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Convegno. Aree industriali e politiche di piano. Tra deindustrializzazione e nuova industrializzazione sostenibile. Roma 30 gennaio 2014 ore 14,00

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UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SIENA MASTER DI II LIVELLO UNIVERSITARIO ARCHEOLOGIA TERRITORIALE E GESTIONE INFORMATICA DEI DATI ARCHEOLOGICI. ARCHEOLOGIA URBANA E MEDIEVALE IN VOLO NEL PRESENTE L'utilizzo della fotografia aerea nella documentazione dei siti archeoindustriali: il caso di Niccioleta (Massa Marittima, GR). Relatore: Prof. Stefano Campana Tesi di:caterina Vatteroni Anno Accademico 2004-2005

Indice Indice Introduzione p. 3 Capitolo 1 L'elaborazione di una metodologia: l'esempio dell'english Heritage 1.a Esperienze a confronto p. 7 1.b L esempio dell English Heritage p. 12 1.c Il 'Monuments Protection Programme': un metodo di catalogazione p. 14 1.d Il 'National Mapping Programme':documentazione e monitoraggio p. 25 del patrimonio nella politica di ricognizione aerea del territorio inglese 1.e Il progetto Twentieth century military sites: l adozione di una metodologia di lavoro per la documentazione di siti ed aree industriali nel contesto italiano p. 29 Capitolo 2 L'attività mineraria nell'area massetana 2.a L'inquadramento geografico e geomorfologico p.33 2.b I giacimenti minerari nel massetano p.35 2.c L'attività mineraria nell'antichità in area massetana p.37 2.d L'attività mineraria nel medioevo in area massetana p.39 2.d L attività estrattiva in epoca moderna p.44 2.e L industria estrattiva massetana p.53 Capitolo 3 Un caso di studio: Niccioleta e il suo territorio nella fotografia area 3.a Inquadramento storico p.57 3.b Analisi e caratterizzazione della documentazione fotografica e cartografica tramite GIS p.60 3.c Niccioleta nelle mappe del catasto Leopoldino p.65 3.d L indagine fotointerpretativa p.69 1954: la prima documentazione da foto aerea p.69 I voli regionali degli anni '80 p.71 La copertura AIMA 1996 p.73 3.e La documentazione dello stato attuale: l'utilità della fotografia obliqua p.74

Indice Capitolo 4 Conclusioni 4.a Analisi conclusive p.78 4.b I possibili sviluppi della ricerca p.89 Bibliografia p.97

Introduzione Introduzione La questione del patrimonio industriale ha coinvolto intensamente, fin dal primo manifestarsi in Italia del fenomeno, studiosi di diverse discipline (storici, architetti, archeologi). Questi contenitori e questi luoghi, insieme con i loro contenuti economici e sociali hanno mobilitato l interesse scientifico ma anche la partecipazione ideologica di coloro che, studiando la città ed il territorio, riconoscono in essi la memoria di attività che sono state il motore dell evoluzione vorticosa e rivoluzionaria dell ultimo secolo della nostra storia economica, sociale, territoriale. Essi costituiscono le risultanti materiali di un processo decisionale durato a volte un secolo e rappresentano la promessa di future nuove possibilità di intervento. Si tratta molto spesso di luoghi ormai privi delle funzioni per cui sono stati creati ma che in realtà sono quasi sempre pieni di manufatti di interesse per la storia dell industria e della tecnologia, di memorie individuali e collettive, di cultura del lavoro, di valori simbolici e di storia locale. Per certi versi il patrimonio industriale 3

Introduzione invita alla scoperta di una nuova frontiera collocandoci su una frattura spaziotemporale tra passato e futuro, fra trasformazioni nel modo di produrre e trasformazioni nel modo di abitare o consumare. Essi rappresentano insomma gli elementi di un paesaggio che, apparsi secondo logiche e strutture di una determinata organizzazione spaziale e sociale, sono destinati ad una quanto mai rapida emarginazione, o cancellazione, da parte dei processi di sviluppo urbano e industriale come di riuso del territorio. Tuttavia, il valore che le aree dismesse assumono si esplicita in molteplici direzioni: dalla capacità di documentare e chiarire, al di là delle singole strutture, le relazioni intercorse fra i diversi elementi caratterizzanti un dato paesaggio o contesto storico, agli sviluppi compiutisi nel corso del tempo in termini di innovazioni tecnologiche e modi di vita più o meno consapevolmente obliterati dalla memoria collettiva e allo stesso tempo simulacri di modelli di organizzazioni territoriali ormai obsolete. Contemporaneamente le aree industriali dismesse costituiscono potenziali luoghi fisici e sociali dell innovazione territoriale. In questo senso, lo studio delle trasformazioni nell uso dello spazio, seguendo le orme di fasi di territorializzazione diacronica, può rappresentare il divenire di un nuovo approccio al paesaggio ed al patrimonio storico archeologico guidato da altri valori ed obiettivi. Le esperienze inglesi, tedesche, statunitensi o canadesi di riqualificazione e valorizzazione di aree industriali dismesse, compiute attraverso un percorso a ritroso, rispetto all artificializzazione dello spazio che ha contraddistinto le diverse fasi dalla rivoluzione industriale ai nostri giorni, prende avvio dal riesame delle testimonianze attraverso l individuazione e l integrazione di strategie di analisi idonee allo studio di nuove tipologie di monumenti. Le esperienze ed i tentativi attualmente in corso di enti ed organizzazioni quali l English Heritage, l Historic American Engineering Record (HAER), l International Committee for the Conservation of the Industrial Heritage (TICCIH), dell International Council Monuments and Sites (ICOMOS), testimoniano della scommessa aperta sul valore e le potenzialità di ricapitalizzazione attribuite alle aree industriali dismesse. Diversamente, in Italia, non è stato ancora pienamente recepito il potenziale insito in 4

Introduzione una corretta valutazione del patrimonio industriale: la legislazione nazionale e le più recenti revisioni introdotte dal Codice con il D. Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42, sono prive di espliciti e puntuali riferimenti e programmi di tutela; a livello ministeriale si registra la mancanza, di modelli e metodologie di catalogazione; l attività didattica non è ancora formalmente istituzionalizzata e disciplinata. Lo studio intrapreso nasce con l obiettivo di verificare le potenzialità di documentazione dei siti archeoindustriali trasferendo, nel contesto italiano, metodologie di lavoro derivate dalla più recente esperienza inglese nello studio del patrimonio culturale di epoca recente e del paesaggio storico. Nel lavoro che segue cercheremo di combinare l analisi e l interpretazione di aerofoto e la gestione delle informazioni tramite piattaforma Gis, nel tentativo di compiere uno studio diacronico del territorio tra la fine del XIX secolo, e gli anni immediatamente successivi alla dismissione dell industria estrattiva, come esempio di evoluzione ed articolazione del paesaggio in area massetana. In particolare l analisi sarà rivolta all area estrattiva di Niccioleta, nel comune di Massa Marittima, della quale tenteremo di analizzare i principali aspetti dell organizzazione spaziale durante il periodo di industrializzazione delle attività minerarie. Il lavoro, nonostante le limitazioni relative al tempo ed alle fonti consultate che impediscono di approfondire l analisi dell'evoluzione storica territoriale e la documentazione delle testimonianze disponibili nell area, si pone l obiettivo di: - Tentare di definire l'evoluzione storica dell'articolazione spaziale del territorio di Niccioleta, durante il XX secolo, prestando particolare attenzione alla configurazione ed ai cambiamenti intervenuti con l industrializzazione dei processi estrattivi. - Tentare di osservare e confrontare, attraverso il caso di Niccioleta, le trasformazioni del paesaggio ed i modelli di organizzazione ed evoluzione dei nuovi villaggi operai sorti con l industria mineraria per l estrazione di 5

Introduzione pirite nelle aree di proprietà della Società Montecatini (Boccheggiano e Gavorrano) - Sperimentare il potenziale della fotografia aerea, zenitale ed obliqua, nella documentazione delle testimonianze di epoca recente in contesti ambientali caratterizzati da rilievi e vaste aree boschive. - Definire i passaggi seguiti nella costruzione della piattaforma di riferimento, per le analisi e le verifiche compiute tramite Gis. - Sottolineare il valore e le possibilità offerte dalla combinazione di fonti e sistemi di analisi eterogenei negli studi territoriali ed archeoindustriali. Il lavoro, strutturato in capitoli, inizia con un confronto fra i diversi paesi europei nell applicazione della fotografia aerea come metodo di ricerca e documentazione del patrimonio storico archeologico ed una descrizione delle attività intraprese in Inghilerra con il National Mapping Programme ed il Monuments Protection Programme; segue un inquadramento geografico e giacimentologico dell area massetana e delle evoluzioni verificatesi nello sfruttamento delle risorse minerarie. Successivamente descriveremo, seguendo l ordine cronologico e metodologico dell indagine compiuta, i passi intrapresi per la ricerca delle fonti, la costruzione della piattaforma Gis, fino a sviluppare e commentare le analisi compiute sui dati disponibili tentando, in ultimo, di interpretare i risultati ottenuti per il territorio in esame. 6

L'elaborazione di una metodologia: l'esempio dell'english Heritage Capitolo Uno L'elaborazione di una metodologia: l'esempio dell'english Heritage Esperienze a confronto L Italia, come altri stati europei, ha dovuto pagare un considerevole ritardo, rispetto ai paesi di area anglosassone, nell utilizzo della ricognizione aerea come mezzo di indagine, studio e documentazione del patrimonio culturale. La principale causa di questo ritardo si riconosce nei divieti imposti dalla legislazione, solo recentemente rivista nelle sue disposizioni essenziali. La legge del 1939 attribuiva al Ministero dell Aeronautica il controllo completo delle attività di volo per le quali potevano essere autorizzati solo Enti o società di navigazione aerea nazionale. Ogni attività era comunque sottoposta al controllo diretto del Ministero. La situazione muta a partire dal 2000 con la pubblicazione del DPR n.367, 29/09/00 nel quale si mantiene 7

L'elaborazione di una metodologia: l'esempio dell'english Heritage il controllo, da parte governativa, delle sole attività commerciali 1. Tale condizione, diversamente da quanto accaduto nel Regno Unito, ha inciso sullo sviluppo dell archeologia aerea, sulla verifica di metodologie ed ambiti in cui sperimentare la materia. Robert Bewley, responsabile dell Aerial Survey dell English Heritage, e Wlodzimierz Rączkowski, dell Università di Poznań Polonia-, nell introduzione agli atti del convegno di Lezno -novembre 2000-, citano le parole di O.G.S. Crawford, il quale definiva il secolo 1850-1950, come il secolo della fotografia aerea per le riconosciute potenzialità di applicazione in Europa. Bewley e Rączkowski sottolineano invece il ritardo con cui essa è stata recepita e che si tratta, come il tempo ha piuttosto dimostrato, di un fenomeno emerso solo durante il XX secolo, tuttora in via di definizione. Ancora oggi molti Paesi non utilizzano la fotografia aerea e spesso essa è sfruttata ben al di sotto delle sue potenzialità. Come evidenziato in questa introduzione la formulazione di problematiche legate alla ricerca e la definizione di metodologie riflettono la cultura, la società ed il contesto politico da cui provengono i singoli ricercatori (Bewley, Rączkowski p.4). Il panorama complessivo è cambiato solo in coincidenza dei mutamenti politico sociali seguiti alla fine della guerra fredda che hanno aperto a nuove opportunità per il confronto di idee ed esperienze. Tali mutamenti hanno di fatto permesso l accesso agli archivi di foto aeree, in particolare quelle realizzate durante la seconda guerra mondiale, e contemporaneamente, stimolato una revisione delle norme vigenti nei diversi paesi in materia di rilevamenti e riprese aeree. Solo la Gran Bretagna ha beneficiato, durante la seconda metà del XXI secolo, di norme che garantivano la possibilità di effettuare liberamente ricognizioni aeree e pertanto sviluppare metodologie ed individuare settori in cui questo tipo di ripresa poteva garantire il maggiore contributo. 1 Il DPR e approfondimenti in materia legislativa sono contenuti in: Musson 2004, Picarreta, Ceraudo, 2000. 8

L'elaborazione di una metodologia: l'esempio dell'english Heritage Questa libertà si è tradotta fin dagli anni immediatamente successivi il secondo conflitto mondiale, nella opportunità di intraprendere progetti di esplorazione del territorio nazionale per iniziativa accademica e governativa. Dal 1949 il prof. J.K.S. St Joseph è incaricato dalla fondazione del Cambridge University Committee for Aerial Photography (CUCAP) di effettuare ricognizioni per la produzione di materiale aereofotografico per tutti i dipartimenti dell Università. La stessa, fino agli anni Ottanta, ha potenziato l attività di ricerca dotandosi di mezzi e strumenti idonei a documentare testimonianze visibili ed ipogee e incrementando successivamente l acquisizione di prese aeree verticali, questa volta commissionate da un ampio mercato. Il CUCAP è infine stato assorbito dalla Unit for Landscape Modelling (ULM) facente parte della stessa Università. Il risultato di questa grande attività ha contribuito a realizzare numerose scoperte oltre che ad ottenere una migliore comprensione delle trasformazioni del paesaggio e delle dinamiche di insediamento verificatesi in Gran Bretagna dal Neolitico fino al XX secolo. L English Heritage rappresenta l organizzazione governativa che, dal 1965, ha inaugurato un attività sistematica di ricognizione attraverso l istituzione di un unità di fotografia aerea. In esso confluiscono i diversi enti governativi che si occupano di archeologia aerea, mentre attività dello stesso tipo, sono intraprese e condotte in Scozia e Galles da analoghe Commissioni, rispettivamente dal 1976 e 1986. I risultati ottenuti in pochi decenni hanno portato nel 1992 alla creazione del National Mapping Programme for England (NMPE) il cui scopo è di creare mappe e documentazione scritta per tutti gli elementi del paesaggio in disuso che potevano essere osservati tramite le fotografie oblique e verticali sull intero territorio nazionale. Il criterio su cui procede la documentazione privilegia quei siti sottoposti a situazioni di pericolo o scarsamente indagati. I progetti avviati hanno fornito un significativo contributo alla conoscenza delle regioni e all interpretazione del paesaggio nelle diverse epoche incrementando il numero dei siti medievali, postmedievali e moderni non censiti in precedenza. (Musson, p.28 e seg.) 9

L'elaborazione di una metodologia: l'esempio dell'english Heritage Si assiste inoltre in Inghilterra ad una importante e precoce partecipazione di aviatori privati che, sostenuti dallo stesso English Heritage e utilizzando mezzi di Aero Club, hanno contribuito, con la loro attività di esplorazione e messa a disposizione dei risultati ottenuti, alla conoscenza delle risorse archeologiche. In conclusione l esperienza inglese è maturata ed ha sviluppato propri standard metodologici grazie a fattori quali l assenza di limitazioni amministrative e militari nelle operazioni di volo e ricognizione, ad iniziative condivise da ambienti accademici, governativi e privati, allo sviluppo di progetti di censimento del patrimonio. Altrove, l applicazione della foto aerea ha dovuto attendere un più ampio riconoscimento del concetto di tutela del patrimonio culturale compiutosi attraverso la formulazione di documenti relativi alla gestione del patrimonio archeologico; in questo contesto è stata evidenziata l importanza dell uso della fotografia aerea legittimata a metodo di ricerca non distruttivo di siti archeologici e paesaggi del passato (Lausanne Charter 1989 Malta Convention 1992). Il clima di maggiore collaborazione ha inaugurato, nel 1994, la conferenza di Potsdam rivolta allo scambio internazionale di esperienze per l archeologia aerea nell Europa centro orientale. Ciò è servito di impulso per la creazione di scuole rivolte all apprendimento delle nozioni di base relative a fotografia e ricognizione, all utilizzo della fotografia aerea per l interpretazione e la mappatura (Ungheria 1995, Polonia 1998, Italia 2001 come partner del progetto Cultura 2000 European Landscapes past, present and future). Limitazioni amministrative e militari hanno condizionato lo sviluppo dell archeologia aerea tuttavia, l apertura dei cieli ha creato in molti paesi (Italia, Lituania, Repubblica Ceca, Ungheria) le condizioni per un rapido sviluppo della metodologia. Paesi quali 10

L'elaborazione di una metodologia: l'esempio dell'english Heritage Francia, Belgio, Repubblica Ceca hanno dimostrato come l archeologia aerea, intrapresa per alcuni anni, può significativamente influenzare la nostra comprensione del paesaggio storico. In particolare in Belgio, dove l attività è iniziata negli anni 60, le Università di Ghent e Leuven, depositarie del patrimonio aereofotografico, sono impegnate nella digitalizzazione e catalogazione di anomalie individuate tramite foto storiche e nuove acquisizioni. In Francia, il Ministero della Cultura sostiene un progetto di ricognizione aerea nella regione di Poitou- Charentres con l obiettivo di individuare e registrare gli effetti prodotti dalle attività antropiche dal Neolitico fino all epoca contemporanea. Più di recente, interessanti risultati provengono da regioni fino ad oggi ritenute meno promettenti per la ricognizione aerea e per le caratteristiche geomorfologiche del territorio: in Slovenia, il Dipartimento di Archeologia dell Università di Lubiana, ha inaugurato a metà anni 90 il progetto Archaeological Aerial Photography Programme (AAP) per la documentazione delle trasformazioni subite dal paesaggio ed il monitoraggio dei siti archeologici tramite mappatura di foto storiche e recenti. Altri paesi come Armenia e Turchia, nonostante le limitazioni ancora presenti nelle legislazioni nazionali, sperimentano la foto aerea per indagini circoscritte: in Lettonia, il progetto per lo studio di luoghi e strutture di diciottesimo secolo legate alla cantieristica navale attraverso l integrazione di ricognizioni aeree e archeologia subacquea ha permesso l esatta ricostruzione del tessuto urbanistico della città di Ventspils; in Grecia l analisi ed il confronto di foto storiche multitemporali (1940/1970/1990) sono stati utilizzati per verificare le trasformazioni subite dal patrimonio boschivo negli ultimi 200-300 anni sui monti Grammos. I rapidi progressi compiuti dai paesi late-comer confermano che il maggiore limite alla documentazione del territorio rimangono le limitazioni al volo come ancora accade in Romania, Bulgaria, Spagna, Portogallo (Bewley, Rączkowski p.84 e seg.). 11

L'elaborazione di una metodologia: l'esempio dell'english Heritage L archeologia aerea si propone oggi attraverso la ricognizione, l interpretazione e l analisi delle foto, come un importante mezzo per approfondire la comprensione storico archeologica di siti e paesaggi. Le innovazioni tecnologiche, adottate in archeologia con lo sviluppo di metodi statistici e analisi quantitative, ed il conseguente processamento di immagini, cartografia e GIS, le nuove forme di remote sensing (lidar, immagini multispettrali, infrarossi) lasciano intravedere ulteriori possibilità di lettura del paesaggio nella sua complessità. Procedere seguendo un metodo di integrazione delle conoscenze, l applicazione di nuovi sistemi di documentazione e l interpretazione compiuta su singoli siti o scavi o, semplicemente, indagini sul campo, apre ad una più ampia comprensione della distribuzione spaziale e cronologica dei siti, delle dinamiche insediative. Ulteriori sviluppi possono essere conseguiti a partire dagli archivi di foto aeree storiche, molti dei quali ancora inaccessibili e dal monitoraggio dello stato di salvaguardia e tutela del patrimonio. Lo stesso English Heritage ne ha promossa l attività con l Aerial Reconnaissance a dimostrazione che non solo la scoperta di nuovi siti rende la ricognizione aerea uno strumento valido. Per garantire maggiore capacità ed efficacia nelle azioni di tutela sono stati sviluppati metodi complessi per l acquisizione di elementi da remote sensing gestiti dal GIS, un sistema utilizzato dal Monuments Protection Proramme e nei piani di gestione dei siti iscritti al World Heritage Site. L'esempio dell'english Heritage L attività dell English Heritage si caratterizza, dal 1984, per l incisiva collaborazione con il Dipartimento per la Cultura, i Media e lo Sport (DCMS), nella definizione di linee programmatiche di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale. Il sistema di tutela, attualmente adottato in Inghilterra, è stato concepito e sviluppato nell ultimo periodo in modo da creare una struttura legislativa flessibile in grado di comprendere le diverse tipologie di siti e monumenti presenti sul territorio. 12

L'elaborazione di una metodologia: l'esempio dell'english Heritage In generale, la pianificazione della tutela negli Stati dell Unione, si struttura su tre differenti sistemi: - sistema centralizzato, in base al quale l organo di governo deputato assolve integralmente alle funzioni di programmazione e attuazione della tutela escludendo le amministrazioni locali (Finlandia, Portogallo, Slovenia, Italia); - sistema di compartecipazione fra politiche locali ed organo centrale al quale rimane il diritto di veto su indirizzi ed iniziative proposte (Repubblica Ceca, Svezia, Ungheria); - sistema che attribuisce pieni poteri decisionali alle amministrazioni locali (Norvegia, Polonia). Diversamente l English Heritage, pur collaborando con il Dipartimento centrale, assolve autonomamente alle funzioni di moderatore nelle relazioni pubblico-privato, designatore nelle scelte e nell attuazione di linee programmatiche, di management del patrimonio, di centro di ricerca. Ha inoltre pieno potere decisionale in merito all iscrizione del patrimonio nell elenco ufficiale per la catalogazione, Schedule of Ancient Monuments ( di seguito indicato con SAM ) nonché sui procedimenti di notifica, a prescindere dal parere dei proprietari ed escludendo possibilità di appello, assicurando così estrema rapidità al processo (Thurley, Coxen, in Consevation Bulletin n.50, p.16 e seg.). La politica di catalogazione, tutela e gestione dei beni culturali, adottata dall English Heritage, riflettendo i principi espressi dalla legislazione nazionale, si fonda attualmente su due linee di tendenza: - progressivo ampliamento delle categorie di beni tutelati e conseguentemente delle metodologie di studio adottate, - progressiva unificazione e normalizzazione delle procedure di lavoro ai diversi livelli di competenza. 13

L'elaborazione di una metodologia: l'esempio dell'english Heritage MONUMENTS PROTECTION PROGRAMME: un metodo di catalogazione L attività di tutela e salvaguardia si concretizza nell adozione, a partire dal 1986, del Monuments Protection Proramme (MPP). Si tratta di un progetto di valutazione sistematica delle risorse storico-archeologiche presenti sul territorio nazionale, scaturito dalla constatazione che solo il 2% del patrimonio era stato oggetto, fino a quel momento, di schedatura da parte delle autorità preposte. Oltre a carenze in termini quantitativi, l elenco ufficiale mostrava un ampia sottovalutazione delle tipologie di beni presenti sul territorio nonché di appropriate politiche di tutela. L obiettivo da realizzare, nel decennio successivo, mirava ad una migliore e più esaustiva rivalutazione del patrimonio attraverso la creazione di un sistema di classificazione basato su nuovi criteri di conservazione, gestione e fruizione nonché sul riconoscimento dei monumenti suscettibili di schedatura in base al grado di importanza e necessità di tutela loro riconosciuto. La valutazione preliminare del patrimonio è stata effettuata tramite l analisi di: - risultati prodotti dall attività di documentazione e schedatura delle contee; - progetti nazionali, relativamente ai beni insufficientemente documentati e compresi; - schede di monumenti inseriti nel SAM e redatte da archeologi, consulenti legali, conservatori dell English Heritage. FIG.1 English Heritage, Swindon 14

L'elaborazione di una metodologia: l'esempio dell'english Heritage A questa fase è seguita la definizione di un metodo sistematico di classificazione sviluppato in base a: - informazioni contenute nel Sites and Monuments Records (SMRs) -nuove indagini e ricerche, compiute su base nazionale da speciali commissioni, ad integrazione delle informazioni ritenute inadeguate. I record del database nazionale, prodotti dalle autorità locali ed ivi confluiti, sono stati esaminati in base a nuove linee guida istituite dall MPP, tese a garantire coerenza di procedura nell elaborazione come nell aggiornamento della documentazione esistente. Il procedimento si è realizzato attraverso una preliminare suddivisione dei monumenti in classi (250) ed una successiva verifica di rispondenza a parametri pre-determinati per definirne il valore culturale (grado di rappresentatività del bene per il periodo di appartenenza, interesse nazionale, qualità e potenziale delle testimonianze sopravvissute). Questo tipo di approccio al SMR si è rivelato efficace limitatamente alla valutazione di quelle classi per cui già in precedenza esisteva un background conoscitivo e metodologico (insediamenti fortificati, monumenti sepolcrali, edifici medievali). aree urbane sistemi agrari villaggi e comunità cropmarks paesaggi archeologia industriale siti militari XX sec. siti ecclesiastici FIG. 2 Catalogazione del patrimonio 15

L'elaborazione di una metodologia: l'esempio dell'english Heritage Per alcune tipologie di monumenti ed evidenze archeologiche le informazioni esistenti si sono invece rivelate insufficienti, così come la capacità di analisi, limitando la possibilità di compiere una coerente ed esaustiva valutazione del patrimonio nazionale. L English Heritage ha pertanto operato nella creazione e nello sviluppo di nuovi settori di ricerca promuovendo, al loro interno, progetti tesi ad individuare criteri e metodi di studio per il patrimonio meno conosciuto (aree urbane, sistemi agrari, villaggi e comunità, cropmarks, paesaggi, archeologia industriale, siti militari XX sec., siti ecclesiastici) (fig.2). Per l ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE le maggiori problematiche sono derivate nella mancanza di informazioni relative alla tipologia dei siti. L obiettivo dell MPP è stato quello di adottare un sistema univoco di valutazione e classificazione dei siti archeoindustriali rispetto alle numerose e diversificate esperienze presenti sul territorio nazionale, messe in atto da pubbliche amministrazioni, associazioni per l archeologia industriale, iniziative private locali, la cui validità non era verificata ed uniformata ad alcun standard. Contemporaneamente si è posta la necessità di individuare norme in grado di salvaguardare e rispondere alle diverse esigenze di tutela e conservazione di una così ampia casistica di testimonianze. Il progetto si è sviluppato in tre fasi: -individuazione e localizzazione dei siti, -riconoscimento del valore di testimonianza, -determinazione delle forme di tutela. Nella prima fase è stata operata una classificazione tipologica del patrimonio sulla base dei materiali prodotti ed i processi utilizzati dalle industrie: - industrie estrattive - fabbriche di prodotti inorganici - fabbriche di prodotti organici - produzione di energia e servizi - trasporti e comunicazioni - infrastrutture 16

L'elaborazione di una metodologia: l'esempio dell'english Heritage e successivamente definita la procedura per lo studio e l analisi di siti e/o monumenti: 1. Redazione di un documento che evidenzi, attraverso i principali stadi di sviluppo storico e tecnologico, le caratteristiche del tipo di industria in esame, ne definisca l appropriata terminologia, la cronologia, le diversità su base regionale, ne descriva le principali caratteristiche e componenti strutturali. Il documento deve inoltre segnalare schede e database esistenti, fornire informazioni di esperti a livello nazionale, regionale o locale. 2. Verifica e sintesi dei dati prodotti nella fase 1; creazione di una lista di siti di possibile interesse nazionale. 3. Valutazione di esperti dei siti inseriti nella lista; riconoscimento del valore e suddivisone in base a criteri di importanza. 4. Segnalazione agli organismi interessati (NMR, CBA, Leicester University, Institute for Industrial Archaeology at Ironbridge). La fase conclusiva del procedimento, per l inserimento dei beni nel SAM e l adozione di provvedimenti di tutela si compie tramite: 5. Relazione finale dell English Heritage in cui sono indicate modalità di conservazione e gestione del bene in oggetto, natura della proprietà, normativa di riferimento. 6. Il fascicolo assume carattere pubblico ed i pronunciamenti di notifica ratificati a seguito della conferma dell MPP e della Segreteria di Stato. I risultati prodotti nei primi sette anni di lavoro indicano che a 33 categorie di industrie e gruppi di industrie, indagate nella prima fase, corrisponde l analisi di 1500 siti ed edifici (equivalenti a 6000 unità). Dei 1481 report esaminati, 502 sono stati proposti per la schedatura, 231 per il SAM, 697 per altri tipi di destinazione e gestione. I provvedimenti confermati e notificati nella fase sei, sono 327 (English Heritage, in MPP200). 17

L'elaborazione di una metodologia: l'esempio dell'english Heritage La scheda di seguito riportata, relativa all area mineraria di Killhope, situata nella contea di Durham, esemplifica il metodo adottato dall English Heritage, per la segnalazione, generalmente demandata alle contee, di siti archeoindustriali. Essa contiene i dati utili alla localizzazione del sito, una breve descrizione delle strutture documentabili, lo stato di conservazione ed il valore loro attribuito. Segue la nota relativa alle principali caratteristiche del contesto ambientale, la stima del potenziale archeologico, le fonti documentarie disponibili, la proprietà (fig.3); conclude la scheda una valutazione complessiva del sito. In allegato la cartografia utile all identificazione dell area e delle strutture presenti (fig.4-6). 18

L'elaborazione di una metodologia: l'esempio dell'english Heritage FIG. 3 19