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DESCRIZIONE E TIPOLOGIE DESCRIZIONE E TIPOLOGIE TORRENTE DI FONDOVALLE Si nota a sinistra un opera di protezione rigida lineare, parzialmente rinverdita A destra la sponda naturale, assai variegata Le opere di sostegno e protezione delle sponde rientrano in una tematica di ampia portata in matria idraulica. Dal punto di vista paesaggistico, intimamente legato a quello ambientale, la scelta delle soluzioni da adottare non può prescindere dalla previsione degli effetti degli interventi e della loro evoluzione. MURO DI SPONDA In questa immagine un esempio di muro verticale di sponda. Questa è di fatto sostituita dall opera di sostegno. Eventi alluvionali hanno comportato la parziale canalizzazione delle sponde. A parte gli effetti idraulici, dal punto di vista paesaggistico e ambientale non sempre queste sono soluzioni ottimali per la qualità dei territori e degli ecosistemi. 86

INTERVENTI CONFORMI Opera di sostegno in pietra a secco naturalmente rinverdita. Pregevole la continuità e l integrazione con il versante a monte. INTERVENTI NON CONFORMI Tipologie di pannelli di finitura prefabbricati finta pietra. L elemento strutturale è la lastra prefabbricata di cui i pannelli sono solo il paramento esterno. La pietra assume il il solo ruolo di rivestimento. In ambiti di pregio, sia di fondovalle che montani, sono soluzioni difformi dal contesto paesaggistico 87

INTERVENTI CONFORMI In alto e qui sopra: muri stradali in pietra A fianco: opera di sostegno in massi a secco, di notevole altezza INTERVENTI NON CONFORMI In alto a sinistra: particolare di muro stradale stilato con malta In alto a destra: muretto stradale in calcestruzzo a vista In basso: muro di sostegno con copertina in cemento e uso della pietra non strutturale 88

Le tecniche di ingegneria naturalistica prevedono l uso della vegetazione viva e del legname come materiali da costruzione, spesso in abbinamento con materiali inerti, pietrame, terra, acciao. Può risolvere casi frequenti di consolidamento di versanti, sostegno di scarpate e sponde. E correlata alla rinaturalizzazione, disciplina che si occupa di accelerare i processi di recupero di aree degradate. La mitigazione mira invece a ridurre gli impatti paesaggistici delle opere tradizionali. Nell area in esame sono stati rilevati alcuni interventi di ingegneria naturalistica. Si ritiene importante indicare l uso di queste tecniche perchè possono risolvere molte situazioni, sia di sostegno che di difesa spondale. Dal punto di vista ambientale sono decisamente adatte. Dal punto di vista paesaggistico, soprattutto in ambiti rurali, permettono risultati decisamente apprezzabili rispetto alle tecniche tradizionali. Gli stessi materiali possono essere reperiti nell area, anzi, ciò è auspicabile per garantire, come nel caso nel caso della vegetazione, il successo degli interventi. Non sono previsti getti di calcestruzzo, e le opere risultano permeabili. Trattandosi di materiale vivo, i tempi di massima funzionalità non sono immediati. Bisogna però tenere conto che la migliore forma di difesa del territorio è sempre la prevenzione. Nella bibliografia allegata, sono indicati alcuni testi di base per approfondire la materia. Peraltro la stessa Regione Piemonte è storicamente all avanguardia nell applicazione di queste tecniche PALIFICATA IN FASE DI REALIZZAZIONE L uso del legno è legato alla struttura di contenimento iniziale. La messa a dimora e l attecchimento di piante vive determinerà la tenuta complessiva Tratto da Regione Emilia Romagna, Regione Veneto, Manuale tecnico di ingegneria naturalistica, Grafiche Zanini, Bologna, 1993 89

PALIFICATA VIVA L attecchimento della parte vegetale integra l opera di sostegno con il versante SEZIONE SCHEMATICA DI UNA PALIFICATA VIVA DI SOSTEGNO A UNA PARETE Tratto da De Antonis L., Molinari V. M., Interventi di sistemazione del territorio con tecniche di ingegneria naturalistica, Regione Piemonte, 2003 90