Montreal April 23-25, 2007 Mary Joan Crowley Durante l ICOLC Spring Meeting, Montreal 22-25 aprile, dove erano presenti bibliotecari prevalentemente Nord Americani e Canadesi, qualche Europeo e rappresentanti dall Oceania, molta importanza è stata data all evoluzione del ruolo della biblioteca oggi e nel prossimo futuro. How important is it to you that your library provides each of the following functions? 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Gateway Archive Buyer Uno studio fatto da ITHAKA mostra che la biblioteca deve competere sempre di più con altre fonti di informazione, come Google, cosicché i suoi utenti apprezzino la biblioteca nel suo ruolo di acquisitore invece del suo ruolo di gateway. Anche importante è il ruolo della biblioteca nel suo ruolo di conservare ed archiviare il contenuto elettronico. La Facoltà chiede alla biblioteca di giocare un ruolo di leader in questo campo, soprattutto nella gestione degli archivi istituzionali. Molta attenzione è stata data agli archivi istituzionali sia a livello delle singole università sia ad un archivio istituzionale comune a tutto il consorzio, come quello di Ohio Link o quello di Colorado Alliance of Research Libraries. Questi contengono di tutto e di più, immagini,testi, mappe, video, audio, pubblicazioni della facoltà, pre/post-prints, i giornali editi dagli studenti dell università, ecc.
A volte questi archivi istituzionali o respositories si autofinanziano grazie ad attività commerciali, vendendo video educativi o immagini delle loro collezioni storiche. Questo conduce ad un altro importante tema: la digitalizzazione dei documenti posseduti dalla biblioteca. La domanda posta era: fare o comprare. Spesso le biblioteche hanno un ricco patrimonio da digitalizzare. Che fare? Aspettare che questo contenuto venga offerto a prezzi elevati da qualche venditore commerciale o trovare un modo di farlo autonomamente o insieme ad altri membri del consorzio. I costi delle digitalizzazione sono impegnativi (gli strumenti, il personale, ecc.ecc.) e negli Stati Uniti e Inghilterra hanno esplorato altre soluzioni. Per esempio, in Inghilterra, hanno messo in piedi un progetto che coinvolge gli editori, le università e il consorzio (Proquest, Oxford University e Jisc) in un progetto per digitalizzare la collezione della letteratura del XVIII secolo. Il materiale è disponibile gratis per le università inglese ma a pagamento per il resto del mondo. Nell università del Connecticut hanno applicato un modello partecipativo dove CSA fornisce l esperienza, il knowhow e gli strumenti, e l università le materiali e i finanziamenti. Il consorzio della Catalonia invece collabora con Google per un progetto di digitalizzazione. Altre università invece digitizzano il loro patrimonio e lo rendono disponibile a tutti. E stato sottolineato più volte il ruolo positivo e propositivo dei consorzi nel sviluppare progetti di digitilizzazione, fornendo accesso a tutti al materiale attraverso il group repository. OPACs Un altra sessione era dedicata alla questione degli OPACs. Per i nostri colleghi Nord Americani L OPAC, così come lo conosciamo oggi, e so last century e sottolineavano il bisogno di trovare un altro modo di conversare con l utente. E stato dato rilievo alla necessità di scollegare l interfaccia degli OPACs dal sistema di gestione dei cataloghi. L utente oggi ha bisogna di qualcosa in my space, che sia facile da gestire e veloce. Alcune biblioteche hanno già cominciato a guardare il Web 2 e ad aggiungere opzioni integrative, così come, my library, my holdings, se non hai trovato X, potresti provare Y, o podcasts, blogs e folksonomies, rss per i nuovi acquisti, wiki s. Particolarmente interessante come spunto è il sito LibraryThing dove puoi catalogare i tuoi libri http://www.librarything.com/tour/
o anche i folksonomies, come Del.icio.us, dove puoi archiviare online i link ai siti e ai documenti più interessanti, i tuoi segnalibri, in un contenitore che permette di interagire con altri iscritti e far emergere le novità più interessanti.
Project Transfer www.projecttransfer.org Una sessione ha discusso il problema delle riviste che si trasferiscono da un editore ad un altro. Il Project Tranfer ha da poco pubblicato un protocollo, o un codice di comportamento, a cui hanno chiesto l adesione degli editori. Il primo ad aderire era Thomson, seguito da Sage. Il codice chiede che : - l accesso permanente al contenuto pagato sarà garantito in perpetuo - un avviso sarà fornito al sottoscrittore 3 mesi prima del trasferimento della rivista e apparirà sulla pagina web della rivista un avviso e l URL dove ritrovarla -se aumenta il contenuto della rivista trasferita il nuovo editore non può chiedere un aumento dei prezzi superiore al 3%. Il Progetto Transfer ha anche raccomandato che le biblioteche nel siglare nuovi contratti con gli editori insistano nel richiedere che questi siano Transfer Compliant. Si è anche parlato della possibilità che Ulrichs mantenga una data base dei titoli trasferiti. Dati COUNTER per i consorzi Di seguito si è discusso del progetto Counter e Sushi. Si è discusso dei dati Counter disponibili al livello consorziale, sia per tutto il consorzio sia per le singole sedi in un formato XML. Questi dati si potrebbero usare per valutare fattori come usage, da utilizzare per ideare un collection policy per l intero consorzio o stabilire metriche per valutare il valore reale di una rivista. I dati sarebbero disponibili per gli ebooks, le riviste e gli archivi, anche archivi istituzionali, sia per anno di pubblicazione che a livello del singolo articolo o capitolo. L accesso sarebbe attraverso una password o SUSHI. Sarebbe anche da proporre a CIBER di iscriversi a Counter. Mi sembra che i costi sono intorno a 350. Licenses Il consorzio JISC ha finanziato un progetto per creare un OA strumento per gestire i contratti consortile in grado di importare gli ERM dentro e aggiornarsi in continuazione. L obiettivo è di facilitare la gestione dei contratti ma anche di usare il sistema per tenere le biblioteche informate sulle clausole dei contratti stessi e su ciò che possono o non possono fare.
Un altra importatane questione riguarda le licenze. Per esempio, chi può utilizzare le risorse? JISC ha deciso di aggiornare la usa licenza per mettere l uso ai Virtual walk-ins, al personale in pensione, ad individui che lavorano per il beneficio dell ente ma che non sono dipendenti, ecc. Come dividere i costi tra il consorzio Una sessione ha esaminato i costi e come dividerli in una maniera equa tra I membri. 50/50 formula: Divide il costo del contratto per metà e poi lo divide per il numero di partecipanti. Poi prendono le FTE in totale per tutti e partecipanti e calcolano il percentuale di ogni partecipante. Questo metodo funziona molto bene nei consorzi dove c è un range da molto piccolo (<300 FTE) a molto grande grande. Questo sistema alza I costi per i piccoli (nessuno può avere un prodotto che costa $15000 per 300, per esempio) e abbassa quelli per i grandi (ma assicura che i grandi non pagano più del dovuto). SERU Un importante novità illustrata durante l ICOLC era SERU. Il Shared E- Resource Understanding (SERU) Working Group che vuole sviluppare un codice di comportamento basato su un intesa partecipata tra gli editori e le biblioteche per quanto riguarda la vendita di risorse elettroniche e così eliminare la necessità di stilare licenze. L intesa condivisa dalle due parte riguarda: Abbonamenti e abbonatori Uso appropriato e inappropriato Confidenzialità e privacy La qualità del servizio online Access e diritti perpetui L intesa è basata sul purchase order che esplicita: quale contenuto per quale prezzo per quanto tempo per chi
Qualsiasi riferimento ai termini e condizioni, al foro di competenza, force majeure, garanzie, ecc. è omesso. SERU non è una licenza e non può sostituire una licenza, per esempio un contratto Big Deal. E stato pensato come modo per alleggerire il lavoro dei bibliotecari nel negoziare e firmare contratti, soprattutto quelli con i piccoli editori, e ridurre i costi per entrambi.