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PROVINCIA DI CAGLIARI-PROVINCIA DE CASTEDDU Settore Ecologia e Protezione Civile ALLEGATO A PRESCRIZIONI E PIANO DI MONITORAGGIO AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE SOCIETA' ZINCO LASA DETERMINAZIONE N. DEL

Il gestore è tenuto al rispetto di quanto riportato nel sotto indicato quadro riassuntivo delle prescrizioni, suddivise nelle matrici di aria, acqua e suolo e nel piano di monitoraggio e controllo. A). PRESCRIZIONI Emissioni in Atmosfera. 1. Sono autorizzate le emissioni in atmosfera E1 ed E2 derivanti dall'esercizio dell'impianto. I limiti previsti di emissione, per i parametri sottoindicati sono i seguenti: Polveri Acido cloridrico Ammoniaca in forma gassosa 10 mg/nm3 5 mg/nm3 25 mg/nm3 4. Ciascun punto di emissione autorizzato E1, E2, deve essere dotato di apposito bocchello di prelievo per poter effettuare i campionamenti. Il punto di prelievo deve essere reso accessibile agli organi di controllo attraverso sistemi di accesso a norma di legge in materia di sicurezza. 5. Il combustibile autorizzato è GPL. 6. La società Zinco L.A.S.A. deve assicurare il controllo analitico delle emissioni autorizzate E1, E2, determinando con la frequenza semestrale i parametri: portata, temperatura, polveri, HCl, NH3 ed ogni altro tipo di inquinante derivante dall'esercizio dell'impianto. 7. Deve essere adottato un registro delle analisi e degli interventi sull'impianto. I registri devono contenere pagine numerate e firmate dal responsabile di impianto. Devono essere annotate la data, l'ora e i risultati delle misurazioni effettuate e le condizioni di marcia nel corso del prelievo. Tali registri devono essere resi disponibili a tutte le Autorità di controllo. 8. Qualunque anomalia di funzionamento o interruzione di esercizio degli impianti, tale da non garantire il rispetto dei limiti di emissione fissati, comporta la sospensione delle relative lavorazioni per il tempo necessario alla rimessa in efficienza degli impianti stessi. Tali avarie o malfunzionamenti devono essere comunicati entro 8 ore alla Provincia, al Dipartimento provinciale delllarpa ed al Sindaco, come disposto dall'art. 271, comma 74 del D. Lgs. 152/06. 9. La società Zinco L.A.S.A. deve comunicare all'arpas e alla Provincia di Cagliari, con preavviso di almeno quindici giorni, le date in cui intende effettuare i campionamenti ai camini. 10. La società Zinco L.A.S.A deve trasmettere i risultati degli autocontrolli effettuati, entro 60 giorni dalla data di effettuazione, alla Provincia, al Dipartimento Provinciale dell'a.r.p.a. ed al Sindaco, allegando i relativi certificati analitici, firmati da tecnico abilitato. 11. Per l'effettuazione degli autocontrolli e per la presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme CEN o, laddove non disponibili, le pertinenti norme ISO ovvero le norme nazionali e/o internazionali, che assicurino dati equivalenti sotto il profilo della qualità scientifica. La valutazione della conformità dei valori misurati ai valori limite di emissione deve avvenire secondo i criteri stabiliti neli Allegato VI, parte quinta del D. Lgs. 152/06.

Gestione Rifiuti. 12. Il Gestore è tenuto ad individuare i rifiuti prodotti identificando i quantitativi previsti, i codici CER di riferimento, l'area di deposito temporaneo. 13. In particolare l'area adibita a deposito temporaneo, identificata nella planimetria (allegato 2), deve essere opportunamente protetta al fine di evitare la dispersione dei rifiuti nell'ambiente. Il deposito dei rifiuti è consentito esclusivamente in area pavimentata, idonea a garantire l'integrità del suolo sottostante, nonché dotata di appositi sistemi di canalizzazione e raccolta delle acque meteoriche e dei reflui. 14. Dovranno essere adottati opportuni presidi atti al contenimento delle polveri. 15. L'area destinata al deposito temporaneo deve essere suddivisa in singole zone di deposito per categorie omogenee di rifiuti, contrassegnate da tabelle, ben visibili per dimensione e collocazione, indicanti il codice CER e la loro destinazione finale (recupero o smaltimento). 16. E' vietata la commistione di rifiuti di diversa tipologia nelle singole zone di stoccaggio. 17. I rifiuti liquidi devono essere depositati in idonei contenitori a tenuta, ed in fusti. Tali contenitori devono essere disposti in maniera tale da consentire una facile ispezione, l'accertamento di eventuali perdite e la rapida rimozione di eventuali contenitori danneggiati. Lo stoccaggio dei fusti deve essere effettuato all'interno di strutture coperte, la sovrapposizione diretta non deve superare i tre piani. I recipienti non destinati ad essere reimpiegati per le stesse tipologie di rifiuti devono essere sottoposti a trattamenti di bonifica appropriati alle nuove utilizzazioni. 18. Si applicano in ogni caso le disposizioni dell'art. 183 comma 1 lettera m. del D.Lgs. 152/2006. Gestione risorsa idrica Entro sei mesi dal rilascio della presente Autorizzazione Integrata Ambientale, la Società dovrà adottare un sistema per la raccolta delle acque meteoriche, al fine del recupero e riutilizzo delle stesse. La vasca dovrà essere dotata di un dispositivo per la separazione delle acque di prima pioggia, che dovranno essere convogliate nella esistente fognatura comunale. Entro sei mesi dal rilascio della presente Autorizzazione Integrata Ambientale, la Società dovrà realizzare due pozzetti di ispezione, uno per le acque bianche e uno per le acque nere, in prossimità della connessione con la rete fognaria comunale. Monitoraggio acustico Le rilevazioni fonometriche dovranno essere eseguite, con frequenza triennale, nel rispetto delle modalità previste dal D.M. del 16 marzo 1998 da un tecnico competente in acustica ambientale deputato all indagine, ed iscritto all'albo regionale. Qualora si intendano realizzare modifiche agli impianti o interventi che possano influire sulle emissioni sonore, previo invio della comunicazione alla Autorità competente, dovrà essere redatta una valutazione previsionale di impatto acustico. Una volta realizzati le modifiche o gli interventi previsti, dovrà essere effettuata una campagna di rilievi acustici al perimetro dello stabilimento e presso i principali recettori ed altri punti da concordare con la Provincia di Cagliari e con l ARPA, al fine di verificare il rispetto dei limiti di emissione e di immissione sonora, nonché il rispetto dei

valori limite differenziali.

B). PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO Il gestore è tenuto a rispettare quanto prescritto nel presente Piano con particolare riferimento alle modalità ed alla frequenza nell'effettuazione degli autocontrolli, nonchè l'obbligo di trasmissione degli stessi agli Enti competenti. La registrazione dei controlli dovrà avvenire sia su registro che su supporto informatico, su cui devono essere riportate, per ogni campione, la data, l ora, il punto di prelievo, le modalità di campionamento, le metodiche analitiche utilizzate e i relativi valori. I dati raccolti nell ambito dell attività di monitoraggio devono essere organizzati ed espressi in modo tale che sia possibile effettuare delle elaborazioni statistiche e/o matematiche, al fine di quantificare i principali aspetti di gestione del processo ed incrementare costantemente la resa dell impianto. I rapporti di prova relativi agli autocontrolli devono riportare, insieme al valore del parametro analitico, il metodo utilizzato e la relativa incertezza estesa (P95%), l esito analitico e le condizioni di assetto dell impianto, se pertinenti, durante l esecuzione del prelievo. Il gestore è tenuto a redigere annualmente una relazione descrittiva del monitoraggio effettuato ai sensi di quanto riportato nel Piano di Monitoraggio e Controllo, contenente i dati relativi ai controlli delle emissioni richiesti dall'autorizzazione integrata ambientale e la verifica di conformità rispetto ai limiti puntuali ovvero alle prescrizioni contenute nel documento autorizzatorio. Tale relazione dovrà essere inviata, in formato digitale tale da permettere l elaborazione dei dati e cartaceo, entro il 30 aprile di ogni anno alla Provincia, al Comune e all ARPAS. Il gestore è tenuto a comunicare ad ARPAS l inizio delle attività di autocontrollo con un anticipo di 30 giorni, al fine di un eventuale partecipazione di ARPAS per la verifica di tali attività. Il gestore inoltre dovrà interfacciarsi con ARPAS per la redazione di un Protocollo che consenta di definire congiuntamente le procedure per la fase di monitoraggio. Il Piano di Monitoraggio e controllo si articola in: QUALITA' DELL'ARIA ATTIVITA' A CARICO DELL'ARPAS QUALITA' DELL'ARIA Le emissioni gassose in atmosfera più significative prodotte dalla ZINCO L.A.S.A. S.r.l. sono quelle derivanti dal convogliamento in atmosfera dei fumi provenienti dai camini indicati nella scheda 2 al punto 2.6, rif. planimetria all allegato 2.c. Il monitoraggio delle emissioni gassose convogliate avviene con frequenza semestrale ad opera di una ditta specializzata in materia di campionamento e analisi degli inquinanti gassosi. Non è prevista per alcuna tipologia di impianto l installazione di un sistema di monitoraggio in continuo dei parametri. I parametri analitici richiesti dall autorizzazione allo scarico alle emissioni, le metodiche di campionamento ed analisi, da cui si ricavano anche le metodologie di interpretazione dei dati, sono riportati nella seguente tabella:

Parametri analitici da ricercare Metodi di riferimento Portata totale Norma UNI 10169/93 Temperatura fumi Norma UNI 10169/93 Polveri Totali UNICHIM 494 Acido cloridrico DM 25/08/2000 Ammoniaca UNICHIM 632 La ditta incaricata dei campionamenti ed analisi è in possesso di certificazione del sistema qualità ISO 9001-2000, rilasciata da ente certificatore riconosciuta a livello nazionale. I campionamenti sono eseguiti mediante attrezzature di classe II regolarmente manutenzionate e tarate con strumenti di classe I. I risultati sono forniti mediante rapporto di prova redatto su carta intestata del laboratorio responsabile dell esecuzione dell analisi, firmato da professionista abilitato. Una volta pervenuti c/o l Unità Produttiva, i risultati sono conservati in archivio. Le metodiche analitiche sopraccitate risultano conformi a quanto previsto nelle linee guida riportanti le Migliori Tecniche Disponibili per i sistemi di monitoraggio (edizione 8 giugno 2004). C) ATTIVITA' A CARICO DELL'ARPAS L'ARPAS effettuerà un'analisi annuale dei contenuti del report di autocontrollo presentato dal Gestore e due ispezioni in sito nell'arco di validità dell'aia; durante tali ispezioni ordinarie verranno effettuati i campionamenti esplicitati nella seguente tabella riassuntiva: Tipologia di intervento Analisi del report di autocontrollo prodotto dal Gestore Visita di controllo in esercizio Campioname nti Frequenza Componente ambientale interessata e numero di interventi Totale interventi nel periodo di validità del piano Annuale Tutte (analisi dati autocontrollo, indicatori ecc.) 5 2 visite nell'arco Tutte (verifica regolare tenuta registri ecc.) di validità dell'aia 2 visite nell'arco Acque bianche e nere (scarico in condotta comunale) di validità Rifiuti prodotti con destinazione smaltimento e recupero dell'aia Emissioni in atmosfera: E1 scrubber; E2 filtri a maniche Emissioni sonore: controllo in caso di modifiche rilevanti. 2 nell'arco di validità dell'aia 2 nell'arco di validità dell'aia