Scheda evento: novembre 2009

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INQUADRAMENTO METEOROLOGICO Centro Funzionale Decentrato Scheda evento: 29-3 novembre 29 Situazione generale Una perturbazione in approfondimento sull Europa occidentale ed in successivo avvicinamento all Italia porta condizioni di tempo perturbato dalla sera di domenica 29 e per tutta la giornata di lunedì 3. Fenomeni osservati Domenica 29 fino al pomeriggio solo locali precipitazioni di breve durata e debole intensità; in serata invece gran parte della Regione è interessata da fenomeni estesi, in pianura intermittenti e deboli, sulle zone pedemontane e montane persistenti ed a tratti localmente anche forti; il limite della neve sulle Prealpi parte da 13-15 metri e tende ad innalzarsi col passare delle ore, sulle Dolomiti invece tende ad abbassarsi con accumuli oltre i 1-12 metri ma comparsa di qualche fiocco anche fino a 7-9 metri. Figura 1: Mappa relativa alle precipitazioni cumulate da domenica 29 a lunedì 3 novembre 29 1

Lunedì 3 precipitazioni intermittenti e generalmente deboli interessano la pianura e le Prealpi veronesi, mentre sulle Prealpi vicentino-trevigiane e sul bellunese i fenomeni sono persistenti e di nuovo localmente a tratti forti; in montagna generalmente accumuli nevosi sulle zone prealpine oltre i 18-2 metri e sulle Dolomiti oltre i 15-17 metri. Tra domenica 29 e lunedì 3 la stazione che ha misurato i quantitativi più elevati è stata S. Andrea di Gosaldo (BL) con 255 mm, in varie zone di montagna si sono superati i 1 mm, sulla pedemontana mediamente ci sono stati 3-6 mm ed invece in pianura le cumulate sono state in prevalenza inferiori ai 15 mm. Il giorno con precipitazioni più significative risulta lunedì 3 novembre nel quale, come evidenziato nella tabella1 secondo la relativa legenda, i valori medi areali risultano molto abbondanti sul Veneto A, abbondanti sul Veneto B e contenuti o scarsi altrove. Tabella 1: Valori medi areali e massimi puntuali, in mm, registrati lunedì 3 novembre 29 sulle diverse aree di allertamento del Veneto, relativi alle stazioni pluviometriche della rete di telemisura In Tabella 2 sono stati riportati i valori massimi di precipitazione in finestre mobili di 1, 3, 6, 12 e 24 ore solo per le stazioni in cui risulta superata, per almeno una delle cinque durate, la soglia di criticità idrogeologica moderata in condizioni secche. ZONA Nome stazione 1 ora 3 ore 6 ore 12 ore 24 ore VENE-A Pradidali (TN) CAE 9. 24.8 44. 8.2 123.4 VENE-A Valpore (Valle di Seren) 16.8 4. 73. 11.2 175.4 VENE-A Monte Avena 13.2 32. 58. 89.4 142.6 VENE-A Malga Ciapela 11.4 27. 47.6 83. 122.2 VENE-A Feltre 2.2 47.4 72.4 98.4 182.6 VENE-A Col di Prà (Taibon) 2.6 53.4 98.4 168.8 237.6 VENE-A S. Andrea (Gosaldo) 22.4 52.4 9.4 157.8 241. VENE-A Biois a Cencenighe 2.6 51. 83.4 142.4 229.4 VENE-A Agordo 21.8 47.8 88.6 156.8 237.8 VENE-A Agordo CAE 15.2 39.4 74.6 133.8 28.4 VENE-A Agordo mobile 22.2 44.6 83.8 15. 232.8 VENE-A Pescul 9.4 24.6 45.4 81.2 128.4 VENE-A S. Antonio di Tortal 23.8 45.4 7.6 91.8 139.8 VENE-A Campo di Zoldo 2.8 46. 81.8 133.6 218.8 VENE-A Rovina Bassa di Cancia (Borca) 18. 31.6 53.6 96.2 159.4 VENE-A Soffranco (ex Rizzapol) 22.6 5. 77.2 1.6 175.2 2

VENE-A San Martino d' Alpago 14. 33. 59. 83.8 131.4 VENE-A Cansiglio loc. Tramedere 17.4 47.6 82. 12. 128.6 VENE-A Funes d'alpago CAE 11.4 3. 55.6 8.4 126.2 VENE-A Col Indes (Tambre) 2. 56.4 92.6 114. 144.6 VENE-A Prescudin (PN) CAE 17. 49. 87.6 121. 25.2 VENE-A Sappada 12.2 3.8 54.8 89. 143.8 VENE-A Forni di Sopra (UD) CAE 8.4 24. 43.8 71. 126. VENE-A Forni Avoltri (UD) CAE 19. 49.2 84.4 12.8 187.8 VENE-B Contra' Doppio Posina 9.6 24.8 43.4 67.8 128.8 VENE-B Castana (Arsiero) 17.8 4.6 67. 88. 166. VENE-B Asiago (aeroporto) 9.4 24.8 44. 67.4 128.8 VENE-B Gallio CAE 1.8 27.8 51.2 69.8 131.2 VENE-B Marcesina 14. 33.2 57. 8.4 156.6 VENE-B Valstagna CAE 16.5 39.8 63.6 83.1 142.4 Tabella 2: Valori massimi di precipitazione per l evento in finestre mobili di 1, 3, 6, 12, 24 ore. La colorazione delle celle è in arancione dove viene superata la soglia di criticità moderata e in rosso dove viene superata la soglia di criticità elevata per la zona di allerta in condizioni secche. Vengono riportate solo le stazioni in cui risulta superata, per almeno una delle cinque durate, la soglia di criticità moderata. * Si riportano anche i valori di precipitazione registrati nella stazione di Forni Avoltri, Forni di Sopra, Prescudin appartenenti alla rete del Friuli Venezia Giulia e la stazione Pradidali appartenenti alla Provincia di Trento; sono state considerate le soglie della confinante zona Vene-G e Vene-A. Tempi di ritorno Per ognuna delle stazioni riportate in Tabella 2 si sono calcolati i tempi di ritorno (in anni) delle precipitazioni misurate in base alle serie storiche disponibili ipotizzando una distribuzione di Gumbel dei massimi annuali e utilizzando il metodo dei minimi quadrati per la stima dei parametri delle distribuzioni. In Tabella 3 si riportano i tempi di ritorno calcolati per un massimo di tre stazioni per zona di allerta interessata; il criterio con cui queste stazioni sono state selezionate tiene conto della piovosità, della significatività del valore del tempo di ritorno e della distribuzione spaziale delle stazioni. N_anni ZONA Nome stazione 1 ora 3 ore 6 ore 12 ore 24 ore 24 VENE-A Malga Ciapela 1 2 5 12 25 25 VENE-A Biois a Cencenighe 2 5 7 18 >5 24 VENE-A Campo di Zoldo 2 4 9 15 >5 24 VENE-A Malga Ciapela 1 2 5 12 25 21 VENE-B Castana (Arsiero) 1 1 1 1 2 13 VENE-B Asiago 1 1 1 2 5 Tabella 3: Tempi di ritorno (in anni) delle precipitazioni riportate in Tabella 2 per una selezione di stazioni significative. Rosa se maggiore di 5 anni; viola se maggiore di 2 anni. DESCRIZIONE DEGLI EFFETTI AL SUOLO A fine evento meteorologico, che ha interessato maggiormente le zone montane con picchi nell Agordino, Feltrino e Zoldano, gli effetti al suolo sul territorio regionale sono stati di limitata estensione e di lieve entità. Vengono sintetizzati in seguito gli effetti al suolo di cui si è a conoscenza nel pomeriggio del 2/12/9. Dal punto di vista del rischio idraulico le situazioni di maggiore rilievo sono state le seguenti: 3

- Sul sistema Brenta Bacchiglione si è registrato nel pomeriggio del 3/11/9 il superamento del primo livello di guardia a Barzizza (1.8 m. s.l.m. ), successivamente si è superato il secondo livello in serata attestandosi intorno ai 2.59 nella prima parte della nottata. Il Genio Civile di Vicenza ha controllato la piena che comunque ha avuto un regolare deflusso. Nell area di Padova i livelli idrometrici nella mattinata del 2/12/9 non erano ancora tornati alla normalità, il Genio Civile di Padova ha messo in atto le manovre necessarie alla gestione della piena provvedendo ad allontanare la maggior quantità d acqua dal bacino anche in previsione di un peggioramento della situazione meteo che dovrebbe verificarsi nei prossimi giorni. Tali operazioni si concluderanno nella giornata permettendo di tornare alla normalità entro la serata del 2/12/9. - Nel vicentino anche l Agno e l Astico hanno avuto piene di un certo rilievo che sono state controllate, ma che comunque sono da considerare nella normalità. - Nel veronese l Alpone, dove ci sono dei lavori in corso, la quantità d acqua è stata superiore al consueto, ma il personale è sul posto per controllare la situazione. - Nel bellunese dove ci sono state piogge significative, la rete idrografica maggiore non ha registrato particolari innalzamenti, in quella minore invece si sono registrate delle piene (es. Rova ad Agordo) ma senza raggiungere livelli particolari. In serata si sono evidenziati innalzamenti dei livelli sul Piave dove alla traversa di Busche l ENEL ha registrato un picco di circa 8 mc/s nella serata del 3/11/9. - Nel trevigiano i livelli registrati sul Piave hanno portato nella mattina del 1/12/9 al superamento del livello di guardia a Ponte di Piave e S.Biagio di Callalta con conseguente attivazione del servizio di piena. Il picco è stato raggiunto intorno alle 12. quando all idrometro di Ponte di Piave si è registrato 4.97 m. Il servizio di piena è stato chiuso alle 15.4 del pomeriggio quando il livello è sceso sotto quello di guardia. Per quanto riguarda il rischio idrogeologico si è avuto notizia di alcuni dissesti nella zona del bellunese che hanno interessato la rete viaria ed in particolare: - Sulla SP347 circa alle 23 del 3/11/9si è verificata una frana superficiale per un volume di circa 1 mc. che ha comportato la chiusura al traffico nel versante agordino poco prima del Passo Duran; sempre sulla SP347, prima di Cibiana, nella giornata del 1/12/9 dopo le 5, è avvenuto un altro fenomeno franoso di circa 1 mc che ha interessato parte della carreggita stradale. Nella giornata del 2/12/9 la strada del Duran è aperta a senso unico alternato. - Sulla SP251 il 3/11/9 alle 23, circa 2 km dopo "Pontesei" in direzione Zoldo, dal morenico presente in un canalone si sono staccati dei massi di circa 3-4 mc. - Sulla SP23 il 1/12/9 dopo le 5 sopra Caprile oltre il bivio di Rucavà si sono staccati alcuni massi. - Sulla SP7 si è avuto un cedimento che ha interessato la sede stradale; al momento si stanno raccogliendo ulteriori informazioni in merito. DESCRIZIONE DELLA PRECIPITAZIONE NELLE DIVERSE ZONE DI ALLERTA Si riportano, nei seguenti grafici relativi alle singole zone di allerta, lo ietogramma orario e l andamento della precipitazione cumulata nelle stazioni dell ultima tabella. 4

Precipitazioni VENE-A 29 ore 12 3 ore 3 ore 12 1dic ore 3 precipitazione oraria [mm] 2 4 6 225 15 75 precipitazione cumulata [mm] 8 Biois a Cencenighe Campo di Zoldo Malga Ciapela Precipitazioni VENE-B 29 ore 12 3 ore 3 ore 12 1 ore 2 precipitazione oraria [mm] 2 4 6 15 1 5 precipitazione cumulata [mm] 8 Asiago Castana 5