VERIFICA CIRCA LA POSSIBILE RILEVANZA ECONOMICA DELL IMPIANTO SPORTIVO COMUNALE VALTER VINCIGUERRA DI VIA ITALO CALVINO LUCERNATE DI RHO Premessa: L Amministrazione Comunale è proprietaria dell Impianto Sportivo Valter Vinciguerra ubicato in via Italo Calvino nella frazione di Lucernate di Rho realizzato all interno del progetto di riqualificazione urbana del Contratto di Quartiere. Tale impianto è individuato nella planimetria allegata (Allegato F). Tale impianto è disponibile per un affidamento in concessione ad un soggetto che si assuma gli oneri gestionali e organizzativi finalizzati all esercizio dell attività sportiva del Calcio con particolare riferimento alla promozione dello sport giovanile. L ipotesi di affidamento in concessione dell impianto è impostato su tali elementi: 1. Il concessionario dovrà farsi carico di spese relative a: a. Completa manutenzione ordinaria, ad eccezione delle lampade relative all impianto di illuminazione del campo di calcio; b. Assunzione degli oneri di manutenzione ordinaria relativamente al campo in erba sintetica; c. Assunzione degli oneri di manutenzione straordinaria relativamente al campo in erba sintetica fino ad un importo di 70.000,00 (oltre iva di legge) per la durata della convenzione; d. Assunzione delle manutenzioni straordinarie relative alla recinzione perimetrale fino ad un importo complessivo di 20.000,00 (oltre iva di legge) per l intera durata della convenzione; e. Assunzione integrale degli oneri relativi alla gestione dell area e delle attività sportive in esso svolte; f. Una serie di investimenti stimati intorno ad 135.000,00 (oltre IVA di legge) relativamente all attivazione del Bar e all abitazione del custode (Allegato D); 2. Saranno a carico del Concessionario: a. Tutti gli oneri relativi alla gestione dell impianto sportivo e delle attività, ad esclusione delle utenze (gas, teleriscaldamento, energia elettrica e acqua sino ad un limite massimo dei consumi, oltre ai quali gli oneri dovranno essere rimborsati al Comune); b. I costi dell omologazione periodica dell impianto presso la FIGC; 3. La durata della concessione è stabilita in anni 10; 4. A ciò si aggiungono impegni del concessionario volti a garantire lo svolgimento dell attività sportiva di base senza esclusioni e/o discriminazioni. In particolare dovrà essere garantita la fruizione dell impianto a terzi a tariffe definite dall AC e a costi contenuti; 5. Sarà, inoltre previsto il pagamento di un canone forfetario di concessione, quantificato in 500,00 annui (oltre IVA di legge); 6. Ulteriori impegni che la concessionaria dovrà assumere sono: a. Promuovere lo sport giovanile impiegando buona parte del monte ore disponibile per le squadre dei settori giovanili;
b. Garantire lo svolgimento dell attività sportiva di base senza esclusioni e/o discriminazioni, oltre alla partecipazione ai campionati indetti da Federazioni od enti di promozione sportiva. In particolare, per ogni stagione sportiva settembre-giugno dovranno: i. Essere attivate n. 6 squadre per un numero minimo complessivo di 75 iscritti alle Federazioni di età compresa tra i 6 e i 18 anni; ii. Essere garantite, per le squadre di cui sopra, lo svolgimento di almeno n. 2 allenamenti a settimana e le partite di campionato nel week end nell impianto stesso (il monte ore minimo da destinare a tali attività è di n. 20 a settimana nel periodo settembre-giugno. Le ore per gli allenamenti devono essere collocate nella fascia oraria h. 17 h. 22 dal lunedì al venerdì); iii. Un costo annuo di iscrizione alle attività onnicomprensivo (attività, assicurazione, tasse di iscrizioni ai campionati, fruizione dei servizi del centro, divisa ufficiale relativa alle gare) non superiore ad 500,00 annui (rivalutabili in base all Istat). La cifra non comprende il costo dell eventuale ulteriore abbigliamento sportivo (tuta, maglietta, calzoncini, scarpe ecc.). Per i fratelli/sorelle e gli appartenenti a famiglie in situazioni di disagio economico, dovranno essere previste delle riduzioni; c. Garantire l inserimento gratuito, per le attività di cui al punto precedente, di almeno n. 4 utenti segnalati dai Servizi Sociali comunali per progetti di integrazione sociale e dovrà essere offerta la disponibilità a collaborare per la realizzazione di eventuali progetti di carattere sociale, sportivo e/o ricreativo; d. Garantire l uso dell impianto ad altri soggetti richiedenti: i. Per un n. medio di ore settimanali pari a 8, nelle giornate da lunedì a venerdì, nelle fasce orarie dalle 17,00 alle 22,00; ii. Per lo svolgimento di una partita di campionato durante il week end; 7. Il concessionario potrà beneficiare dei seguenti introiti: a. Quote di iscrizione degli atleti; b. Biglietteria; c. Sponsorizzazioni; d. Affitto dell impianto a terzi nelle fasce orarie individuate al precedente punto 6.d e nelle fasce orarie e periodi al di fuori di quelli destinati alla promozione dello sport giovanile; e. Attività commerciali (merchandising, pubblicità; attività di somministrazione bevande e alimenti utilizzando i locali appositi presenti nell impianto); 8. All AC resteranno in carico, con le specificazioni sopra riportate: a. La manutenzione straordinaria dell impianto (ad eccezione di quella del campo da gioco in erba sintetica, compreso l impianto idrico, e della recinzione perimetrale); b. La manutenzione ordinaria solo limitatamente alla sostituzione delle lampade dell impianto di illuminazione del campo da gioco; c. Le utenze relative a teleriscaldamento, energia elettrica ed acqua entro i parametri di consumo definiti in base alle rilevazioni storiche con un margine di incremento. Oltre tali limiti il costo sarà a carico dell ente gestore. Attualmente il costo complessivo è definito in circa 22.000,00 annui. Alla luce delle normative in essere occorre operare una valutazione circa la rilevanza economica dell impianto sportivo. Tale valutazione è determinante per individuare le modalità di affidamento e di gestione dello stesso. Le normative di riferimento sono: 1. L art. 34 commi 20 del decreto legge 18 ottobre 2012 n. 179 recante ulteriori misure urgenti per la crescita del paese, convertito con modificazioni dalla legge 221/2012; 2. L art. 113 bis del D.Lgs 267/2000 e ss.mm.ii. relativo alla gestione dei servizi pubblici locali privi di rilevanza economica;
3. L art. 1.2 della Legge Regionale n. 27 del 14.12.2006 che individua gli impianti senza rilevanza economica in quelli che per caratteristiche, dimensioni e ubicazione sono improduttivi di utili o produttivi di introiti esigui, insufficienti a coprire i costi di gestione; 4. L art. 5.3 della Legge Regionale n. 27 del 14.12.2006 che ammette, per gli impianti sportivi senza rilevanza economica, le cui caratteristiche e dimensioni consentono lo svolgimento di attività esclusivamente amatoriali e ricreative e richiedono una gestione facile e con costi esigui, l affidamento diretto dell incarico di gestione agli utilizzatori degli impianti stessi. La qualificazione del servizio: L AGCM ha classificato gli impianti sportivi come Servizi Pubblici Locali. Come è noto la rilevanza economica di un servizio pubblico locale è determinata da una molteplicità di fattori concomitanti che dipendono dalle specifiche circostanze e dai vincoli posti alla gestione dei servizi stessi. Di conseguenza non è possibile catalogare in maniera univoca un servizio. A titolo esemplificativo: un museo della scienza e della tecnica nella città di Milano probabilmente ha una rilevanza economica, nel paese di provincia di 5.000 abitanti probabilmente no. Inoltre, lo stesso museo nella città di Milano a cui siano imposti vincoli gestionali di carattere socio-culturale potrebbe non avere rilevanza economica (per esempio: tariffe calmierata in modo sensibile). La valutazione circa la rilevanza economica di un impianto sportivo dipende dunque dalla ponderazione di una molteplicità di fattori. Ne indichiamo alcuni ritenuti significativi: 1. Specialità sportiva praticata: elemento che determina il bacino di utenza possibile sia in termini di fruitori diretti dell impianto, sia in termini di frequentatori potenziali. Un conto è l esercizio dell attività sportiva del calcio che fa riferimento ad un bacino di utenza ampio e un altro è fare riferimento ad attività sportive che non possono fruire di bacini di utenza ampi; 2. Collocazione logistica e caratteristiche dell impianto dal punto di vista architettonico: al fine di valutarne l accessibilità, la fruibilità, i costi di gestione annuali, ecc.; 3. Vincoli specifici gestionali posti al concessionario che potrebbero limitarne sensibilmente la potenziale redditività: a. Applicazione di tariffe più basse rispetto a quelle di mercato; b. Garantire servizi e prestazioni di carattere sociale e ricreativo rivolti alla popolazione; c. Attribuzione all ente gestore una serie di oneri tradizionalmente in capo all AC (in questo caso tutti gli oneri di manutenzione ordinaria e investimenti significativi di riqualificazione dell impianto). I vincoli gestionali: L impostazione voluta dall Amministrazione Comunale per la gestione dell impianto, come sopra illustrato, è tale da imporre una serie di vincoli che inevitabilmente conducono a configurare l impianto come privo di rilevanza economica. Tali vincoli sono: 1. Di carattere sociale ed economico: a. Garantire l esercizio delle attività sportive giovanili con costi contenuti; b. Garantire l inserimento di alcuni utenti a titolo gratuito segnalati dai servizi sociali comunali; 2. Di carattere temporale relativo alla libera e autonoma fruibilità dell impianto per fini commerciali: a. Impiego di una parte significativa del monte ore per le attività di promozione dello sport giovanile nelle fasce orarie più appetibili per le attività commerciali; 3. L attribuzione di significativi oneri gestionali: a. Manutenzioni ordinarie; b. Manutenzioni straordinarie relative al manto erboso; c. Gli oneri periodici di omologazione dell impianto; 4. L attribuzione dell onere di significativi investimenti stimati in circa 135.000,00 (oltre iva di legge) finalizzati alla realizzazione di un prefabbricato per l abitazione del custode.
Sulla base degli elementi gestionali raccolti e della stima delle potenziali entrate è possibile valutare il conto dei profitti e delle perdite secondo quanto illustrato dalla presente tabella: Budget relativo alla gestione dell'impianto Sportivo Valter Vinciguerra - Lucernate di Rho Descrizione Ricavi Descrizione Costi Quote associative e iscrizioni 33.200,00 spese gestione squadre 3.000,00 biglietteria 3.240,00 assicurazione 1.000,00 affitto impianto a terzi 8.650,00 manutenzioni ordinarie 6.000,00 sponsorizzazione e altri contributi 2.450,00 manutenzioni straordinarie 4.000,00 Bar e somministrazione (margine netto) 3.644,00 omologazione 2.000,00 kit atleti 7.200,00 teleriscaldamento 5.123,00 energia elettrica 10.014,00 acqua 6.900,00 manutenzione lampade 1.500,00 Federazioni 600,00 personale 15.200,00 spese sanitarie e farmaceutiche 1.000,00 spese generali 1.500,00 sicurezza 1.000,00 siae e varie 500,00 canone concessione 610,00 spese per la gestione della sicurezza 1.000,00 ammortamento investimenti (rata mutuo) 21.500,00 Totale ricavi 51.184,00 Totale costi 89.647,00 Perdita annua 38.463,00 Totale a pareggio 89.647,00 Totale a pareggio 89.647,00 a perdita annuale 38.463,00 b c compartecipazione spese Amministrazione Comunale (utenze e manutenzione lampade) contributo annuale Amministrazione Comunale 23.537,00 15.000,00
d=a-b-c perdita residua -74,00 La stima delle entrate e delle uscite è stata operata sulla base dei calcoli contenuti negli allegati A, B, C, D ed E. La stima dei costi è stata fatta sulla base dell analisi dei costi di gestione storici dell impianto da parte dell AC e della associazione sportiva attualmente incaricata della gestione. Conclusioni: Dall analisi complessiva emerge che l impianto in questione, nonostante siano presenti alcune attività residuali di tipo commerciale, per le finalità sociali richieste all ente gestore, unite all attribuzione di diversi oneri relativi alla gestione ordinaria e straordinaria, risulta essere privo di rilevanza economica. Sulla base di tale qualificazione, di conseguenza, per tale impianto è possibile affidarne la gestione secondo le modalità stabilite dall art. 2.1 della L.R. 27/2006: Gli enti pubblici territoriali, che non intendano gestire direttamente i propri impianti sportivi, ne affidano in via preferenziale la gestione a società e associazioni sportive dilettantistiche, enti di promozione sportiva, discipline sportive associate e federazioni sportive nazionali, anche in forma associata tramite procedure informali non sottoposte al D.Lgs 50/2016. Rho, 25.10.2017 IL DIRIGENTE AREA 2 SERVIZI ALLA PERSONA Marco Dallatomasina Allegati alla relazione: Allegato A; Allegato B; Allegato C; Allegato D; Allegato E; Allegato F.
Allegato F