Capitolo 5. Stima dei frutti pendenti. Manuale di Estimo Vittorio Gallerani, Giacomo Zanni, Davide Viaggi

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Capitolo 5 Stima dei frutti pendenti

5.1 - Definizione e scopi della stima Frutti pendenti: i prodotti di colture erbacee o arboree presenti in campo non ancora giunti a maturazione. La stima dei frutti pendenti può essere richiesta per diversi scopi: danni per occupazione temporanea o per cause accidentali; compravendita di un fondo con colture in atto; cessazione di un contratto di affitto.

Criteri di valutazione dei frutti pendenti Costo di produzione: valuta i frutti pendenti in base alle spese colturali sostenute fino al momento della stima (non comprende il beneficio fondiario) Valore di trasformazione: valuta i frutti pendenti come differenza tra il valore della produzione futura e le spese colturali ancora da sostenere (include il beneficio fondiario).

Scelta del criterio di valutazione dei frutti pendenti Si utilizza il criterio del valore di trasformazione: nel caso di danni a fine ciclo; Si utilizza il criterio del costo: nel caso in cui il danno si verifica all inizio del ciclo produttivo ed è possibile rimpiazzare la coltura danneggiata; nel caso in cui è corrisposta al coltivatore un indennità di occupazione temporanea pari al beneficio fondiario dell anno in cui sono presenti i frutti pendenti. Nel caso di compravendita o di cessazione di contratto di affitto, bisogna ripartire il beneficio fondiario tra coltivatore uscente e coltivatore entrante in relazione al rispettivo apporto di tempo e impegno posto nella coltivazione.

Capitolo 1 Stime inerenti alle espropriazioni per pubblica utilità

1.1 Aspetti procedurali Definizione di espropriazione per pubblica utilità L espropriazione di beni immobili (o di diritti relativi ad immobili) per causa di pubblica utilità rappresenta una limitazione del diritto di proprietà privata. È prevista dal terzo comma dell art. 4 della Costituzione della Repubblica Italiana: La proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata per motivi d interesse generale. È regolata dal Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilità DPR 8 giugno 001 n.37, modificato dal decreto legislativo del 7 dicembre 00 n.30.

1.1 Aspetti procedurali Fasi del procedimento espropriativo VINCOLO PREORDINATO ALL ESPROPRIO avviso ai proprietari DICHIARAZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ COMPILAZIONE ELENCO BENI DA ESPROPRIARE E DETERMINAZIONE OFFERTA INIZIALE DETERMINAZIONE INDENNITÀ PROVVISORIA (a cura di: uffici enti locali, UTE, CP) notifica ai proprietari e ai beneficiari notifica ai proprietari osservazioni dei proprietari sull indennità offerta ACCETTAZIONE (scritta e irrevocabile) RIFIUTO (anche con silenzio) INDENNITÀ IN CASSA DEPOSITI E PRESTITI DETERMINAZIONE INDENNITÀ DEFINITIVA richiesta ai proprietari: si intende avvalersi dei tre tecnici? CESSIONE VOLONTARIA DEL BENE SÌ (con designazione del tecnico): INDENNITÀ STIMATA DAL COLLEGIO DEI TRE TECNICI notifica ai proprietari e ai beneficiari NO (anche con silenzio): INDENNITÀ STIMATA DALLA COMMISSIONE PROVINCIALE notifica ai proprietari e ai beneficiari ACCETTAZIONE OPPOSIZIONE ALLA STIMA IN APPELLO ACCETTAZIONE PAGAMENTO previa certificazione proprietà, acconto dell 80%, interessi dall immissione in proprietà fino al saldo DECRETO DI ESPROPRIO notifica ai proprietari EVENTUALE INTEGRAZIONE INDENNITÀ IN CASSA DEPOSITI E PRESTITI NUOVA DETERMINAZIONE GIUDIZIARIA DELL INDENNITÀ PAGAMENTO IMMISSIONE IN POSSESSO

1. - Criteri generali di valutazione dell indennità di espropriazione (1) L indennità di espropriazione è determinata sulla base delle caratteristiche del bene al momento dell accordo di cessione o alla data dell emanazione del decreto di esproprio, tenendo conto dei vincoli di qualsiasi natura, eccetto quelli di natura espropriativa. Nel caso di esproprio parziale di un bene unitario, il valore della parte espropriata è determinato tenendo conto della relativa diminuzione di valore della parte residua (criterio del valore complementare). Le indennità si distinguono in: indennità di espropriazione spettante al proprietario a compenso dell immobile espropriato; indennità accessorie spettanti al conduttore del fondo (proprietario diretto coltivatore o imprenditore a titolo principale ovvero affittuario, mezzadro o compartecipante) a compenso della perdita di reddito di lavoro e d impresa.

1. - Criteri generali di valutazione dell indennità di espropriazione () Nel caso di opere di pubblica utilità eseguite da privati, l indennità è sempre commisurata: al valore venale del bene espropriato nel caso di espropriazione totale al valore complementare in caso di espropriazione parziale. Per le opere di pubbliche utilità eseguite da enti pubblici sono previsti diversi criteri di determinazione dell indennità di espropriazione distintamente per: aree edificabili; aree edificate; aree non edificabili. I criteri si differenziano, inoltre, in relazione al livello dell iter espropriativo a cui si riferiscono: indennità provvisoria; corrispettivo di cessione volontaria; indennità definitiva.

1.3 - Valutazione dell indennità di espropriazione delle aree edificabili a) Indennità provvisoria Vv 10 RDN I = b) Corrispettivo di cessione volontaria Secondo il criterio indicato per l indennità provvisoria, ma senza la riduzione del 40% del valore. c) Indennità definitiva si procede a rivalutare il valore venale dell area e a determinare l indennità secondo il procedimento della semisomma, già indicato per l indennità provvisoria. Non si applica la riduzione del 40% qualora l indennità provvisoria risulti inferiore agli otto decimi dell indennità definitiva. 0,6

1.4 - Indennità di espropriazione di aree edificate In presenza di una costruzione legittimamente edificata (in zona agricola o urbana), l indennità è determinata nella misura del valore venale, sia in sede di valutazione dell indennità provvisoria, da valersi anche nella ricerca della cessione volontaria, sia in sede di valutazione dell indennità definitiva. Se, invece, la costruzione (o parte di essa) è stata realizzata in assenza di concessione edilizia o di autorizzazione paesistica (ovvero in difformità), l indennità è calcolata tenendo conto della sola area di sedime, ovvero tenendo conto della sola parte costruita legittimamente.

1.5 - Indennità di espropriazione delle aree non edificabili 1) Indennità provvisoria è commisurata al valore agricolo medio (VAM), corrispondente al tipo di coltura in atto nell area da espropriare. Se l area non è effettivamente coltivata, l indennità è commisurata al VAM corrispondente al tipo di coltura prevalente nella zona ) Corrispettivo di cessione volontaria se il proprietario non è un diretto coltivatore o un imprenditore a titolo principale, il corrispettivo è calcolato aumentando del 50% il VAM corrispondente al tipo di coltura effettivamente praticata; se il proprietario è un diretto coltivatore o un imprenditore a titolo principale, il corrispettivo è calcolato moltiplicando per tre il VAM, tale valore è comprensivo dell indennità aggiuntiva. 3) Indennità definitiva valore agricolo, tenendo conto delle colture effettivamente praticate sul fondo e del valore dei manufatti edilizi legittimamente realizzati, anche in relazione all'esercizio dell azienda agricola, senza valutare la possibile o l effettiva utilizzazione diversa da quella agricola. Al proprietario diretto coltivatore o imprenditore a titolo principale spetta l indennità aggiuntiva

Un esempio di VAM Tipo di Coltura Regione agraria n 1 Regione agraria n Regione agraria n 3 /ha /ha /ha Seminativi e seminativi erborati pianura 31.000 collina 8.500 0.000 montagna 6.000 6.000 Seminativi irrigui e seminativi erborati irrigui pianura 33.000 collina.000 Prati pianura 0.700 collina 3.300 3.300 10.400

1.6 - Indennità aggiuntive Spettano a: - proprietario coltivatore diretto o imprenditore agricolo; - fittavolo, mezzadro o compartecipante. Per le aree non edificabili, l indennità aggiuntiva è compresa nella triplicazione del valore agricolo medio, prevista nel corrispettivo di cessione volontaria per i proprietari diretto coltivatore e l imprenditore a titolo principale.

1.7 - Occupazione temporanea L autorità espropriante può disporre l occupazione temporanea di aree non soggette al procedimento espropriativo, se ciò risulti necessario per la corretta esecuzione dei lavori previsti.

Quadro riassuntivo aree edificate COSTRUZIONE LEGITTIMAMENTE EDIFICATA ILLEGITTIMAMENTE EDIFICATA INDENNITÀ PROVVISORIA Valore venale della costruzione (compresa l area) Valore venale della sola area di sedime CORRISPETTIVO DI CESSIONE VOLONTARIA Valore venale della costruzione (compresa l area) Valore venale della sola area di sedime INDENNITÀ DEFINITIVA DI ESPROPRIAZIONE Valore venale della costruzione (compresa l area) Valore venale della sola area di sedime

Quadro riassuntivo aree edificabili SOGGETTO INDENNITÀ PROVVISORIA CORRISPETTIVO DI CESSIONE VOLONTARIA Indennità di Indennità espropriazione aggiuntiva INDENNITÀ DEFINITIVA DI ESPROPRIAZIONE Indennità di Indennità espropriazione aggiuntiva Proprietario DC o IATP Vv 10 RDN 0,6 Vv 10 RDN VAM Vv 10 RDN 0,6 Vv 10 RDN qualora l indennità provvisoria risulti inferiore agli 8/10 dell indennità definitiva VAM Proprietario non DC o IATP Vv 10 RDN 0,6 Affittuario, mezzadro o compartecipante Vv 10 RDN - Vv 10 RDN 0,6 Vv 10 RDN qualora l indennità provvisoria risulti inferiore agli 8/10 dell indennità definitiva - - VAM - VAM

Quadro riassuntivo aree non edificabili SOGGETTO INDENNITÀ PROVVISORIA CORRISPETTIVO DI CESSIONE VOLONTARIA INDENNITÀ DEFINITIVA DI ESPROPRIAZIONE Base aggiuntiva Base Aggiuntiva Proprietario DC o IATP VAM VAM x VAM VA VAM Proprietario non DC o IATP VAM VAM x 1,5 - VA - Affittuario, mezzadro o compartecipante - - VAM - VAM