PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DSA e BES

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PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DSA e BES Approvato dal Collegio dei Docenti del 30/06/2016 Premessa Il Progetto Educativo d Istituto è fondato sulla valorizzazione della persona con il proprio potenziale socio- cognitivo ed è finalizzato al superamento di ogni forma di disagio. L azione educativa rivolge un attenzione particolare agli alunni che presentano i Disturbi Specifici dell Apprendimento nel rispetto della mission e di promozione della salute e del benessere degli utenti, per promuovere il successo formativo di tutti. Il Protocollo per l accoglienza e l integrazione nasce dalla volontà di condividere criteri, principi educativi e pratiche comuni in tema d intervento sugli alunni con DSA, consentendo di attuare, in modo operativo, le indicazioni normative contenute nella Circolare MIUR Prot. n 4099/a/4/ del 05.10.2004 e successive circolari e indicazioni ministeriali: Legge n.170/2010; D.M.12/7/2011; Linee guida allegate al Decreto. Il dirigente scolastico - vista la Direttiva Ministeriale del 27 Dicembre 2012 Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali (B.E.S.) e organizzazione territoriale per l inclusione scolastica ; - vista la Circolare MIUR prot. 561 del 6 Marzo 2013; costituisce il Gruppo di Lavoro per l Inclusione (GLI) così composto: - Dirigente Scolastico, che lo presiede; - insegnante referente gruppo H/DSA/BES; - tutti i docenti di sostegno; - i docenti collaboratori del D.S.; - i docenti F.S.;

- i docenti coordinatori di classe; - il DSGA; - i genitori degli alunni d.a./dsa/bes; - operatori socio-sanitari. Il Protocollo di accoglienza è una guida d informazione ed un documento annesso al Piano dell offerta formativa (POF),costituisce uno strumento di lavoro e pertanto viene monitorato per essere periodicamente rivisto o integrato nei GLH di Istituto, alla luce di nuove esigenze rilevate o sperimentate. Esso ha lo scopo di: definire pratiche comuni all interno dell istituto; promuovere iniziative di comunicazione e di collaborazione tra scuola, famiglie ed enti territoriali ; prevenire ogni forma di disagio. I DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO DALLE LINEE GUIDA PER IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI ALUNNI E DEGLI STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 12 luglio 2011. I Disturbi Specifici di Apprendimento interessano alcune specifiche abilità dell apprendimento scolastico, in un contesto di funzionamento intellettivo adeguato all età anagrafica. Sono coinvolte in tali disturbi: l abilità di lettura, di scrittura, di fare calcoli. Sulla base dell abilità interessata dal disturbo, i DSA assumono una denominazione specifica: dislessia (lettura), disgrafia e disortografia (scrittura), discalculia (calcolo). Secondo le ricerche attualmente più accreditate, i DSA sono di origine neurobiologica; allo stesso tempo hanno matrice evolutiva e si mostrano come un atipia dello sviluppo, modificabili attraverso interventi mirati. Posto nelle condizioni di attenuare e/o compensare il disturbo, infatti, il discente può raggiungere gli obiettivi di apprendimento previsti. E da notare, inoltre (e ciò non è affatto irrilevante per la didattica), che gli alunni con DSA sviluppano stili di apprendimento specifici, volti a compensare le difficoltà incontrate a seguito del disturbo. Sintesi schematica dei passi previsti dalla legge 170/2010 per la gestione dei DSA

a) Rilevazione di sintomi/sospetti premonitori in ogni ordine di scuola (infanziaprimaria- secondaria ) da parte dei docenti con Consultazione dei Referenti. L ufficio di Segreteria: acquisisce la documentazione/certificazione e la trasmette al Dirigente Scolastico. Il Dirigente Scolastico : - acquisisce la certificazione come dati sensibili; - inserisce la documentazione nel fascicolo personale dell alunno; - comunica al docente F.S. / referente; - consegna per presa visione copia diagnosi al coordinatore di classe; - presidia l elaborazione dei PEI e PDP e la loro attuazione. I docenti F.S./referenti : informano i docenti sulle disposizioni normative vigenti, sulle indicazioni operative e danno indicazioni di base su strumenti compensativi e dispensativi per l attuazione dei PEI e PDP. Il Consiglio di Classe: - provvede alla stesura PDP entro il primo quadrimestre; - adotta i provvedimenti compensativi e dispensativi; - attua una didattica e valutazione personalizzata; - convoca la famiglia per la condivisione delle strategie adottate, favorendo la corresponsabilità nei percorsi individualizzati; - consegna il PDP al docente F.S./referente. COMPITI DEL REFERENTE D ISTITUTO (da Linee guida 2011) Il referente che avrà acquisito una formazione adeguata e specifica sulle tematiche a seguito di percorsi di formazione interni e/o esterni all Istituto, al fine di migliorare la propria pratica esperienziale e didattica, diventa punto di riferimento all interno della scuola ed assume, nei confronti del Collegio dei docenti, le seguenti funzioni: fornisce informazioni circa le disposizioni normative vigenti;

fornisce indicazioni di base su strumenti compensativi e misure dispensative al fine di realizzare un intervento didattico il più possibile adeguato e personalizzato; collabora, ove richiesto, alla elaborazione di strategie volte al superamento dei problemi nella classe con alunni con DSA; offre supporto ai colleghi riguardo a specifici materiali didattici e di valutazione; cura la dotazione bibliografica e di sussidi all interno dell Istituto; diffonde e pubblicizza le iniziative di formazione specifica o di aggiornamento; fornisce informazioni riguardo alle Associazioni/Enti/Istituzioni/Università alle quali poter fare riferimento per le tematiche in oggetto; fornisce informazioni riguardo a siti o piattaforme on line per la condivisione di buone pratiche in tema di DSA; funge da mediatore tra colleghi, famiglie, operatori dei servizi sanitari, EE.LL. ed agenzie formative accreditate nel territorio; informa eventuali supplenti in servizio nelle classi con alunni con DSA. IL PDP (Piano Didattico Personalizzato) E lo strumento che consente l attuazione di una didattica personalizzata e mirata a potenziare le abilità peculiari di ogni alunno. Il GLI ha elaborato un modello standard di PDP che è pubblicato nella sezione modulistica docenti del sito web della scuola. Come da normativa il documento contiene: dati anagrafici dell alunno; tipologia di disturbo; attività didattiche individualizzate; attività didattiche personalizzate; strumenti compensativi utilizzati; misure dispensative adottate;

forme di verifica e valutazione personalizzate. E sottoscritto dai genitori in pieno accordo con i docenti al fine di promuovere la corresponsabilità delle famiglie nei percorsi individualizzati dei propri figli, supportandoli, cosi, nell interiorizzazione di un metodo di studio autonomo ed efficace. Esperia, 18/05/2016 Il Dirigente Scolastico (Prof.ssa Maria Parisina Giuliano)