OSSERVATORIO REGIONALE

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Direzione Generale Programmazione Territoriale e Sistemi di Mobilità. Assessorato Programmazione e sviluppo territoriale, Cooperazione col sistema delle autonomie, Organizzazione. Servizio Politiche Abitative. Amministrazione Provinciale di Ravenna OSSERVATORIO REGIONALE DEL SISTEMA ABITATIVO Rapporto Provinciale 2006 a cura di:

PROGETTO O.R.S.A. (OSSERVATORIO REGIONALE DEL SISTEMA ABITATIVO) Promosso da: Assessorato Programmazione Territoriale. Politiche Abitative. Riqualificazione Urbana. e Amministrazione Provinciale di Ravenna Assessorato Politiche educative e programmazione scolastica. Volontariato, associazionismo. Politiche abitative. Demografia. Pari opportunità. Settore Programmazione e Pianificazione Territoriale Servizio Casa e Territorio

Committenti: Amministrazione Regionale dell Emilia-Romagna Assessorato Regionale Programmazione Territoriale. Politiche Abitative. Riqualificazione Urbana. Direzione Generale Programmazione e Pianificazione Urbanistica Servizio Politiche Abitative Amministrazione Provinciale di Ravenna Assessorato Programmazione e Pianificazione Territoriale e Urbanistica Settore Programmazione e Pianificazione Territoriale Servizio Casa e Territorio Unità di Ricerca O.R.S.A. della Provincia di Ravenna: Elena Bortolotti Ricercatrice NuovaQuasco Carlo Foresti Nuova Quasco Coordinatore delle attività di ricerca e di elaborazione O.R.S.A. Daniele Ganapini Nuova Quasco Responsabile del Progetto O.R.S.A. Gabriele Gardini Provincia di Ravenna Dirigente Servizio Casa e Territorio Alfredo Mazzacurati R.E.R. - Responsabile dell Osservatorio Regionale sul Sistema Abitativo Gruppo di lavoro della provincia di Ravenna Silvia Bagnari A.C.E.R. di Ravenna Mauro Benericetti Comune di Faenza Roberta Cuffiani Provincia di Ravenna Maria Annunziata Fabbri A.C.E.R. di Ravenna Elisabetta Sabattini Provincia di Ravenna Stefano Verlicchi Comune di Lugo Gloria Dradi Comune di Ravenna Si ringraziano per il loro contributo: I Sindaci e il personale delle Amministrazioni Comunali partecipanti alla ricerca, i responsabili e il personale degli uffici studi e statistica di Province, Regione, Camere di Commercio e Unioncamere nonché di tutti gli altri operatori che hanno contribuito alla positiva realizzazione del presente Rapporto: in particolare la Direzione Regionale dell Agenzia dell Entrate dell Emilia Romagna, AGCI, Arcab Federlavoro e le cooperative edilizie aderenti, la FIAIP FIMAA e le agenzie immobiliari aderenti, ASPPI APE-Confedilizia A.P.P.C. Unione Inquilini, UNIAT, SICET e SUNIA operanti sul territorio dell Emilia-Romagna. Un ringraziamento particolare ai partecipanti al focus group del 15 dicembre 2006

INDICE DEL DOCUMENTO I. PREMESSA...7 II. IL CONTESTO SOCIO ECONOMICO...9 II.1. LA POPOLAZIONE...10 II.2. LA STRUTTURA PER ETÀ DELLA POPOLAZIONE...17 III.2. LA POPOLAZIONE STRANIERA...20 II.4. LE FAMIGLIE...23 II.5 I REDDITI...24 II.6. I PRESTITI PER LA CASA...31 III. IL FENOMENO ABITATIVO...35 III.1. LA SPESA PER L ABITAZIONE...35 III.2. L EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA...37 III.3. INIZIATIVE A LIVELLO LOCALE...41 III. IL COMPARTO DELLE LOCAZIONI E GLI SFRATTI...43 IV.1. I contratti di locazione...43 IV.2. INDAGINE CON LE RAPPRESENTANZE DI PROPRIETARI ED INQUILINI...45 III.2. IV.4. IL FONDO SOCIALE...54 ALIQUOTE DELL IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI...55 IV.3. GLI SFRATTI...57 V. ATTIVITÀ EDILIZIA...63 V.1. ATTIVITA EDILIZIA...63 VI. DATI SUL MERCATO IMMOBILIARE...71 VI.1. NUMERO DI TRANSAZIONI ED INTENSITÀ DEL MERCATO IMMOBILIARE...71 VI.2. PREZZI DI COMPRAVENDITA E VARIAZIONI...74 VII. RIEPILOGO E PROSPETTIVE...89

I. PREMESSA L Osservatorio nasce nel 1996 come Osservatorio Scenari Abitativi Regionali su intento della Regione Emilia Romagna in collaborazione con gli allora Istituti Autonomi Case Popolari della regione. Si trattava di un osservatorio a livello regionale fondato su indagini campionarie prevalentemente dirette ai dieci comuni capoluogo includendo tra questi anche quello di Cesena. Nel tempo l Osservatorio ha subito alcune modifiche o affinamenti a seguito di specifiche esigenze rilevate dal Comitato di Gestione o in ordine a interventi normativi, il più rilevante dei quali a seguito dell entrata in vigore della Legge regionale n. 24, 8 agosto 2001. Essa ha determinato il subentro delle Amministrazioni provinciali in sostituzione degli I.A.C.P., ora A.C.E.R., con il conseguente passaggio da osservatorio regionale a sistema di osservazione composto da nove osservatori provinciali e con l ampliamento del campione dai dieci comuni capoluogo agli attuali trenta in tutta la regione. L obiettivo dell osservatorio rimane tuttavia immutato e cioè raccogliere in un quadro organico tutte le informazioni disponibili sul sistema abitativo, sia in termini quantitativi che qualitativi, al fine di produrre un quadro organico per mezzo del quale sia possibile individuare ed esaminare i fenomeni e le tendenze della condizione abitativa in atto sul territorio. Esso vuole essere, infatti uno strumento di supporto agli Enti Locali nel loro ruolo di amministratori pubblici e di governo del territorio per l individuazione di misure d azione e politiche abitative. Dato il livello di analisi, a scala regionale prima ed ora anche a scala provinciale, con approfondimenti sui comuni campione ed in alcuni casi sulla loro totalità, è uno strumento rivolto proprio agli amministratori pubblici e ad alcuni Enti o Istituzioni quali ad esempio i Tavoli di Concertazione per la casa. L Osservatorio annualmente produce nove rapporti provinciali ed uno regionale, attraverso cui restituisce una fotografia del territorio evidenziando scenari e fenomeni per la definizione delle politiche abitative, tuttavia, esso non contiene l individuazione di politiche di intervento, tali decisioni competono ad altri ambiti che non sono quelli di un rapporto di ricerca. I canali di ricerca utilizzati per le rilevazioni sono quelli individuati dall Osservatorio Nazionale per la Condizione Abitativa e di seguito elencati: - il quadro legislativo - il contesto socio economico - il fenomeno abitativo pag. 7

- gli sfratti - il mercato delle locazioni - l attività edilizia ed urbanistica - il mercato immobiliare. Gli strumenti di ricerca sono costituiti da indagini dirette e campionarie, interviste ad operatori e soggetti pubblici, Gruppi di Lavoro provinciali ed infine i Focus Group. Le indagini dirette mirano a reperire tutte le informazioni disponibili inerenti i diversi temi di ricerca per tutti i territori comunali, laddove le informazioni recuperate non dispongano del dettaglio comunale si interviene con indagini campionarie rivolte al campione costituito dai 30 comuni. I Gruppi di Lavoro istituiti in ogni provincia sono costituiti da un pool di rappresentanti degli Enti Pubblici (Amministrazione Provinciale, Amministrazioni Comunali inserite nel campione, A.C.E.R., C.C.I.A.A., altri soggetti individuati in ambito locale), essi hanno il compito di indirizzare la ricerca coordinando l afflusso di informazioni da studi, ricerche, osservatori condotti in proprio seno. I Focus Group sono una tecnica di rilevazione che vede il coinvolgimento di operatori locali (Cooperative di abitazione, Associazioni sindacali di proprietari ed inquilini, Associazioni di categoria o professionali, Associazioni di imprese, ecc.) a cui vengono esposti alcuni temi per i quali viene sollecitato un dibattito che conduca ad una visione d insieme dei diversi fenomeni considerati. Nella strutturale carenza di informazioni che caratterizza il sistema abitativo, nel senso più ampio del termine, vengono assunte e proposte al lettore l insieme delle fonti rilevate e ritenute attendibili riportando i dati senza operare interpolazioni o mediazioni proprio per evidenziarne le peculiarità e la differente valenza. Le considerazioni proposte nell individuazione e caratterizzazione del fabbisogno abitativo hanno luogo da dati, a volte parziali, che spesso derivano da stime o interpolazioni, nostre o di altri soggetti, e che pertanto devono essere assunte per il loro reale significato: utili indicazioni sulla natura e sull entità dei fenomeni ma non attendibili in valore assoluto. pag. 8

II. IL CONTESTO SOCIO ECONOMICO I dati contenuti in questo capitolo non riportano informazioni dirette sul patrimonio abitativo ma riguardano prevalentemente i fruitori dei servizi abitativi, la loro distribuzione territoriale, le loro caratteristiche, le loro dinamiche. Si è ritenuto opportuno aprire il documento con questo capitolo in quanto tali dati risultano assolutamente indispensabili per la comprensione e la valutazione dei fenomeni rilevati per mezzo dei canali di ricerca successivamente riportati nel testo. Vengono quindi affrontati temi diversi, che spaziano dalla popolazione residente alla sua articolazione per famiglie, dal fenomeno dell immigrazione ai redditi e all occupazione in una lettura che cerca di cogliere le principali trasformazioni e le possibili evoluzioni d interesse del territorio. Il principale obiettivo dell Osservatorio è quello di individuare ed analizzare i fenomeni legati al sistema abitativo, a livello provinciale prima e regionale poi, e pertanto, a tal fine, sono stati assunti 30 comuni campione selezionati per le proprie caratteristiche e per la rappresentatività in riferimento ai principali fenomeni in atto sul territorio provinciale. In tali comuni vengono raccolte ed elaborate informazioni di dettaglio riguardanti l attività edilizia e quella urbanistica, il mercato immobiliare e quello delle locazioni. Nel documento, nell operare confronti territoriali, i comuni della provincia vengono raggruppati in tre distretti territoriali così definiti: il distretto di Ravenna, comprendente i comuni di Cervia, Ravenna, Russi; il distretto di Lugo, comprendente i comuni di Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Conselice, Cotignola, Fusignano, Lugo, Massa Lombarda, Sant Agata sul Santerno; il distretto di Faenza, comprendente i rimanenti comuni di Brisighella, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Faenza, Riolo Terme, Solarolo. La figura sottostante rappresenta il territorio della provincia di Ravenna, composta da 18 Comuni, in cui sono stati evidenziati i tre comuni campione adottati nell osservatorio: il capoluogo, Faenza e Lugo. pag. 9

II.1. LA POPOLAZIONE Alla data del 1 gennaio 2007 la popolazione della provincia di Ravenna ammonta a 373.446 abitanti (191.810 femmine e 181.636 maschi) con un aumento del 1,09% rispetto alla medesima data del 2006 quando la popolazione residente in provincia di Ravenna ammontava a 369.425 persone (179.532 maschi e 189.893 femmine) con un aumento calcolato sul 2005 pari a 4.058 unità e corrispondente all 1,1%. Rispetto ai distretti precedentemente definiti la popolazione residente è cosi ripartita: nel Distretto di Ravenna risiede la frazione più rilevante della popolazione, 189.695 cittadini pari al 50,7% del totale (97.407 femmine, 92.288 maschi). Qui, nell ultimo pag. 10

anno i residenti risultano cresciuti di 2.570 unità pari ad un incremento dell 1,4%, superiore alla media provinciale; nel Distretto di Lugo risiedono 98.884 cittadini, il 24,5% del totale dei residenti della provincia, essi risultano in aumento di 886 unità rispetto all anno precedente. L incremento è pari allo 0,9% inferiore al valore medio della provincia ma corrispondente al valore regionale; nel Distretto di Faenza risiedono 84.867 cittadini, pari al 22,7% dell intera popolazione provinciale. Per essi, nell ultimo anno, il saldo demografico risulta pari a 579 residenti (0,7% rispetto al 2006) anche in questo caso inferiore all andamento medio verificato a livello provinciale. Passando ad analizzare l andamento della popolazione a livello locale, nel comune capoluogo si registrano 151.055 residenti con un incremento di 1.971 persone (pari all 1,3%) rispetto al 2006. Il comune di Ravenna rappresenta il 40,4% della popolazione provinciale. Faenza, con i suoi 55.504 residenti che corrispondono al 14,9% della popolazione provinciale, registra un incremento demografico pari allo 0,7% corrispondente a 361 residenti, valore inferiore alla media provinciale e corrispondente alla media del distretto di competenza. L altro comune campione dell osservatorio, Lugo, con 31.925 cittadini, pari all 8,6% della popolazione provinciale, tra il 2006 e il 2007 registra una sostanziale stabilità demografica (-2 cittadini) più significativa perché in controtendenza rispetto al trend provinciale che in valore assoluto. L incremento demografico complessivo della provincia è determinato per circa il 50% dal comune capoluogo (48,9%, 1.971 abitanti), per circa il 10% dal comune di Cervia (9,6%, +389 abitanti), per circa il 9% dal comune di Faenza (8,9%,+361 abitanti) e per circa il 7% dal comune di Massalombarda (+7,19%, +290 abitanti). Decrementi della popolazione si riscontrano solo in tre comuni, Lugo che come abbiamo già visto perde 2 abitanti, Bagnacavallo che ne perde 15 e Casola che ne perde 8. pag. 11

Tabella 1 - Popolazione residente al 01/01/2006 ed al 01/01/2007 per Comune, differenze in valore assoluto e percentuale, incidenza sul totale della provincia Popolazione al Popolazione al Comuni Differenza v.a. Differenza % Incidenza sul totale 01/01/2006 01/01/2007 Alfonsine 11.825 12.008 183 1,5% 3,2% Bagnacavallo 16.214 16.195-19 -0,1% 4,3% Bagnara di Romagna 1.858 1.942 84 4,5% 0,5% Brisighella 7.675 7.682 7 0,1% 2,1% Casola Valsenio 2.799 2.791-8 -0,3% 0,7% Castel Bolognese 8.905 9.025 120 1,3% 2,4% Cervia 27.104 27.493 389 1,4% 7,4% Conselice 9.376 9.438 62 0,7% 2,5% Cotignola 7.015 7.088 73 1,0% 1,9% Faenza 55.143 55.504 361 0,7% 14,9% Fusignano 8.033 8.099 66 0,8% 2,2% Lugo 31.927 31.925-2 0,0% 8,5% Massa Lombarda 9.387 9.677 290 3,1% 2,6% Ravenna 149.084 151.055 1.971 1,3% 40,4% Riolo Terme 5.496 5.556 60 1,1% 1,5% Russi 10.940 11.147 207 1,9% 3,0% Sant'Agata sul Santerno 2.371 2.512 141 5,9% 0,7% Solarolo 4.273 4.309 36 0,8% 1,2% Provincia 369.425 373.446 4.021 1,1% su regione 8,8 Distretto Ravenna 187.128 189.695 2.567 1,4% 50,8% Distretto Lugo 98.006 98.884 878 0,9% 26,5% Distretto Faenza 84.291 84.867 576 0,7% 22,7% Regione 4.187.544 - - 0,9 Fonte dati: elaborazione NuovaQuasco su dati Regione Emilia - Romagna Analizzando le serie storiche della popolazione provinciale a partire dal 1991 per individuarne le tendenze si evidenzia una contrazione demografica che dai primi anni della serie perdura fino al 1997, anno in cui si contano 349.907 residenti ed in cui la popolazione ricomincia a crescere con variazioni annue sensibili. Tale andamento sostanzialmente non si differenzia da quanto verificato mediamente in regione dove il minimo storico della popolazione residente (in riferimento alla serie rappresentata in tabella) si riscontra nel 1991 quando si contavano 3.909.512 residenti. A partire dal 1991, in regione, si rilevano, per quattro o cinque anni, alcune oscillazioni per poi assistere ad una crescita continua fino ad oggi. Nei diversi distretti della provincia (Ravenna, Faenza e Lugo) si individuano andamenti differenziati che possiamo così riassumere: pag. 12

- nel Distretto di Ravenna dal censimento del 1991 si osserva una crescita della popolazione fino agli attuali valori; - nel Distretto di Lugo la popolazione decresce fino alla fine degli anni novanta, per poi avviarsi ad una crescita continua; - nel Distretto di Faenza la contrazione demografica termina nel 1999 con un minimo pari a 81.241, in seguito la popolazione comincia ad aumentare con variazioni sensibili. L andamento della serie storica nel comune capoluogo segue il trend del distretto di appartenenza evidenziando una crescita della popolazione residente dal 1991, che raggiunge le 151.055 unità nel 2007. Anche i comuni di Faenza e Lugo seguono gli andamenti dei rispettivi distretti verificando una diminuzione della popolazione fino alla fine del secolo scorso, in seguito la popolazione registra un costante aumento. pag. 13

Tabella 2 - Serie storica della popolazione al 1 gennaio per Comune Anno Comuni Censimen to 1981 1988 1989 1990 1991 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Alfonsine 12.612 12.281 12.223 12.214 12.176 12.076 11.994 11.855 11.807 11.748 11.743 11.666 11.713 11.714 11.717 11.751 11.765 11.739 11.825 12.008 Bagnacavallo 17.550 16.970 16.812 16.739 16.683 16.598 16.560 16.439 16.406 16.244 16.147 16.110 16.055 16.072 16.125 16.097 16.092 16.169 16.214 16.195 Bagnara di R 1.810 1.758 1.753 1.741 1.732 1.740 1.725 1.731 1.750 1.762 1.748 1.770 1.788 1.776 1.769 1.765 1.811 1.849 1.858 1.942 Brisighella 8.401 7.931 7.898 7.870 7.827 7.700 7.677 7.672 7.630 7.633 7.597 7.598 7.570 7.502 7.510 7.568 7.679 7.739 7.675 7.682 Casola V. 3.051 2.959 2.959 2.936 2.931 2.928 2.903 2.911 2.889 2.887 2.876 2.857 2.847 2.854 2.839 2.807 2.846 2.843 2.799 2.791 Castel B. 7.716 7.825 7.791 7.838 7.885 7.902 7.944 7.954 7.930 7.939 7.998 8.017 8.049 8.153 8.233 8.342 8.534 8.659 8.905 9.025 Cervia 24.704 24.937 25.001 25.085 25.217 25.377 25.480 25.491 25.419 25.514 25.539 25.601 25.591 25.600 25.864 26.145 26.390 26.858 27.104 27.493 Conselice 9.660 9.237 9.221 9.158 9.120 9.060 9.013 9.004 8.912 8.912 8.896 8.910 8.853 8.790 8.822 8.901 9.128 9.207 9.376 9.438 Cotignola 7.080 7.065 7.029 7.006 7.001 6.880 6.827 6.799 6.790 6.869 6.829 6.866 6.876 6.859 6.873 6.883 6.907 6.952 7.015 7.088 Faenza 55.167 54.445 54.259 54.118 54.051 54.008 53.844 53.701 53.565 53.497 53.410 53.325 53.452 53.549 53.646 53.862 54.315 54.749 55.143 55.504 Fusignano 7.892 7.640 7.595 7.565 7.530 7.471 7.451 7.446 7.414 7.415 7.450 7.435 7.425 7.485 7.530 7.623 7.727 7.919 8.033 8.099 Lugo 34.359 33.179 32.972 32.784 32.531 32.226 32.158 32.006 31.921 31.818 31.719 31.623 31.593 31.613 31.571 31.619 31.723 31.927 31.927 31.925 Massa L. 9.141 8.715 8.684 8.640 8.622 8.503 8.458 8.463 8.465 8.455 8.367 8.309 8.384 8.445 8.536 8.672 8.875 9.065 9.387 9.677 Ravenna 138.034 136.966 136.852 136.741 137.239 136.774 136.604 136.987 137.216 137.337 137.721 138.122 138.418 139.771 140.933 142.516 144.457 146.989 149.084 151.055 Riolo Terme 4.769 4.841 4.844 4.879 4.912 5.033 5.032 5.034 5.074 5.133 5.166 5.229 5.279 5.274 5.331 5.361 5.401 5.441 5.496 5.556 Russi 10.556 11.005 10.934 10.894 10.904 10.833 10.741 10.735 10.671 10.612 10.622 10.577 10.532 10.490 10.516 10.568 10.647 10.722 10.940 11.147 Sant'Agata S 2.085 2.051 2.025 2.024 2.025 1.991 1.995 1.987 1.981 1.958 1.987 1.993 2.001 2.072 2.140 2.195 2.248 2.284 2.371 2.512 Solarolo 4.067 3.925 3.917 3.930 3.953 4.045 4.068 4.110 4.142 4.174 4.207 4.215 4.219 4.217 4.207 4.228 4.205 4.256 4.273 4.309 Provincia 358.654 353.730 352.769 352.162 352.339 351.145 350.474 350.325 349.982 349.907 350.022 350.223 350.645 352.236 354.162 356.903 360.750 365.367 369.425 373.446 D. Ravenna 173.294 172.908 172.787 172.720 173.360 172.984 172.825 173.213 173.306 173.463 173.882 174.300 174.541 175.861 177.313 179.229 181.494 184.569 187.128 189.695 D. Lugo 102.189 98.896 98.314 97.871 97.420 96.545 96.181 95.730 95.446 95.181 94.886 94.682 94.688 94.826 95.083 95.506 96.276 97.111 98.006 98.884 D.Faenza 83.171 81.926 81.668 81.571 81.559 81.616 81.468 81.382 81.230 81.263 81.254 81.241 81.416 81.549 81.766 82.168 82.980 83.687 84.291 84.867 Regione 3.957.513 3.922.388 3.919.557 3.919.504 3.926.4053.926.486 3.924.352 3.922.702 3.924.952 3.939.330 3.947.1483.959.924 3.981.323 4.008.841 4.037.095 4.059.4164.101.324 4.151.335 4.187.544 Fonte dati: elaborazione NuovaQuasco su dati Regione Emilia Romagna pag. 14

Grafico 1 - Serie storica della popolazione dal 1981 al 2006 in provincia di Ravenna 390.000 380.000 370.000 360.000 350.000 340.000 330.000 Censimento 1981 1988 1989 1990 1991 Censimento 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 1991 Fonte dati: elaborazione NuovaQuasco su dati Regione Emilia Romagna Grafico 2 - Serie storica della popolazione dal 1981 al 2006 in Emilia - Romagna 4.250.000 4.200.000 4.150.000 4.100.000 4.050.000 poplazione 4.000.000 3.950.000 3.900.000 3.850.000 3.800.000 3.750.000 Censimento 1981 1988 1989 1990 1991 Censimento 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 1991 Fonte dati: elaborazione NuovaQuasco su dati Regione Emilia Romagna Nelle tabelle successive sono rappresentate le proiezioni demografiche all anno 2024, prodotte dal Servizio Controllo di Gestione e Sistemi Informatici della Regione Emilia Romagna in collaborazione con il Dipartimento di Statistica e Matematica applicata all economia dell Università di Pisa. Le proiezioni costituiscono un importante elemento di pag. 15

previsione che, a partire dalle condizioni attuali e presumendo che i parametri adottati intervengano con incidenze costanti nel tempo (in realtà la variabilità dei parametri viene aggiornata nel tempo in ordine agli effettivi fenomeni demografici registrati sul territorio), forniscono ipotesi di sviluppo della popolazione indispensabili nella pianificazione del territorio. Tabella 3 - Proie zioni demografiche della popolazione residente in provincia al 2024 Anno 2007 2008 2012 2016 2020 2024 IPOTESI BASSA 368.126 370.198 376.980 382.092 386.347 390.346 IPOTESI INTERMEDIA 368.994 371.631 381.764 391.610 401.659 412.320 IPOTESI ALTA 369.966 373.199 386.824 401.600 417.719 435.370 Fonte dati: Regione Emilia - Romagna Nella prima tabella troviamo le stime relative all intera provincia di Ravenna secondo tre ipotesi, Bassa, Intermedia ed Alta, calcolate assumendo differenti valori per i parametri utilizzati (mortalità, fecondità, immigrazione da alte regioni, immigrazione dall estero, emigrazioni e migrazioni). Da rilevare che la popolazione residente censita dalle anagrafi comunali al 1 gennaio del 2006 è quasi corrispondente all ipotesi alta pronosticata per il 2007, pertanto, stante le condizioni attuali, si può supporre un aumento demografico almeno pari alla previsione dell ipotesi alta. In provincia, al 1 gennaio 2024 risulterebbero così circa 435.370 residenti, con un aumento di 65.945 cittadini in soli 18 anni (valore corrispondente superiore all attuale popolazione del comune di Faenza). Tabella 4 - Articolazione provinciale delle proiezioni demografiche al 2024 Ipotesi intermedia Anno 2007 2008 2012 2016 2020 2024 Piacenza 275.065 276.440 281.985 287.772 294.046 300.991 Parma 417.625 420.893 434.001 447.393 461.428 476.347 Reggio Emilia 498.278 505.104 532.119 558.996 586.326 614.466 Modena 676.558 684.570 715.851 746.402 777.014 808.207 Bologna 954.876 961.272 986.086 1.010.219 1.034.750 1.060.686 Ferrara 347.243 346.998 345.574 343.869 342.461 341.762 Ravenna 368.994 371.631 381.764 391.610 401.659 412.320 Forlì - Cesena 376.257 379.409 391.588 403.322 415.025 427.051 Rimini 291.422 294.041 304.019 313.436 322.690 332.066 Emilia - Romagna 4.206.320 4.240.357 4.372.986 4.503.022 4.635.400 4.773.895 Fonte dati: Regione Emilia Romagna pag. 16

In Tabella 4, invece, troviamo le proiezioni demografiche relative all ipotesi intermedia per tutte le province e per l intera regione. In essa è possibile confrontare le variazioni demografiche previste per la provincia con quelle degli altri territori provinciali e con la variazione media regionale: gli andamenti previsti per Ravenna la collocano in sesta posizione in regione per valore percentuale dell incremento della popolazione residente, prima delle province di Bologna, Piacenza e Ferrara, dove per quest ultima è prevista una contrazione. II.2. LA STRUTTURA PER ETÀ DELLA POPOLAZIONE Suddividendo la popolazione per fasce d età si possono osservare alcune peculiarità che nel confronto con gli altri territori provinciali caratterizzano la provincia di Ravenna e possono innescare riflessioni in termini di fabbisogni abitativi. Nella Tabella 5 viene proposta la suddivisione in ordine a classi d età lavorativa e non per tutti i comuni della provincia e per i raggruppamenti territoriali assunti nel presente documento (Ravenna, Lugo e Faenza). Partendo dall intera popolazione provinciale, i giovani con età inferiore ai 15 anni rappresentano l 11,8% della popolazione, la frazione della popolazione attiva, quella ricadente nelle due classi centrali (tra 15 e 39 anni e tra 40 e 64 anni) rappresenta il 63,8% del totale e gli ultra sessantaquattrenni rappresentano il 24,4% dei cittadini. Rispetto alla medesima ripartizione operata su scala regionale, in provincia di Ravenna si evincono alcune peculiarità: la frazione dei minori di 15 anni che risulta percentualmente inferiore al dato regionale (12,6%) così come la porzione più giovane della popolazione attiva, quella compresa tra 15 e 39 anni, che in provincia rappresenta il 29,7% del totale mentre in regione corrisponde al 30,8%. La frazione più anziana della popolazione attiva, quella compresa tra i 40 ed i 65 anni, registra pressoché la medesima incidenza rilevata a livello regionale (pari rispettivamente a 34,1% e 34,0%) mentre gli ultra sessantaquattrenni registrano un peso maggiore in provincia (24,4%) piuttosto che in regione (22,7%). Di fatto, ogni 100 persone residenti in provincia si contano 36,2 persone in età non lavorativa mentre in Emilia Romagna ne risultano solamente 35,3 con la sostanziale differenza che queste ultime sono composte da una maggior quota di giovani che, quindi, in un prossimo futuro entreranno a far parte della popolazione attiva. pag. 17

Per quanto concerne le ripartizioni territoriali valgono le considerazioni fatte per l intera popolazione provinciale anche se si rilevano alcune differenze, in particolare relativamente ai comuni del Distretto di Lugo dove complessivamente la popolazione con oltre 65 anni pesa il 26,5% mentre i giovani rappresentano l 11,3% del totale della popolazione residente. Negli altri due distretti tali valori risultano coincidenti con i valori medi provinciali. I comuni campione mostrano distribuzioni della popolazione simili a quella provinciale, tra i tre si differenzia solamente Lugo per la maggior presenza di anziani (27,3%). Tra gli altri territori comunali si distinguono: Bagnara di Romagna per la maggior concentrazione di giovani, pari al 13,8% e Castel Bolognese per la minor incidenza degli over 65 anni (21,6%). Tabella 5 - Popolazione residente per classi di età all 1/1/2006 per Comune, differenze in valore assoluto 2006-2005 e variazioni percentuali 2006/2005 Comuni 0-14 Incidenza 15-39 Incidenza 40-64 Incidenza 65 Incidenza anni (%) anni (%) anni (%) e oltre (%) Totale Alfonsine 1.258 10,6 3.254 27,5 4.075 34,5 3.238 27,4 11.825 Bagnacavallo 1.712 10,6 4.561 28,1 5.521 34,1 4.420 27,3 16.214 Bagnara di Romagna 257 13,8 533 28,7 626 33,7 442 23,8 1.858 Brisighella 853 11,1 2.187 28,5 2.547 33,2 2.088 27,2 7.675 Casola Valsenio 316 11,3 800 28,6 932 33,3 751 26,8 2.799 Castel Bolognese 1.183 13,3 2.788 31,3 3.011 33,8 1.923 21,6 8.905 Cervia 3.082 11,4 8.358 30,8 9.570 35,3 6.094 22,5 27.104 Conselice 1.141 12,2 2.799 29,9 3.062 32,7 2.374 25,3 9.376 Cotignola 860 12,3 2.038 29,1 2.373 33,8 1.744 24,9 7.015 Faenza 6.705 12,2 16.218 29,4 18.705 33,9 13.515 24,5 55.143 Fusignano 898 11,2 2.417 30,1 2.636 32,8 2.082 25,9 8.033 Lugo 3.551 11,1 8.874 27,8 10.787 33,8 8.715 27,3 31.927 Massa Lombarda 1105 11,8 2.932 31,2 2.916 31,1 2.434 25,9 9.387 Ravenna 17.805 11,9 45.180 30,3 51.764 34,7 34.335 23,0 149.084 Riolo Terme 725 13,2 1.688 30,7 1.841 33,5 1.242 22,6 5.496 Russi 1.183 10,8 3.058 28,0 3.665 33,5 3.034 27,7 10.940 Sant'Agata sul Santerno 314 13,2 782 33,0 712 30,0 563 23,7 2.371 Solarolo 568 13,3 1220 28,6 1415 33,1 1070 25,0 4.273 Provincia 2006 43.516 11,8 109.687 29,7 126.158 34,1 90.064 24,4 369.425 Distretto Ravenna 22.070 11,8 56.596 30,2 64.999 34,7 43.463 23,2 187.128 Distretto Lugo 11.096 11,3 28.190 28,8 32.708 33,4 26.012 26,5 98.006 Distretto Faenza 10.350 12,3 24.901 29,5 28.451 33,8 20.589 24,4 84.291 Provincia 2005 42.221 11,6 110.193 30,2 124.229 34,0 88.724 24,3 365.367 Differenza ass. 2005-2006 1.295-506 1.929 1.340 4.058 Variazione % 2005/2006 3,1-0,5 1,6 1,5 1,1 Regione 2006 526.897 12,6 1.289.033 30,8 1.425.161 34,0 951.403 22,7 4.187.544 Regione 2005 509.166 12,3 1.298.634 31,3 1.406.145 33,9 937.390 22,6 4.151.335 Differenza ass. 2005-2006 17.731-9.601 19.016 14.013 36.209 Variazione % 2005/2006 3,5-0,7 1,4 1,5 0,9 Fonte dati: elaborazione NuovaQuasco su dati Regione Emilia Romagna pag. 18

I caratteri demografici della popolazione ravennate trovano ovviamente riscontro anche negli indici di stato della popolazione mostrati nella Tabella 6, dove complessivamente si rileva un età media a scala provinciale di 45,87 anni, dato superiore all età media calcolata sull intera regione, pari a 44,88 anni. Tabella 6 Età media ed indici di stato della popolazione residente al 01/01//2006 per Comune Comuni età media vecchiaia dipendenza totale Indici di stato dipendenza giovanile dipendenza senile struttura popolazione attiva Alfonsine 47,81 257,39 61,35 17,16 44,18 125,23 Bagnacavallo 47,62 258,18 60,82 16,98 43,84 121,05 Bagnara di Romagna 45,32 171,98 60,31 22,17 38,14 117,45 Brisighella 47,23 244,78 62,13 18,02 44,11 116,46 Casola Valsenio 46,99 237,66 61,61 18,24 43,36 116,50 Castel Bolognese 44,16 162,55 53,56 20,40 33,16 108,00 Cervia 45,21 197,73 51,18 17,19 33,99 114,50 Conselice 46,05 208,06 59,97 19,47 40,51 109,40 Cotignola 45,79 202,79 59,03 19,50 39,54 116,44 Faenza 45,80 201,57 57,90 19,20 38,70 115,33 Fusignano 46,86 231,85 58,97 17,77 41,20 109,06 Lugo 47,39 245,42 62,39 18,06 44,33 121,56 Massa Lombarda 45,95 220,27 60,52 18,90 41,62 99,45 Ravenna 45,26 192,84 53,78 18,37 35,42 114,57 Riolo Terme 44,42 171,31 55,74 20,54 35,19 109,06 Russi 47,74 256,47 62,72 17,60 45,13 119,85 Sant'Agata sul Santerno 44,09 179,30 58,70 21,02 37,68 91,05 Solarolo 45,45 188,38 62,16 21,56 40,61 115,98 Provincia 45,87 206,97 56,64 18,45 38,19 115,02 Provincia Indici 2005 45,87 210,14 55,86 18,01 37,85 112,74 Regione 44,88 182,28 54,28 19,23 35,05 110,56 Regione Indici 2005 44,86 184,10 53,48 18,82 34,66 108,28 Fonte dati: elaborazione NuovaQuasco su dati Regione Emilia - Romagna LEGENDA indice di vecchiaia: anziani (65 anni e oltre) per 100 giovani (0-14 anni) indice di dipendenza totale: persone in età non attiva (0-14 anni e oltre 64 anni) per 100 persone in età attiva (15-64 anni) indice di dipendenza giovanile: giovani in età non attiva (0-14 anni) per 100 persone in età attiva (15-64 anni) indice di dipendenza senile: anziani in età non attiva (oltre 64 anni) per 100 persone in età attiva (15-64 anni) indice di struttura della popolazione attiva: (popolazione di 40-64 anni)/(popolazione di 15-39 anni)*100 pag. 19

II.3. LA POPOLAZIONE STRANIERA L incremento naturale della popolazione è negativo, nel corso del 2006 si sono contati 3.395 nati e 4.036 morti che hanno dato luogo ad un saldo naturale negativo di -641 persone. La crescita demografica della provincia, nel 2006 come negli anni precedenti, è imputabile alla consistenza positiva dei flussi migratori, sia interni (da alti comuni italiani) che esteri. Il saldo migratorio complessivo dell anno 2006 è risultato pari a 4.841 cittadini, in calo rispetto al 2005 come già anticipato da un trend iniziato nel 2003. Le due componenti del saldo migratorio, interna ed estera, sono pressoché equivalenti in valore assoluto (nel 2006 il saldo interno è stato pari a 2.441 cittadini mentre quello estero è stato di 2.400) ma si differenziano per la loro manifestazione nei diversi territori comunali: la migrazione interna, da o verso altri comuni italiani, si manifesta principalmente in alcuni territori, il capoluogo dove si registra un saldo di 1.076 cittadini, Cervia con un saldo di 256 cittadini, Russi con 199, Alfonsine con 170, Faenza con 134, Sant Agata sul Santerno con124 e via via a decrescere fino ad alcuni comuni dove si registra un saldo interno negativo (Bagnacavallo -23 cittadini, Casola -8, Lugo -7, Conselice -6, Brisighella -3); la migrazione estera, con saldo positivo in tutti i territori comunali, prevale in territori diversi (nel capoluogo il saldo è pari a 1.097, Faenza 298, Cervia 188, Lugo 167, Massalombarda 91, Bagnacavallo 88 e via via a diminuire). Alla data del 1 gennaio 2007 la popolazione straniera residente in provincia di Ravenna ammonta a 26.103 cittadini, il loro numero risulta in aumento rispetto alla medesima data del 2006 (+2.831 persone pari al 12,2%). L incidenza sulla popolazione complessiva è pari a 6,99 cittadini stranieri ogni 100 residenti, valore inferiore a quello calcolato a livello regionale. Nei tre distretti la presenza dei residenti stranieri si manifesta con variazioni e modalità diversificate e così riassumibili: nel Distretto di Ravenna, dove risiede la quota maggiore di stranieri (13.969 cittadini, pari al 53,5%), la variazione è risultata pari al 12,32% (+1.438 cittadini stranieri); nel Distretto di Lugo risiede circa il 25,6% degli stranieri residenti in provincia, la variazione è stata pari al 13,53%, valore corrispondente a 796 cittadini; nel Distretto di Faenza la variazione è stata del 10,16%, pari a 503 cittadini, e la popolazione straniera residente ammonta a 5.455 cittadini. pag. 20

Tabella 7 - Popolazione residente straniera per Comune, al 1 gennaio degli anni 2003-2004 2005 2006-2007, variazione 2007 2006, ripartizione territoriale e incidenza sulla popolazione residente Comuni 2003 2004 2005 2006 2007 Variazione v.a. Variazione % Incidenza Ripartizione Territoriale Alfonsine 269 353 403 487 595 108 22,18% 4,96% 2,28% Bagnacavallo 303 411 575 681 738 57 8,37% 4,56% 2,83% Bagnara di Romagna 29 63 87 84 101 17 20,24% 5,20% 0,39% Brisighella 307 423 503 510 532 22 4,31% 6,93% 2,04% Casola Valsenio 67 113 131 129 146 17 13,18% 5,23% 0,56% Castel Bolognese 243 328 361 460 506 46 10,00% 5,61% 1,94% Cervia 892 1.111 1.364 1.544 1.766 222 14,38% 6,42% 6,77% Conselice 448 632 756 889 962 73 8,21% 10,19% 3,69% Cotignola 171 251 284 319 370 51 15,99% 5,22% 1,42% Faenza 1.686 2.273 2.736 3.223 3.562 339 10,52% 6,42% 13,65% Fusignano 379 494 596 682 757 75 11,00% 9,35% 2,90% Lugo 881 1.117 1.455 1.754 1.936 182 10,38% 6,06% 7,42% Massa Lombarda 430 544 681 835 1013 178 21,32% 10,47% 3,88% Ravenna 5.239 7.004 9.159 10.442 11.658 1216 11,65% 7,72% 44,66% Riolo Terme 247 301 339 367 406 39 10,63% 7,31% 1,56% Russi 207 269 347 451 545 94 20,84% 4,89% 2,09% Sant'Agata sul Santerno 70 111 131 152 207 55 36,18% 8,24% 0,79% Solarolo 143 180 234 263 303 40 15,21% 7,03% 1,16% Provincia 12.011 15.978 20.142 23.272 26.103 2831 12,16% 6,99% 100,00% Distretto Ravenna 6.338 8.384 10.870 12.437 13.969 1532 12,32% 7,36% 53,51% Distretto Lugo 2.980 3.976 4.968 5.883 6.679 796 13,53% 6,75% 25,59% Distretto Faenza 2.693 3.618 4.304 4.952 5.455 503 10,16% 6,43% 20,90% Regione 163.838 210.397 257.161 289.013 - - - - - Fonte dati: elaborazione NuovaQuasco su dati demo ISTAT e Servizio Statistica della Provincia di Ravenna Il 49,65% della popolazione straniera è costituita da stranieri provenienti da altri paesi europei (19,53% albanesi, 12,45% rumeni), il 33,325 da africani (15,02% marocchini, 7,64% senegalesi). Dall analisi svolta dall Osservatorio Provinciale sull Immigrazione della Provincia di Ravenna si ottengono i dati relativi ai permessi di soggiorno i quali insieme alle residenze sopra esaminate possono fornire un utile indicazione della popolazione straniera presente in provincia. Nell anno 2005 la Questura di Ravenna ha rilasciato un totale di 24.180 permessi di soggiorno a cittadini stranieri presenti nel territorio della provincia. pag. 21

Confrontando tale dato a quello relativo all anno 2004, dove i permessi di soggiorno rilasciati erano stati 20.590, si registra un aumento pari a 3.590 permessi di soggiorno con un incidenza percentuale del 17,44. I permessi di soggiorno rilasciati a cittadini stranieri uomini risultano essere superiori rispetto a quelli rilasciati a cittadine straniere femmine (12.737 permessi di soggiorno a uomini rispetto a11.443 permessi di soggiorno a femmine). Rispetto ai motivi per cui tali permessi sono stati rilasciati si coglie come motivo principale il rilascio/rinnovo per lavoro subordinato (13.785 pari al 57,01% del totale), seguiti dal 28,69% per motivi famigliari (6.938) e dal 9,4% per lavoro autonomo (2.277). La forte maggioranza di permessi di soggiorno per motivi di lavoro subordinato sottolinea come la popolazione straniera sia principalmente una forza lavoro. I permessi di soggiorno per tale motivo sono aumentati di un numero pari a 2.259 rispetto all anno precedente, tale aumento è dovuto sia ai permessi per lavoro rilasciati per la prima volta sia alla trasformazione in lavoro subordinato di permessi rilasciati per altri motivi. I permessi per motivi familiari sono cresciuti di 944 unità, anche questi sono il frutto sia di permessi rilasciati a seguito del visto per ricongiungimento familiare che alla conversione in tale motivo di soggiorno di altri tipi di permessi. La Questura di Ravenna ha rilasciato permessi di soggiorno a cittadini provenienti da 129 paesi. Le prime tre comunità straniere che hanno ottenuto il maggior numero di permessi sono: - Rumena con 4.672 permessi (pari al 19,32%) - Albanese con 3.808 permessi (pari al 15,75%) - Marocchina con 2.878 permessi (pari all 11,90%). La comunità rumena ha superato rispetto all anno 2004 sia la comunità albanese che quella marocchina per quanto attiene al numero di permessi di soggiorno rilasciati. Tra le diverse modalità per diventare cittadini italiani, le due procedure più frequenti sono: - risiedere sul territorio italiano per 10 anni continuativi; - essere coniugati con un cittadino italiano, se si risiede legalmente in Italia da almeno 6 mesi, oppure dopo 3 anni dalla data del matrimonio (se non vi è stato scioglimento, annullamento o cessazione degli effetti civili e se non è in corso la separazione legale). pag. 22

Nel Distretto di Faenza, nel corso dell anno 2005, i cittadini stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana sono stati 23 (11 maschi e 12 femmine), di questi 12 l hanno ottenuta per naturalizzazione in quanto residenti legalmente in Italia da 10 anni e i restanti 11 in quanto coniugati con cittadini italiani. Nel Distretto di Lugo, i cittadini stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana sono stati 38 (22 maschi e 16 femmine), di questi 25 l hanno ottenuta per naturalizzazione e i restanti 13 in quanto coniugati con cittadini italiani Nel Distretto di Ravenna tali cittadini sono stati 76 (30 maschi e 46 femmine), di questi 33 l hanno ottenuta per naturalizzazione e i restanti 43 in quanto coniugati con cittadini italiani. II.4. LE FAMIGLIE L incremento della popolazione che come abbiamo visto deriva principalmente dai flussi migratori, ed in particolare dall immigrazione straniera, unitamente ad altri fenomeni, quali l allungamento della vita media, i nuovi stili di vita (i single), le nuove condizioni di stato civile (separati/divorziati) e la creazione di nuove famiglie (giovani coppie), producono importanti modificazioni nella struttura familiare e, per conseguenza, nel numero complessivo delle famiglie residenti. Da diversi anni a questa parte le famiglie vanno riducendosi per dimensione ed aumentando in numero. Al primo gennaio del 2007, in provincia di Ravenna si contano 163.405 famiglie residenti con un incremento sull anno precedente dell 1,97% (3.358 nuove famiglie) e con una dimensione media di 2,27 componenti. Gia al 1 gennaio 2006 il fenomeno della frammentazione delle famiglie risultava più evidente che nel resto della regione dove mediamente il numero delle famiglie era cresciuto dell 1,7% e generava profonde ripercussioni nell ambito del sistema abitativo dove ad ogni nuova famiglia corrisponde un fabbisogno di abitazione. In ambito provinciale l aumento del numero delle famiglie assume caratteristiche differenti sia in ordine ai distretti finora considerati che in relazione ai diversi territori comunali: nel Distretto di Ravenna si contano 85.230 famiglie corrispondenti a 188.698 cittadini per una dimensione media di 2,21 componenti; nel Distretto di Lugo il numero di famiglie ammonta a 42.273 con una dimensione media di 2,32 componenti ed equivalenti a 98.065 cittadini residenti in famiglia; pag. 23

nel Distretto di Faenza 35.902 famiglie per 84.197 residenti in famiglia ed una dimensione media di 2,35 componenti. Tabella 8 - Famiglie residenti e dimensione media dei nuclei familiari per Comune Comune 2001 2004 2005 2006 2007 N Dim.ne N Dim.ne N Dim.ne N Dim.ne N Dim.ne Alfonsine 4.838 2,4 4.992 2,3 5.021 2,4 5.110 2,3 5.224 2,29 Bagnacavallo 6.720 2,4 6.869 2,3 6.900 2,3 6.968 2,3 7.013 2,29 Bagnara di R. 688 2,6 713 2,5 724 2,6 740 2,5 780 2,49 Brisighella 3.129 2,4 3.266 2,3 3.337 2,3 3.335 2,3 3.337 2,27 Casola Valsenio 1.156 2,4 1.185 2,4 1.187 2,4 1.178 2,4 1.183 2,35 Castel Bolognese 3.188 2,6 3.426 2,5 3.518 2,5 3.662 2,4 3.745 2,4 Cervia 10.982 2,3 11.385 2,3 11.679 2,3 11.960 2,3 12.332 2,22 Conselice 3.670 2,4 3.854 2,3 3.902 2,3 3.978 2,3 4.018 2,34 Cotignola 2.689 2,5 2.747 2,5 2.802 2,5 2.843 2,5 2.903 2,43 Faenza 21.739 2,4 22.511 2,4 22.879 2,4 23.245 2,4 23.632 2,33 Fusignano 3.111 2,4 3.254 2,4 3.369 2,3 3.445 2,3 3.487 2,3 Lugo 12.749 2,4 13.049 2,4 13.248 2,4 13.436 2,3 13.594 2,32 Massa Lombarda 3.629 2,3 3.805 2,3 3.909 2,3 4.058 2,3 4.191 2,29 Ravenna 56.986 2,3 63.200 2,2 64.979 2,3 66.610 2,2 68.026 2,21 Riolo Terme 2.111 2,5 2.194 2,5 2.204 2,5 2.249 2,4 2.270 2,44 Russi 4.310 2,4 4.524 2,3 4.622 2,3 4.754 2,3 4.872 2,27 Sant'Agata sul S. 883 2,4 937 2,4 951 2,4 998 2,4 1063 2,36 Solarolo 1.604 2,6 1.656 2,5 1.686 2,5 1.706 2,5 1.735 2,47 Provincia 144.182 2,4 153.567 2,3 156.917 2,3 160.275 2,3 163.405 2,27 Distretto di Ravenna 72.278 79.109 81.280 83.324 85.230 2,21 Distretto di Lugo 38.977 40.220 40.826 41.576 42.273 2,32 Distretto di Faenza 32.927 34.238 34.811 35.375 35.902 2,35 Regione 1.652.425 2,39 1.748.359 2,3 1.783.689 2,3 1.814.792 2,3 - - Fonte dati: elaborazione NuovaQuasco su dati demo ISTAT e Servizio Statistica della Provincia di Ravenna II.5 I REDDITI Il reddito delle famiglie, disponibile o lordo, costituisce uno degli elementi essenziali per la definizione dei fabbisogni, non solamente abitativi, e per la valutazione della sostenibilità del costo dell abitare intesa come soglia massima tollerabile dell incidenza del costo di un abitazione rispetto al reddito complessivo del nucleo familiare che vi abita. Generalmente gli istituti di credito valutano che qualora la rata di un mutuo superi la quota di un terzo del pag. 24

reddito del nucleo familiare, quel mutuo non risulta sostenibile. Si potrebbe adottare il medesimo criterio per valutare la sostenibilità degli affitti: qualora il canone dovesse superare un terzo del reddito non risulterebbe sostenibile. Le difficoltà sorgono dalla carenza di informazioni sui redditi in generale ed in particolare sui redditi familiari, gli unici dati statistici disponibili sono quelli dell indagine campionaria Reddito e condizioni di vita condotta dall ISTAT nel 2005, riferita ai redditi del 2004, pubblicata il 28 dicembre 2006. Si tratta di una indagine campionaria, che ha coinvolto circa 22.000 famiglie e 56.000 individui, sulla base del Regolamento dell Unione Europea relativo alla produzione di statistiche sul reddito e le condizioni di vita nei paesi membri, i risultati non sono raccordabili con quelli dell indagine precedente condotta nel 2003. Il reddito netto familiare considerato dall indagine è pari alla somma dei redditi da lavoro dipendente e autonomo, di quelli da capitale reale e finanziario, delle pensioni e degli altri trasferimenti pubblici e privati al netto delle imposte personali, dell ICI e dei contributi sociali a carico dei lavoratori dipendenti ed autonomi. Da questa somma vengono sottratti anche i trasferimenti versati ad altre famiglie (per esempio, gli assegni di mantenimento per un exconiuge). I redditi da lavoro dipendente comprendono il valore figurativo dell auto aziendale concessa per uso privato ma non i buoni-pasto e gli altri fringe benefits non-monetari. Non sono compresi gli eventuali beni prodotti dalla famiglia per il proprio consumo (autoconsumo). Nel 2004 le famiglie residenti in Italia hanno percepito un reddito netto, esclusi i fitti imputati, pari in media a 28.078 euro, circa 2.340 euro al mese (il valore dell affitto imputato viene stimato dal proprietario in base al prezzo che secondo lui si dovrebbe pagare per vivere in affitto nella sua abitazione). Tuttavia, la maggior parte delle famiglie (circa il 62,3 per cento) ha conseguito un reddito inferiore all importo medio indicato. Il reddito netto familiare medio cresce all aumentare del numero dei componenti della famiglia, dipende soprattutto dal numero dei percettori presenti e dalla tipologia della fonte principale di entrata. Nel 2004, le famiglie con un solo percettore hanno guadagnato in media 16.385 euro, rispetto ai 48.542 euro delle famiglie con tre o più percettori. Le famiglie in cui il lavoro autonomo costituisce il reddito principale possono contare, in media, su un reddito maggiore rispetto alle altre: queste famiglie hanno guadagnato 36.613 euro (3.051 al mese), rispetto ai 31.699 euro (2.642 mensili) delle famiglie con redditi prevalenti da lavoro dipendente. pag. 25

Se il reddito prevalente è una pensione o altri trasferimenti pubblici, il reddito netto mediano è invece pari a 15.922 euro (1.327 al mese). Tabella 9 Reddito Familiare netto (esclusi i fitti imputati) per ripartizione e caratteristiche della famiglia Anno 2004 Nord Centro Sud e Isole Italia Numero componenti Uno 15.720 15.876 12.566 14.862 Due 29.346 27.537 20.397 26.562 Tre 39.405 38.386 26.809 35.298 Quattro 44.893 41.737 29.939 38.109 Cinque o più 56.517 44.223 32.768 42.293 Numero percettori Un percettore 17.024 17.413 15.053 16.385 Due percettori 35.398 33.985 27.327 32.721 Tre o più percettori 52.075 49.548 41.353 48.542 Reddito principale Lavoro dipendente 34.445 33.351 26.586 31.699 Lavoro autonomo 42.206 35.843 27.885 36.613 Pensioni e trasferimenti pubblici 21.597 24.228 18.672 21.148 Capitale e altri redditi 34.296 21.532 12.103 23.293 Tipologia familiare Persone sole 15.723 15.581 12.567 14.803 meno di 65 anni 18.814 17.760 13.826 17.274 65 anni e più 12.533 13.152 11.446 12.322 Coppie senza figli 30.624 29.484 20.992 27.833 P.R. (a) meno di 65 anni 35.260 34.071 22.458 31.891 P.R. (a) 65 anni e più 22.918 23.514 19.232 21.956 Coppie con figli 43.686 40.567 29.256 37.595 un figlio 40.608 39.279 27.674 36.437 due figli 45.103 41.626 29.998 38.164 tre o più figli 57.430 43.237 30.584 40.186 Monogenitori 29.961 29.512 22.172 27.400 Altra tipologia 33.731 34.878 29.224 32.485 Famiglie con minori Un minore 37.259 34.180 26.914 33.194 Due minori 38.417 34.423 25.169 32.188 Tre o più minori 56.319 39.094 26.028 38.826 Almeno un minore 38.898 34.501 26.073 33.220 Famiglie con anziani Un anziano 21.546 24.398 18.189 21.077 Due o più anziani 26.693 27.623 23.197 25.778 Almeno un anziano 23.157 25.489 19.837 22.596 Totale 30.641 29.925 23.124 28.078 Fonte: Istat Famiglie e società Reddito e condizioni economiche in Italia pag. 26

Confrontando le tipologie familiari, emerge che gli anziani soli dispongono di un reddito netto meno elevato, in media pari a 12.322 euro (1.027 euro al mese). Le persone sole con meno di 65 anni invece hanno potuto contare su un reddito più consistente, pari in media a 17.274 euro. Le coppie con figli guadagnano in media 9.762 euro in più rispetto a quelle senza figli, che nel 2004 hanno avuto un reddito medio di 27.833 euro. La differenza si osserva anche distinguendo le coppie senza figli in adulte e anziane, a seconda dell età della persona di riferimento. A fronte dei 37.595 euro guadagnati in media dalle coppie con figli (3.133 euro al mese), le coppie adulte senza figli hanno percepito un reddito medio di 31.891 euro (2.658 mensili) e quelle anziane di 21.956 euro (al mese, 1.830 euro). In presenza di figli minori il reddito familiare risulta più basso, la differenza è particolarmente evidente per le coppie con tre o più figli minori, che nel 50% dei casi hanno guadagnato meno di 27.284 euro (2.274 euro al mese), contro un valore mediano di 38.109 euro delle coppie con figli tutti maggiorenni. Fra le famiglie con figli, quelle in cui è presente un solo genitore presentano i redditi più bassi: nel 2004, il 50% di queste famiglie ha potuto disporre infatti di meno di 23.412 euro (1.951 euro al mese). Le famiglie monogenitore in cui vi è almeno un figlio minore hanno guadagnato ancora di meno: in media 20.044 euro (1.670 euro al mese). Le famiglie in cui è presente almeno un anziano hanno redditi medi e meno elevati, in particolare quelle che comprendono un solo anziano hanno avuto un reddito medio annuo di 21.077 euro (1.756 mensili) e quelle con due o più anziani 25.778 euro (2.148 euro al mese). La distribuzione dei redditi è caratterizzata anche da importanti differenze di genere: le famiglie il cui principale percettore è una donna guadagnano, in media, il 26% in meno rispetto alle altre, in particolare quelle in cui il reddito prevalente è percepito da una donna anziana hanno avuto nel 2004 un reddito netto medio di 13.869 euro. La tabella seguente propone il reddito netto familiare, escludendo i fitti imputati, ed i valori assunti dall Indice di Gini nelle differenti regioni. L indice di concentrazione di Gini è una misura sintetica del grado di disuguaglianza della distribuzione del reddito: è pari a zero nel caso di una perfetta equità della distribuzione dei redditi, quando tutte le famiglie ricevono lo stesso reddito; è invece pari a uno nel caso di totale disuguaglianza, quando il reddito totale è percepito da una sola famiglia. Nel 2004 in Emilia Romagna tale indice assume il valore di 0,302 contro un valore calcolato a livello nazionale di 0,331, ne consegue una maggior uniformità di distribuzione del reddito associata ad uno dei redditi tra i più elevati del Paese. pag. 27

L Emilia Romagna con un reddito netto medio di 31.746 euro a famiglia si colloca la secondo posto della graduatoria delle regioni, dopo la Lombardia per la quale si calcola un reddito familiare netto medio di 32.313 euro. Tabella 10 Reddito familiare netto e indice di Gini per regione. Anno 2004 REGIONI Media Indice di Gini Piemonte 29.986 0,311 Valle d'aosta 30.214 0,303 Lombardia 32.313 0,322 Trentino-Alto Adige 30.009 0,286 Bolzano-Bozen 31.896 0,298 Trento 28.309 0,272 Veneto 29.301 0,283 Friuli-Venezia Giulia 28.934 0,275 Liguria 25.755 0,319 Emilia-Romagna 31.746 0,302 Toscana 29.910 0,274 Umbria 27.920 0,287 Marche 28.936 0,287 Lazio 30.536 0,336 Abruzzo 26.902 0,294 Molise 22.735 0,287 Campania 23.907 0,349 Puglia 22.627 0,316 Basilicata 21.807 0,3 Calabria 21.906 0,338 Sicilia 20.996 0,353 Sardegna 27.150 0,329 Totale 28.078 0,331 Fonte: Istat Famiglie e società Reddito e condizioni economiche in Italia Dopo aver esaminato i dati dell indagine Istat, estremamente interessanti ai fini della comprensione della variabilità del reddito in rapporto alle caratteristiche familiari, per individuare ed evidenziare le eventuali differenze territoriali, non desumibili dai dati finora assunti, prendiamo in esame i dati del Ministero dell Economia e delle Finanze relativi agli imponibili IRPEF delle dichiarazioni del 2003 per l anno d imposta 2002. La tabella 11 riproduce i dati calcolati a livello provinciale e per l intera regione Emilia Romagna, l imponibile regionale complessivo è pari a 51.349.773.000 (corrispondente ad un imponibile medio, dato dal rapporto tra imponibile complessivo e contribuenti con imposta netta, di 20.303 euro) e varia tra i 2.685.793.000 della provincia di Rimini e i 13.637.074.000 della provincia di Bologna. In ambito regionale la provincia di Ravenna si pag. 28