia sufficiente per passare nella fase gassosa. L energia termica (cioè l energia cinetica) delle molecole deve essere sufficiente per superare la barriera di potenziale dovuta alle interazioni attrattive agenti sulla molecola nel liquido (=> tensione superficiale). *L evaporazione è molto veloce a temperature alte e/o nei liquidi con bassa tensione superficiale. Le molecole veloci fuoriescono dal liquido e rimangono quelle con bassa energia cinetica, quindi la temperatura del liquido diminuisce. *Se l evaporazione avviene in un contenitore chiuso, le molecole uscenti si accumulano in forma di vapore. Molte di queste molecole ritornano nella fase liquida, e da questo risulta un aumento della densità e della pressione. Quando il processo raggiunge l equilibrio, si ha vapore saturo e da quel punto in poi la densità, la pressione di vapore e la temperatura non cambiano. (Un gas è più disordinato rispetto ad un liquido e quindi l entropia aumenta). *L ebollizione è l evaporazione veloce di un liquido, ed è un fenomeno dinamico. L ebollizione si verifica quando un liquido viene riscaldato a una temperatura alla quale la pressione di vapore saturo supera quella atmosferica. Durante l ebollizione ad una data pressione, la temperatura rimane costante e tale pressione è uguale alla tensione di vapore saturo. Per il processo è necessario che nel liquido siano presenti bolle di vapore (come tipicamente avviene a contatto della superficie del contenitore). 7

Ebollizione di diversi liquidi Le proprietà del liquido (ebollizione, pressione di vapore, viscosità, tensione superficiale etc.) sono determinate dalle interazione intermolecolari. 8

Il punto critico Sistema cilindro-pistone, il cilindro contiene acqua (A). Si scalda fino a 100 o C. P aumenta fino 1 atm (vapore ed acqua) (B). Si scalda fino a 120 o C, rimane solo il vapore (C). Comprimendo fino a 1.96 atm, si riforma dell acqua (D). Si scalda fino a 200 o C; comprimendo fino a 15.3 atm, rimane dell acqua (E). Si scalda a T=374 o C, comprimendo fino a 217 atm: rimane ancora acqua. Si scalda a 375 o C e si continua a comprimere: non c è piu acqua, ma una unica fase: fluido denso (o fluido compresso) Punto critico: sopra la temperatura critica T C è impossibile ottenere le due fasi coesistenti. 9

Il Punto critico dell acqua 374 C <=> 647 K 1.7.10 5 P (torr) 1000 P = 760 torr (1 atm) Per la liquifazione deve essere T<T C Per T>T C l acqua non può essere condensata. 500 Temperatura d ebollizione dell acqua a pressione atm. 0 0 50 100 374 T C

Il punto critico Quando avviene la liquefazione, la pressione rimane costante anche se il volume varia. Per definizione, il punto critico è quello di flesso nel diagramma P-V, Matematicamente un punto di flesso deve avere la derivata prima e seconda pari a zero: (dp/dv) T = 0 e (d 2 P/d 2 V) T = 0 Element Critical temperature ( C) Critical pressure (atm) Ammonia (NH 3 ) 132 115 Carbon Dioxide (CO 2 ) 31.2 77 Carbon Monoxide (CO) -141 35.9 Ethanol (C 2 H 6 O) 216 65 Methane (CH 4 ) -82 45.8 Propane (C 3 H 8 ) 97 42 Water (H 2 O) 374 217.8 Azoto (N 2 ) -146.9 Ossigeno (O 2 ) -118.57 Elio (He) -267.96 Idrogeno (H 2 ) -240.17 11

Il punto critico - il caso di un gas perfetto e di un gas reale È possibile verificare se per un gas esiste il punto critico, esaminando l equazioni di stato. Caso di un gas perfetto: PV = nrt => P = nrt/v (dp/dv) T = -nrt/v 2 i) (d 2 P/d 2 V) T = 2nRT/V 3 ii) Le due equazioni possono essere soddisfatte solo se T è zero o se V è infinito, in pratica è impossibile => i gas perfetti non hanno un punto critico. Caso di un gas reale: P = nrt/(v-nb) - (n 2 /V 2 ) (dp/dv) T = -nrt/(v-nb) 2 + 2a (n 2 /V 3 ) =0 (x) (d 2 P/d 2 V) T = 2nRT /(V-nb) 3-6a (n 2 /V 4 ) =0 (y) Moltiplicando (x) per 2/(V-nb) si trova: -2nRT /(V-nb) 3 + 4a (n 2 /(V 3 (V-nb)) =0 Sommando questa con (y) si trova: -6an 2 /V 4 +4a (n 2 /(V 3 (V-nb)) = 0 Dividiamo questa l ultima per 2an 2 e moltiplichiamo per V 3 => 2/V-nb = 3/V V = V c = 3nb Sostituendo il valore del V c nella derivata) RT/4 = 2a/27b => T=T c = 8a/ 27bR Mettiamo i valori di V c e T c nell equazione di van der Waals =>P c =a/27b 2 V c, T c, e P c hanno valori costanti Punto Critico! 12

Riassumendo, diagramma di fase P-V vapore-liquido: N.B. curva del liquido saturo, curva del vapore saturo, coesistenza liquido-vapore T 1 T 2 Diminuendo T con continuita : - alta T (T 1 ) : gas perfetto - T 2 : gas reale (v. van der Waals) - T C : temp critica: flesso orizzontale - T < T C. A: vapore. Volume diminuisce a T=cost. B: vapore saturo: condensazione a T=cost, p=cost=p B P B : tensione (pressione) di vapore T C B-C: liquido in equilibrio col vapore coesistenza (equilibrio) liquido-vapore C: tutto liquido (liquido saturo) liquido incompressibile (quasi) => C-D verticale (quasi) N.B. liquido solo se T<T C 13

Gas reale Gas perfetto N.B. Il diagramma di fase P-V e solo uno dei possibili diagrammi di fase 14

Superficie caratteristica PVT : diagrammi P-V, P-T 15

Diagramma P-V per una sostanza pura (liquido-gas) P LIQUIDO Miscela isoterma di liq e vapore GAS Punto critico Isoterma critica isoterme VAPORE Tensione di vapore: pressione del vapore saturo Curva del liquido saturo Curva del vapore saturo V 16

Diagramma P-V per una sostanza pura (liq-gas-solido) P SOLIDO LIQUIDO GAS Punto critico Isoterma critica isoterme coesistenza vap-liq-solido) per l acqua: P=464 Pa (4,58 mmhg) T=0,01 C V=1.00 cm 3 g -1 (liquido saturo) VAPORE Curva del liquido saturo Miscela isoterma di solido e vapore V 17

P P N.B. acqua T( C) P liquido T( C) V gas solido punto triplo vapore N.B. proiezione nel piano P-T V 18

Normalmente (a P= 1 atm) solido => liquido => vapore Se P T > 1 atm: solido => vapore : sublimazione Normalmente un liquido quando solidifica si contrae. Aumento P => aumento densità => favorisco solidificazione: T(solidificazione) aumenta => Curva di solidificazione (di fusione) ha derivata positiva (nel grafico verso destra ) P Zona del solido Curva di fusione Zona del liquido Punto triplo Punto critico Zona del vapore Curva di sublimazione Curva di vaporizzazione T 19

Il caso dell acqua Acqua : comportamento anomalo: solidificando si espande (il ghiaccio galleggia sull acqua). => la curva di fusione ha derivata negativa (nel grafico verso sinistra ) Curva di fusione Il punto di fusione Curva di vaporizzazione Punto di ebollizione Curva di sublimazione Il punto triplo Coesistenza delle fasi in equilibrio lungo le curve di fusione, ebollizione e sublimazione. Sopra il punto critico si ha unica fase: fluido denso. 20

Diagramma delle fasi - acqua e CO 2 CO 2 : P T =3880 mm Hg > 1 atm => solido => vapore : sublimazione 21

Diagramma delle fasi - acqua e CO 2 La densità del CO 2 solido (~1.56) è maggiore rispetto a quella del CO 2 liquido (~1.1) La linea di transizione è verso destra CO 2 La densità del acqua è maggiore rispetto a quella del ghiaccio La linea di transizione liquido-solido è inclinata verso sinistra CO 2 liquido non esiste sotto 5 atm. Liquido acqua non esiste sotto 5 mmhg. L inclinazione delle curve del diagramma delle fasi è verso la fase con la densità minore. 22

Esempi diagrammi P-T (N.B. P in scala log) P 23

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