VADEMECUM: LE REGOLE PER LAVORARE IN ITALIA alla luce degli Accordi Bilaterali tra la Svizzera e l Unione Europea 1



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VADEMECUM: LE REGOLE PER LAVORARE IN ITALIA alla luce degli Accordi Bilaterali tra la Svizzera e l Unione Europea 1 a cura del Tavolo Permanente della Camera di Commercio di Como: Euro Info Centre, Confartigianato Imprese, Confederazione Nazionale Artigiani, Associazione Piccole Imprese, Unione Industriali, Collegio Imprese Edili, Direzione Provinciale del Lavoro, INPS, INAIL, Questura, Regio Insubrica, Cgil, Cisl, Uil. INFORMAZIONI GENERALI L Accordo bilaterale Svizzera/Unione Europea sulla libera circolazione delle persone prevede di aprire progressivamente il mercato del lavoro. Hanno diritto alla libera circolazione sia le persone che esercitano un attività lavorativa (dipendenti o autonomi) sia le persone che non esercitano un attività lucrativa ma che dispongono di mezzi finanziari sufficienti per mantenersi senza dover ricorrere all assistenza sociale. Nel presente vademecum saranno trattate solo le problematiche relative a coloro che intendono esercitare un attività lucrativa in territorio italiano, in particolare ai prestatori di servizi. 1 Pubblicato il 26 gennaio 2009

LA SEGNALAZIONE DI PRESENZA L accordo bilaterale tra l Unione Europea e la Svizzera si prefigge - tra gli altri - l obiettivo di agevolare le prestazioni di servizio nei Paesi contraenti. In particolare prevede che i prestatori di servizio abbiano il diritto reciproco di fornire una prestazione di durata non superiore a 90 giorni di lavoro effettivo per anno civile. Pertanto, la fornitura di una prestazione di servizi della durata massima di 3 MESI (90 GIORNI) per anno civile non sottostà più all obbligo del permesso di soggiorno. La normativa italiana, in questo specifico contesto, non prevede nemmeno che venga effettuata una segnalazione di presenza da parte di questi operatori. La mancanza di una procedura formale di comunicazione e di confronto con le autorità italiane competenti rappresenta, per gli elvetici, un ostacolo in quanto non assicura loro di aver adempiuto agli obblighi di legge. La Camera di Commercio di Como, nell ambito dell attività svolta ormai da anni in tema di Accordi Bilaterali, si è resa disponibile a diventare, per la Provincia comasca, l Ente a cui i prestatori di servizio elvetici potranno validamente inviare la notifica di presenza secondo lo schema allegato. La Camera di Commercio si farà carico di immediata successiva trasmissione, per conoscenza e competenza, agli Enti interessati del territorio. La procedura sarà operativa dal 2 febbraio 2009 e la notifica di presenza andrà inviata al seguente indirizzo mail: registro.imprese@co.camcom.it

ULTERIORI ADEMPIMENTI I datori di lavoro con sede in Svizzera che distaccano i propri dipendenti in Italia debbono applicare agli stessi le medesime condizioni di lavoro previste da disposizioni legislative, regolamentari o amministrative. Inoltre sono soggetti al rispetto dei contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori più rappresentative a livello nazionale, applicabili ai lavoratori che effettuano prestazioni lavorative nel luogo in cui svolgono la propria attività in posizione di distacco (fatto salvo il principio del miglior favore ART. 3 direttiva 96/71/CE ) Le informazioni relative alle condizioni lavorative e salariali minime sono disponibili presso i seguenti uffici: Associazione Piccole e Medie Imprese Via Vandelli tel. 031/524040 e-mail segreteria@api.como.it www.api.como.it Confartigianato Imprese Como Viale Roosevelt, 15 22100 Como tel 031/31.61 e-mail: categorie@apacomo.it www.cartaimpresa.it Confederazione Nazionale Artigianato Viale Innocenzo XI, 70 tel. 031/2764411 e-mail: segreteria@cnacomo.it www.progettoplat.com Collegio Imprese Edili Via Briantea, 6 tel. 031/3313711

Unione Industriali Via Raimondi,1 tel. 031/234111 www.unindustria.co.it Unione Provinciale Commercio Turismo e Servizi Via Ballarini 12 tel. 031/2441 La contrattazione collettiva prevede, per il settore edile, anche l iscrizione delle Imprese alla Cassa Edile della provincia ove si svolgono i lavori. Per ulteriori informazioni in merito e per scaricare la modulistica necessaria consultare il sito: http://www.cnce.it/ Il lavoratore che viene in Italia deve essere munito del modello E101 (attestazione concernente la legislazione applicabile in materia di assicurazioni sociali Allegato 2), che deve essere vidimato dall ente svizzero competente. CHE COSA NON CAMBIA Anche se con gli accordi bilaterali viene introdotta la libera circolazione delle persone, la Svizzera continua a non essere membro dell Unione Europea. Pertanto:

alla dogana continueranno ad essere effettuati controlli sulle persone e sulle merci; sulle merci che vengono trasportate dall Unione Europea in Svizzera e viceversa continuerà ad essere applicata l IVA e i dazi. ASPETTI DOGANALI Carnet ATA Il carnet permette l'esportazione temporanea di materiale professionale per un tempo massimo di 12 mesi. Questo documento consente l'esportazione e l'importazione temporanea dai Paesi aderenti alla Convenzione ATA, di cui fanno parte Italia e Svizzera, senza pagare il dazio e l'iva. Il materiale deve rientrare in Svizzera entro il termine di un anno dalla data di emissione del carnet ATA. Comunque per materiale professionale minimo è consigliabile contattare la Dogana competente. ASPETTI FISCALI IVA IN ITALIA In Italia l imposta sul valore aggiunto (IVA), ai sensi dell art. 1 DPR n. 633/72, si applica sulla cessione di beni e le prestazioni di servizi effettuate in Italia nell esercizio di imprese o nell esercizio di arti e professioni e sulle importazioni da chiunque effettuate.

Costituiscono prestazioni di servizi le prestazioni verso corrispettivo dipendenti da contratto d opera, appalto, trasporto, mandato, spedizione, agenzia, mediazione, deposito e in genere da obbligazioni di fare, di non fare e di permettere quale ne sia la fonte. Secondo l art. 67, DPR n. 633/72 sono da considerarsi importazioni le operazioni tramite le quali vengono introdotti nel territorio dello Stato: - beni originari da Stati extra-ue (Svizzera) ovvero beni provenienti da territori esclusi dall UE; - non ancora messi in libera pratica (sdoganati) da un altro Stato UE. L ammontare dell imposta relativa all importazione è determinato applicando le seguenti aliquote IVA previste dall art. 16, DPR n. 633/72: - aliquota ordinaria 20% - aliquote ridotte 4% o 10% (ad esempio per il settore edile) tenuto conto dei seguenti elementi: - valore dei beni, ossia il prezzo pagato o da pagare per i beni importati; - diritti doganali (IVA esclusa), quali dazi di importazione, diritti di monopolio, sovrimposte di confine, ecc.; - spese di inoltro (trasporto) fino al primo luogo di destinazione all interno dell UE, così come risultante dal documento di trasporto. L art. 70 DPR n. 633/72 prevede inoltre che l imposta relativa alle importazioni è accertata, liquidata e riscossa per ciascuna operazione. Il versamento dell IVA è eseguito in Dogana dal proprietario della merce o dal soggetto tramite il quale si effettua l importazione (spedizioniere). Tuttavia, previa apposita richiesta e presentando i necessari requisiti, ai soggetti che effettuano con carattere di continuità operazioni doganali è possibile accendere un conto di debito verso la Dogana (art. 70, TULD). Tale conto viene addebitato alla fine di un determinato periodo, fissato dall Amministrazione doganale, che, per l IVA, i dazi ed i tributi nazionali non può superare i 30 giorni. Al principio generale di assoggettamento ad IVA delle importazioni fanno eccezione le particolari casistiche previste dall art. 68, DPR n. 633/72, tra le quali si evidenziano le importazioni di campioni gratuiti di modico valore appositamente contrassegnati e le importazioni effettuate dagli esportatori abituali che preventivamente presentano in Dogana la dichiarazione d intento. Per le operazioni effettuate nel territorio italiano da soggetti non residenti (svizzeri ad esempio) e senza stabile organizzazione in Italia, gli obblighi e i diritti derivanti dalle norme sull IVA sopra indicate possono essere adempiuti o esercitati da un rappresentante fiscale residente in Italia. In mancanza del rappresentante, gli obblighi devono essere adempiuti dai cessionari o committenti dotati di partita IVA - che acquistano i beni o utilizzano i servizi mediante l emissione di autofattura (art. 17 DPR 633/72). La nomina del rappresentante fiscale è obbligatoria in caso di svolgimento in Italia di operazioni verso privati. La nomina del rappresentante deve avvenire mediante atto pubblico, scrittura privata registrata o mediante lettera annotata

in apposito registro presso l ufficio IVA competente in base al domicilio del rappresentante. I soggetti residenti in Svizzera possono richiedere il rimborso dell'iva addebitata in relazione agli acquisti ed importazioni di beni mobili e/o di prestazioni di servizi effettuate in Italia, a condizione che: - siano soggetti passivi d imposta (IVA) in Svizzera; tale condizione deve risultare da apposita attestazione rilasciata dall amministrazione fiscale svizzera, da cui risulti l assoggettamento ad imposizione indiretta ed il numero di partita IVA; - non abbiano nominato un rappresentante fiscale in Italia; - l acquisto o l importazione siano relativi a beni e servizi inerenti all attività dell operatore economico; - non abbiano effettuato operazioni attive in Italia ad eccezione: a) delle prestazioni di trasporto e delle relative operazioni accessorie, non imponibili ai sensi dell'articolo 9 DPR 633/72; b) delle operazioni non soggette all'imposta di cui all articolo 7, comma quarto, lettera d) DPR 633/72; c) dei trasporti intracomunitari (comprese le operazioni di cabotaggio effettuate a favore di soggetti d imposta nazionali) (Ris. n. 84 del 15/06/04) nonché delle prestazioni accessorie agli stessi per le quali l imposta è dovuta dal committente, residente nel territorio dello Stato, a norma dell articolo 44, comma secondo, lettera b), del DL n.331 del 1993, come espressamente indicato all'articolo 59 dello stesso decreto. Possono, altresì, richiedere il rimborso ai sensi dell art. 38 ter DPR 633/72 gli operatori svizzeri aventi stabile organizzazione in Italia a condizione che l operazione di acquisizione del bene o del servizio sia effettivamente attribuibile alla casa madre svizzera. (Informazioni a cura di: Gian Luca Giussani - Studio Associato Galdini & Giussani - Como, Via Volta 3 - tel. 031/243111)

INDIRIZZI UTILI Enti: Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura Via Parini16 Ufficio Commercio Estero tel. 031/256382 e mail: commercio.estero@co.camcom.it Sviluppo Impresa Azienda Speciale CCIAA Como tel. 031/256309 e mail: eic@co.camcom.it Questura di Como Ufficio Immigrazione Viale Roosevelt 7 Tel 031 3171 Direzione Provinciale del Lavoro Via Bellinzona 111 22100 Como Tel. 031 33 83 011 INPS Istituto Nazionale Previdenza Sociale Via Pessina 8 22100 Como Tel. 031 254 111 INAIL Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro Via Petrarca 4 22100 Como Tel. 031 3375411 e-mail como@inail.it Regio Insubrica tel. +41 91 682 00 17 fax +41 91 682 00 23 e-mail: segretario.generale@regioinsubrica.org sito Internet: www.regioinsubrica.org

Associazioni di Categoria: Associazione Piccole e Medie Imprese Via Vandelli tel. 031/524040 e-mail segreteria@api.como.it www.api.como.it Confartigianato Imprese Como Viale Roosevelt, 15 22100 Como tel 031/31.61 e-mail: categorie@apacomo.it www.cartaimpresa.it Confederazione Nazionale Artigianato Viale Innocenzo XI, 70 tel. 031/2764411 e-mail: segreteria@cnacomo.it www.progettoplat.com Collegio Imprese Edili Via Briantea, 6 tel. 031/3313711 Unione Industriali Via Raimondi,1 tel. 031/234111 www.unindustria.co.it

Sindacati: CGIL COMO Via Italia Libera 23 22100 Como tel. 031 239311 CISL COMO Via Brambilla 24 tel. 031 296 202 UIL COMO Via Torriani, 29 - tel. 031-273295 e mail: frontalieri@ital-uil.it Links ISTITUTO SUPERIORE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA DEL LAVORO http://www.ispesl.it/ MINISTERO DEL LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE www.lavoro.gov.it INPS www.inps.it AGENZIA DELLE DOGANE www.agenziadogane.it AGENZIA DELLE ENTRATE www.agenziaentrate.it

MODULO PER LA NOTIFICA DI PRESTATORI DI SERVIZIO PROVENIENTI DALLA SVIZZERA (tre mesi/90 giorni per anno civile) 1. Generalità/dati relativi all impresa Nome dell impresa Settore Indirizzo Località Tel. Fax e-mail 2. Generalità/dati relativi al titolare dell impresa Nome Cognome Data di nascita Luogo di nascita Nazionalità Attività svolta N. documento d identità 3. Generalità dei lavoratori dell impresa presenti sul territorio italiano Nome Cognome Data di nascita Luogo di nascita Nazionalità Attività svolta N. documento d identità N. matricola previdenziale

Nome Cognome Data di nascita Luogo di nascita Nazionalità Attività svolta N. documento d identità N. matricola previdenziale Nome Cognome Data di nascita Luogo di nascita Nazionalità Attività svolta N. documento d identità N. matricola previdenziale (si potrà prevedere un modulo a parte per eventuali lavoratori aggiuntivi). 3. Durata e luogo della prestazione di servizio Periodo di lavoro dal al dal al dal al dal al dal al dal al Giorni singoli di lavoro il il il il il il il il Azienda/Luogo in cui verrà prestato il servizio : Indirizzo Località Tel. Fax

Scopo della prestazione di servizio Luogo, data e firma del titolare dell impresa

MODULO PER LA NOTIFICA DI PRESTATORI DI SERVIZIO PROVENIENTI DALLA SVIZZERA (tre mesi/90 giorni per anno civile) 1. Generalità/dati relativi all impresa Nome dell impresa Settore Indirizzo Località Tel. Fax e-mail 2. Generalità/dati relativi al titolare dell impresa Nome Cognome Data di nascita Luogo di nascita Nazionalità Attività svolta N. documento d identità 3. Generalità dei lavoratori dell impresa presenti sul territorio italiano Nome Cognome Data di nascita Luogo di nascita Nazionalità Attività svolta N. documento d identità N. matricola previdenziale

Nome Cognome Data di nascita Luogo di nascita Nazionalità Attività svolta N. documento d identità N. matricola previdenziale Nome Cognome Data di nascita Luogo di nascita Nazionalità Attività svolta N. documento d identità N. matricola previdenziale (si potrà prevedere un modulo a parte per eventuali lavoratori aggiuntivi). 3. Durata e luogo della prestazione di servizio Periodo di lavoro dal al dal al dal al dal al dal al dal al Giorni singoli di lavoro il il il il il il il il Azienda/Luogo in cui verrà prestato il servizio : Indirizzo Località Tel. Fax

Scopo della prestazione di servizio Luogo, data e firma del titolare dell impresa