Obesi, difficile accesso agli esami e niente rimborso di farmaci

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Obesi, difficile accesso agli esami e niente rimborso di farmaci Home Page Nazionale Home Page Liguria Archivio n precedenti Chi siamo La nostra politica Contattaci Pubblicità Filmati Cerca lo Specialista Chat Medica Lavora con noi Privacy Mappa sito Genova Anno VIII - n 49-08.03.2012 Pagine Nazionali del 20/04/2012 Obesi, difficile accesso agli esami e niente rimborso di farmaci clicmedicina - redazione@clicmedicina.it http://www.clicmedicina.it/pagine-n-49/obesi-esami.htm (1 di 2) [20/04/2012 12.54.32] Chi ha 40 chili in più rispetto al proprio peso ha difficoltà ad allacciarsi le scarpe, se supera i 150 chili non può andare al cinema o al bar a prendere un caffè. E deve pagare due posti in aereo. Ora i pazienti obesi chiedono di essere ascoltati dalle Istituzioni. La nostra condizione spiega Marina Biglia, presidente dell associazione Insieme Amici Obesi è una piaga sociale, la vera pandemia di questo secolo. Siamo stigmatizzati e troppo spesso oggetto di derisione. Affrontiamo problemi non solo medici, ma anche umani e psicologici. Per noi, ad esempio, è difficile sottoporci anche a un semplice controllo della pressione arteriosa perché lo strumento per misurarla, lo sfigmomanometro, è troppo piccolo per le nostre braccia. Non vogliamo essere lasciati soli. Al Congresso nazionale della Società Italiana di Chirurgia dell Obesità e delle malattie metaboliche (SICOB), in corso ad Abano Terme (PD) fino al 20 aprile, grande spazio è dedicato alla voce del malato. L obesità rappresenta un problema sanitario di crescente e pressante gravità afferma il prof. Marcello Lucchese, presidente eletto della SICOB, Direttore della chirurgia bariatrica e metabolica del Policlinico di Firenze - L andamento è in preoccupante aumento se si considera che il numero degli obesi dal 1994 ad oggi è cresciuto del 25%. E il nostro Paese registra il record europeo di bambini in sovrappeso (36%) ed obesi (10-15%). Complessivamente in Italia si stimano circa 6 milioni di adulti obesi. E sono oltre un 1 milione i bambini tra i 6 e gli 11 anni in sovrappeso o obesi con notevoli differenze tra le

Obesi, difficile accesso agli esami e niente rimborso di farmaci Regioni (quelle del Sud fanno registrare le percentuali più alte). Queste persone ogni giorno affrontano difficoltà nel compire i gesti più semplici. Ma la loro condizione raramente è considerata come una vera e propria malattia. Per semplicità: se il peso supera del 60% quello ideale si è considerati obesi, se eccede del 100% si è classificati come obesi in maniera severa sottolinea il prof. Pietro Forestieri, presidente emerito della SICOB, Direttore del Dipartimento di Chirurgia dell Università Federico II di Napoli -. Perché queste persone debbono pagarsi farmaci ed esami specialistici quando altre patologie dei disturbi del comportamento alimentare, come anoressia e bulimia, ne sono esentate? E perché il paziente che ha subito un intervento bariatrico per ridurre il peso e necessita, a volte a vita, di integratori alimentari, deve pagarli completamente, non essendo considerati farmaci salvavita? Peccato che per lui lo siano. I gastroprotettori sono determinanti per ogni paziente sottoposto a intervento bariatrico, ma sono riconosciuti solo ai malati di ulcera. L Associazione Insieme Amici Obesi sta realizzando iniziative di sensibilizzazione, anche nei confronti di coloro che hanno sempre considerato questa condizione un problema di svogliatezza e volontà. Ad Abano Terme verrà presentato il libro Togliamoci il peso scritto a 4 mani con il dott. Carlo Gargiulo (ed. Mondadori, in vendita nelle librerie dal 30 aprile). Nutriamo la speranza conclude Marina Biglia - che più nessuno ci guardi con sufficienza, ma con la certezza che ci possano aiutare e non giudicare, solo in virtù di ciò che siamo: malati. Vogliamo contribuire a modificare l immagine della persona obesa nella nostra società. Home Page Nazionale Home Page Liguria Archivio n precedenti Chi siamo La nostra politica Contattaci Pubblicità Filmati Cerca lo Specialista Chat Medica Lavora con noi Privacy Mappa sito clicmedicina s.r.l. - Marchi depositati - Riproduzione vietata Testata Giornalistica Iscritta al Tribunale di Genova n 9 del 05/06/2002 http://www.clicmedicina.it/pagine-n-49/obesi-esami.htm (2 di 2) [20/04/2012 12.54.32]

Obesi, non siamo pazienti di serie B < News Farmacia.it http://farmacia.it/index.php/news/articolo/12/10392 Page 1 of 1 24/04/2012 Obesi, non siamo pazienti di serie B "Non siamo malati di serie B". E' il senso della protesta dei pazienti obesi che chiedono di essere ascoltati dalle Istituzioni. ''La nostra condizione - spiega Marina Biglia, presidente dell'associazione 'Insieme Amici Obesi' - è una piaga sociale, la vera pandemia di questo secolo. Siamo stigmatizzati e troppo spesso oggetto di derisione". L'associazione lamenta che loro condizione raramente è considerata come una vera e propria malattia. "Per semplicità: se il peso supera del 60% quello ideale si è considerati obesi, se eccede del 100% si è classificati come obesi in maniera severa - sottolinea il prof. Pietro Forestieri, presidente della SICOB, Direttore del Dipartimento di Chirurgia dell'università Federico II di Napoli -. Perchè queste persone debbono pagarsi farmaci ed esami specialistici quando altre patologie dei disturbi del comportamento alimentare, come anoressia e bulimia, ne sono esentate? E perchè il paziente che ha subito un intervento bariatrico per ridurre il peso e necessita, a volte a vita, di integratori alimentari, deve pagarli completamente, non essendo considerati farmaci salvavita? E' l'appello lanciato dal Congresso nazionale della Società Italiana di Chirurgia dell'obesità e delle malattie metaboliche (Sicob) che stima in Italia la presenza di circa 6 milioni di adulti obesi. E sono oltre un 1 milione i bambini tra i 6 e gli 11 anni in sovrappeso o obesi con notevoli differenze tra le Regioni (con percentuali più alte nel Sud).

OBESI, DIFFICILE ACCESSO AGLI ESAMI E NIENTE RIMBORSO DI FARMA... http://www.salutedomani.com/il_weblog_di_antonio/2012/04/obesi-difficile-accesso-... Page 1 of 3 23/04/2012 SALUTE DOMANI IL PORTALE DEL BENESSERE NOTIZIE IN ANTEPRIMA E SEMPRE GRATIS *************************** il Weblog di Antonio Caperna ****** mobile phone: salutedomani.m.libero.it 21/04/2012 OBESI, DIFFICILE ACCESSO AGLI ESAMI E NIENTE RIMBORSO DI FARMACI. CONGRESSO SICOB Chi ha 40 chili in più rispetto al proprio peso ha difficoltà ad allacciarsi le scarpe, se supera i 150 chili non può andare al cinema o al bar a prendere un caffè. E deve pagare due posti in aereo. Ora i pazienti obesi chiedono di essere ascoltati dalle Istituzioni. La nostra condizione spiega Marina Biglia, presidente dell associazione Insieme Amici Obesi è una piaga sociale, la vera pandemia di questo secolo. Siamo stigmatizzati e troppo spesso oggetto di derisione. Affrontiamo problemi non solo medici, ma anche umani e psicologici. Per noi, ad esempio, è difficile sottoporci anche a un semplice controllo della pressione arteriosa perché lo strumento per misurarla, lo sfigmomanometro, è troppo piccolo per le nostre braccia. Non vogliamo essere lasciati soli. Al Congresso nazionale della Società Italiana di Chirurgia dell Obesità e delle malattie metaboliche (SICOB), che si è chiuso ieri ad Abano Terme (PD), grande spazio è dedicato alla voce del malato. L obesità rappresenta un problema sanitario di crescente e pressante gravità afferma il prof. Marcello Lucchese, presidente eletto della SICOB, Direttore della chirurgia bariatrica e metabolica del Policlinico di Firenze - L andamento è in preoccupante aumento se si considera che il numero degli obesi dal 1994 ad oggi è cresciuto del 25%. E il nostro Paese registra il record europeo di bambini in sovrappeso (36%) ed obesi (10-15%). Complessivamente in Italia si stimano circa 6 milioni di adulti obesi. E sono oltre un 1 milione i bambini tra i 6 e gli 11 anni in sovrappeso o obesi con notevoli differenze tra le Regioni (quelle del Sud fanno registrare le percentuali più alte). Queste persone ogni giorno affrontano difficoltà nel compire i gesti più semplici. Ma la loro condizione raramente è considerata come una vera e propria malattia. Per semplicità: se il peso supera del 60% quello ideale si è considerati obesi, se eccede del 100% si è classificati come obesi in maniera severa sottolinea il prof. Pietro Forestieri, presidente emerito della SICOB, Direttore del Dipartimento di Chirurgia dell Università Federico II di Napoli -. Perché queste persone debbono pagarsi farmaci

OBESI, DIFFICILE ACCESSO AGLI ESAMI E NIENTE RIMBORSO DI FARMA... http://www.salutedomani.com/il_weblog_di_antonio/2012/04/obesi-difficile-accesso-... Page 2 of 3 23/04/2012 ed esami specialistici quando altre patologie dei disturbi del comportamento alimentare, come anoressia e bulimia, ne sono esentate? E perché il paziente che ha subito un intervento bariatrico per ridurre il peso e necessita, a volte a vita, di integratori alimentari, deve pagarli completamente, non essendo considerati farmaci salvavita? Peccato che per lui lo siano. I gastroprotettori sono determinanti per ogni paziente sottoposto a intervento bariatrico, ma sono riconosciuti solo ai malati di ulcera. L Associazione Insieme Amici Obesi sta realizzando iniziative di sensibilizzazione, anche nei confronti di coloro che hanno sempre considerato questa condizione un problema di svogliatezza e volontà. Ad Abano Terme verrà presentato il libro Togliamoci il peso scritto a 4 mani con il dott. Carlo Gargiulo (ed. Mondadori, in vendita nelle librerie dal 30 aprile). Nutriamo la speranza conclude Marina Biglia - che più nessuno ci guardi con sufficienza, ma con la certezza che ci possano aiutare e non giudicare, solo in virtù di ciò che siamo: malati. Vogliamo contribuire a modificare l immagine della persona obesa nella nostra società.

http://www.stamptoscana.it/articolo/notizie-toscana/obesi-difficile-accesso-a-esami-e-... Page 1 of 1 24/04/2012 Obesi: difficile accesso a esami e niente rimborso farmaci Il numero degli obesi dal 1994 ad oggi è cresciuto del 25%. Se ne discute al congresso nazionale della Società Italiana di Chirurgia dell'obesità. Firenze - Chi ha 40 chili in più rispetto al proprio peso ha difficoltà ad allacciarsi le scarpe, se supera i 150 chili non può andare al cinema o al bar a prendere un caffè. E deve pagare due posti in aereo. Ora i pazienti obesi chiedono di essere ascoltati dalle Istituzioni. "La nostra condizione - spiega Marina Biglia, presidente dell'associazione 'Insieme Amici Obesi' - è una piaga sociale, la vera pandemia di questo secolo. Siamo stigmatizzati e troppo spesso oggetto di derisione. Affrontiamo problemi non solo medici, ma anche umani e psicologici. Per noi, ad esempio, è difficile sottoporci anche a un semplice controllo della pressione arteriosa perché lo strumento per misurarla, lo sfigmomanometro, è troppo piccolo per le nostre braccia. Non vogliamo essere lasciati soli". Al Congresso nazionale della Società Italiana di Chirurgia dell'obesità e delle malattie metaboliche (Sicob), in corso ad Abano Terme (PD) fino al 20 aprile, grande spazio è dedicato alla voce del malato. "L'obesità rappresenta un problema sanitario di crescente e pressante gravità - spiega Marcello Lucchese, presidente eletto della SICOB, Direttore della chirurgia bariatrica e metabolica del Policlinico di Firenze - L'andamento è in preoccupante aumento se si considera che il numero degli obesi dal 1994 ad oggi è cresciuto del 25%. E il nostro Paese registra il record europeo di bambini in sovrappeso (36%) ed obesi (10-15%)''. Complessivamente in Italia si stimano circa 6 milioni di adulti obesi. E sono oltre un 1 milione i bambini tra i 6 e gli 11 anni in sovrappeso o obesi con notevoli differenze tra le Regioni, quelle del Sud fanno registrare le percentuali più alte.

Il Messaggero articolo http://www.ilmessaggero.it/stampa_articolo.php?id=191909 Pagina 1 di 2 20/04/2012 stampa chiudi 20-04-2012 sezione: MEDICINAESALUTE Discriminazioni, la protesta degli obesi: «Noi pazienti di serie b» MILANO - Per vedere un film al cinema o bere un caffè al bar dovrebbero "strizzarsi" in poltroncine in cui non riescono a entrare. In aereo devono pagare due posti, e persino in ospedale trovano ostacoli: bilance che non superano i 140 chili, Tac che non ne reggono più di 150, risonanze magnetiche troppo strette per loro. Senza contare «il difficile accesso agli esami e le terapie non rimborsate». I pazienti obesi - in Italia circa 6 milioni solo fra gli adulti - dicono basta alle discriminazioni: «Non vogliamo essere pazienti di serie B», protestano in occasione del Congresso nazionale della Sicob (Società italiana di chirurgia dell'obesità e delle malattie metaboliche), in corso ad Abano Terme (Padova). La protesta. «La nostra condizione è una piaga sociale, la vera pandemia di questo secolo», afferma Marina Biglia, presidente dell'associazione «Insieme Amici Obesi». Ma «siamo stigmatizzati e troppo spesso oggetto di derisione - denuncia - Affrontiamo problemi non solo medici, ma anche umani e psicologici. Per noi, ad esempio, è difficile sottoporci anche a un semplice controllo della pressione arteriosa perché lo strumento per misurarla, lo sfigmomanometro, è troppo piccolo per le nostre braccia. Non vogliamo essere lasciati soli», incalza. Le richieste. «Se il peso supera del 60% quello ideale si è considerati obesi, se eccede del 100% si è classificati come obesi in maniera severa - precisa Pietro Forestieri, presidente emerito della Sicob, direttore del Dipartimento di chirurgia dell'università Federico II di Napoli - Perché queste persone debbono pagarsi farmaci ed esami specialistici quando altre patologie dei disturbi del comportamento alimentare, come anoressia e bulimia, ne sono esentate? E perché il paziente che ha subito un intervento bariatrico per ridurre il peso e necessita, a volte a vita, di integratori alimentari, deve pagarli completamente, non essendo considerati farmaci salvavita? Peccato che per lui lo siano. I gastroprotettori sono determinanti per ogni paziente sottoposto a intervento bariatrico, ma sono riconosciuti solo ai malati di ulcera». Record europeo. «L'obesità rappresenta un problema sanitario di crescente e pressante gravità - afferma Marcello Lucchese, presidente eletto della Sicob, direttore di Chirurgia bariatrica e metabolica al Policlinico di Firenze - L'andamento è in preoccupante aumento, se si considera che il numero degli obesi dal 1994 ad oggi è cresciuto del 25%. E il nostro Paese registra il record europeo di bambini in sovrappeso (36%) e obesi (10-15%)». Complessivamente in Italia si stimano circa 6 milioni di adulti obesi, ricordano gli specialisti. E sono oltre un 1 milione i bambini tra i 6 e gli 11 anni in sovrappeso o obesi, con notevoli differenze tra le regioni (quelle del Sud fanno registrare le percentuali più alte). Sensibilizzazione. Queste persone ogni giorno affrontano difficoltà nel compire i gesti più semplici, dal lavarsi al vestirsi o anche solo ad allacciarsi le scarpe. Ma la loro condizione raramente è considerata come una vera e propria malattia, evidenziano medici e malati. Spesso la si ritiene una specie di colpa, alimentando lo stigma che in una società a misura di magri dilaga anche sul lavoro. Per questo l'associazione Insieme Amici Obesi sta realizzando iniziative di sensibilizzazione, rivolte in particolare

Il Messaggero articolo http://www.ilmessaggero.it/stampa_articolo.php?id=191909 Pagina 2 di 2 20/04/2012 a chi continua a considerare l'obesità grave esclusivamente un problema di svogliatezza. Ad Abano verrà presentato il libro 'Togliamoci il pesò, scritto con Carlo Gargiulo (edizione Mondadori, in vendita nelle librerie dal 30 aprile). «Nutriamo la speranza che più nessuno ci guardi con sufficienza - conclude Biglia - ma con la certezza che ci possano aiutare e non giudicare, solo in virtù di ciò che siamo: malati. Vogliamo contribuire a modificare l'immagine della persona obesa nella nostra società».